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Arabia Saudita: Turismo al Femminile, Nuove Regole e Opportunità

Continua la linea più morbida del Regno Saudita nei confronti del turismo. Dopo aver annunciato il 27 del mese scorso il lancio di un nuovo programma di visti turistici, aprendo per la prima volta il Paese al turismo di massa, ora, l'Arabia Saudita ha fatto un ulteriore passo avanti.

Fino ad ora le coppie dovevano fornire la prova del matrimonio prima di poter condividere una stanza. In più, ora anche le donne straniere che viaggiano da sole potranno prenotare una stanza, ed è anche questa una prima volta. Dovranno comunque vestirsi in maniera appropriata.

L'obiettivo dell'Arabia Saudita è di diversificare attraverso il turismo la propria economia, dipendente dal petrolio. Precedentemente il regno emetteva solo i visti per pellegrini musulmani, lavoratori stranieri e recentemente per gli spettatori di eventi sportivi e culturali.

Adesso i cittadini di 49 Paesi hanno diritto a chiedere visti elettronici online o visti all'arrivo in Arabia Saudita: fra questi Paesi ci sono Usa, Australia e diversi Stati europei. La speranza resta quella di attrarre circa 100 milioni di visitatori (internazionali e nazionali) entro il 2030, con il turismo che contribuisce fino al 10% del Pil.

L’Arabia Saudita è una destinazione emergente, da poco aperta al turismo. Quando sono partita per il Paese, la maggior parte delle persone con cui ho parlato prima della partenza erano o spaventate (“ma non è pericolosa?”) o incuriosite (“vai e fammi sapere, perché non so nulla dell’Arabia Saudita”).

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Questa è sicuramente la domanda principale che mi hanno fatto prima, durante e dopo il viaggio. L’Arabia Saudita si sta aprendo in maniera rapida al turismo e gli investimenti del giovane principe del Paese in questo senso sono consistenti. Il Paese ha fame di diventare la nuova Dubai ed è in pieno fermento. Le persone sono ospitali e incuriosite dai turisti.

Regole e Consigli per un Viaggio Sicuro e Rispettoso

Certamente ci sono delle regole, imprescindibili e da seguire obbligatoriamente. I simboli di altre religioni sono vietati.

In generale però, anche per rispetto della cultura e della tradizione locale, sarebbe meglio un abbigliamento sobrio: pantaloni lunghi e che non evidenzino troppo le forme, maglie accollate e con le maniche (almeno a metà braccio), pancia coperta, gonne lunghe almeno fino al ginocchio. Fatte queste premesse, io ho visto a Jeddah (che è forse la città più “aperta”) turiste andare in giro con canottierine striminzite.

Io non ero da sola, ma mi è capitato di fare magari delle passeggiate da sola. Anche in questo caso, ho percepito un senso di sicurezza. Considerate che ormai anche le donne saudite escono da sole, con le amiche o con altre donne della famiglia, e potrete trovare dei tavoli ai ristoranti occupati solo da donne.

Trasporti e Itinerari

Noleggiare un’auto: si tratta di un’opzione tranquillamente percorribile perché le strade sono in buono stato e moderne e il carburante costa ovviamente poco. Attenzione però ai limiti di velocità e alle grandi distanze.

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Voli Interni: se avete poco tempo e volete visitare i luoghi più importanti del Paese, sarà opportuno muovervi in aereo. Considerate, inoltre, che ci sono ancora pochi turisti e alcune attività ed escursioni risultano costose perché pensate per i gruppi o per un numero minimo di partecipanti elevato.

Un itinerario in Arabia Saudita obbliga a scegliere alcune regioni e città principali, proprio per evitare continui spostamenti in aereo (necessari viste le dimensioni importanti del Paese). Jeddah può offrire un punto di vista aggiuntivo: si tratta di una delle destinazioni più dinamiche e cosmopolite.

Il quartire di Al Balad, patrimonio UNESCO, è in piena trasformazione: ovunque ci sono i segni di opere di restauro che ne faranno un piccolo gioiello, dall’atmosfera esotica e fuori dal tempo. Si può infine includere Riad (o Riyadh o Riyad), la capitale con i suoi edifici moderni.

La Condizione Femminile in Arabia Saudita: Pregiudizi e Realtà

Le donne arabe sono molto incuriosite dalle donne occidentali, anche se molte di loro sono schive e, soprattutto, non sanno l’inglese, per cui non è sempre facile comunicare. Credo però che noi occidentali abbiamo moltissimi pregiudizi sulla condizione femminile nei paesi arabi; non mancano certo delle criticità, però la situazione è ben diversa da quello che spesso pensiamo.

Non è quindi difficile incontrare donne che in molte città e cittadine si stanno emancipando, che sono indipendenti anche a livello economico e gestiscono, ad esempio, dei locali o dei negozi. In questo caso sanno parlare inglese e sono molto disponibili a chiacchierare. Nei villaggi ovviamente sono ancora più legate alla tradizione, anche se a livello legale sono state abolite molte leggi che implicavano alcuni obblighi, a cominciare da quelli riguardanti l’abbigliamento.

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Nei prossimi anni si assisterà sicuramente ad una grande rivoluzione dei costumi! In generale sono donne come noi, con gli stessi interessi e sogni, ancora in buona parte legate all’importanza di avere una famiglia e dei figli.

Una cosa che noto sempre nei paesi arabi è però la loro grande attenzione nei confronti della bellezza. Al di là del fatto che molte di loro hanno un viso e degli occhi davvero bellissimi, ci tengono tutte ad essere sempre ben truccate, con le sopracciglia perfette, i capelli belli e in ordine; inoltre scelgono sempre con cura l’intimo che indossano sotto l’abaya.

L'Influenza del Principe Mohammed bin Salman (MbS)

Tra i paesi del Medio Oriente risulta sorprendente, e a più riprese invocata, la “svolta liberale’’ intrapresa dal principe saudita Mohammed bin Salman (MbS). Nel 2017, in seguito all’annuncio di riforme sociali ed economiche verso un ‘Islam moderato’, vennero promulgate nuove leggi per l’applicazione della Sharia, contenenti disposizioni per la condizione femminile.

Sebbene nel Paese sia ancora in vigore il “sistema del guardiano” (in arabo welayah), per cui le donne sono dipendenti dal wali, ovvero un tutore “protettore”, spesso un padre, un coniuge, o più in generale un uomo, le nuove riforme hanno creato un’apertura. Le donne saudite possono ora usufruire di cinema, stadi, entrare nelle forze armate, richiedere passaporti, aprire attività senza il consenso maschile, e guidare con la patente senza la presenza di un tutore maschio, delineando così una nuova concezione del patto sociale.

A queste riforme sociali più liberali, verso una maggiore emancipazione della donna, si contrappongono, però, arresti e misure di repressione nei confronti di molte attiviste, che fanno pensare ad una una ristrutturazione orchestrata della reputazione di MbS, piuttosto che ad un passo verso l’uguaglianza di genere.

Come evidenziato da Human Rights Watch, il regime continua a detenere le attiviste che, prima delle riforme, si erano battute per la causa femminista, rafforzando così la propria capacità di controllo sulla società civile e limitando il monitoraggio indipendente del grado di implementazione delle riforme.

Informazioni Pratiche per il Viaggio

Passaporto con almeno 6 mesi di validità, controllate sul sito Viaggiare sicuri la situazione aggiornata incluse le informazioni sul Covid. NON occorreva il Greenpass (a marzo 2023). Patente internazionale.

In Arabia Saudita ci sono bus che collegano le principali città. A Riyadh c’è una metro nuova, tuttora in costruzione.

Sono poche e semplici le regole da rispettare - l’Arabia Saudita è il paese dove Maometto è vissuto e ha predicato. Abbigliamento rispettoso vale soprattutto per le donne, vuol dire gambe coperte meglio dei pantaloni corti, portare con sé un foulard, rispettare le regole. Per esempio non fare foto se ci sono i cartelli di divieto.

Per chi non parla arabo (!!!) è facile comunicare in inglese, lingua parlata da tutti coloro che hanno a che fare con gli stranieri. Siamo in un paese che ha aperto le porte al turismo alla fine del 2019 ed è tuttora poco preparato ad accogliere la gente. Non è questo un difetto, la genuinità araba è un pregio, bisogna solo prendere le misure e imparare gli uni dagli altri.

Detto questo, l’Arabia Saudita è un paese caro, difficilmente spenderete meno di 100 euro al giorno per mangiare e dormire, la mera sopravvivenza.

Consigli Utili

  • Al nostro ingresso in Arabia Saudita abbiamo tolto il roaming dati e voce, interrompendo le comunicazioni telefoniche.
  • Ci siamo affidati ai wifi dei locali e dei pullman, o nei ristoranti e hotel, che funzionavano quasi sempre.
  • Zero alcolici l’ho già scritto? Regola rigida che vale in tutta l’Arabia Saudita, non si trova nulla da bere nemmeno negli hotel e in aeroporto.

Cosa Evitare

I turisti in Arabia Saudita devono tenere a mente alcuni aspetti peculiari di questo paese.

  • Giorni. familiarità con le leggi saudite e neppure con lo stile di vita del paese. Le conseguenze possono essere pesanti.
  • abbigliamento decoroso.
  • pornografia, turpiloquio o consumo di droghe.
  • leggerissimo. I saluti sono molto importanti.
  • (‘e la pace sia anche con te’). non sono consone alla tradizione locale, nemmeno quelle fra coniugi.
  • linguaggio verbale e gestuale deve essere morigerato.
  • È vietato importare, acquistare, vendere e consumare alcolici.
  • e droni. Saudita devono tenere a mente alcuni aspetti peculiari di questo paese.
  • paio d’ore dopo il tramonto.
  • entrare nella sala delle preghiere principale.
  • le scarpe e di non fotografare le persone.
  • maiale).
  • possedere due passaporti.
  • associazione con la cultura della droga.

Le Meraviglie da Scoprire

Eppure sotto questo punto di vista apparentemente improprio, il regno saudita ha cose fantastiche da mostrare. Il cratere del vulcano al-Wahbah a Nord Est di Jeddah; le rovine nabatee di Madain Salih sull'antica via delle spezie, e di Al-Ula nel Nord Ovest del paese, in linea d'aria non molto lontano dalla giordana Petra.

In quella regione il deserto è bellissimo, è la prosecuzione di quello che vedreste a Wadi Rum, sempre in Giordania, dove girarono Lawrence d'Arabia: forse il più bel deserto del mondo. E come turismo d'avventura cosa ci può essere di più ardito di un'escursione in cammello nel Rub al Khali, “il Quarto vuoto”: dopo cielo, terra e mare, l'indistinguibile nulla di sabbia.

E poi c'è Taif, in direzione della Mecca, la montagna di 1.900 metri, dove la nobiltà e i ricchi trascorrono le estati torride: quando non si trasferiscono nel Sud della Francia. E ancora la magnifica oasi di Diriyah, la prima capitale della dinastia saudita dove 250 anni fa, per consolidare il loro potere, gli al-Saud si allearono con Sheikh Muhammad ibn Abdul Wahab, l'uomo di fede, fondatore della versione più oscura, intollerante e brutale dell'Islam: il wahabismo che continua a permeare la vita del regno. Ci sarebbero anche Mecca e Medina ma quelle sono vietate ai non musulmani.

Tabella Riepilogativa delle Regole Chiave per le Turiste

Aspetto Regola/Consiglio
Abbigliamento Sobrio e rispettoso: pantaloni lunghi, maglie accollate, gonne al ginocchio.
Visto Richiedibile online o all'arrivo per cittadini di 49 paesi.
Alloggio Donne sole possono prenotare stanze d'albergo.
Alcolici Completamente vietati in tutto il paese.
Fotografie Evitare di fotografare persone senza permesso e rispettare i divieti.
Religione Vietati simboli di altre religioni.

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