Come Richiedere il Codice Fiscale Provvisorio per Stranieri in Italia
Il codice fiscale è un codice alfanumerico di 16 cifre che viene ricavato a partire da alcuni dati anagrafici, tra cui il nome, cognome, sesso, data e luogo di nascita. È un codice identificativo che serve per registrare e controllare dati rilevanti per il fisco. Risulta molto importante per compiere alcuni atti, tra cui aprire un conto corrente bancario, concludere un contratto di locazione per un immobile, presentare richieste e/o istanze, ad esempio per contributi e prestazioni sociali, usufruire di servizi pubblici, essere assunti o aprire un’attività in proprio.
Come si Richiede il Codice Fiscale per Stranieri
Esistono diverse procedure per richiedere il codice fiscale, a seconda della situazione dello straniero:
Per gli Stranieri Già in Possesso del Permesso di Soggiorno
Gli stranieri, che risultano regolarmente residenti in Italia in base a un titolo di soggiorno valido, possono richiedere l’attribuzione del codice fiscale direttamente all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, in base al luogo in cui risiedono compilando il modulo AA4/8. In alternativa al modulo, ci si può recare presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate con i seguenti documenti:
- Passaporto o documento equipollente;
- Attestazione di identità rilasciata dall’Ambasciata del Paese d’origine;
- Permesso di soggiorno e carta d’identità.
Per gli Stranieri che Richiedono il Rilascio o Rinnovo del Permesso di Soggiorno Direttamente in Questura
Nel caso in cui si richieda il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno direttamente in Questura, come nel caso di richiesta asilo, protezione speciale, assistenza minori e simili, spetta alla Questura, tramite richiesta all’Anagrafe Tributaria, l’attribuzione del codice fiscale.
Attribuzione del Codice Fiscale Alfanumerico per i Richiedenti Asilo
La Questura/Polizia di frontiera, al momento della verbalizzazione della richiesta di protezione internazionale dello straniero, richiede in via telematica l’attribuzione del codice fiscale alfanumerico; questo viene riportato sulla ricevuta attestante la presentazione della richiesta di protezione internazionale.
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Con il codice fiscale, la ASL può procedere all’inserimento del soggetto quale assistito dal Servizio Sanitario Nazionale e alla scelta del medico, grazie alle modifiche sulle relative applicazioni effettuate in occasione della procedura di emersione del rapporto di lavoro irregolare (Comunicazione di Servizio n. 50 del 15/11/2013).
Se due o più persone hanno dati anagrafici che generano lo stesso codice fiscale, la Questura rilascia al cittadino un codice fiscale provvisorio e lo invita a rivolgersi a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle entrate che rilascia quello definitivo.
Per gli Stranieri che Richiedono un Permesso di Soggiorno per cui è Previsto un Previo Nulla Osta dello Sportello Unico Immigrazione
Se lo straniero ha inoltrato richiesta per il rilascio di un permesso di soggiorno per lavoro, ovvero di conversione del permesso di soggiorno per studio in lavoro, o ancora di ricongiungimento familiare, sarà competenza dello Sportello Unico Immigrazione presso la Prefettura chiedere il rilascio del codice fiscale all’Anagrafe Tributaria. Cioè lo stesso Sportello che cura tutta la pratica, dal previo rilascio del nulla osta all’ingresso in Italia che permette l’ottenimento del visto, al rilascio del permesso di soggiorno.
Normalmente, dapprima viene attribuito un codice provvisorio, successivamente, al momento della richiesta del permesso di soggiorno - da effettuare entro 8 giorni dall’ingresso in Italia - viene sostituito con il codice definitivo.
Lo Sportello unico per l’immigrazione attribuisce un codice fiscale numerico provvisorio. Al momento del rilascio del permesso di soggiorno, il cittadino straniero ottiene quello definitivo (formato da lettere e numeri).
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Il Ministero dell’interno, con la circolare n. 5467 del 9 ottobre 2023, è stato comunicato che è stata implementata in collaborazione con l'agenzia delle entrate la procedura per il rilascio in via telematica del codice fiscale provvisorio al lavoratore extracomunitario che consente lo svolgimento dell'attività lavorativa anche prima della firma del contratto di soggiorno. Pertanto non è più necessario che il lavoratore si rechi personalmente presso gli uffici dell’Agenza delle entrate per farsi attribuire il codice fiscale, come previsto dalla circolare prot. n.
Resta confermato che il datore di lavoro che intende occupare immediatamente il cittadino straniero, a seguito del rilascio del codice fiscale provvisorio, deve provvedere autonomamente ad effettuare la comunicazione obbligatoria all’INPS. Invece, se il datore di lavoro non intende procedere all’assunzione del lavoratore prima della firma del contratto di soggiorno, il codice fiscale definitivo verrà rilasciato a seguito della convocazione presso lo Sportello Unico per l’immigrazione.
I datori di lavoro che hanno chiesto di far arrivare in Italia e assumere un lavoratore straniero con le quote del decreto flussi 2022 possono ora vedere online il codice fiscale provvisorio del lavoratore, utile per l’assunzione. Il codice può essere visualizzato sulla piattaforma online “Sportello Unico Immigrazione” nel Portale Servizi del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, la stessa utilizzata dai datori per compilare e inviare le domande.
“È stata rilasciata la nuova funzionalità per la visualizzazione del codice fiscale provvisorio per le istanze del DF 2022 e successivi”, spiega in una nota il Ministero dell’Interno. “Il datore di lavoro, accedendo alla propria area riservata e ricercando la domanda di interesse, senza recarsi presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate, potrà avere conoscenza del codice fiscale provvisorio del lavoratore (pulsante “Codice Fiscale”) da comunicare allo stesso lavoratore per lo svolgimento dell'attività lavorativa nelle more della sottoscrizione del contratto di soggiorno presso lo Sportello Unico per l'immigrazione (art. 22 comma 6 bis d.lgs.n.286/98)”.
Ulteriori dettagli sulla nuova funzionalità sono disponibili al paragrafo 6.3.4 del manuale utente della piattaforma Sportello Unico Immigrazione.
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“Per le domande appartenenti ai modelli C-stag, B2020, B, B-PS, LS/LS1 del Decreto Flussi 2022, in corrispondenza del risultato della ricerca domanda, è visibile il pulsante “Codice Fiscale”, tramite il quale è possibile visualizzare il codice fiscale attribuito al lavoratore della specifica domanda o l’eventuale messaggio di errore restituito dal sistema dell’Agenzia delle Entrate. Nello specifico, è possibile visualizzare differenti tipologie di messaggi:
- CF provvisorio/definitivo;
- Riscontrato problema di comunicazione con AE. Contattare l’help desk del DLCI per risolvere la problematica.;
- Numerico già convertito in alfanumerico. Al lavoratore è stato già attribuito un Codice Fiscale.
Per i Cittadini di Paesi UE
I cittadini comunitari, che intendono soggiornare in Italia per più di 90 giorni, possono chiedere l’attribuzione del codice fiscale direttamente all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente. Sarà necessario compilare l’apposito modulo, allegare un documento d’identità e indicare l’indirizzo ove si intende ricevere il tesserino.
Codice Fiscale per Minori Stranieri Non Regolari e Minori Stranieri Non Accompagnati ai Fini dell’Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale
La risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 25/E del 7 giugno 2022 chiarisce le modalità con cui le ASL possono chiedere alla stessa Agenzia l’attribuzione del codice fiscale ai minori stranieri in condizione di irregolarità o non accompagnati.
Infatti l’art. 63 del DPCM del 12 gennaio 2017 al comma 4 prevede che “i minori stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme relative all’ingresso ed al soggiorno, siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale ed usufruiscano dell’assistenza sanitaria in condizione di parità con i cittadini italiani”.
L’art. 14 della legge n. 47 del 7 aprile 2017 sancisce invece l’iscrizione obbligatoria e gratuita al Servizio Sanitario Nazionale dei “minori stranieri non accompagnati, anche nelle more del rilascio del permesso di soggiorno, a seguito delle segnalazioni di legge dopo il loro ritrovamento nel territorio nazionale”.
Sulla base di tali disposizioni normative, l’Agenzia ha chiarito che la richiesta di attribuzione del codice fiscale nei confronti di tali categorie di soggetti, deve essere presentata dalla struttura ASL competente tramite il modello AA4/8 indicando come tipologia richiedente il codice 17: soggetti tenuti agli obblighi di indicazione del codice fiscale di soggetto terzo, come ad esempio enti previdenziali, banche, associazioni sportive, ecc. (art.6, comma 2, d.P.R. n. 605/1973).
Se la richiesta riguarda più minori, è possibile presentare un’unica istanza contenente tutte le informazioni previste dal suddetto modello per ogni minore.
Una volta generato il codice fiscale, l’Agenzia lo comunicherà all’ASL richiedente. Sarà cura dell’ASL comunicare il codice fiscale a chi ne ha la responsabilità genitoriale o al responsabile della struttura di prima accoglienza.
Ai minori stranieri non regolari o non accompagnati, il codice fiscale è attribuito dall’Agenzia delle entrate su richiesta della struttura Asl tenuta a iscrivere il minore al Servizio sanitario nazionale.
Documenti Necessari per la Richiesta
Per richiedere il codice fiscale occorre presentare il modello AA4/8, compilato e sottoscritto, ed esibire un documento di identità, tra quelli sopra elencati, in corso di validità. La richiesta deve essere motivata e accompagnata da un documento in corso di validità (passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio).
Servizio di Richiesta Duplicato del Tesserino di Codice Fiscale
In caso di smarrimento del tesserino di codice fiscale (o anche di tessera sanitaria), sarà possibile chiederne il duplicato tramite il seguente servizio online dell’Agenzia delle entrate.
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