Come Ottenere la Residenza in Italia per Stranieri
L’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente consente l’esercizio del diritto di residenza che costituisce, come affermato dalla Corte di Cassazione, S.U., con sent. 19 giugno 2000, n. 447, “la condizione per l’esercizio di tutta una serie di diritti costituzionalmente garantiti”. Secondo l’articolo 15 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 394, del 31 agosto 1999, gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia hanno l’obbligo di iscriversi al Registro della Popolazione residente del Comune dove dimorano.
Iscrizione Anagrafica e Residenza
Secondo quanto previsto dalla l. n. 1228/1954 in ogni Comune deve essere tenuto lo schedario della popolazione residente, definito dall’art. 1, d.p.r. n. 223/1989.
Presupposti e Requisiti per l'Iscrizione Anagrafica
Un dubbio che spesso affrontano i cittadini non europei è se la residenza coincide con il permesso di soggiorno. Le due procedure sono, di fatti, separate. Il richiedente deve allegare al modulo preposto documentazione idonea a confermare lo status di cittadino straniero regolarmente presente in Italia, come permesso di soggiorno e visto di ingresso.
Ogni volta che il permesso di soggiorno viene rinnovato, il titolare deve recarsi presso l’Ufficio Anagrafe di competenza entro 60 giorni dal rinnovo, per rinnovare la dichiarazione di dimora abituale.
Chi trasferisce la residenza dall’estero deve inoltre comprovare, all’atto della dichiarazione di iscrizione anagrafica per trasferimento dall’estero, la propria identità mediante l’esibizione del passaporto o di altro documento equipollente.
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Cittadini Extra-UE
Cittadini Extra-UE: è necessario richiedere un Visto d’ingresso per entrare nel Paese.
Cittadini UE
Per quanto riguarda i cittadini dell’Unione europea, coloro che intendono soggiornare in Italia, per un periodo superiore a tre mesi devono effettuare richiesta di iscrizione anagrafica, ai sensi dell’art. 9, d.lgs. n. 30/2007.
Nel caso dei cittadini dell’Unione Europea, l’iscrizione anagrafica costituisce formalmente un permesso di soggiorno e dà loro il diritto di soggiornare legalmente in Italia.
Per i cittadini UE assunti in Italia, è necessario presentare il proprio contratto di lavoro, oltre che prova di alloggio (es. contratto d’affitto).
Per i cittadini UE che non lavorino in Italia, è necessario fornire prova di sufficienti mezzi economici e di un’assicurazione sanitaria privata che copra tutti i costi relativi a spese mediche in Italia.
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Verifiche e Rifiuti
Entro 45 giorni dal ricevimento, la polizia locale o un messo comunale può recarsi presso l’indirizzo segnalato in domanda per verificare la veridicità della residenza.
Qualora l’ufficio Anagrafe del Comune non accetti la richiesta, è tenuto ad inviare al richiedente una formale dichiarazione di rifiuto.
Concessione della Cittadinanza per Residenza
Possono presentare domanda di cittadinanza italiana i cittadini stranieri che abbiano maturato il requisito di residenza legale e continuativa, dunque ininterrotta, in Italia.
Si fa presente che nel caso di cancellazione dell'iscrizione anagrafica, il decorso del periodo di effettiva residenza riprende ad essere computato da zero, senza che quindi si possano sommare eventuali periodi, anche se non continui tra loro, di residenza maturata in Italia.
I periodi di residenza necessari variano a seconda della situazione del richiedente:
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- 10 anni di residenza per i cittadini extracomunitari (art. 9 lett. f)
- 4 anni di residenza per i cittadini dell'Unione europea (art. 9 lett. a)
- 5 anni di residenza per gli apolidi ( 9 lett. e ) e i rifugiati politici ( art. 16)
- 5 anni di residenza per gli stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani (art.9 lett. b)
- 3 anni di residenza per gli ascendenti in linea retta di cittadini italiani e per gli stranieri nati in Italia i quali non abbiano ottenuto, o potuto ottenere, il riconoscimento della cittadinanza presso il comune di residenza (art.9 lett. a)
- 5 anni di servizio, anche all'estero, alle dipendenze dello Stato (art.9 lett. c)
La capacità reddituale è considerata nel triennio antecedente la domanda e deve essere stabile e costante sino al momento del giuramento.
Documenti Necessari per la Domanda di Cittadinanza
Per la domanda di cittadinanza, sono necessari i seguenti documenti:
- CERTIFICATO DI NASCITA *, da richiedere nel Paese d'origine.
- CERTIFICATO PENALE * del Paese d'origine e di eventuali paesi terzi ove il richiedente abbia avuto la residenza. Solo alcuni Paesi ammettono il rilascio di tale certificato dal proprio Consolato in Italia.
Tali documenti per essere validi in Italia devono essere legalizzati nelle forme di rito . È richiesto il timbro dell'Autorità italiana (Ambasciata o Consolato) presente nel Pese dove il certificato è stato rilasciato, oppure, per i Paesi aderenti alla convenzione dell'Aja , il timbro Apostille.
- RICEVUTA DEL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO di 250€ , da versare sul C.C. 809020 intestato a: Ministero dell'Interno, causale: Cittadinanza.
Come da disposizioni impartite dal Ministero dell'Interno, il limite temporale di utilizzo del bollettino di versamento del contributo di Cittadinanza è nell'anno di esercizio finanziario del versamento, un anno dalla data del versamento.
- MARCA DA BOLLO da 16€.
Qualora sia stato cambiato cognome a seguito di matrimonio, e quest'ultimo non risulti sul certificato di nascita, è necessario produrre un certificato di matrimonio dal proprio paese, tradotto e legalizzato nelle forme di rito, oppure una dichiarazione consolare.
Altri Aspetti Importanti
La registrazione della residenza in Italia implica ovviamente adempimenti e benefici fiscali. In caso di trasferimento da una città a un’altra all’interno del territorio italiano, è necessario aggiornare la registrazione di residenza. Allo stesso modo, se ci si trasferisce definitivamente fuori dall’Italia, è necessario cancellarsi dai registri comunali.