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Basilicata: Cosa Vedere per Turisti in Cerca di Autenticità

Regione poco conosciuta che sembra non esistere, uno dei segreti meglio custoditi d’Italia, secondo il New York Times: la Basilicata è una vera scoperta.

Di solito pensi alla Basilicata e la identifichi con Matera, capitale europea della cultura nel 2019. E invece abbiamo scoperto una regione splendida, varia, verdissima, ricca di paesaggi e di cultura.

È stata una vera sorpresa: una terra ricca da molti punti di vista, che sta valorizzando le proprie risorse, le proprie città, il proprio territorio, creando attrattive per turisti e non. Una terra desiderosa di crescere, di farsi notare e di accogliere.

Consigli utili per visitare la Basilicata

L’auto è il mezzo ideale per visitare questa regione, non essendo molte località collegate tra loro in altro modo se non da strade. Non esistono vere e proprie autostrade, ma i collegamenti risultano piuttosto agevoli, anche se non estremamente rapidi, vista la conformazione del territorio, ricco di rilievi di media altitudine.

È possibile trovare alloggi semplici ed economici, per lo meno nelle località meno battute dal turismo di massa. A Matera, Castelmezzano e Maratea siamo riusciti a contenere i costi alloggiando lontano dai centri storici delle località, avendo a disposizione l’auto per gli spostamenti; in tal modo abbiamo scoperto piccoli gioielli architettonici ed una accoglienza gradevole e calorosa, che hanno reso il soggiorno ancor più autentico.

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Matera, la regina della Basilicata

Matera rimane la regina indiscussa della Basilicata, con il bianco tenue delle sue case grotta, scavate nella roccia, delle sue chiese rupestri e dei suoi bassi edifici, affollati gli uni accanto agli altri, immersi nella cornice del Parco della Murgia Materana. La pace e la magia che emana questo luogo, dalle origini antichissime, un poco stride con le folle di visitatori che accalcano le sue strette viuzze ad ogni ora del giorno e della notte.

È facile imbattersi in scorci mozzafiato, passeggiando su e giù per i vicoli dei Sassi, il Barisano e il Caveoso, ovvero i rioni del centro storico della città, o arrampicandosi lungo i sentieri del Parco della Murgia.

I due Sassi sono due gioielli, due presepi incantati che di sera si riempiono di luci e di giorno presentano una distesa continua di piccole terrazze, di cortili minuscoli e curatissimi, di mura bianche sotto il peso delle ombre che si allungano.

È incredibile pensare che fino agli anni ’50, prima che Matera fosse totalmente abbandonata per almeno trent’anni, molte strade erano vere e proprie fogne a cielo aperto e la popolazione, prevalentemente contadina, viveva nelle case-grotta, solitamente costituite da una sola stanza, insieme al proprio bestiame, che premetteva loro di sostentarsi, oltre a funzionare come un vero e proprio impianto di riscaldamento, durante l’inverno. Ora queste grotte sono state totalmente riqualificate e trasformate in alberghi di lusso o piccoli musei.

Vale la pena farsi accompagnare da una guida locale nella visita dei Sassi, che potrebbe renderla ancor più interessante e completa.

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Capitale della cultura e sito parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ora Matera gode del proprio meritato splendore, che l’ha resa spesso sede di set cinematografici (non ultimo per importanza, La passione di Cristo di Mel Gibson).

Cosa vedere a Matera:

  • Piazza Vittorio Veneto: Dalla piazza centrale lo sguardo spazia sul Sasso Barisano, un gioiello che di sera si riempie di luci.
  • Monastero di Sant’Agostino: All'interno ingloba una chiesetta rupestre meravigliosa, piccola e ben tenuta.
  • Chiesa di San Giovanni Battista: Con un arco esterno finemente lavorato, è un altro spettacolo meraviglioso.
  • Sasso Caveoso: Visitare i principali siti, ammirare il bellissimo panorama e le chiese rupestri.
  • Chiesa rupestre di S. Nicola dei Greci: Affacciata sulla vallata circostante.
  • Cripta del Peccato Originale: Era la chiesa di un complesso monastico affrescata secondo temi biblici.

Vulture, tra castelli e cantine

Tappa di partenza fondamentale è il Vulture, luogo ideale per assaporare le ricchezze enogastronomiche di questa terra: Melfi, Rionero, Barile, Venosa sono piccoli centri abitati dove la cultura dell’Aglianico (vino corposo ottenuto dai vigneti coltivati in queste zone) è fortemente radicata. Vale la pena soffermarsi nelle cantine e visitare i filari di vite nelle campagne, facendosi cullare dai racconti di chi ha fatto della propria passione enologica un vero e proprio lavoro.

Cosa vedere nel Vulture:

  • Melfi: Visitare il museo, ambientato direttamente negli interni del castello federiciano e la chiesa rupestre di Santa Margherita.
  • Laghi di Monticchio: Due specchi d’acqua di origine vulcanica, immersi in boschi di castagni.
  • Venosa: Città di antichi natali con scavi romani e il complesso della santissima Trinità.

Craco, il borgo fantasma della Basilicata

Molto più piccolo e questa volta ancora abbandonato è il paesino di Craco, un gioiellino semi distrutto da frane e terremoti, che l’hanno reso totalmente inagibile negli anni ’80. Ora è una vera e propria città fantasma, sede di un parco museale scenografico, visitabile lungo percorsi recintati, muniti delle opportune dotazioni antinfortunistiche.

Dolomiti Lucane

Nella zona delle Dolomiti Lucane, i paesini di Pietrapertosa e Castelmezzano si aggrappano alle rocce come dei presepi, nascondendo tesori storici da gustare lentamente.

  • Castelmezzano: Presenta le tracce di un antico castello turco, costruito nelle rupi.
  • Pietrapertosa: Si rivela essere un paese costruito sullo schema dei castra latini, con diverse chiese e il Convento di San Francesco.

Volo dell’angelo Castelmezzano

Il Volo dell’angelo è un lunghissimo cavo d’acciaio (1.400 metri), che collega due graziosi borghi medievali, Castelmezzano e Pietrapertosa, sia in andata, sia al ritorno; l’esperienza prevede di rimanere sospesi nel vuoto, ad oltre 100 metri di altezza, assicurati al cavo con apposito imbrago, per essere poi lasciati “scivolare” fino a toccare i 120 km all’ora, tra un estremo e l’altro del cavo stesso. Veramente mozzafiato e imperdibile!

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Maratea e il Cristo Redentore

Maratea, la Rio de Janeiro italiana con la sua imponente statua del Cristo Redentore.

Il Cristo Redentore domina dall’alto la città, con i suoi oltre 20 metri di altezza, che lo rendono visibile anche a distanza.

Attività alternative

Se non si soffre di vertigini, il Ponte alla Luna è un’altra esperienza da non perdere: un ponte tibetano lungo 300 metri, sospeso a 100 metri di altezza, con uno stupendo panorama del piccolo paese di Sasso di Castalda, oltre alla prorompente natura circostante.

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