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Il Consolato Turco in Italia: Storia, Orari e Informazioni Utili

La Turchia e l'Italia hanno una lunga storia di relazioni commerciali e culturali, che si riflette nella presenza di consolati turchi in diverse città italiane. Questo articolo si concentra sul Consolato Turco, in particolare quello di Trieste, fornendo informazioni utili sulla sua storia, orari di apertura e procedure per la legalizzazione di documenti.

Storia del Consolato Turco a Trieste

Trieste ha sempre ospitato una piccola ma attiva comunità turca. Durante l’Impero Austro-Ungarico, la città intratteneva intense attività commerciali con l’Impero Ottomano: le sue navi arrivavano con frequenza nel Porto Franco e molte società triestine possedevano uffici ad Istanbul, città collegata con Trieste dal leggendario treno Oriente Express.

Il Consolato della Turchia venne aperto dal capitano Liberale di Giacomo Baseo, nominato il 18 ottobre 1732 dall’Imperatore Carlo VI su istanza dei commercianti greci e turchi. Nel 1842, come diverse comunità cattoliche triestine, ai turchi fu concesso un piccolo cimitero per la sepoltura dei musulmani. Tra i suoi successori si devono menzionare Spiridione de Cazzaiti, Rifat Baraz ed Erman Chandam.

Nel 1964 venne nominato Console Generale Onorario di Turchia il comm. Eugenio Vatta, commerciante triestino, proprietario di una società attiva nel commercio con la Turchia ed importatrice di filati di cotone e lana. Dopo la sua morte, nel 1992, assunse la carica il comm. Dario Samer, agente marittimo, molto attivo in città, che trasferì il Consolato in Via Einaudi 3.

Il Console Samer si fece promotore di un intenso traffico marittimo tra la Turchia e l’Europa tramite il porto di Trieste, che aumentò vertiginosamente con lo scoppio della guerra dei Balcani.

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Informazioni Utili sul Consolato Turco

Giurisdizione e Sede

La giurisdizione del Consolato si estende sulle regioni Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Il Consolato, un tempo in Via Einaudi 3, si trova ora in Piazza Unità d’Italia 7.

Orari di Apertura

L'orario d’apertura è dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30.

Legalizzazione di Documenti per la Turchia

La Turchia ha aderito alla Convenzione dell’Aja del 1961, il che significa che per legalizzare documenti italiani destinati alla Turchia è necessario apporre l’apostille.

Cos’è l’Apostille?

L’apostille è una certificazione che autentica la firma, il sigillo e la qualità del funzionario pubblico che ha firmato un documento. Questo rende il documento valido in tutti i paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja.

Dove Richiedere l’Apostille in Italia per Documenti Destinati alla Turchia

La competenza per l'apposizione dell'apostille dipende dal tipo di atto da legalizzare:

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  • Procura della Repubblica: Per atti notarili, giudiziali e traduzioni giurate.
  • Prefettura: Per atti rilasciati dai Comuni e da altri enti, esclusi quelli di competenza della Procura (come i certificati scolastici e universitari).

Cosa Fare Prima di Chiedere l'Apostille su un Documento Pubblico

Ecco alcuni consigli pratici per non sbagliare:

  • Verificare la data di validità dell’atto. La maggior parte dei documenti pubblici rilasciati in Italia hanno validità di 6 mesi dal rilascio.
  • Controllare la firma del pubblico ufficiale che ha autenticato l’atto.
  • Nel caso di atti notarili datati, è necessario estrarre l’atto dall’Archivio Notarile e farlo firmare da un funzionario dell’Archivio, la cui firma sia registrata presso la rispettiva Procura competente.

Cosa Fare se il Documento Non è Legalizzabile/Apostillabile

L’apostille può essere utilizzata solo per legalizzare atti pubblici. Se si tratta di atti tra privati, come i contratti privati, è necessario:

  • Fare realizzare una copia conforme o “copia autentica” dell’atto privato tramite un pubblico ufficiale, come un Notaio o un funzionario comunale.

Apostille su Documenti Turchi in Italia

In Italia, non è possibile apporre l’apostille su un atto pubblico rilasciato da un ente turco, anche se destinato al nostro Paese. Dunque, ove gli atti siano rilasciati in italiano o bilingui italiano-turco, potrai utilizzarli direttamente dinanzi a qualsiasi ente pubblico italiano.

Ambasciata e Consolati della Repubblica di Turchia in Italia

Oltre al consolato di Trieste, ci sono altre sedi diplomatiche turche in Italia. Per informazioni specifiche, è consigliabile consultare i siti web ufficiali.

Ulteriori Informazioni Utili per i Cittadini Italiani in Turchia

Per l’ingresso in Türkiye al cittadino italiano è sufficiente essere in possesso della carta d’identità per l’espatrio o del passaporto valido. L’ingresso è consentito per un periodo massimo di 3 mesi.

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Per guidare in Turchia:

  • Se il veicolo è intestato ad altra persona esibire una procura notarile o presso gli uffici ACI autorizzati. La procura dovrà essere tradotta in lingua inglese e riportare i dati del veicolo, la targa, il numero di telaio, i dati del proprietario e del conducente.
  • Carta verde di assicurazione (attenzione alla sigla “TR” deve apparire ben visibile).

La Museum Pass Card permette di entrare nei musei statali del Paese senza far code alle biglietterie e, soprattutto, risparmiando sul costo dell’acquisto singolo di ciascun ingresso. Con la Museum Pass Card si può accedere una sola volta in ognuno dei musei del circuito e la validazione inizia dalla prima entrata in un museo (fa fede l’orario stampato nella convalida dei tornelli).

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