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Codice Identificativo Nazionale (CIN) per Locazioni Turistiche: Cos'è e Come Richiederlo

La legge n. 191 del 15 dicembre 2023, di conversione del D.L., ha introdotto importanti novità riguardanti le locazioni turistiche e gli affitti brevi in Italia, in particolare con l'introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN).

Cos'è il Codice Identificativo Nazionale (CIN)?

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un codice che andrà a sostituire il Codice Identificativo di Riferimento (CIR) introdotto dalla Regione Emilia-Romagna, introducendo regole e adempimenti simili ma con alcune innovazioni. A differenza del CIR, il CIN dovrà essere esposto anche all’esterno dell’immobile.

Obblighi e Sanzioni

Il soggetto che, direttamente o tramite intermediario, esercita l’attività di locazione per finalità turistiche o l’attività di locazione breve in forma imprenditoriale è soggetto all’obbligo di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presso lo sportello unico per le attività produttive (SUAP) del comune nel cui territorio è svolta l’attività.

I titolari di strutture ricettive o coloro che svolgono attività di intermediazione immobiliare (property manager), sono tenuti a inserire il CIN quando la struttura ricettiva viene pubblicizzata in un annuncio online. L’inosservanza di tali disposizioni comporta sanzioni che vanno dai 500 ai 5000 Euro.

Richiesta del CIN tramite la Piattaforma BDSR

Attraverso la Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR), con un processo semplificato, è possibile richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN), da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e l’esposizione all’esterno delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve o turistica.

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Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma tramite identità digitale, i titolari delle strutture e i locatori di immobili possono visualizzare le strutture collegate al proprio codice fiscale, integrare gli eventuali dati mancanti e ottenere il CIN.

Il 3 settembre il Ministero del Turismo ha pubblicato in GU l'avviso di piena operatività del BDSR, il portale dove richiedere il CIN per le locazioni brevi e turistiche.

In particolare, il Ministero specifica che le disposizioni di cui all’articolo 13-ter, decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 si applicano a decorrere dal 2 novembre 2024, sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso. ATTENZIONE in data 22 ottobre arriva la proroga al 1° gennaio 2025.

Il Ministero del Turismo ha pubblicato il Decreto del 6 giugno con Disposizioni applicative per l’individuazione delle modalità di interoperabilità tra la banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche e le banche dati regionali e delle Province autonome delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche.

Viene precisato che la BDSR stabilisce parametri omogenei e processi standardizzati a livello nazionale e rappresenta un pilastro fondamentale per la tutela del consumatore, della concorrenza e della trasparenza del mercato, facilitando la mappatura e il monitoraggio del panorama ricettivo nazionale.

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Fasi di Entrata in Esercizio della BDSR

Il processo di entrata in esercizio della BDSR si articola in due fasi:

  • una fase sperimentale per lo sviluppo del modello di interoperabilità (terminata il 1° settembre e si attende il relativo comunicato in GU)
  • una fase a regime.

La sperimentazione della piattaforma, iniziata con la Puglia a partire dal 3 giugno 2024, è conclusa. La fase di avvio sperimentale nelle Regioni interessate ha consentito ai cittadini di adeguarsi agli obblighi correlati al CIN previsti dall’apposita disciplina, riportata all’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023.

Le disposizioni contenute nel decreto-legge, in ogni caso, saranno applicabili solo dopo 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale.

Codice Identificativo Regionale (CIR)

Dal 25 Marzo 2023, è stato istituito l’obbligo per tutti i proprietari di strutture ricettive o affitti brevi, di inserire il Codice Identificativo Regionale nel sito web delle strutture ricettive e all’interno delle OTA. Il CIR - Codice Identificativo Regionale - è un codice alfanumerico associato alla struttura ricettiva, che serve per comunicare ufficialmente l’inizio dell’attività, e riguarda anche gli affitti brevi di appartamenti con contratto di affitto ad uso turistico (che operano senza obbligo di Partita Iva).

Come esplicitato all’Art., i titolari di strutture ricettive o coloro che svolgono attività di intermediazione immobiliare (Property Manager), sono tenuti a inserire il CIR. L’inosservanza di tali disposizioni comporta sanzioni che vanno dai 500 ai 5000 Euro.

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Come anticipato, l’obbligo di inserire il Codice Identificativo Regionale scatta quando la struttura ricettiva viene pubblicizzata in un annuncio online. Il Codice Identificativo corrisponde all’attività registrata.

Di conseguenza, in base a questa normativa il proprietario di una struttura ricettiva che mette in vendita online una o più stanze o l’intera proprietà attraverso il suo sito web o un portale di vendita, è tenuto a riportare il CIR.

Infatti tali modalità possono variare in base alla Legge Regionale. È quindi ancora più importante comprendere attraverso gli enti territoriali quali sono le giuste modalità di richiesta, soprattutto se si possiedono diversi appartamenti locati in varie regioni e non si vuole incorrere nel rischio di non avere il CIR. La normativa si esprime chiaramente su questo tema.

E' bene evidenziare che oltre al CIN nazione per affitti brevi vi è parallelamente una Banca dati europea che da poco è stata regolamenta con l'approvazione di un provvedimento UE.

Per i numeri utili e assistenza leggi: CIN affitti brevi: numeri utili per assistenza

Per una gestione ottimale e conforme alle norme, è essenziale familiarizzare con il portale alloggiati e la nuova procedura di accesso alloggiati web, che facilita la comunicazione dei dati degli ospiti alle autorità locali. Un Business Plan B&B ben strutturato può aiutarti a gestire meglio la tua struttura ed evitare possibili sanzioni.

TAG: #Turistica #Turisti

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