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Cosa Vedere a Rimini e Dintorni: Un Viaggio tra Arte, Storia e Natura

Rimini è una città dai mille volti, capace di sorprendere ogni volta con le sue atmosfere, la sua storia, le sue bellezze artistiche, la natura e i suoi scorci. Città di mare e città d’arte, da vivere in estate e in inverno: ecco le principali attrazioni da vedere a Rimini.

1. Il Centro Storico: Un Tuffo nel Passato Romano

Rimini non è solo la capitale delle vacanze estive, ma è anche una città vera da vivere tutto l’anno. Nel nostro viaggio tra le cose da vedere a Rimini, partiamo dunque dal centro storico, che è stato fondato in epoca romana. Monumenti, chiese, opere d’arte, musei, piazze fanno di Rimini una città d’arte dell’Emilia Romagna da non perdere. La prima cosa che ho visto durante il mio viaggio a Rimini è l’Arco di Augusto, che apre le porte alle città e da cui parte via Flaminia, voluta dai romani per collegare la colonia Ariminum a Roma.

Ammiriamo l’arco di Augusto, antica porta di ingresso del 27 a.C., per poi passeggiare lungo il corso omonimo (il decumano romano) fino a piazza Tre Martiri, dove troviamo frammenti del selciato romano e un cippo cinquecentesco che ricorda Giulio Cesare. Come suggerisce il nome, fu dedicato dal Senato romano all’imperatore Augusto ed è il più antico arco romano esistente, essendo stato costruito nel 27 a.C.

Piazza Tre Martiri, chiamata così in memoria di tre partigiani che qui vennero giustiziati, rappresenta il cuore della città, dal momento che è ricca di negozi, bar, uffici… è piuttosto animata! Un tempo costituiva l’antico foro romano della colonia di “Ariminum.” Era il centro politico e commerciale della città adriatica. Del cinquecento anche il tempietto di S. Antonio e la torre dell’orologio che svetta sulla piazza.

Ma cosa puoi ammirare qui? Partiamo dalla Torre dell’Orologio, edificata nel 1547, che ha una particolarità, ovvero l’orologio ha un calendario perpetuo con fasi lunari, segni zodiacali e mesi. Ancora, potrai notare la presenza della statua bronzea di Giulio Cesare, a cui prima era dedicata la piazza e che ricorda il discorso che egli avrebbe rivolto alle legioni dopo il passaggio del Rubicone. E infine il tempietto di Sant’Antonio da Padova dalla forma ottagonale, risalente al XIII secolo e ricostruito attorno al 1600.

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Tra i salotti cittadini, l’elegante piazza Cavour è impreziosita dal palazzo dell’Arengo, con l’omonima torre, palazzo del Podestà, la fontana della Pigna, la statua di Paolo V, il teatro Comunale “Amintore Galli”, inaugurato nel 1857 da Giuseppe Verdi, e palazzo Garampi, sede del Comune. Piazza Cavour è un bellissimo posto che vale la pena vedere se visiti Rimini in un giorno, poiché qui si respira un’atmosfera quasi “medioevale”.

Situato in piazza Cavour, tra il palazzo del Podestà e palazzo Garampi, il palazzo dell’Arengo è un maestoso edificio romano-gotico merlato. Sorge accanto al palazzo dell’Arengo, con il quale è collegato e con cui ospita il museo d’arte contemporanea Palazzi dell’Arte di Rimini. Trovi negozi e caffè da un lato, magnifici palazzi dall’altro come il Palazzo del Podestà, monumento medievale eretto nel 1334 con tre archi gotici. Al centro della piazza ci sono la statua di Paolo V e la Fontana della Pigna.

Questa fontana mi ha attratto, dal momento che oltre ad essere piuttosto imponente è ricca di bassorilievi. Prima dell’inaugurazione dell’acquedotto pubblico nel 1912, essa era l’unica risorsa di acqua potabile della città. Infine, da non perdere l’Antica Pescheria, edificio del XVIII sec., che ha banconi in marmo e in cui si teneva il mercato del pesce.

2. La Domus del Chirurgo: Un Tesoro Archeologico

A poca distanza da piazza Cavour, in piazza Ferrari, c’è un ritrovamento unico: la Domus del Chirurgo, un’antica casa romana del II secolo, accanto a tracce di un insediamento altomedievale e un grande sepolcreto sottostante. Passeggiando per il centro storico di Rimini, mi sono imbattuta in questa struttura che ho scoperto essere la cosiddetta Casa del Chirurgo, situata in Piazza Ferrari.

Nella Domus del chirurgo possiamo ammirare dei meravigliosi mosaici e qui è stata ritrovata una eccezionale collezione di 150 strumenti chirurgici che hanno permesso una fedele ricostruzione della casa e dell’identità del proprietario, Eutyches.

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3. Il Tempio Malatestiano: Un Capolavoro Rinascimentale

Il Tempio Malatestiano è oggi la chiesa cattedrale di Rimini. Chiamato dai cittadini “il Duomo”, il Tempio Malatestiano è il principale luogo di culto di Rimini. Fu Sigismondo Pandolfo Malatesta ad ordinare i lavori al fine di trasformare l’antica chiesa romanico-gotica di S.

Sigismondo Pandolfo Malatesta lo volle costruire nel 1450 a testimonianza della propria magnificenza, monumento a Dio e alla città. Ma il duomo di Rimini è anche un simbolo dell’amore di Sigismondo per Isotta degli Atti: le S intrecciate con le I che si ritrovano ovunque nei fregi non sono solo le iniziali del signore riminese, ma anche quelle del suo nome e di quello della amata.

Il Tempio malatestiano è un grandioso e splendido esempio della cultura rinascimentale, con l’esterno opera del genio di Leon Battista Alberti. All’interno le “firme” di altri grandi artisti del periodo, come Matteo de’ Pasti e Agostino di Duccio, autore di bassorilievi di notevole pregio e raffinatezza. L’interno, presenta ampie arcate a sesto acuto con vivaci decorazioni e diversi bassorilievi. Le opere che impreziosiscono il tempio sono il Crocifisso di Giotto del 1312 e un affresco di Piero della Francesca.

4. Museo Fellini: Un Omaggio al Maestro del Cinema

Altra tappa imprescindibile nella scoperta delle cose da vedere a Rimini è senz’altro il Museo Fellini, diffuso fra Castel Sismondo, palazzo del cinema Fulgor e piazza Malatesta. Il primo ospita la parte più emozionale, dove gli allestimenti consentono un’immersione nella poetica e nel mondo di Fellini. È l’esaltazione dell’eredità culturale di uno dei più illustri registi della storia del cinema, il riminese Federico Fellini.

Il Museo esalta l’eredità culturale di Federico Fellini, uno dei più illustri registi della storia del cinema, nato a Rimini 1920. Le sedici stanze del rinascimentale Castel Sismondo che ospitano il Fellini Museum offrono una panoramica sugli aspetti più rilevanti dell’opera del Maestro. È qui che ci si può immergere nella cultura felliniana assaporandone le profondità e le visioni.

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Nel Palazzo del Fulgor, sede del leggendario cinema immortalato in Amarcord, l’immaginario di Fellini vive nei manifesti e locandine originali nella sala al primo piano. È qui che si trovano documenti testuali e visivi che parlano delle relazioni, delle fantasie e dei progetti di cui il cinema di Fellini si è nutrito.

5. Ponte di Tiberio: Un Simbolo di Ingegneria Romana

Proseguiamo la passeggiata lungo il corso d’Augusto per arrivare al ponte di Tiberio, che da duemila anni testimonia la capacità costruttiva degli antichi romani e segnava uno degli ingressi alla città. Il Ponte Tiberio, insieme al Borgo San Giuliano di cui parlerò dopo, sono fra le cose più belle e che mi sono rimaste più impresse di Rimini!

Sotto il ponte la scintillante piazza sull’Acqua che, affacciata sull’invaso, consente un suggestivo scorcio del ponte di Tiberio. Accanto possiamo vedere il sito archeologico ‘Le pietre raccontano’. Se vuoi fare delle foto da cartolina il ponte Tiberio è il punto giusto, specialmente per il gioco di riflessi che si crea nell’acqua quieta. Le sue 5 arcate formano dei cerchi perfetti nelle acque del fiume Marecchia.

Costruito in pietra d’Istria e in stile dorico è un’imponente opera architettonica d’epoca romana che segna l’inizio della via Emilia. Rappresenta uno dei più importanti ponti romani superstiti e fu eretto per decreto dell’Imperatore Augusto. Sui parapetti interni c’è un’iscrizione che ricorda Tiberio, successore di Augusto, a cui si deve il suo compimento.

Il ponte è solido e costruito secondo la sapiente tecnica dei romani ed è sfuggito, per nostra fortuna, alla distruzione dei ponti avvenuta durante la ritirata dei tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale.

6. La Natura Collinare: Panorami Mozzafiato

La natura occupa un posto di primo piano tra le cose da vedere a Rimini: andiamo allora sulla zona collinare da cui ammirare uno splendido panorama sulla costa e sull’entroterra.

Sul colle di Covignano possiamo passeggiare lungo i sentieri segnati dal Cai e scoprire bellezze naturali e culturali, come gli alberi monumentali di San Fortunato, con un tiglio del 1600; il santuario francescano di Santa Maria delle Grazie (fine 1300); l’abbazia di S. Maria Annunziata Nuova di Scolca (1418); la Pieve di San Lorenzo in Monte (Sec. XII); la quercia di S. Lorenzo (1820 circa) e diverse ville storiche.

7. L'Alba sul Mare: Uno Spettacolo Indimenticabile

All’alba non è insolito vedere molti riminesi passeggiare già sulla spiaggia. L’Alba sul mare offre lo spettacolo del sole che sorge visto dalla riva: il panorama del mare è sempre mozzafiato ed è ogni giorno diverso, con il cielo e l’acqua che si tingono via via di rosa, di rosso, di arancione, d’oro.

8. Tramonto sul Mare: Magia al Molo di Levante

Tra le cose da vedere a Rimini non solo l’alba, ma anche il tramonto sul mare. La posizione della città consente infatti questa “magia”: una delle cose da fare a Rimini quando il sole cala, è andare sul molo di levante, la tradizionale “palata” per assistere allo spettacolo e fare foto strepitose.

9. La Spiaggia di Rimini: Un'Infinita Distesa di Sabbia

Rimini ha la spiaggia più lunga e larga dell’Adriatico. Lo si capisce subito d’inverno, quando spariscono gli ombrelloni colorati e i lettini, e resta un’infinita distesa di sabbia. L’ideale per passeggiare, correre, respirare l’aria ricca di iodio.

10. Parchi Tematici: Divertimento per Tutta la Famiglia

Tra le cose da vedere a Rimini per grandi e piccini non possono mancare i parchi tematici. Possiamo sentirci giganti per un giorno a Italia in Miniatura, entrare in un mondo fatato con i nostri bimbi a Fiabilandia, fare un percorso sospeso fra gli alberi a Rimini Avventura. L’Italia in Miniatura merita di essere citata tra i luoghi di interesse di Rimini poiché è una delle cose da non perdere, in particolare se hai dei bambini! Non è una cosa da fare se ti rimane del tempo, ma ti consiglio di passarci almeno mezza giornata. Situata nel quartiere riminese di Viserbella, è tra i parchi tematici più amati e visitati. Un viaggio in miniatura nelle bellezze d’Italia, dalle Alpi alla Sicilia, tra città d’arte e monumenti, porti e palazzi.

Fiabilandia il parco divertimenti di Rimini, è uno dei parchi divertimento più amati d’Italia, ideale per una giornata all’insegna del divertimento con tutta la famiglia. Grazie alla sua dimensione a misura di famiglia, alla sicurezza delle attrazioni e ai tanti servizi dedicati, è la meta perfetta per una giornata all’insegna del divertimento, ma anche per gite scolastiche, centri estivi, compleanni e vacanze in Riviera. Fiabilandia è anche attenta alla sostenibilità ambientale e alla didattica, con percorsi educativi e laboratori per imparare divertendosi. Situato a due passi dal mare, tra Rimini e Riccione, facilmente raggiungibile dall’autostrada A14, Fiabilandia è un grande parco con i suoi 150.000 mq di verde, attrazioni e spettacoli dal vivo ed inoltre da diversi anni interlocutore consolidato per le Scuole dell’ Infanzia, le Scuole Primarie e le Scuole Secondarie di primo grado grazie alla realizzazione di laboratori didattici e percorsi guidati che permettono d’imparare divertendosi.

Oltre la Spiaggia: Alla Scoperta dell'Entroterra Riminese

Affermare che l’entroterra collinare di Rimini sia ciò che più amiamo della nostra città è senza dubbio un giudizio di parte. Il fatto di viverci (io dalla nascita) non contribuisce a fornire un punto di vista obiettivo, ne siamo consapevoli, ma è proprio per questo che abbiamo scritto questo post: il nostro intento è quello di far innamorare anche voi di questa terra. L’entroterra riminese è da sempre suddiviso in due zone: la Valconca (o Valle del Conca) e la Valmarecchia.

Si tratta di terre che videro il passaggio di popoli antichi come gli Etruschi, i Romani e i Longobardi, fino all’arrivo dei Malatesta e dei Montefeltro. Terre che custodiscono tradizioni enogastronomiche secolari, che hanno dato i natali a personaggi come Tonino Guerra e da cui godere panorami mozzafiato fatti di dolci colline e boschi che si estendono fino a raggiungere la costa adriatica. Queste valli che ci hanno - letteralmente - visti crescere, sono uno spettacolo in ogni stagione, con il loro patrimonio storico e la loro natura che, con i suoi colori, scandisce il passare del tempo. Castelli, rocche, borghi medievali, riserve naturali, grotte e miniere, festival e sagre di ogni tipo. Difficile non riuscire a trovare qualcosa che corrisponda alle proprie preferenze in viaggio. Ecco quindi 10 idee per organizzare almeno un fine settimana nell’entroterra di Rimini, iniziando dalla Valmarecchia.

Verucchio: La Culla dei Malatesta

Definita “la culla dei Malatesta”, Verucchio ha avuto sempre un posto speciale nel cuore della signoria, in particolare del Mastin Vecchio che visse nella rocca. Non perdete la visita alla Rocca e al Museo Civico Archeologico, all’interno del Monastero dei Padri Agostiniani, per scoprire la sua storia e le origini etrusche. Verucchio è anche uno dei borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del TCI.

San Leo: Un Borgo sulla Roccia

A meno di 20km da Verucchio si trova San Leo, citato da Dante nella Divina Commedia e famoso per la sua Rocca dove fu rinchiuso per 4 anni il noto Conte di Cagliostro. La rocca svetta su un’austera rupe da cui si domina tutta la Valmarecchia e San Marino. Proprio la sua conformazione ne determinò la sua funzione sia militare che religiosa, con le sue chiese romaniche e altri edifici religiosi voluti dai Montefeltro.

  • Curiosità: sebbene per soli due anni (dal 962 al 964), sotto il regno di Berengario II San Leo fu capitale d’Italia.
  • Un biglietto integrato vi permetterà di visitare la Rocca Malatestiana e il Museo Civico Archeologico di Verucchio, oltre alla Rocca di San Leo. Sul sito ufficiale tutte le informazioni per poter prenotare.

Perticara: Storia Mineraria e Natura Incontaminata

Un museo nato nel 1970 a seguito della chiusura di quella che fu, fino al 1964, la miniera di zolfo più grande d’Europa. La miniera e il museo sono circondati dalle pinete di uno dei versanti del Monte Aquilone, dove godersi splendide passeggiate e visitare lo “Zoo verde” creato da Tonino Guerra, dove provare attività emozionanti come il deltaplano e divertirsi al parco avventura “Sky Park”.

  • Amanti del formaggio di fossa, dopo aver visitato Perticara fate un salto a Sant’Agata Feltria e godetevi una degustazione di questa specialità locale.

Maiolo: Un Panorama a 360°

Una rocca le cui origini sono ancor oggi avvolte dalla leggenda. Una rocca dalla cui sommità (nonostante si tratti di rovine) si gode un panorama a 360° che spazia dal Monte Carpegna a San Leo a San Marino, dal Monte Fumaiolo (dove nasce il fiume Tevere) all’Alpe della Luna. Il tutto con la costante presenza dei calanchi.

  • Dopo il trekking, fermatevi in uno dei tanti forni di Maiolo!

Pennabilli: Tra Arte, Natura e Spiritualità

Un borgo Bandiera arancione del TCI nato dall’unione, nel ‘300, di due castelli, Billi e Penna. Pennabilli è un luogo mistico che si contende con Verucchio il titolo di “culla dei Malatesta”. Questo piccolo borgo medievale ha ospitato per ben due volte il Dalai Lama e la campana di Lhasa, sul Roccione, oltre a dominare la vallata, ne è una testimonianza.

Pennabilli ospita anche il museo diffuso “I luoghi dell’anima”, voluto fortemente da Tonino Guerra e creato assecondando la sua fervida mente: 7 luoghi che invitano le persone a meditare e riflettere, che richiamano ricordi del passato e che rappresentano la genialità, la fantasia, “il Mondo di Tonino Guerra”. Il Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello circonda il borgo e propone itinerari per trekking dai paesaggi mozzafiato e con “Mateureka - Museo del Calcolo” si esplora il mondo del calcolo e della matematica. Infine, se vi trovate in zona nel mese di giugno, non perdetevi il famosissimo Festival Internazionale di arti performative “Artisti in piazza”.

Il Castello di Montebello: Alla Scoperta di Azzurrina

Comunemente chiamato “il castello di Azzurrina”, il castello di Montebello, nel comune di Torriana, ha origini romane ed è tuttora di proprietà dei Conti Guidi di Bagno, subentrati ai Malatesta nel 1400. Il suo soprannome è legato alla leggenda che vede come protagonista la figlia di 5 anni del feudatario di Montebello, un certo Ugolinuccio (o Uguccione) che, il 21 giugno del 1375, scomparve nei sotterranei del castello senza venir mai più ritrovata.

Una bambina che “aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini”: questo perché a questa bimba venivano tinti i capelli per nascondere il fatto che fosse albina. Peccato che il bianco dell’albinismo reagisca al pigmento diventando azzurro. Da qui il nome Azzurrina. Non vi sveleremo nei dettagli cosa dovrete aspettarvi dalla visita guidata ma una cosa possiamo dirvela: se potete, partecipate alla visita serale, ancora più suggestiva.

Le Grotte di Onferno: Un Mondo Sotterraneo

Grotte fatte di “pietra di luna”, le grotte di Onferno, nel comune di Gemmano, in Valconca, sono fatte di gesso e sono state scoperte nel 1916. Un luogo importante nel corso del secolo scorso, soprattutto durante la Seconda guerra mondiale, quando vi trovarono rifugi i Gemmanesi. Oggi i suoi abitanti sono i pipistrelli: Onferno ospita, infatti, la popolazione più importante di questi mammiferi dell’Emilia Romagna.

La Valconca: Un Tesoro da Scoprire

E qui entra in gioco il cuore, le emozioni si scatenano perché vi parliamo di casa nostra. La Valconca è - letteralmente - casa, è quell’angolo dove ci rifugiamo ogni giorno dopo una lunga giornata di lavoro, dove trascorrere una sonnacchiosa giornata autunnale in mezzo alla natura alla ricerca di castagne, dove tornare ad assaporare i sapori di una volta chiacchierando con l’oste rigorosamente in dialetto e gustandosi un’ottima piadina. Per tanti anni è stata una zona bistrattata anche dagli stessi romagnoli (un giorno vi racconterò cosa ne pensava Manager) mentre oggi, finalmente, ne viene riconosciuta l’importanza anche sotto il profilo turistico.

Nei borghi un tempo contesi da Malatesta da Rimini e Montefeltro di Urbino si godono viste eccezionali, si respira la storia, si rallenta, ci si gode la natura e perché no, si fa anche il pieno di street art. Da Montefiore Conca, con la sua Rocca Malatestiana, a Saludecio con i suoi murales e il piccolo borgo di Cerreto, “il paese degli sciocchi”, da Montescudo con il bosco di Albereto a Gemmano con le sue grotte, da Montegridolfo, il borgo bomboniera, a San Giovanni in Marignano, noto come “il granaio dei Malatesta”. E come non citare Mondaino, noto per le celebri fisarmoniche Galanti e San Clemente, paese natale di Giustiniano Villa, il padre della poesia dialettale romagnola.

Sagre e Festival: Un Tuffo nelle Tradizioni Locali

Le sagre e i festival sono parte della vita e della storia dell’entroterra riminese. Capita spesso che un borgo venga “riconosciuto” proprio grazie a ed associato a uno di questi eventi che mirano a promuovere i prodotti locali e le tradizioni di questi luoghi. Non si tratta di un elenco esaustivo, abbiamo scelto quelle che ci piacciono di più e abbiamo suddiviso gli eventi tra Valconca e Valmarecchia.

Dormire in un Castello: Un'Esperienza Indimenticabile

La Riviera Romagnola è nota per la quantità e varietà di strutture nelle quali soggiornare durante tutto l’anno ma avreste mai pensato di poter trascorrere la notte in un castello o in un mulino? Per fare ciò, dovrete scegliere la nostra amata Valconca e prepararvi a godere di assoluto silenzio, natura incontaminata, a meno di mezz’ora dalla costa.

Ulteriori Attrazioni e Luoghi di Interesse

  • Borgo San Giuliano: Un quartiere storico con case colorate e murales.
  • Cattolica: Una località balneare con un bel lungomare.
  • Museo della Città Luigi Tonini: Un museo che racconta la storia e la cultura di Rimini.
  • Verucchio: Un borgo medievale con una rocca e un museo archeologico.
  • Santarcangelo di Romagna: Un borgo con grotte sotterranee e una stamperia antica.
  • San Leo: Un borgo con una rocca e una vista panoramica.

Dove Soggiornare a Rimini

  • Hotel Ambassador: Un hotel con fascino e raffinatezza.
  • Hotel Villa Augustea: Un hotel con una lunga storia.
  • Hotel Carol: Un hotel situato vicino alla spiaggia.

La Ricca Cucina Riminese

La ricchezza della cucina riminese è straordinaria. Dal mare all’entroterra, è un tripudio di sapori, ricette e tradizione. Anche i cappelletti in brodo sono uno dei piatti storici emiliani e romagnoli.

  • Ristorante La S Romagnola: Un ristorante dove le carni sono le protagoniste.
  • Piadina Romagnola: Gli impasti delle piadine vengono preparati a mano e queste ultime vengono servite in una ricca varietà di farciture, con il crudo di Parma, con la porchetta, con il petto di pollo, con i sardoncini, con le acciughe, con i filetti di tonno, con le verdure, e in molte altre versioni. È tra i templi della piadina romagnola.

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