Consolato Egiziano a Milano: Documenti per il Matrimonio e Diritti Fondamentali
Quando una coppia, composta da un cittadino italiano e una cittadina egiziana, ha richiesto all'Ambasciata d'Egitto in Italia il rilascio del nulla osta al matrimonio, documento indispensabile per la pubblicazione e la celebrazione del matrimonio, ha ricevuto una risposta sorprendente: “Se il cittadino italiano non si converte all’Islam l’Ufficio Consolare non può rilasciare alcun certificato di nulla osta al matrimonio”.
La coppia, determinata a non rinunciare al proprio diritto di sposarsi e fondare una famiglia senza discriminazioni religiose, ha deciso di intraprendere vie legali.
La Legge Italiana e il Matrimonio con Stranieri
L'Avv. Scavelli ha spiegato che il codice civile italiano, all'art. 116 c.c., stabilisce chiaramente che uno straniero che intende sposarsi in Italia deve presentare una dichiarazione dell'Autorità competente del proprio Paese, attestante che non ci sono impedimenti al matrimonio secondo le leggi del suo Stato. Quindi, il cittadino straniero deve rispettare sia la legge del suo Stato di appartenenza sia la legge italiana, come sancito dal secondo e terzo comma dello stesso articolo.
Il Problema con la Legge Egiziana
Nel caso specifico, il problema risiede nella legge egiziana, nello specifico nello “Statuto Personale”. Questa normativa, regolamentata da un codice di leggi (denominato Qanun) che si rifà alla legge islamica della Shari'a, prevede che "una donna egiziana può contrarre matrimonio con un cittadino straniero a condizione che egli sia di religione musulmana". Tuttavia, questa restrizione non si applica agli uomini egiziani, che possono sposare donne non musulmane. La norma non è codificata in alcun testo legislativo, basandosi esclusivamente sulla legge sharaitica.
Di conseguenza, l'Ambasciata d'Egitto, per rilasciare il "nulla osta" al proprio cittadino, richiede, oltre ai certificati di nascita, residenza e stato libero, anche un certificato di conversione all'Islam da parte del nubendo italiano, rilasciato da un Centro islamico riconosciuto dallo stesso Ufficio Consolare.
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Inoltre, è prassi consolidata che l'Ufficio Consolare, in caso di diniego del nulla osta, non rilasci alcuna certificazione scritta delle motivazioni del rifiuto, comunicando solo verbalmente tale decisione alla cittadina egiziana, violando il diritto all'informazione e l'obbligo di motivare un atto amministrativo.
Rimedi Legali in Italia
Il rifiuto del nulla osta per motivi religiosi lede il diritto di costituire una famiglia, il rispetto della pari dignità sociale, il diritto di libertà religiosa e il principio di libertà matrimoniale, diritti sanciti dagli artt. 2, 3, 8 e 29 della Costituzione Italiana. Questo è in linea con le convenzioni internazionali come l'art. 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, gli artt. 12 e 14 della CEDU e l'art. 9 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.
L'art. 16 della Legge 218 del 1995, che regola il diritto internazionale privato italiano, stabilisce che "La legge straniera non è applicata se i suoi effetti sono contrari all'ordine pubblico" e che "in mancanza si applica la legge italiana".
Il Caso del Tribunale di Castrovillari
Il Tribunale di Castrovillari, con il Decreto emesso il 16.02.2016, si è allineato alla precedente pronuncia del 2011 del Tribunale di Piacenza, riconoscendo che "una simile situazione di fatto si pone in violazione del diritto di libertà religiosa garantito dall’art. 8 della Costituzione e del diritto fondamentale della persona di costituire una famiglia attraverso il matrimonio liberamente contratto, garantito dall’art. 29 della Costituzione". Il tribunale ha ordinato all'ufficiale di stato civile del Comune dove si doveva celebrare il matrimonio di procedere alla pubblicazione anche in assenza del nulla osta.
Considerazioni aggiuntive
Una buona organizzazione dei tempi di ritiro del nulla-osta facilitata anche dall'assistenza di un legale, agevolerà la celebrazione del matrimonio civile davanti all'autorità egiziana, perchè il nulla-osta è soggetto a scadenza. Per evitare errori nell'atto di matrimonio tradotto in italiano, prima di sottoscrivere l'originale in arabo, è buona regola verificare che tutti i dati anagrafici siano corretti. Per trascrivere l'atto di matrimonio in Italia, non è sufficiente avere il certificato di matrimonio scritto in arabo!
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Questo studio legale offre ai propri assistiti la collaborazione con un avvocato di fiducia in Egitto affinchè possa terminare la procedura di legalizzazione e traduzione dell'atto di matrimonio per nome e per conto del richiedente senza essere fisicamente presenti in Egitto.
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