Turismo Rurale in Basilicata: Un Viaggio Autentico tra Borghi e Tradizioni
C’è una regione nel cuore del Sud Italia che sfugge alle rotte turistiche più battute, ma che conquista chiunque abbia il coraggio e la curiosità di perdersi tra le sue strade. È la Basilicata, terra autentica, selvaggia e sincera come i suoi sapori, orgogliosa e generosa come i suoi abitanti. Verde e solitaria, sferzata dal vento la cui energia muove grandi pale eoliche che svettano tra colline morbide, punteggiate da boschi fitti, pascoli, campi coltivati e borghi arroccati come presepi di pietra.
Qui ogni curva nasconde un panorama, ogni salita un respiro profondo. È una terra da esplorare in auto, lentamente, perché ogni strada è un racconto, ogni silenzio un invito alla contemplazione. I navigatori digitali non servono: bastano le indicazioni degli anziani del luogo, conoscitori sapienti del territorio, ciceroni spontanei dai volti segnati dal sole, sempre pronti ad accogliere il viaggiatore con la semplicità autentica di chi vive in armonia con la propria terra.
Itinerari alla scoperta della Basilicata rurale
La Basilicata rurale si svela nella sua autenticità in un viaggio da Potenza ad Abriola, passando per Brindisi di Montagna, Avigliano e i murales di Sant’Angelo Le Fratte.
Potenza: Un Capoluogo Verticale
Potenza è una città che si conquista in salita. Verticale, irta, sorprendente. Detiene due curiosi primati: è il capoluogo di regione più alto d’Italia con i suoi 819 metri di altitudine e qui si trovano le scale mobili più lunghe d’Europa, seconde al mondo solo a quelle di Tokyo. Un dettaglio che racconta molto di lei: moderna e al tempo stesso stratificata, difficile da leggere a un primo sguardo, ma capace di svelarsi poco a poco, passo dopo passo. Potenza è una città che custodisce storie antiche: dalla Torre Guevara, ultimo bastione del castello cittadino fondato intorno all’anno Mille dai Longobardi, alla Cattedrale di San Gerardo, patrono della città. Ogni pietra racconta di terremoti, rinascite e visioni artistiche.
Anche la musica qui ha trovato casa: il compositore Ruggero Leoncavallo si dice abbia tratto ispirazione proprio a Potenza per la sua celebre opera I Pagliacci. E oggi, grazie al silent play “Le cose non sono sempre quello che sembrano” ideato da Gommalacca Teatro, la città continua a raccontarsi in un percorso sonoro emozionante, dove le voci dei potentini - giovani e anziani, migranti e radicati - si intrecciano in una narrazione corale sull’identità e l’appartenenza. Perché Potenza è così: un luogo che si può lasciare, a volte anche combattere, ma che non si dimentica mai. Le radici lucane affondano profonde, resistono, e trovano voce negli accenti, nei dialetti, nelle mani operose di chi continua a custodire e trasformare questa terra.
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La Dimora dei Cavalieri: un'esperienza autentica a Vaglio Basilicata
A pochi chilometri da Potenza, immersa nel verde delle colline lucane, sorge La Dimora dei Cavalieri, un agriturismo che incarna l’autenticità della Basilicata rurale. Situata a Vaglio Basilicata, questa struttura offre un’accoglienza calorosa e genuina, grazie alla generosità di Pierino e di tutto lo staff, che fanno sentire ogni ospite come a casa propria. La Dimora dei Cavalieri è anche un’azienda agricola che coltiva grano duro lucano e alleva ovini e caprini, utilizzando cereali e foraggi prodotti in loco.
Questa filiera corta garantisce la qualità dei prodotti serviti nel ristorante dell’agriturismo, dove è possibile gustare piatti tipici come i peperoni cruschi, la pasta fatta in casa e la salsiccia artigianale lucana. La Dimora dei Cavalieri è più di un luogo dove mangiare bene: è un’esperienza di territorio, cultura e semplicità. E quando cala la sera, lontano dall’inquinamento luminoso, ci si può fermare in silenzio, alzare lo sguardo e ammirare un cielo trapunto di stelle, limpido e profondo come solo in Basilicata sa essere.
Abriola: Il Borgo di San Valentino
Lasciandosi alle spalle Potenza, si raggiunge Abriola, piccolo borgo arroccato su una collina che sembra uscito da una cartolina d’altri tempi. Un paese-presepe, dove le case in pietra si stringono le une alle altre e le piazzette panoramiche si aprono come terrazze naturali su valli verdi e silenziose. Abriola è il paese di San Valentino, patrono degli innamorati, le cui reliquie riposano nella chiesa madre del borgo, la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Secondo la tradizione, infatti, Valentino percorrendo la via Appia da Roma verso le Puglie, si fermò ad Abriola e qui con un miracolo simile a quello delle “Nozze di Cana”, facendo arrivare alcuni carri di grano, salvò gli abitanti da una grande carestia.
Abriola è anche un luogo dove batte forte il cuore contadino della regione: tra le colline che lo circondano sorgono numerose aziende agricole, custodi di antiche tradizioni. Una su tutte è quella di Nicola Pessolani, presidio Slow Food, che porta avanti con fierezza la produzione del caciocavallo podolico. Un formaggio unico, identitario, che racconta una storia di transumanze a piedi, fatica e orgoglio. Il signor Nicola accoglie i visitatori con lo sguardo intenso di chi ha conosciuto il ritmo della terra e ha scelto di trasmettere alle nuove generazioni il valore della semplicità, della qualità, dell’amore per le radici. Perché in Basilicata, il cibo non è solo nutrimento, ma memoria viva di un territorio che ha fatto dell’autenticità la sua forza.
Brindisi di Montagna: Un Borgo tra i Paesaggi Irlandesi
Brindisi di Montagna sorprende il visitatore sin dal primo sguardo: il verde intenso e selvaggio che lo circonda ricorda quello dei paesaggi irlandesi, eppure siamo in Italia, nel cuore della Basilicata rurale. Arroccato su uno sperone di roccia sferzato dal vento e sorvolato dai rapaci, svetta il Castello Fittipaldi-Antinori, costruito nel 1260, che ancora oggi domina dall’alto il borgo sottostante. Dall’alto del castello, lo sguardo abbraccia tutta la valle del Basento, un panorama mozzafiato che riempie gli occhi e il cuore.
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Poco distante, vale la pena visitare il Monastero di San Demetrio, risalente al 1500, un tempo “grancia”, ovvero masseria gestita dai monaci della Certosa di Padula - oggi patrimonio Unesco - per la produzione di beni destinati al sostentamento e alla carità. L’interno custodisce la chiesa di San Lorenzo martire, affrescata in ogni suo angolo, e un antico mulino dove si recuperano e lavorano ancora oggi i grani antichi, simbolo della resistenza e della ricchezza della cultura rurale lucana.
Avigliano: Tra Storia, Artigianato e Sapori
Avigliano, poco distante da Castel Lagopesole - la dimora di caccia prediletta da Federico II di Svevia - è un borgo che intreccia saperi antichi, storie illustri e una manualità d’eccellenza che si fa identità. Qui nacque il giurista e politico Emanuele Gianturco, uno dei padri del diritto civile moderno, promotore della cosiddetta “Scuola Napoletana”, fautore di un diritto più giusto, capace di rispondere alle esigenze della nascente società di massa. Avigliano è anche terra di artigiani. Gesti tramandati di generazione in generazione, mani sapienti che danno forma alla memoria. Come quelle di Tonina Salvatore e delle sue figlie, che tessono su un telaio dei primi del Novecento, l’unico ancora in funzione in tutta la Basilicata, lo stesso sul quale tessevano sua madre e sua nonna.
O quelle di Annangela Lovallo, che ricama micro-paesaggi dentro medaglioni grandi quanto una moneta, utilizzando la tecnica del punto pittura. Tra i maestri più rari d’Italia, Vito Aquila tiene viva l’arte della balestra (o valestra, come si dice qui), arma di difesa e simbolo di riscatto popolare, usata da briganti e donne, con la lama intarsiata e il manico ricavato da corno di bufalo. La leggenda narra che fu inventata da un fabbro per salvare l’onore della sua amata, e che fu la stessa donna a usarla per colpire il feudatario che pretendeva lo ius primae noctis. Una storia epica che affonda le sue radici nel quartiere più antico del borgo, ‘u Gret a Rocc, dove ancora oggi un angolo porta il nome di Cavalcavia del Riscatto. Ogni manufatto custodisce questa narrazione come un cimelio prezioso, un pezzo di identità che non può e non deve andare perduto. E come ogni luogo che racconta storie d’amore e di lotta, anche Avigliano ha il suo dolce simbolico: il tarallo glassato, noto come il “dolce della sposa”. Richiede tre giorni di lavorazione e un sapere che un tempo era gelosamente custodito dalle donne del paese.
Ad Avigliano il baccalà non è solo un piatto, ma una vera e propria dichiarazione d’identità. Qui, a pochi chilometri da Potenza, questo pesce “forestiero” ha trovato casa da secoli diventando protagonista delle tavole delle feste e simbolo di una cucina capace di trasformare l’essenziale in eccellenza. A celebrare questa tradizione è l’Osteria Gagliardi, nata nel 2009 da un’idea dello chef Stefano Errichetti. In questo piccolo e accogliente locale, il baccalà viene raccontato in mille sfumature: dalle frittelle dorate, alla parmigiana di baccalà, ai ravioli ripieni di baccalà su crema di ceci. Il piatto che più di ogni altro racchiude l’anima aviglianese è il baccalà servito con peperone crusco che racconta la Basilicata ad ogni morso.
Sant’Angelo Le Fratte: Il Paese delle Cantine e dei Murales
Sant’Angelo Le Fratte, adagiato alle falde della rocciosa montagna Carpineto, è un luogo dove l’arte incontra la memoria, e la pietra racconta storie. Siamo nel cuore della valle del Melandro, in uno dei borghi più suggestivi della Basilicata, noto come il paese delle cantine e dei murales. Un museo a cielo aperto dove ogni muro, ogni vicolo, ogni scorcio si trasforma in tela viva. Ogni area del borgo custodisce un tema: nella zona della Cupa, tra le cantine storiche, i murales raccontano la cultura contadina e il vino nella mitologia classica. In altri angoli si indaga il rapporto dell’uomo con la roccia e l’acqua, mentre lungo il vicolo che nasce dall’arco di Palazzo Galasso, attuale municipio, si dipana la storia di Joannes Caramuel, vescovo dell’antica diocesi di Satriano, figura di grande spessore intellettuale celebrata nel suggestivo Museo del Viaggiatore.
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Il borgo ospita anche una decina di statue in marmo e malta patinate in bronzo, che contribuiscono a creare un’atmosfera incantata, quasi teatrale. Non è un caso se Sant’Angelo Le Fratte è parte della “Repubblica dei Poeti”, una micronazione che celebra la poesia contemporanea: qui, tra le pennellate, si respira anche il potere evocativo della parola. All’interno di Palazzo Galasso, infine, si trova anche la Pinacoteca Civica “Michele Antonio Saverio Cancro”, con ben 243 opere donate dall’artista al suo paese natale, in segno d’amore e gratitudine.
Altre destinazioni rurali da scoprire in Basilicata
- Castelluccio Inferiore: piccolo borgo medievale nel Parco Nazionale del Pollino, famoso per il Palazzo Marchesale, la chiesa madre San Nicola di Mira e la Sagra A’ Pricicchia.
- Grottole: uno dei Borghi autentici d’Italia, noto per le sue case antiche e l'arte della lavorazione dell’argilla. Da non perdere il Castello Sichinulfo e l'Oasi naturale di San Giuliano.
- Accettura: situato nel Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, famoso per i festeggiamenti ancestrali del Maggio di Accettura e il museo dei culti arborei.
- Castelmezzano e Pietrapertosa: borghi autentici nelle Dolomiti Lucane, collegati dal Volo dell’Angelo. Castelmezzano è noto per la Festa du Masc’, mentre Pietrapertosa è il comune più alto della Basilicata.
- Acerenza: borgo che risplende per la sua Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta e San Canio Vescovo.
- Pietragalla: custode di un set fantasy d’altri tempi, con i suoi caratteristici palmenti scavati nella pietra.
- Maratea: pittoresca cittadina sulla costa tirrenica, con spiagge di sabbia bianca e un centro storico medievale.
- Craco: antico borgo medievale abbandonato, situato su una collina nella provincia di Matera.
- Aliano: piccolo borgo famoso per il suo legame con Carlo Levi e il suo romanzo "Cristo si è fermato a Eboli".
Cucina tipica della Basilicata
La cucina lucana si basa su ingredienti semplici e genuini, come il pane di Matera, la carne di agnello, il peperone crusco e l’olio d’oliva. Qui si possono gustare piatti tradizionali come la pasta con i fagioli, la salsiccia lucana, la peperonata e la frittata con le zucchine. Inoltre, la Basilicata è famosa per il pane di Matera, un pane a forma di ciambella che si prepara senza lievito e che ha una consistenza densa e croccante.
Un mix di legumi, ortaggi, cereali ed erbe aromatiche e spezie, costituiscono la base dei piatti tradizionali della Regione. Secondo alcuni la pasta di grano duro, lavorata a mano è un'invenzione Lucana mentre già il poeta Orazio nel 65 a. C. Dagli allevamenti di capre e pecore vengono prodotti rinomati formaggi che accompagnano spesso i piati tipici.
Strutture ricettive consigliate
- Il Quercieto, Marsicovetere (PZ): agriturismo immerso nel parco della Val d'Agri, che offre prodotti locali e biologici e propone itinerari alla scoperta dei luoghi circostanti.
- B&B Conte Gattini, Matera: situato a pochi metri dall'antico rione Sassi e dal centro della città.
Consigli per un viaggio fuori dalle rotte turistiche in Basilicata
- Sii rispettoso della cultura e delle tradizioni locali.
- Sii flessibile e adattabile.
- Sii responsabile e rispettoso dell’ambiente naturale.
Tabella riassuntiva dei borghi e delle attrazioni
Borgo/Attrazione | Caratteristiche principali |
---|---|
Potenza | Capoluogo di regione più alto d'Italia, scale mobili più lunghe d'Europa, Torre Guevara, Cattedrale di San Gerardo. |
Abriola | Paese di San Valentino, produzione di caciocavallo podolico. |
Brindisi di Montagna | Castello Fittipaldi-Antinori, Monastero di San Demetrio. |
Avigliano | Artigianato, balestra, tarallo glassato, Osteria Gagliardi (baccalà). |
Sant'Angelo Le Fratte | Paese delle cantine e dei murales, Pinacoteca Civica. |
Castelluccio Inferiore | Palazzo Marchesale, chiesa madre San Nicola di Mira, U Picciddèt (dolce pasquale). |
Grottole | Castello Sichinulfo, Wonder Grottole, sentiero ad anello del Bosco le Coste, Trattoria Quaranta. |
Accettura | Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, festeggiamenti del Maggio di Accettura. |
Pietrapertosa | Comune più alto della Basilicata, Dolomiti Lucane, Castello Normanno Svevo, osservazione delle stelle. |
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