Lione: Cosa Vedere e Fare nella Capitale Gastronomica della Francia
Può una città sommare contemporaneamente i vantaggi della provincia e quelli del grande centro urbano? Se pensate di no è perché non avete visitato Lione. Lione è la terza città più popolosa della Francia dopo Parigi e Marsiglia, la seconda se consideriamo l'area metropolitana. Questa città, situata nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi, vanta oltre 2.000 anni di storia ed è un vero e proprio museo a cielo aperto.
Conta la demografia (ca. 500.000 abitanti) ma, ancor di più, conta la posizione geografica nel cuore della Francia, a metà strada tra Nizza, Marsiglia e Parigi e a poche ore da Torino. Non è finita perché Lione dispone di molte altre frecce al suo arco: storia, cultura e gastronomia sono gli asset su cui la città ha costruito negli ultimi venti anni il proprio successo turistico. Più precisamente dal 1998, anno in cui l’UNESCO ha posto sotto la sua tutela, dichiarandoli Patrimonio dell’Umanità, i quartieri storici di Fourviere, Vieux Lyon, Croix Rousse e Presqu’ile.
La città si compone di tre grandi zone metropolitane: la Fourvière, chiamata anche la collina che prega, per la presenza della grande basilica, la Croix- Rousse, o la collina che lavora, per la sua storia operaia nell’industria tessile e la Presqu’Ile, la penisola creata dall’incrocio dei due fiumi, Rodano e Saona, che comprende anche la Città Vecchia. Qui si concentra la maggior parte dei monumenti, dei musei e delle attrazioni turistiche, oltre a un labirinto di vicoletti e stradine pittoresche, animate dai famosi bouchons, le trattorie tradizionali che propongono una cucina inimitabile.
Festa delle Luci
Da non perdere la Festa delle Luci che dal 7 al 10 dicembre richiama a Lione migliaia di turisti. Si tratta di un’antica consuetudine, risalente alla metà del ‘600, scaturita da un voto fatto alla Madonna per proteggere la città dalla peste. Da allora, in occasione della festa dell’Immacolata, i lionesi decorano le finestre delle abitazioni con candele e vetrate variopinte, mentre il comune provvede all’illuminazione di tutti i principali monumenti cittadini.
Collina di Fourvière: Cuore Storico e Religioso
La visita di Lione non può che cominciare dalla collina di Fourvière che, oltre a regalare una vista magnifica, ospita alcuni dei principali siti di interesse storico-culturale della città. Affacciato sull’anfiteatro, un museo archeologico con una notevole quantità di reperti del periodo gallo-romanico. La collina di Fourvière non reca solo tracce della dominazione romana, ma è anche il centro spirituale e religioso di Lione, al punto da esser stata rinominata “la collina che prega” per la presenza di diverse chiese, tra cui le due più famose sono la Basilica di Notre Dame e la Cattedrale di Saint Jean.
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Théatre Romain
Primo fra tutti il Théatre Romain, in assoluto il luogo più antico di Lione nonché, appunto, principale testimonianza della dominazione romana risalente al I sec. a. C.. Per la precisione al 43 a. C. anno in cui i Romani fondarono Lugdum, letteralmente la fortezza del dio Lúg, divinità guerriera venerata dalle popolazioni celtiche della Gallia. L’anfiteatro, che nel periodo di massimo splendore arrivava a ospitare circa 10.000 spettatori, è affiancato da un altro più piccolo, che di spettatori poteva ospitarne invece all’incirca 3000, per un totale di 13.000 persone abituate a trascorrere le proprie giornate tra la visione di commedie e l’ascolto di musica e poesia.
Basilica di Notre Dame
La Basilica venne inaugurata nel 1872 per sciogliere un precedente voto fatto alla Madonna affinché la città fosse risparmiata dal conflitto franco-prussiano. La presenza di 4 torri merlate su ciascun lato della struttura, di primo acchitto fa sembrare l’edificio più simile a una fortezza che non, appunto, a una chiesa. La ridondanza delle decorazioni interne (mosaici, capitelli e vetrate colorate), con la sola eccezione della cripta intitolata a San Giuseppe, testimonia invece a pieno l’orientamento dell’arte sacra di fine Ottocento. Assolutamente da fare la salita sul tetto della basilica che regala una magnifica veduta della città. Da vedere, inoltre, nelle immediate vicinanze, il Musèe de Fourvière con esposti il tesoro della basilica e numerosi altri reperti di arte sacra.
Vieux Lyon: Un Tuffo nel Medioevo e nel Rinascimento
Situata ai piedi della collina di Fourvière, nell’altro quartiere storico di Vieux Lyon (trad. Vecchia Lione), la Cattedrale di Saint Jean (San Giovanni Battista) e Saint Etienne (Santo Stefano) contende alla Basilica Notre Dame il primato di edificio religioso più importante di Lione. La Vecchia Lione consiste di 3 quartieri, Saint-Georges, Saint-Jean e Saint-Paul, questa parte della città ti trasporterà indietro nel tempo con le sue strette stradine acciottolate, le facciate colorate delle case e i famosi "traboules", passaggi coperti che collegano cortili e strade.
Cattedrale di Saint Jean
La chiesa, costruita tra il XII e il XV secolo, rappresenta un interessantissimo esempio di transizione dal romanico al gotico. La parte romanica è quella attorno l’abside maggiore per poi passare progressivamente al gotico man mano che ci approssima alla facciata esterna in cui spicca il rosone che sormonta i tre portali d’ingresso. All’interno, invece, va segnalato l’orologio astronomico che si trova all’incrocio tra la navata centrale e il transetto di destra. La particolarità di quest’orologio, costruito nel 1598 da Nicolas Lippius, consiste nell’esser stato perfettamente tarato fino al 2019, sì da consentirgli l’esatta indicazione del sole e della luna secondo i parametri di riferimento del XVI secolo. Va detto, tuttavia, che l’orologio potrebbe risultare non visibile. Gli interni della Cattedrale, infatti, sono oggetto di un’imponente campagna di restauro che potrebbe pregiudicare la visita di alcune parti dell’edificio. In ogni caso, la Cattedrale di Lione resta tappa imperdibile di una visita in città.
Traboules
Il quartiere di Vieux Lyon non deve la sua popolarità solo alla presenza della Cattedrale, ma anche a quella dei traboules, stretti passaggi pedonali che collegano strade diverse passando all’interno di edifici e cortili privati. Di traboules - dal latino “transambulare” (trad. attraversare) - ce ne sono anche a Croix Rousse e in altre zone di Lione, ma quelli più famosi e frequentati sono senza dubbio i percorsi attorno Rue Saint Jean, a pochi passi dalla cattedrale appena ricordata. Diverse le ricostruzioni sull’origine di quest’elemento architettonico: c’è chi fa risalire la loro invenzione agli abitanti di Lugdum costretti ad abbandonare la collina di Fourvière a causa di difficoltà nell’approvvigionamento idrico e a trasferirsi di conseguenza lungo le rive del Saona, uno dei due fiumi (l’altro è il Rodano) che bagnano Lione. La costruzione di abitazioni sulle due sponde del canale avrebbe suggerito la realizzazione di scorciatoie utili a bypassare il fiume. Quel che è certo i traboules tornarono utili quando, per tutto il Rinascimento, la lavorazione della seta divenne l’attività economica prevalente dei lionesi. Il trasporto della preziosa materia prima al riparo da agenti atmosferici e altri ostacoli urbani costituì un indubbio vantaggio competitivo che contribuì a rendere la città uno dei centri di produzione e distribuzione della seta più importanti al mondo. Oggi rimane il fascino turistico di questi luoghi. Fascino che però deve fare i conti col diritto alla privacy delle persone che abitano lungo le linee di passaggio dei traboules.
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Croix Rousse: La Collina del Lavoro e il Murale Gigante
“La collina che prega”, abbiamo visto, è Fourvière. “La collina che lavora”, invece, è Croix Rousse, quartiere operaio per secoli comune a se stante, nel XIX secolo fuso al resto della città dopo l’abbattimento delle mura medievali. Ma c’è un altro particolare che rende indispensabile la visita di Croix Rousse. Ci riferiamo al Mur de Canuts, il più grande murales d’Europa, che si trova tra Boulevard des Canuts e Rue Denfert Rochereau. Il dipinto raffigura il quartiere stesso coi suoi palazzi, le sue strade e i suoi abitanti. Un’opera gigantesca, oltre 1000 mq., che nel corso degli anni ha subito diversi ritocchi per tenerlo a passo coi cambiamenti di una zona che da proletaria è diventata bohemienne.
Canuts
Croix Rousse deve la sua popolarità ai canuts, gli operai della lavorazione della seta nel corso dell’Ottocento protagonisti di diverse lotte sociali per il miglioramento delle condizioni lavorative e di salario. Questi operai, infatti, vivevano all’interno di grandi palazzoni, e l’ambiente di lavoro coincideva con le abitazioni che si presentavano con mura perimetrali molto alte per ospitare i grandi telai necessari a lavorare la materia prima. Un’architettura sui generis che fa il paio coi traboules appena ricordati.
Mur de Canuts
Questo dipinto in trompe-l’oeil è il più grande murales d'Europa ed evoca in modo pittoresco la vita di un quartiere della Croix-Rousse. L’aspetto sorprendente di questo murale è la scala centrale che fornisce una vera sensazione di profondità, soprattutto da lontano.
Presqu'île: Cuore Pulsante di Lione
Molte guide mettono in cima alla lista di cose da vedere Place Bellecour. Due i motivi alla base del primato: il primo è che in effetti si tratta di una piazza meravigliosa, una delle più grandi di Francia e dell’intera Europa; il secondo motivo, invece, è che Place Bellecour è lo snodo principale per Rue de la République, Rue Victor Hugo e Rue de President Edouard Herrier, tre delle principali strade cittadine, ciascuna con un’alta concentrazione di negozi, musei e monumenti. Place des Terraux si trova al centro di Presqu’ile, la penisola che si estende tra il Rodano e la Saona, i due fiumi che attraversano Lione. Per molti aspetti è il cuore della città, snodo privilegiato da cui raggiungere le tante attrazioni lionesi.
Alcune delle quali si incontrano già in piazza, come l’Hotel de Ville, il municipio cittadino, e soprattutto la fontana di Auguste Bartholdi, scultore francese la cui fama è legata alla Statua della Libertà, il monumento all’ingresso del porto di New York. Place des Terreaux è particolarmente suggestiva la sera, completamente illuminata e piena di turisti e residenti. Se vi piacciono le atmosfere notturne, da vivere e da fotografare, siete nel posto giusto.
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Place Bellecour
In realtà c’è anche una terza ragione: Place Bellecour, infatti, è il luogo di ritrovo principale dei giovani lionesi soliti darsi appuntamento in prossimità della statua equestre di Luigi XIV. Quella che vediamo, tuttavia, è la seconda statua dedicata al Re Sole, giacchè la prima venne distrutta durante la Rivoluzione Francese. Non è finita, perché sempre a Place Bellecour, c’è anche la statua di Antoine de Saint-Exupéry, scrittore francese, nato a Lione, la cui opera letteraria più celebre, tradotta in tutto il mondo, è senza dubbio Il Piccolo Principe.
Musei Imperdibili a Lione
Lione vanta una ricca offerta museale, spaziando dall'arte alle scienze, dalla storia al cinema.
Musèe des Beaux Arts
Poco distante da Place des Terraux troviamo il Musèe des Beau Arts, uno dei più importanti di tutta la Francia, nato sull’impeto delle espropriazioni a danno dei nobili immediatamente successive alla Rivoluzione Francese. Situato all’interno di un’abbazia del XII secolo (Abbaye de Dames de Saint Pierre), il Musèe des Beaux-Arts di Lione è uno dei musei più importanti di tutta la Francia, nonché d’Europa. Ospita una collezione ricchissima che spazia dalla pittura, alla scultura, all’archeologia fino alla numismatica. L’accumulazione dei reperti museali comincia nel 1792 con l’espropriazione delle ricche collezioni private degli aristocratici lionesi spaventati dall’avanzare della Rivoluzione Francese (lo stesso convento che ospita il Museo venne soppresso a seguito dei fatti del 1789). A questi primi reperti si aggiunsero successivamente quelli trafugati in giro per l’Europa dalle truppe napoleoniche, fino alle donazioni della seconda metà del ‘900 ad opera di collezionisti privati. Non è finita perché il Museo delle Belle Arti di Lione ospita anche una nutrita sezione dedicata all’arte antica dove, a fianco i reperti gallo-romanici, trovano spazio reperti risalenti all’epoca egizia e a quella greca.
Musèe des Confluences
Restando in tema di musei non si può non citare il Musèe des Confluences, ultimo fiore all’occhiello di Lione, inaugurato nel 2014. Il Museo si trova nel punto di esatta confluenza del Saona e del Rodano, da cui il nome. Confluenza, però, significa anche altro: per esempio, ibridare i saperi scientifici e quelli umanistici in modo da arricchire i diversi percorsi museali che, in questo caso, affrontano tutti la storia dell’umanità: dalle diverse interpretazioni sull’origine dell’Universo, ai temi connessi della morte e dell’aldilà, passando per il rapporto tra uomo e animale, fino a quello altrettanto complesso tra migrazioni e territorio. Nel Museo delle Confluenze di Lione questi argomenti vengono affrontati in maniera multidisciplinare attingendo all’archeologia, all’antropologia e alla storia naturale. Insomma siamo al cospetto di un’incredibile varietà di oggetti, perdipiù ospitati in una struttura avveneristica realizzata con metallo e vetro.
Musée Lumière
Tra i tanti primati di Lione c’è anche il cinema. O meglio, il fatto che gli inventori di quella che sarebbe poi stata definita “settima arte”, Auguste e Louis Lumière, erano entrambi originari della città. Inaugurato nel 1982 il Musèe Lumière si trova all’interno di una delle ville di famiglia e si sviluppa su 4 livelli per un totale di una ventina di stanze. Telecamere d’epoca, le primissime pellicole, e tutta una serie di altri oggetti utilizzati nell’industria cinematografica di fine Ottocento sono raccolti all’interno di questo spazio museale che è tappa obbligata per ogni cinefilo che si rispetti. La visita però è adatta anche chi appassionatissimo di cinema non è: l’allestimento museale, infatti, è pensato apposta per interessare ed emozionare anche i profani.
Il museo, a poco più di 3 chilometri da Piazza Bellecour, raccoglie le principali invenzioni dei due fratelli, bravi ad avvantaggiarsi della condizione agiata ereditata dal padre Antoine, a sua volta imprenditore e fotografo, per sperimentare e approfondire le proprie ricerche.
MAC (Museo di Arte Contemporanea)
Tra i tanti musei che ci sono a Lione merita una visita anche il MAC, il Museo di Arte Contemporanea a due passi dal Parc de la Téte d’Or, il parco pubblico più grande della città. Siamo sulla Rive Gauche (riva sinistra del Rodano), la parte moderna di Lione: una zona perlopiù residenziale ma non priva di luoghi di interesse turistico e culturale. Uno, appunto, è il Musée d’Art Contemporain, progettato a metà degli anni ’90 dall’archistar italiana Renzo Piano. La particolarità di questo museo è quella di non ospitare alcuna permanente. Al contrario, è stato concepito per adattarsi di volta in volta alle esposizioni dei diversi artisti. In altri termini, gli interni del museo sono modulabili, motivo per il quale tra una mostra temporanea e l’altra la struttura rimane chiusa.
Parc de la Tête d'Or: Un'Oasi di Verde
Dopo tanti musei ci sta concedersi qualche ora di svago nel parco pubblico più grande della città. È qui che i lionesi, da più di cent’anni (il parco venne inaugurato nel 1861) amano trascorrere il proprio tempo libero facendo sport o semplicemente rilassandosi all’aria aperta. Nel corso degli anni il parco - così chiamato perché secondo una leggenda i crociati vi avrebbero sepolto un tesoro, tra cui una testa d’oro di Gesù (Téte d’Or) - ha subito diversi ampliamenti e modifche.
La prima fu lo zoo, inaugurato nel 1865, ma che negli ultimi 10 anni si è notevolmente ampliato; poi il giardino botanico, e soprattutto il grandissimo roseto di oltre 5 ettari. Grande spazio, inoltre, alle attività per bambini che, dal trenino ai mini kart, ai ponies fino alle mini boat hanno senz’altro di cui divertirsi. Insomma, il Parc de la Téte d’Or è un’altra tappa imperdibile di Lione, specie se vi muovete con bimbi al seguito.
Gastronomia Lionese: Un'Esperienza Indimenticabile
C’è chi ha giustamente osservato che almeno la metà di una vacanza a Lione andrebbe trascorsa a tavola. E questo indipendentemente dalle risorse a disposizione: la capitale gastronomica della Francia, infatti, accontenta proprio tutti dalla sofisticata nouvelle cousine ai più tradizionali bouchons. Storicamente testimoniano la messa in proprio della servitù per secoli alle dipendenze di nobili e grandi borghesi. Un fenomeno assai evidente a cavallo tra XIX e XX secolo e contemporaneo all’ascesa numerica dei canuts, gli operai ...
Questi ultimi, locali spartani con tovaglie a quadrettoni, o ancora più semplici panche di legno, sono particolarmente interessanti sia da un punto di vista storico che culinario. Non stupitevi: c’è gente che prende un aereo o un treno solo per passare una serata in una delle trattorie di Lione. Tra i salumi spiccano diversi salami (rosettes, cervelas, jesus). Se vi sembra troppo per il vostro stomaco c’è una classica Insalata lionese, i cardi, cipolle gratinate e diversi formaggi.
Come Muoversi a Lione
Lione è un vero e proprio paradiso per gli amanti della bicicletta. La città è ben servita dai mezzi pubblici, tra cui metro, tram e autobus, che rendono facile spostarsi tra le diverse attrazioni. Inoltre, la funicolare è un modo pittoresco per raggiungere la collina di Fourvière.
Alloggi a Lione
I prezzi più alti si trovano per gli hotel nella Presqu’Ile, giustificati dalla vicinanza ai luoghi di maggiore interesse turistico. Sulle due colline scendono e si può trovare un buon hotel anche a 40 euro per notte.
Escursioni nei Dintorni di Lione
Lione è un ottimo punto di partenza per esplorare le meraviglie della regione Rodano-Alpi. Pérouges è un borgo medievale completamente restaurato, un vero e proprio libro a cielo aperto. Aix-les-Bains è una località "balneare" molto famosa e molto carina sul Lac du Bourget. Annecy è un villaggio medievale sull’acqua, con case a graticcio, canali, piccoli locali all’aperto, fiori ovunque.
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