Arco Trentino: Cosa Vedere e Fare nella Perla del Garda
Hai deciso di trascorrere alcuni giorni in Trentino e vorresti visitare i meravigliosi luoghi che custodisce gelosamente questa regione? In questo articolo abbiamo elencato per te le attrazioni più belle da visitare.
Cosa Vedere nel Garda Trentino in Due Giorni
Il Garda Trentino è una regione da visitare assolutamente e che negli ultimi anni sto riscoprendo con piacere. Un mix irresistibile di borghi, natura ed eno-gastronomia. Due giorni sono un buon punto di partenza per scoprire il Garda Trentino, anche se certamente non sono sufficienti, perché l’ideale sarebbe avere a disposizione una settimana.
Visto però che non sempre si può scegliere, noi abbiamo cercato di sfruttare al meglio il weekend che avevamo organizzato e in questo articolo trovate il nostro itinerario di due giorni in Garda Trentino, arricchito di qualche tappa aggiuntiva che ho già messo in lista per la prossima volta e che potete considerare nel caso in cui riusciate a ritagliarvi più tempo.
Itinerario di due giorni in Garda Trentino: cosa vedere tra borghi e natura
Arco: Un Borgo Ricco di Storia e Natura
A due passi dal lago di Garda si trova Arco, una cittadina abbracciata dagli ulivi, famosa per il suo clima ventilato e salubre, che la rende perfetta per soggiorni di cura. Grazie al clima mite, all'aria pulita e salubre e alla posizione favorevole a pochi passi dal lago di Garda, Arco è divenuta nel tempo una nota stazione di cura, prediletta in particolare dalla nobiltà asburgica tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Arco è una cittadina raccolta attorno alla rupe dove svettano le rovine del castello, simbolo del centro. Il castello risale a prima dell'anno Mille, ma nello spazio occupato dal maniero reperti archeologici testimoniano la presenza dell'uomo da ben prima dell'epoca medioevale.
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Questa passeggiata collega i principali monumenti del centro storico della cittadina con un itinerario facile e accessibile a tutti, che ripercorre le varie epoche attraversate dalla cittadina. Dai palazzi rinascimentali alle suggestioni mitteleuropee, Arco offre davvero una varietà incredibile di scorci interessanti.
Il Castello di Arco: Un Simbolo Imponente
Ciò che però ha reso il paese di Arco famoso in tutto il mondo è l’arrampicata sportiva. Considerata la capitale mondiale di questa disciplina, Arco ogni anno a fine estate ospita il Rock Master, competizione a cui partecipano climber internazionali. Il fiabesco Castello di Arco, che ammalia tutti i viandanti che seguono il lento fluire del fiume Sarca nella piana dell’Alto Garda in Trentino Alto Adige, è sicuramente una cosa da vedere sul Lago di Garda.
Arroccato su uno sperone di roccia, con le sue antiche mura che si ergono a picco sulla valle, il Castello di Arco si avvista appena ci si lascia alle spalle il blu del Benaco.
Il Castello di Arco è senza dubbio una meta da non perdere se si visita il Lago di Garda Trentino e se si amano i luoghi ricchi di storia, le passeggiate nella natura e le viste mozzafiato! Insieme ai castelli di Sirmione e Malcesine, la rocca di Arco rappresenta sicuramente uno dei più suggestivi castelli del Lago di Garda.
Dove si trova Arco di Trento
Il comune di Arco è una città di circa 17.000 abitanti ubicata in provincia di Trento, 15 minuti di auto a Nord della deliziosa località lacustre di Riva del Garda. Arco di Trento è costeggiata dal fiume Sacra ed è proprio su di un’alta rupe di questa città medievale che sorge la sua principale attrazione, l’imponente Castello di Arco di Trento, che sovrasta il centro storico del paese.
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Castello di Arco altitudine
Il Castello di Arco, simbolo della città, è situato ad un’altitudine di 260 metri sopra il livello del mare e copre una superficie di circa 23.000 metri quadrati.
Castello di Arco storia
Sin dal neolitico la piana del fiume Sarca fu abitata. Per quanto riguarda il Castello di Arco sappiamo che Federico d’Arco, nel 1196, dichiarò che il castello era di possesso degli abitanti della Pieve di Arco. Solo più tardi la famiglia dei conti d’Arco ne diventò unica proprietaria. Nell’andar dei secoli il Castello di Arco passò di mano in mano agli Ezzelini, ai Visconti, agli Scaligeri, alla Repubblica di Venezia, all’Impero Austriaco e, dopo il termine della Prima Guerra Mondiale, al Regno d’Italia.
La contessa Giovanna d’Arco, marchesa di Bagno, nel 1927 acquistò la parte di castello rimasta al ramo dei conti di Baviera. La contessa fu l’unica proprietaria del Castello di Arco fino al 1982. In quell’anno il Comune di Arco rilevò il maniero e diede inizio al restauro del castello e del caratteristico oliveto sottostante, rendendoli il meraviglioso luogo che possiamo visitare oggi.
Visitare il Castello di Arco
Se siete degli appassionati di antichi castelli, di trekking panoramici e del Lago di Garda, allora non potete mancare di visitare il Castello di Arco! Giunti sulla sommità dello sperone di roccia troverete l’ingresso a pagamento del Castello. Durante il percorso di visita avrete modo di vedere l’area della vita quotidiana del castello, una meravigliosa stanza con affreschi della metà del 1300, che mostrano dame e cavalieri intenti a giocare a scacchi e a dedicarsi ad attività tipiche della vita cortese. Infine, attraverso sette porte, potrete raggiungere la torre più antica e più alta del castello, la Torre Renghera, un mastio dove la guarnigione poteva tenere sotto controllo tutto il territorio circostante e dove la popolazione si rifugiava in caso di grave necessità.
Castello di Arco orari e prezzi
Il Castello di Arco è aperto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00, mentre nei mesi invernali è aperto fino alle 17.00. Il biglietto per la visita al castello ha un prezzo di 3,50 euro.
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Come arrivare al Castello di Arco
Se provenite in auto dall’Autostrada del Brennero - A22 dovrete imboccare l’uscita Rovereto Sud e proseguire per Riva del Garda - Arco.
Se preferite l’autobus potrete verificare le corse da Riva del Garda e da Trento sul sito di Trentino Trasporti.
Un altro bel modo per raggiungere il centro storico di Arco ed il suo fiabesco castello è in bicicletta. Potete arrivare ad Arco in biciletta seguendo la pista ciclabile Valle dei Laghi che inizia sul Lago di Garda, precisamente in località Linfano, dove il fiume Sarca sfocia nel Benaco. Questa ciclabile è collegata con la pista ciclabile Riva - Torbole - Mori che si sviluppa lungo il fiume, ai piedi del Monte Brione.
Castello di Arco dove parcheggiare
Se deciderete di raggiungere Arco in auto potrete parcheggiare nei seguenti posteggi:
- Parcheggio libero in Via Paolina Caproni Maini, dove c’è anche un area camper
- Parcheggio ex Carmellini sempre in Via Paolina Caproni Maini
- Parcheggio Foro Boario in Via della Cinta, 32
Passeggiata Castello di Arco: il trekking panoramico
La passeggiata al Castello di Arco è davvero bella e suggestiva. Totalmente immersi nella natura potrete godere di viste mozzafiato del Lago di Garda e del territorio circostante. Il castello di Arco si raggiunge a piedi dal centro storico di Arco con una passeggiata di circa 20 minuti e un dislivello 120 metri.
Altre Attrazioni ad Arco
Il Castello di Arco non è l’unica cosa da vedere ad Arco di Trento. Inserite una tappa anche all’Arboreto di Arco e al Casinò Municipale.
- Parco Arciducale di Arco: l’Arboreto di Arco: faceva parte del parco della grande villa costruita dall’Arciduca Alberto d’Asburgo nei primi anni del 1870. All’epoca Arco era conosciuto come luogo di cure e qui l’Arciduca trascorreva i mesi invernali. L’Arboreto di Arco si trova in Via Fossa Grande ed è sicuramente da annoverare tra i giardini sul Lago di Garda da non perdere.
- Casinò Municipale di Arco: era in origine il punto di ritrovo e di svago della nobiltà mitteleuropea che negli inverni ottocenteschi affollava la città di Arco, in quanto città di cura invernale. Nel 1889 pare passò di qui persino l’imperatrice Sissi. Oggi il Casinò è la sede di congressi e manifestazioni.
- Galleria Civica G. Segantini: Alla Galleria Civica permanente si possono riscoprire le opere di Giovanni Segantini, artista nato ad Arco nel 1858, considerato uno dei maggiori esponenti del divisionismo italiano.
Arco: Capitale dell'Arrampicata Sportiva
Ciò che però ha reso il paese di Arco famoso in tutto il mondo è l’arrampicata sportiva. Considerata la capitale mondiale di questa disciplina, Arco ogni anno a fine estate ospita il Rock Master, competizione a cui partecipano climber internazionali. Ogni anno Arco si veste da capitale dell’arrampicata sportiva. Adrenalina e spettacolo travolgono la città dal 1986, attirando climber e spettatori da tutto il mondo.
Dove Dormire ad Arco di Trento
Se desiderate fermarvi per qualche giorno in questa suggestiva cittadina avrete modo di scegliere tra oltre 250 strutture, tra hotel, B&B e appartamenti.
Cosa Mangiare in Trentino
La regione è il bengodi degli amanti del buon bere e della buona cucina. Qui si può godere di una doppia tradizione gastronomica: quella trentina e quella altoatesina che si contaminano da secoli a vicenda. Tutti prodotti da gustare nel corso di un soggiorno sulle Dolomiti.
Il Trentino produce vini eccellenti, tra cui il Trento Doc, per il Trentino, e il Gewürztraminer e il Pinot noir, per l’Alto Adige. Sono tre i vitigni autoctoni del Trentino: Nosiola, Marzemino e Teroldego.
Nella Valle dell’Adige in particolare e sui pendii delle montagne che la costeggiano ma anche nelle aree pianeggianti e collinari attorno a Trento e Bolzano il livello qualitativo dei vini è alto. Qui c’è un clima perfetto per quei vitigni che prediligono le zone fredde, come il Sauvignon e il Pinot Nero appunto.
Appiano è il comune con il più esteso e vario patrimonio vitivinicolo di tutto il Trentino. La concentrazione di vitigni di eccellenza ne fa una delle aree più vocate d’Italia. Merita una visita la cantina dove avviene la lavorazione e trasformazione delle uve.
Sono situati tra i vigneti, a volte caratteristici come solo le antiche stube sanno essere o con viste panoramiche sulle Dolomiti. Vi accoglierà lo chef Edoardo Fumagalli che fa del suo forte gli abbinamenti con gli spumanti migliori della zona. Sotto la cupola disegnata dal famoso architetto Mario Botta, Alfio Ghezzi si sbizzarrisce in una cucina in cui l’arte culinaria si fonde con pittura, la scultura e il design. Affacciata sulle Dolomiti, la terrazza estiva dell’Hermitage è stupenda e d’inverno si viene accolti in una calda stube di inizio Novecento. È qui che si possono degustare i capolavori della cucina stellata di Giovanni D’Alitta.
“Un invito ad un viaggio gourmet nel cuore dei monti”: così la Guida Michelin racconta la cucina stellata del Gallo Cedrone, la Taverna dell’hotel Bertelli, a Madonna di Campiglio.
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