MV Agusta Turismo Veloce: Opinioni e Recensioni
La MV Agusta Turismo Veloce è una moto che suscita pareri contrastanti, ma che non lascia indifferenti. Apprezzata per il suo design distintivo e le soluzioni tecniche innovative, questa sport-tourer italiana offre un'esperienza di guida unica, adatta sia ai viaggi che all'uso quotidiano.
Design e Caratteristiche Distintive
Partendo dalla vista, il design è subito dominato dal proiettore anteriore, il faro a LED centrale che affascina nella notte, convince per il look e soprattutto fa la differenza quando si viaggia col buio, illuminando a giorno la strada. Apprezzatissime alcune scelte, come il frontale audace nelle linee che contorna il gruppo ottico centrale con le prese d’aria laterali, i paramani con frecce a LED integrate, il codino snello e il parafango posteriore che è uno dei più affascinanti proposti di serie su una moto, integrando sia la targa che gli indicatori di direzione posteriori a LED.
Per chi ama il design di MV Agusta, come il sottoscritto, forse la Turismo Veloce no è la moto più bella e accattivante ma il suo design è sicuramente originale e la fa distinguere dalla massa. Basta un sguardo per poter subito affermare che è una MV Agusta. Una delle caratteristiche che più di tutte mi è piaciuta anche prima di provarla è la sua linea compatta e snella che non si trova spesso su una tourer soprattutto se si considera che le borse laterali sono fatte in modo da rimanere all’interno della linea degli specchietti.
Il fanale , vera opera d'arte ed elemento caratterizzante della moto perchè richiama quello della storica F4, è a led e si accende automaticamente.
Comfort e Praticità
La sella, poi, è comodissima sia per il pilota che per il passeggero. Morbida ma senza farci sprofondare,sostiene bene grazie al piccolo schienalino per il conducente ed è larga a sufficienza per tutti e due gli occupanti. Ottima la triangolazione che ci fa viaggiare senza affaticarci: macinare 1000 chilometri in un week end sarà un gioco da ragazzi, sia per le tratte autostradali che per quelle più guidate che, ancora, per la città.
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Sulla Turismo Veloce si viaggia in posizione eretta, protetti dal vento grazie al cupolino regolabile di serie che, insieme alla carenatura e ai paramani, si rivela protettivo per affrontare le turbolenze dell’autostrada. Da notare poi la leggerezza rispetto alle concorrenti dalle cilindrate maggiori, in grado di facilitare le manovre cittadine e rendere la Turismo Veloce divertente e facile nel misto stretto.
Altra nota molto positiva per chi ama andare in giro in coppia è la possibilità di riporre un casco integrale in entrambe le borse che hanno una capienza di 30 lt l’una. Questa caratteristica sembra da poco ma se ci si muove anche in città non è certo una dote da sottovalutare, calcola gli ingombri ho gli spazi dove ci si possa infilare è molto più semplice.
Di serie il cruise control , comodissimo. Il cupolino , alzabile di circa 6cm.
Motore e Prestazioni
MV Agusta Turismo Veloce è un progetto moderno e, come tale, ricco di tecnologia utile. Innanzitutto partiamo dal motore, un 798 cc da 110 cavalli a 10.000 giri che non raggiunge certo le potenze delle concorrenti ma si rivela perfetto per questa moto. Considerando il peso ridotto, infatti, il tre cilindri riesce a far divertire quando serve, viaggiare bene con consumi ridotti in autostrada e offrire coppia a sufficienza per ogni situazione.
Il tre cilindri è un motore bilanciatissimo per fare qualunque cosa, dal misto stretto dei passi di montagna ai lunghi tratti autostradali. Dopo un inevitabile apprendimento per guidare una moto dal baricentro più alto, si fa presto l'abitudine a una progressione del motore fantastica ed una tenuta in curva degna di una stradale pura. Le vibrazioni maggiori si avvertono attorno ai 6.000 rpm (130 km/h) ma mai fastidiose.
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Il suono allo scarico rimane abbastanza anonimo al minimo prendendo personalità e grinta al salire del numero di giri. Le marce entrano velocemente, una sensazione che diventa esaltante quando la guida si fa più grintosa; merito del cambio elettronico, anche in scalata, che seppur non indispensabile rende tutto più facile e godurioso.
Ad affiancare un motore spettacolarmente versatile, poi, c’è l’elettronica: tre mappature permettono di adattare ulteriormente la risposta del tre cilindri, a partire dalla Rain che taglia ad 80 cavalli la potenza e addolcisce il comportamento per affrontare i terreni a scarsa aderenza, passando con la Touring da 90 cavalli che comunque mantiene tanta coppia (e si rivela la migliore per ridurre i consumi in viaggio) e terminando con la Sport.
Tra elettronica e motore, è risultato subito chiaro il perfetto bilanciamento di questo tre cilindri.
Tecnologia e Dotazioni
Proseguendo con la tecnologia, poi, l’ABS con anti-sollevamento del posteriore è sempre presente e pronto ad intervenire senza però infastidirci e il cambio elettronico EAS 2.0, di serie, è una chicca che in viaggio diventa obbligatoria per migliorare il comfort di guida. Veloce, preciso, l’EAS 2.0 consente cambiate facili e immediate senza usare la frizione, sia verso le marce più alte che verso quelle più basse, il tutto accompagnato dalla frizione anti-saltellamento.
Infine c’è il controllo di trazione: 8 livelli a disposizione per scegliere l’entità dell’intervento e viaggiare tranquilli anche su quello “sporco" che ogni tanto si trova nelle curve. Il traction control è regolabile su 8 posizioni e l'abs è disinseribile.
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La strumentazione verte su uno schermo TFT a colori, ricco di informazioni ma a volte poco leggibili, e la navigazione nei menù è semplificata da un pratico cursore nei comandi elettrici di sinistra. Di serie ci sono il cruise control, il collegamento Bluetooth e la chiave di avviamento con immobilizer.
Guida e Maneggevolezza
A livello di telaio e ciclistica, MV ha dotato la Turismo Veloce di un pacchetto perfetto anche in questo caso: davanti c’è la Marzocchi da 43 millimetri e dietro il Sachs: entrambe le sospensioni sono completamente regolabili e, nella configurazione di serie, garantiscono un buon bilanciamento tra viaggio e guida più “sportiva". Ad ogni modo, dal gruppo motore e ciclistica, emerge un bilanciamento come pochi altri: MV è riuscita nell’impresa di creare una sport-tourer quasi perfetta e in grado di affrontare tutto.
La guida è svelta con un avantreno che appare leggero, ma nello stesso tempo stabile e solido, la sensazione di tenuta è estrema, grazia anche all’abbondante gommatura e la cavalleria sembra ben maggiore dei 110 Cv che il tre cilindri in linea esprime per questo modello. Stabilissima in velocità, anche in coppia e con borse montate, e con una buona protezione all’aria alla faccia del cupolino che seppur regolabile in altezza non sembrerebbe promettere tanto.
Emerge il meglio della personalità MV, una elevata maneggevolezza e una bella prontezza nell'imboccare le traiettorie con precisione che fanno andare veloci senza impegno e con gran soddisfazione. Tanto che i 110 cavalli danno l'impressione di essere di più, una bella vivacità che si paga però sul fronte dei consumi: in autostrada i 17 km/litro andando a 130 orari sono alla portata, ma nel misto è facile scendere a 15-16 km/litro a meno che di spremere poco le marce.
Critiche e Aspetti Negativi
I problemi lamentati in molte prove video sulla visibilità del display sono, a mio parere, assolutamente inveritiere. Per chi compra una ante 2016, l'accensione dell'abbagliante spegne l'anabbagliante. Il risultato è un fascio luminoso pessimo, percè illumina SOLO lontano e per nulla vicino. Essendo fisso è carente in curva. Il suo comportamento è tale da adattarsi sia alle situazioni più congestionate della città (unico caso in cui si assiste a qualche sporadico impuntamento) che alla guida sportiva quando il contagiri viaggia nella parte più alta, il tutto con l’assistenza di un filo di gas in scalata così da rendere meno brusco il passaggio alla marcia inferiore.
Innanzitutto l’interfaccia del display, ottimo nella luminosità e ricchissimo di informazioni ma un po’ troppo caotico nella disposizione degli elementi. Il design della UI è migliorabile, e di molto.
Superata questa altezza, si inizia a sentire il disturbo del vento, sia a livello aerodinamico che nelle turbolenze “uditive" che entrano prepotentemente nel casco a velocità autostradali. Infine va tenuta in considerazione una rumorosità media, accompagnata dal “vibrato", quando si viaggia nella parte più bassa del contagiri mentre la zavorrina potrebbe avere qualche momento di indugio nell’affrontare la “scalata" verso il sellino.
Le borse poi sono capienti ma il tirante di supporto dello sportello tende a rompersi. Le borse laterali, costosissime ma bellissime, hanno un litraggio ottimo ma una forma strana che limita un po la capacità di carico: per chi viaggia la borsa da aggiungere più capiente sul serbatoio è la tanklock givi xs308. oltre il suo litraggio (20lt) le borse toccano sui manubri.
Un difetto è che la sella scende un po' verso il serbatoio, tale inclinazione nei lunghi viaggi è un po' fastidiosa.
Considerazioni Finali
Godibile da soli senza borse, in grado di regalare soddisfazioni in collina e sui passi per chi cerca il divertimento ma anche ottima per viaggiare in due, a patto di ricordarsi di giocare con le regolazioni delle sospensioni per adattarla meglio ai diversi impieghi…oppure scegliere le semi-attive. Consigliata quindi a chi cerca una “tuttofare" che si distingue dalle altre per il suo peso, soli 191 chilogrammi a secco (il serbatoio è da 22 litri), per lo stile e per qualità di finiture e dotazione.
La Turismo Veloce monta di serie gomme scorpion trail 2. a mio parere merita gomme più sportive, ma tutto dipende dall'utilizzo. la via di mezzo a mio parere tra turismo e sport sta nelle roadtec 01 SE di Metzeler o nelle roadsmart III di Dunlop. Le sospensioni alla configurazione di default sono per tutti gli utenti troppo morbide.
La moto richiede attenzioni particolari che il meccanico sottocasa non può dare, come ad esempio il corretto e periodico ingrassaggio del mozzo, o il serraggio della ruota posteriore alla coppia corretta, che non è una banalità. attenzione anche ai tagliandi.
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