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Associazione Locatori Turistici Verona: Cosa Fa e Quali Sono le Sfide del Settore

Negli ultimi anni, il settore delle locazioni turistiche ha conosciuto un boom senza precedenti, soprattutto nelle città d'arte come Verona. Comunemente note come “affitti brevi” o “affitti turistici“, le locazioni brevi per finalità turistiche rappresentano, ad oggi, una delle formule più utilizzate per mettere a reddito un immobile. La diffusione di questa formula si deve al boom di piattaforme digitali come Airbnb e Booking.com, nonché alla crescita del settore turistico stesso, che nell’ultimo ventennio è completamente cambiato.

Tuttavia, il rapido sviluppo ha sollevato numerose questioni legate alla regolamentazione, alla sicurezza e all’impatto sulle comunità locali. Per fare luce su queste dinamiche e sulle sfide che le strutture ricettive si trovano ad affrontare, abbiamo intervistato Edoardo Nestori, Presidente dell'Associazione Locatori Turistici Veneto.

Il Ruolo di LOCATUR

LOCATUR Associazione Locatori Turistici Veneto si impegna a supportare i gestori ed i futuri gestori di attività turistico-ricettive, ossia quelle attività del settore hospitality, che offrono servizi di accoglienza ai turisti da tutto il mondo. L’associazione si propone di creare rete tra i locatori turistici del Veneto, offrendo aggiornamenti normativi e supporto per migliorare l'offerta ricettiva.

Secondo Edoardo Nestori, presidente di LOCATUR: “L’enorme successo di iscrizioni a questo evento testimonia la volontà dei locatori turistici del Veneto di rimanere sempre aggiornati sulle normative che spesso continuano a cambiare, o meglio ad aggiungersi, di creare rete e inoltre anche di migliorare, se possibile, la propria offerta ricettiva”.

Se hai un progetto di mettere a reddito un immobile nel turismo, ma anche se ne gestisci già uno, ti troverai spesso a chiederti dove reperire informazioni sull’attività, su come si fanno determinate cose e su come evitare di incappare in errori che possano sfociare in sanzioni. Se hai dubbi, domande o sei semplicemente curioso di confrontarti con altri host sulla gestione di un’attività turistica, ABBAV è il posto giusto.

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Collaborazione tra ABBAV e CNA

Dopo una iniziale fase conoscitiva, sviluppata nel corso del 2023, ABBAV e CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato, hanno formalizzato un accordo che prevede l’entrata di ABBAV all’interno della Confederazione Nazionale, che si apre dunque al settore Turistico-Ricettivo. ABBAV porta in CNA le competenze specialistiche maturate nel settore turistico nel corso di 20 anni di attività. CNA potenzia la rappresentatività del settore turistico-ricettivo con il proprio peso sindacale e politico, di caratura nazionale.

I soci ABBAV avranno il vantaggio di poter contare sul supporto di entrambe le associazioni, beneficiando delle competenze specialistiche di ABBAV nel settore turistico e della forza rappresentativa di CNA a livello nazionale.

Le Sfide del Settore e le Normative

Ma non solo aggiornamenti normativi e networking: l’assemblea è anche un’occasione per riflettere sulle sfide del settore. Un problema o una risorsa per la città? Il dibattito sulle locazioni turistiche da anni è sempre aperto.

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN)

Partiamo dal Codice Identificativo Nazionale (CIN), che ha suscitato molte discussioni. L'associazione è pienamente d'accordo con l'introduzione del CIN, entrato in vigore il 3 settembre 2024. Credono che sia uno strumento efficace per contrastare il fenomeno dell'abusivismo nel settore delle locazioni turistiche. In Veneto è già presente il Codice identificativo regionale per le locazioni turistiche. Accogliamo quindi positivamente la novità, ma per la nostra regione non rappresenta un grande cambiamento.

È probabile che venga concessa una proroga, visto che ci sono 478.000 strutture registrate a livello nazionale. Per chi è già in possesso del vecchio CIR, c’è tempo fino al 1° gennaio 2025 per mettersi in regola.

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Al momento, solo il 22% delle strutture in Italia ha ottenuto il CIN, con il Veneto leggermente sopra la media, al 23%. A Verona siamo al 35.23%, un dato migliore ma ancora distante dal 100%.

Sicurezza

Oltre al CIN, il Decreto Legge 145/2023 ha introdotto nuove misure per la sicurezza, tra cui l’obbligo di dotarsi di estintori e rilevatori di gas. Siamo favorevoli ai dispositivi di sicurezza, ma ci sono criticità, specialmente per quanto riguarda gli estintori. Nel caso di turisti, che magari non hanno mai utilizzato un estintore, il rischio è che possano fare più danni che altro. La priorità di un turista sarà salvare se stesso, non spegnere un incendio.

Regolamentazione e Controlli

Passando al fenomeno del cosiddetto "far west" nelle locazioni turistiche, alcuni sostengono che manchi regolamentazione. Questa accusa è infondata. La nostra regione, il Veneto, è stata tra le prime a normare le locazioni turistiche già nel 2013, e da allora le leggi sono state periodicamente aggiornate. Si vuole far passare l'idea che il nostro settore sia privo di controllo, ma in realtà è tutt'altro. Gli obblighi burocratici sono molti: iscrizioni presso la Regione, registrazioni su Ross1000, rapporti con la Questura e con il Comune, solo per citarne alcuni.

Overtourism

Riguardo all’overtourism, Verona è stata spesso citata come una città a rischio. Il fenomeno dell'overtourism esiste probabilmente in alcune grandi città, ma a Verona non si può parlare di un sovraffollamento stagionale costante, piuttosto di picchi concentrati in alcune giornate specifiche dell'anno, ad esempio come l’8 dicembre. Questi episodi sono spesso legati a viaggi organizzati, che portano turisti per brevi visite di poche ore, dopo le quali ripartono non pernottando a Verona.

Anzi, l'amministrazione comunale deve fare di più per attirare turisti anche in quei momenti, con mostre, eventi e altre iniziative che favoriscano un turismo più stanziale e meno “mordi e fuggi”, del quale beneficia tutto l’indotto.

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Impatto Economico e Sociale

Il turismo è fondamentale per l'economia della città di Verona, e le locazioni turistiche a giocano un ruolo chiave. Questa tipologia di soggiorno, favorendo la permanenza sul territorio favorisce l’economia locale supportando numerose attività, come ristoranti, logistica, lavanderie e persino il comparto edile. Si pensi che il turismo ha favorito l'apertura di piccoli supermercati nel centro storico, utili sia ai turisti che ai residenti, migliorando la qualità della vita generale.

Perdita di Residenti nel Centro Storico

Infine, si parla spesso della perdita di residenti nel centro storico a causa degli affitti brevi. Il calo dei residenti nel centro storico non è colpa delle locazioni turistiche. Il fenomeno è iniziato già negli anni '80, molto prima che gli affitti brevi diventassero popolari. Abitare in centro è scomodo: mancano parcheggi, pochi palazzi hanno l'ascensore, i costi di ristrutturazione e gli affitti sono elevati. A ciò si aggiunge una carenza normativa legata alla gestione degli sfratti. Per questo motivo molti proprietari preferiscono optare per gli affitti brevi, dove questo problema non si presenta.

Regolamentazione delle Strutture Ricettive in Veneto

In Veneto esiste una disciplina puntuale per ogni tipologia di struttura, con requisiti minimi e procedure da seguire per l’apertura. La Regione Veneto offre una serie piuttosto ampia di strutture ricettive tra cui scegliere: Bed&Breakfast, Alloggi Turistici, Unità Abitative Ammobiliate ad Uso Turistico, Case Vacanza, ecc. Tra l’altro la Regione Veneto, per questo tipo di strutture, prevede anche una procedura obbligatoria finalizzata ad attribuire un numero variabile di leoni (da 2 a 5) alla struttura.

La normativa sulle strutture ricettive e sugli affitti brevi in Veneto è molto complessa. Le fonti sono numerose: leggi statali, leggi regionali, regolamenti e delibere comunali. E anche sui regimi fiscali, sorgono spesso numerosi dubbi.

La valutazione in merito a quale struttura sia più conveniente e redditizia da aprire, va fatta con le carte alla mano. Solo in base a dati come metrature, altezze, ubicazione e altre caratteristiche dell’immobile, sarà infatti possibile decidere quale attività turistica avviare.

Check-in e Key Box

All’approvazione del bilancio, è seguito un convegno che ha toccato alcuni fronti caldi di quella che è diventata a tutti gli effetti una professione per parecchi veronesi. Il primo focus, in particolare, ha riguardato la nuova modalità di check in, che - almeno in linea teorica perché i controlli sono davvero complessi - deve essere fatta rigorosamente in presenza.

Una modalità che, ha sottolineato l’esperto, non elimina le key box, le cassette chiuse con codici numerici che custodiscono le chiavi, negli ultimi anni spuntate numerose in centro. L’avvocato ha spiegato infatti che la nuova normativa non va a colpire le key box, semplicemente specifica che l’accoglienza delle persone - che può essere anticipata dall’invio dei documenti - deve essere fatta riconoscendo direttamente le persone.

Irregolarità e Segnalazioni

«Nel corso della serata, sono emerse anche alcune situazioni di irregolarità riscontrate da alcuni colleghi. Ho dunque auspicato che vengano segnalate al Comune.

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