Come fanno gli stranieri senza bidet: una spiegazione
Cari lettori e appassionati del mondo del bagno, oggi ci addentriamo in un vero e proprio enigma: perché il bidet, insieme al wc e al lavandino, è un sanitario immancabile in ogni bagno italiano ma non è così nel resto del mondo?
Per questo noi italiani ci troviamo in difficoltà quando andiamo all’estero, simbolo misconosciuto del nostro Bel Paese, incomprensibilmente bandito dai capisaldi dell’igiene mondiale.
Le origini del bidet
Il primo bidet lo possiamo trovare in Francia tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Tornando indietro nel tempo, si scopre che il bidet nasce in Francia, come si potrebbe già intuire dal nome.
Il bidet ha origini decisamente nobili, nato proprio in Francia nel XVIII secolo. Eppure, nonostante le sue radici aristocratiche, sembra che i francesi abbiano ben presto deciso di non adottarlo nelle loro case.
Come arriva in Italia il bidet? Sempre nel ‘700, è Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, regina di Napoli, a volerne uno nella sua stanza da bagno proprio nella spettacolare Reggia di Caserta. Nella seconda metà del Settecento ne pretese l’installazione nel suo bagno privato presso la Reggia di Caserta.
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Da questo primo bidet della storia d’Italia molti altri nobili prendono spunto, seguiti poi anche dalle fasce di popolazione meno abbienti. Il richiamo del fascino Made in Italy sta però aprendo le porte del bidet anche a nuovi mercati, attratti dai più innovativi design e dai progetti degli interior designer italiani di fama internazionale.
Perché il bidet non è popolare in altri paesi?
All’estero il bidet è molto meno usato che in Italia. Quali invece i paesi che non usano il bidet? In America e in Canada il bidet è praticamente inesistente e su questo risultato può avere influito l’associazione che gli americani, durante la Seconda Guerra Mondiale, hanno fatto tra il bidet e l’uso che ne facevano le prostitute francesi.
Secondo questa teoria, il bidet era uno strumento di pulizia molto diffuso nei bordelli del XVIII e XIX secolo, utilizzato dalle meretrici dopo aver avuto rapporti sessuali con i loro clienti. Questo lo ha portato ad essere visto come un oggetto poco rispettabile, associato alla prostituzione e alla moralità discutibile. E chi vorrebbe avere in casa un oggetto che ricorda un bordello?
Questo accessorio veniva visto come poco igienico e soprattutto poco opportuno per le rispettabili case degli americani: lo stesso concetto di bidet. In Europa nel Settecento, largamente superato dalla Regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena.
Un’altra teoria intrigante è che i francesi abbiano sviluppato un vero e proprio blocco culturale verso il bidet. Non dimentichiamo che sono i maestri dell’arte del bagno con stile.
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C’è anche una spiegazione più pratica: lo spazio. Gli appartamenti parigini, con il loro fascino bohémien, sono spesso piccoli e angusti. In questi ambienti, ogni centimetro conta, e un bidet potrebbe sembrare un lusso che non ci si può permettere.
Come si lavano all'estero?
E' che dopo la lettura del post di Terry mi è venuta una gran voglia di provare altri metodi oltre al VERY AMERICAN STYLE mano e sapone - schiffeggia. Perchè? Perchè anche io, italianissimo, mi sono trovato "al lavoro" con mano e sapone e dunque, sentendomi oggi un buzzurro, ho voluto migliorare le mie performance di pulizia tramite nuove strategie e strumenti applicati.
Terminati i tentativi, cari raga, ditemi un pò voi: non vi sembra che mano e sapone sia la cosa migliore e che negli USA tanto schiffeggia non siano? E poi, francamente...alzi la mano - pulita mi raccomando...! :-)- chi non ha mai usato o provato la mano con il sapone!!!
Di sicuro il bidet è l’oggetto che più manca agli italiani all’estero, perchè a noi la doccia ogni volta che si fa pupù non va giù. Gli italiani che vivono all’estero, non solo in Polonia, sentono il bisogno del bidet che, invece, agli stranieri resta ancora incomprensibile. Come faranno loro a lavarsi dopo la pupù? Forse non si lavano? Noi italiani abbiamo imparato ad usarlo fin da bambini, anche per lavarci un piede sì e un piede no!
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