MV Agusta Turismo Veloce: Analisi Approfondita dei Consumi Reali
La MV Agusta Turismo Veloce è una moto che suscita emozioni fin dal primo sguardo. Da ferma, colpisce per la sua bellezza, compattezza e leggerezza, oltre che per le rifiniture curate in ogni dettaglio, a partire dai cerchi dal design unico. Il lungo forcellone monobraccio valorizza la parte posteriore, snellendo la linea e mettendo in risalto la generosa gommatura.
Design e Caratteristiche Principali
La sella leggermente più alta rispetto ad altre stradali è una scelta di MV per aumentare la luce a terra sotto il motore. Questo permette di affrontare anche sterrati leggeri o di piegare in curva sui passi dolomitici. Il quadro strumenti è a colori e completo, con tecnologia TFT che fornisce numerose informazioni, dalla marcia inserita al setting delle mappe, temperatura motore e autonomia. È dotato di tecnologia Hub Bluetooth e si può collegare con altri dispositivi. Di serie, la moto offre due prese da 12V e due porte USB, manopole riscaldate, valigie laterali da 30 litri, GPS e fari full LED.
Il serbatoio da 22 litri promette un'autonomia di almeno 300 km, e il cupolino regolabile in altezza protegge bene dall'aria. La Turismo Veloce pesa 192 kg a secco, offrendo una sensazione di leggerezza costante. Il motore 3 cilindri di 798 c.c. eroga 110 cv a 10.000 giri/min e 83 Nm a 8.000 giri/min. Sebbene questi dati possano sembrare inferiori rispetto a una Ducati MTS1200, il rapporto peso/potenza favorisce la MV, e l'elettronica addolcisce il motore, rendendolo facile da gestire e adatto a macinare chilometri.
Esperienza di Guida e Sensazioni
Accendendo il motore, il suono cupo del tre cilindri emoziona. Nonostante rispetti le normative Euro 4, mantiene un sound da moto da gara. La posizione in sella è comoda, con tutto a portata di mano. La triangolazione per le gambe è ben studiata, offrendo una postura corretta per schiena e gambe. Gli specchietti, un po' piccoli e bassi, richiedono una regolazione accurata. Le vibrazioni sono quasi assenti, nonostante il carattere sportivo della moto.
Le sospensioni semi-attive filtrano bene le buche senza compromettere il comfort. L'assetto è stradale, ma il setting di serie assorbe bene le asperità, rendendo la guida in città piacevole. L'avantreno è stabile, e il pneumatico posteriore offre una buona tenuta di strada. La moto permette di girare in sesta marcia a 50 km/h a meno di 2000 giri. Il comando del gas è reattivo, e la frizione morbida richiede un po' di pratica per un cambio marcia ottimale. La folle a volte è difficile da trovare, ma i freni sono potenti e modulabili. La spinta ai medi regimi è notevole, con un allungo e un sound che regalano emozioni. Al semaforo, la Turismo Veloce non passa inosservata grazie al suo design e al rumore dello scarico. Si guida bene e offre molta sicurezza.
Leggi anche: Migliorare la Tua MV Agusta Turismo Veloce
Seduti in avanti, si ha una sensazione simile a quella di guidare una Hypermotard, ma non è necessario tirare le marce; si può tranquillamente andare a spasso a bassi giri. L'iniezione è sensibile al tocco dell'acceleratore Ride By Wire, senza on/off fastidiosi. Superati i 4000 giri, il motore scatena la sua potenza, raggiungendo rapidamente gli 8000 giri fino al limitatore a 11000 giri. Questa moto è adatta a tutti, dal neofita al mototurista esperto, fino allo smanettone da montagna. Il motore MV è talmente perfetto che sembra giapponese.
Comparativa con Yamaha MT-09 (Tracer)
La MV Agusta Turismo Veloce viene spesso comparata con la Yamaha MT-09 (Tracer). Entrambe sono naked con motori a tre cilindri di cilindrate simili (798 cc per l'italiana, 847 per la giapponese), ma si distinguono per caratteristiche di guida e destinazione d'uso. La Brutale 800, già dal nome, evidenzia la sua anima sportiva, mentre la Yamaha MT-09 è più orientata al comfort e alla facilità di guida.
Esteticamente, MV Agusta presta maggiore attenzione al design, anche se ciò può comportare una minore cura per l'occultamento di alcuni connettori e cavi elettrici. La Yamaha MT-09, pur essendo compatta, rinuncia a componenti non strettamente necessari, risultando minimalista. Le sospensioni della MV sono di livello superiore, con regolazioni per precarico ed estensione sia sulla forcella che sul mono posteriore. La strumentazione della Yamaha è completa, ma manca l'indicatore del livello carburante e dei consumi medi/istantanei.
In termini di comfort, la Yamaha sembra più comoda grazie al manubrio alto, pedane basse e sella più morbida, ma alla lunga la conformazione della sella può risultare scomoda. La Brutale 800, invece, offre una posizione di guida più sportiva, con il busto caricato in avanti e pedane alte e arretrate. Le vibrazioni del tre cilindri italiano sono presenti ma non fastidiose, mentre la rumorosità meccanica è accentuata.
Accessori e Personalizzazione
Il catalogo ricambi MV Agusta Special Parts offre numerosi accessori per personalizzare la moto, sia per un utilizzo sportivo che turistico. Sono disponibili borse di varie dimensioni, ammortizzatore di sterzo lineare FG Gubellini, collettori in acciaio inox privi di catalizzatore, filtro dell’aria racing, frizione antisaltellamento e quick shift elettronico. Anche la Yamaha MT-09 offre diverse opzioni di personalizzazione, tra cui leve di freno e frizione ricavate dal pieno, protezioni motore e cover della sella passeggero, pedane regolabili e scarico in acciaio inox con terminale in titanio.
Leggi anche: MV Agusta Turismo Veloce: Prestazioni e innovazioni
Prezzi e Dotazioni
La Brutale 800 non è una moto economica, con un prezzo che riflette i contenuti tecnici e l'esclusività del marchio. La versione dotata di EAS e ABS costa 11.680 euro, giustificati dalla dotazione elettronica, che include controllo di trazione regolabile e mappature motore personalizzabili. La Yamaha MT-09 è più accessibile, con un prezzo di partenza di 7.990 euro per la versione base e 8.590 euro per la versione top di gamma. Tuttavia, la MV offre un'elettronica più completa, a partire dal controllo di trazione. La Yamaha può contare su tre sole mappe (A, B e Standard), oltre ad una ciclistica globalmente meno raffinata.
Il motore a 3 cilindri italiano è di concezione più sportiva rispetto al concorrente giapponese. È caratterizzato dall'albero motore controrotante, che migliora il bilanciamento dinamico della moto. Il motore Yamaha, pur essendo compatto e leggero, esalta la guidabilità rispetto alla sportività. Mutua dalla YZF-R1 l'albero motore configurato “a croce”, che garantisce una coppia più consistente ai bassi regimi.
Consumi Reali: Dati e Test
I consumi sono un aspetto importante da considerare. Il motore varesino mostra una certa propensione ad alzare il gomito, in particolare nell’utilizzo cittadino, dove mediamente abbiamo percorso solo 13,5 km/l. La situazione ovviamente migliora in ambito extraurbano, dove abbiamo percorso 16,4 km/l lungo il nostro percorso tipo di circa 73 km. Col suo nuovo tricilindrico (che dispone di soli 14 litri, 2,8 dei quali di riserva), in città si percorrono mediamente 16,5 km/l, mentre sul percorso extraurbano il consumo medio è stato di 19 km/l.
La risposta del motore, non particolarmente aggressiva sotto i 7.000 giri, consente di guidare con un filo di gas, mentre il ride by wire permette di gestire al meglio l'esuberanza del motore. Inoltre abbiamo sfruttato la possibilità offerta dalla mappa Custom per ritagliarci "il motore su misura", con risposta del gas ed erogazione della coppia, non che controllo di trazione, settati secondo i nostri gusti. Il quick shift elettronico montato sulla nostra moto in questi frangenti è inutile, e per evitare qualche strappo di troppo è meglio disinserirlo; anche perché la frizione non è particolarmente pesante, e il 6 marce della Brutale ha un comportamento più che buono.
Dimensioni e peso contenuti (192 kg col pieno), e un angolo di sterzata decisamente più generoso rispetto alla MV, rendono la MT-09 un furetto nel traffico: il motore ha tanto da dare sin dai regimi più bassi, e lo fa con una linearità sconosciuta all’italiano, rispetto al quale mette in mostra anche una silenziosità meccanica superiore. La frizione non è dura ed è piuttosto precisa nello stacco, e il cambio stesso è più preciso e rapido che non sulla Brutale (sebbene afflitto anche qui dall'innesto rumoroso della prima, in questo caso inevitabile); ma la risposta del gas, o meglio, del “ride by wire”, rende la guida in città alquanto sgradevole, a causa del noiosissimo e pronunciato on/off, e quindi dei continui strappi che seguono alle aperture e chiusure del gas, tipici della guida in mezzo al traffico. L'unico modo per attenuarli è quello di passare dalla mappa Standard alla B, che però, come già detto, taglia sensibilmente le prestazioni del tricilindrico Yamaha.
Leggi anche: MV Agusta Turismo Veloce: Vale la pena?
Testimonianze e Opinioni degli Utenti
Molti utenti sottolineano l'emozione che suscita la MV Agusta Turismo Veloce fin dal primo sguardo. La bellezza, l'estetica e la raffinatezza sono elementi che fanno scoccare la scintilla. Tuttavia, alcuni ritengono che una moto debba piacere più durante la guida che da ferma. Alcuni utenti hanno provato la Yamaha Tracer, trovandola stupenda e perfetta per le loro esigenze, ma senza la stessa emozione suscitata dalla Turismo Veloce. Il motore della Tracer è stato giudicato fin troppo lineare e progressivo, mentre la Turismo Veloce è descritta come più "elettrica".
Alcuni utenti hanno notato che la protezione dall'aria offerta dal cupolino della Turismo Veloce potrebbe essere insufficiente per chi supera l'1,80 m di altezza. Le gambe, invece, sembrano ben protette, e il calore sprigionato dal motore potrebbe essere un vantaggio nei mesi più freddi. Il motore della Turismo Veloce è stato definito "troppo alla Jap", ovvero molto gentile e lineare, a differenza del toro nervoso che ci si aspetterebbe da una moto italiana. Tuttavia, questa caratteristica la rende adatta a un pubblico più ampio e ne esalta la signorilità.
In definitiva, la scelta tra la MV Agusta Turismo Veloce e altre moto simili dipende dai gusti personali e dalle priorità di ciascun utente. La Turismo Veloce è un gioiello che offre emozioni uniche, mentre altre moto potrebbero essere più funzionali e adatte a un utilizzo quotidiano.
Ecco una tabella riassuntiva dei consumi medi rilevati:
Moto | Utilizzo | Consumo Medio (km/l) |
---|---|---|
MV Agusta Turismo Veloce | Città | 13,5 |
MV Agusta Turismo Veloce | Extraurbano | 16,4 |
Yamaha MT-09 (Tracer) | Città | 16,5 |
Yamaha MT-09 (Tracer) | Extraurbano | 19 |
TAG: #Turismo