Matrimonio al Consolato Brasiliano di Milano: Requisiti e Documenti Necessari
La legge italiana consente ai cittadini stranieri, anche senza un regolare permesso di soggiorno, di sposarsi. Infatti, per contrarre matrimonio con un cittadino italiano o con un cittadino straniero regolare, non è necessario avere un permesso di soggiorno, ma è sufficiente un documento di identità in corso di validità. Vediamo quali sono i requisiti e i documenti necessari per un cittadino brasiliano che desidera sposarsi a Milano.
Documenti Necessari per Sposarsi Senza Permesso di Soggiorno con un Cittadino Brasiliano
Per sposarsi in Italia, un cittadino brasiliano senza permesso di soggiorno deve presentare i seguenti documenti:
- Documento di identità personale valido (es. passaporto).
- Nulla osta al matrimonio, rilasciato dall'autorità competente del paese d'origine.
ATTENZIONE: Se a volersi sposare sono due cittadini stranieri, è necessario che almeno uno dei due futuri sposi sia in possesso di regolare permesso di soggiorno. Quindi il matrimonio è possibile se nella coppia vi sia un cittadino italiano o un cittadino straniero con un valido permesso di soggiorno.
Il Nulla Osta al Matrimonio
Il nulla osta al matrimonio è una dichiarazione da cui si evince che non vi siano impedimenti al matrimonio e che non si è sposati nel proprio Paese.
Dove Fare il Nulla Osta
Viene rilasciato dall’autorità diplomatica straniera presente in Italia o dall’autorità consolare di quel paese presente in un Paese terzo, se in Italia non vi è la rispettiva rappresentanza diplomatica. Quindi il nulla osta viene rilasciato dalla propria Ambasciata o Consolato presente in Italia.
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Il nulla osta, qualora non sia redatto in italiano, deve essere tradotto e legalizzato in Prefettura e deve contenere: cognome, data e luogo di nascita, paternità e maternità, cittadinanza, residenza e stato libero. Nel caso in cui il documento non contenga i dati relativi alla nascita, alla paternità e alla maternità occorre procurarsi anche l’atto di nascita rilasciato dal Paese d’origine, tradotto e legalizzato.
Validità del Nulla Osta
Il nulla osta ha una validità di 6 mesi. Pertanto, entro 6 mesi dal rilascio è necessario attivarsi con il Comune per procedere alla celebrazione del matrimonio, in caso contrario si dovrà procedere con una nuova richiesta di nulla osta.
Nulla Osta per Rifugiati Politici
I titolari di protezione internazionale devono presentare al posto del nulla osta:
- Certificato rilasciato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite in Roma.
- Copia atto di notorietà con 2 testimoni effettuato presso il Tribunale.
- Documento di viaggio attestante lo stato di rifugiato politico.
- Documento d’identità valido.
Come Sposarsi Senza Nulla Osta
Nel caso in cui le autorità del proprio paese d’origine si rifiutino di rilasciare il documento, si può richiedere l’intervento del Tribunale che verificherà se vi siano effettivamente impedimenti al matrimonio. L’art. 98 c.c. consente allo straniero che non abbia ottenuto la pubblicazione per via dell’assenza di nulla osta, di ricorrere all’autorità giudiziaria. Il Tribunale, in questo caso, deciderà in camera di consiglio, sentito il pubblico ministero.
Occorre precisare tuttavia, che la mancanza del nulla osta non impedirebbe al cittadino straniero di contrarre valido matrimonio in Italia, poiché essa integra una mera causa di irregolarità. Sul punto la stessa Corte Costituzionale ha affermato che il nulla osta dell’autorità straniera non costituisce una condizione per la celebrazione del matrimonio, ma una formalità probatoria dalla quale si può prescindere (Corte cost., 30 gennaio 2003, n. 14).
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Pubblicazioni del Matrimonio
Raccolti tutti i documenti, è necessario chiedere la pubblicazione del matrimonio all’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza di uno dei due futuri sposi. Le pubblicazioni hanno validità 180 giorni dalla data di pubblicazione, nel caso in cui il matrimonio non sia celebrato entro tale termine, queste scadono ed occorre ripeterle.
Cosa Accade Dopo il Matrimonio per il Cittadino Irregolare
Una volta celebrato il matrimonio con un cittadino italiano, il cittadino straniero ha diritto al rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari, anche se prima del matrimonio era un cittadino irregolare.
Il cittadino straniero che sposa invece con un cittadino italiano, ha diritto alla cittadinanza italiana dopo 2 anni dal matrimonio, in presenza di figli i tempi si riducono della metà.
Tua moglie dovrà chiedere in questura la carta di soggiorno per stranieri, richiesta dal familiare convivente del cittadino italiano. Attenzione avrà diritto alla carta di soggiorno e non al semplice permesso di soggiorno. Possono richiedere la carta di soggiorno per famiglia: il coniuge, il figlio minore ultraquattordicenne, convivente di cittadino straniero, i figli minori infraquattordicenni sono inseriti nella carta di soggiorno del/dei genitori), il coniuge, i figli minori, gli ascendenti e discendenti dei cittadini di uno Stato Membro dell'Unione Europea che svolga in Italia attività lavorativa e del proprio coniuge, che sono a loro carico, nonché in favore di ogni altro membro della famiglia, che nel Paese di provenienza, sia convivente o a carico del coniuge, degli ascendenti del lavoratore e degli ascendenti del suo coniuge, il coniuge, i figli minori, i genitori del cittadino di uno Stato Membro dell'Unione Europea presente in Italia per studio o residenza, a condizione che il nucleo familiare non costituisca un onere per l'assistenza sociale in Italia. Lo straniero coniugato con cittadino italiano deve presentare in questura, assieme al coniuge, la documentazione relativa al matrimonio (tradotta e legalizzata se contratto all'estero) e il passaporto. E' esentato dall'onere di presentazione del reddito e dei requisiti dell'alloggio.
Domande Frequenti
Quanto tempo ci vuole per ottenere il permesso di soggiorno dopo il matrimonio?
L’art. 5 comma 9 TUI stabilisce che il permesso di soggiorno è rilasciato, rinnovato o convertito entro 60 giorni dalla data in cui è stata presentata la domanda. Tuttavia, a causa dell’elevato numero di persone che ne fanno richiesta, i tempi possono allungarsi. Per legge la Questura ha un massimo di tempo di 6 mesi per rilasciare il permesso di soggiorno, superato tale limite è possibile tutelarsi rivolgendosi ad un avvocato.
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Il permesso di soggiorno per matrimonio può essere revocato?
Si, se in caso di accertamenti emerge che il matrimonio ha avuto luogo solo allo scopo esclusivo di permettere all’interessato di soggiornare nel territorio dello Stato.