Albergo Atene Riccione

 

Analisi Statistica del Turismo a Ischia: Tendenze e Opportunità

La Campania si conferma una delle regioni italiane più attrattive dal punto di vista turistico, con l’isola di Ischia che conquista il primo posto a livello nazionale. Rispetto allo scorso anno, le ricerche online legate ai ponti primaverili sono aumentate del 7%, passando da 988.000 a quasi 1,1 milioni.

La maggior parte degli utenti (87%) si è concentrata su destinazioni italiane, seguite a distanza da Spagna (4%) ed Egitto (2%). Tra le località più cercate, spiccano mete balneari e città d’arte, con Ischia al vertice della Top 10, davanti persino a Roma.

Ischia e Forio nella Top 50 delle Località Più Visitate

I dati Istat relativi alle presenze turistiche nel Belpaese premiano ancora la nostra isola che porta a casa un risultato decisamente prestigioso. Due Comuni, Ischia e Forio, risultano infatti presenti nella Top 50 delle località che possono vantare il maggior numero di visitatori nel corso dell’anno solare 2023: e non è un risultato da poco perché se è vero che l’isola verde dal punto di vista della ricettività è una località d’eccellenza, è altrettanto indubbio che esistono realtà territoriali in Italia molto più estesi ed in ogni caso dall’appeal garantito.

Per la cronaca il Comune del Torrione si è piazzato al 45esimo posto con 1.258.658 presso i propri alberghi o in ogni caso strutture dedite all’ospitalità. Ischia invece chiude proprio al 50esimo posto e si ferma alla quota di 1.163.119 visitatori.

Classifica delle 50 Località Più Visitate in Italia

Prima di scendere nel dettaglio, ecco la classifica completa delle 50 località più visitate, con Roma che come prevedibile si issa al comando:

Leggi anche: Statistiche turismo Salento e Puglia

Roma, Venezia, Milano, Firenze, Cavallino-Treporti, Rimini, Jesolo, San Michele al Tagliamento, Caorle, Lazise, Lignano Sabbiadoro, Napoli, Bologna, Torino, Cesenatico, Riccione, Cervia, Sorrento, Verona, Ravenna, Peschiera del Garda, Bardolino, Genova, Bellaria-Igea Marina, Comacchio, Vieste, Abano Terme, Palermo, Pisa, Castelrotto, Riva del Garda, Fiumicino, Chioggia, Padova, Cattolica, Montecatini Terme, Castiglione della Pescaia, Grado, Alghero, Selva di Val Gardena, Livigno, Assisi, Badia, Trieste, Forio, Sirmione, Merano, Taormina, Trento, Ischia.

Analisi dell'Occupazione dei Posti Letto e Stagionalità

L’Istat però non si sofferma solo sulle presenze ma fa anche una serie di riferimenti che possono tornare utili anche agli operatori del settore di casa nostra. Ad esempio, relativamente ai posti letto occupati con picchi di stagionalità nelle aree marine e montane ci sono dati che come leggiamo interessano da vicino anche la nostra isola.

Nel report si legge: “Gli indicatori che misurano il grado di occupazione mensile dei posti letto e il livello di stagionalità dei flussi turistici evidenziano come anche nei 50 comuni più turistici descritti in precedenza la pressione turistica si manifesti con intensità molto diverse a seconda del contesto. I valori dell’indicatore di occupazione mensile dei posti letto confermano e permettono di apprezzare infatti le forti differenze tra le località costiere e montane rispetto alle città d’arte e alle grandi città italiane: se le destinazioni di mare e montagna tendono a massimizzare l’occupazione durante l’alta stagione, le città sono tendenzialmente attrattive tutto l’anno e presentano picchi più moderati, con una domanda turistica maggiormente distribuita.

Nello specifico, per quanto riguarda i valori di occupazione mensile dei posti letto, le località balneari mostrano i picchi assoluti più elevati (>80%), come prevedibile, nei mesi estivi (luglio e agosto); tra queste vi sono Forio (95,8%) e Ischia (87,5%), Cesenatico (84,7%), Riccione (82,2%) e Cervia (81,9%). Anche tra le località montane, comuni quali Castelrotto/Kastelruth (85,9%), Selva di Val Gardena/Wolkenstein in Gröden (88,9%) e Livigno (67,9%) hanno valori massimi di occupazione molto elevati, raggiungendo il picco in febbraio, durante la stagione sciistica. Le grandi città presentano, invece, tutte picchi di occupazione mensile dei posti letto più contentui, compresi tra il 40 e il 60%, e non sempre in corrispondenza dei mesi estivi: Napoli (57,4%), Venezia (54,6%), Roma (53,2%), Firenze (49,4%), Torino (46,7%) e Milano (41,5%)”.

Un trend, questo, più o meno confermato anche in un altro passaggio del report Istat: “Esaminando questo indicatore congiuntamente al valore del range (ottenuto come differenza tra il tasso massimo e minimo di occupazione mensile dei posti letto) risulta evidente e confermata un’occupazione dei posti letto più uniforme e stabile nel corso dell’anno per le grandi città (valori più bassi del range), mentre nelle località balneari e montane essa raggiunge picchi mensili sia massimi che minimi notevoli, che si riflettono in un range più ampio ed evidenziano una concentrazione dei flussi turistici in specifici periodi dell’anno, mentre in altri periodi i posti letto restano in gran parte non occupati (senza considerare se le strutture ricettive siano aperte o chiuse).

Leggi anche: Tendenze del turismo in Italia

L’indice di stagionalità conferma e rafforza quanto evidenziato: le grandi città, come testimoniano valori dell’indicatore di stagionalità inferiori al 30% (la media italiana è pari al 59,3%), mantengono un flusso di turisti tendenzialmente in tutto il corso dell’anno e dimostrano una capacità di attrazione indipendente dalle stagioni. Molte località costiere (in particolare Vieste, Cattolica, Bellaria-Igea Marina, San Michele al Tagliamento, Caorle, Cervia, Liquano Sabbiadoro, Castiglione della Pescaia, Jesolo e Riccione), caratterizzate da una vocazione turistica balneare, hanno un valore dell’indice particolarmente alto, sopra i 100 punti, segno di una domanda turistica fortemente concentrata in pochi mesi (l’estate) e una variabilità notevole rispetto alla media annuale.

Meno stagionali risultano Rimini, Forio, Ischia e Sorrento (indicatore tra 100 e 65), mete non legate al solo turismo balnerare. In generale i comuni lacuali, montani e termali hanno una stagionalità intermedia: il turismo è comunque concentrato nei periodi invernale e/o estivo, ma con minore intensità rispetto alle località balneari”.

L’ultimo dato che vi proponiamo evidenzia però come sulla nostra isola non ci sia stato nel 2023 un incremento dei flussi rispetto al recente passato: “Quasi tutte le aree osservate hanno registrato nel 2023 un incremento dei flussi turistici rispetto all’anno precedente e gran parte di esse (15 su 22) hanno realizzato volumi di presenze turistiche superiori o comunque in linea con quelli del 2019.

In generale, sono migliori le performance in Costiera sorrentina e Capri, Costiera amalfitana, Val di Fassa e Val di Fiemme, Cinque Terre: nel 2023, le presenze in questi quattro Brand turistici non solo sono aumentate rispetto al 2022 e al 2019, ma hanno registrato una crescita superiore alla media nazionale. All’opposto si collocano la Gallura e Costa Smeralda e il Cilento, con variazioni negative di presenze 2023, sia rispetto al 2022, sia rispetto al 2019.

I maggiori incrementi delle presenze nel 2023 rispetto al 2022 riguardano la Costa degli Dei (+17%), che però non ha ancora recuperato il livello del 2019 (-2,8%), la Costiera sorrentina e Capri (+13,2%), la Costiera amalfitana (+12,8%), la Val di Fassa e Val di Fiemme (+9,5%) e le Cinque Terre (+8,7%). Rispetto, invece, al periodo pre-pandemico i Brand con un maggiore incremento delle presenze (variazioni superiori al 10%) sono le Cinque Terre (+13,4%), il Salento (+12,7%), la Valle d’Itria (+12,4%) e il Lago Maggiore (+10,9%). Seguono, con aumenti di presenze superiori alla media nazionale (+2,4%), la Val Gardena, la Maremma toscana e laziale, la Val Pusteria, il Lago di Garda, le Langhe e Roero, la Val di Fassa e Val di Fiemme, la Costiera amalfitana, il Lago di Como, la Riviera dei fiori e la Costiera sorrentina e Capri”.

Leggi anche: IA e il futuro del turismo

Strategie per la Destagionalizzazione del Turismo a Ischia

Tornando alla destagionalizzazione, l’idea “It’s time for Ischia” con i suoi sottoprogrammi, love, sport, wee-being e wine sono state studiate in collaborazione con diverse associazioni del territorio tra cui Federalberghi, Edon e altre. Il senso di comunità, che non manca sull’isola d’Ischia e che emerge in maniera meravigliosa di fronte alle emergenze o nei momenti creativi, a volte si infrange contro la “sindrome da coperta corta” o contro vecchi rassicuranti campanilismi.

Sarebbe invece importante, per ravvivarlo, aiutare tutti (non solo gli operatori turistici, ma tutti i cittadini) a capire che “se vuoi andare veloce, vai da solo, ma se vuoi andare lontano, devi andarci insieme agli altri”.

Proposte Concrete per Migliorare l'Offerta Turistica

  • Riqualificazione dell’intero porto di Ischia, limitando il traffico merci e lasciando spazio al traffico passeggeri.
  • Digitalizzazione dell’intero territorio con il completamento della linea fibra.
  • Sostenibilità come parola chiave, con riqualificazione del territorio per residenti e turisti.
  • Riqualificazione del territorio è fondamentale.
  • Magari qualche nave green a zero inquinamento con il completamento del progetto del Sindaco Ferrandino di rendere il porto di Ischia l’unico porto green di Italia sarebbe una buona partenza.

Dati Statistici Pre-Pandemia (2019)

Ci sono anche Ischia e Forio tra i primi 50 Comuni d’Italia per il numero di presenze negli esercizi ricettivi. Il dato è dell’Istat - Istituto nazionale di Statistica - che ha fotografato il turismo in Italia nel 2019. Nel corso dell’anno pre pandemia i dati sul turismo in Italia sono ancora buoni anche se in calo rispetto alle ottime annate del 2016/2018.

Il Comune isolano che ha avuto più turisti è stato quello di Forio che si attesta come 39esimo Comune d’Italia con più turisti con oltre 1milione e 295presenze a fronte delle 1milione e 327mila presenze registrate nel 2018. A seguire, alla 41esima posizione, c’è Ischia con 1milione e 236mila turisti rispetto al milione e 278mila turisti.

Secondo l’Annuario statistico italiano dell’Istat che offre di anno in anno una sintesi conoscitiva preziosa e autorevole della statistica ufficiale e un ricco ritratto della nostra società e della sua evoluzione, negli esercizi ricettivi dei 50 comuni italiani più turistici, si concentrano oltre 179,5 milioni di presenze, pari al 41,1 per cento del totale. Queste destinazioni, nel loro complesso, assorbono poco più di un terzo delle presenze della componente residente della clientela (33,4 per cento) e quasi la metà (48,7 per cento) di quelle dei non residenti e sono principalmente localizzate nell’Italia settentrionale.

Anche per l’anno 2019, Roma si conferma la principale destinazione con 31,0 milioni di presenze, che rappresentano il 7,1 per cento del totale nazionale (4,3 per cento della clientela nazionale e 9,8 per cento di quella estera). Venezia è il secondo comune italiano per numero di presenze turistiche totali (con circa 13 milioni di presenze, che rappresentano il 3,0 per cento del totale nazionale), seguito da Milano (con circa 12,5 milioni di presenze, pari al 2,9 per cento di quote del totale nazionale).

Rispetto al 2018, per i comuni di Roma e di Venezia si rileva un incremento delle presenze del 6,9 per cento, mentre un incremento più contenuto si registra per il comune di Milano (3,4 per cento rispetto all’anno precedente). Accanto alle grandi mete turistiche vi sono anche comuni che, seppur di dimensioni demografiche contenute, registrano in proporzione un numero di presenze rilevanti in quanto gravitano attorno a poli di forte attrattività, come ad esempio Cavallino-Treporti, San Michele al Tagliamento, Jesolo e Caorle, tutti localizzati in prossimità di Venezia.

Il primo comune del Sud Italia presente in graduatoria è Napoli, che si colloca al decimo posto con circa 3,8 milioni di presenze, pari allo 0,9 per cento del totale nazionale. Forio ed Ischia, invece, rappresentano ognuna circa lo 0,3% del totale nazionale con lo 0,4% della clientela nazionale. C’è una differenza tra i due Comuni isolani per quanto riguardano le percentuali della clientela estera. Gli stranieri, infatti, preferiscono Forio (che ha una percentuale dello 0,2 della clientela) a Ischia che si attesta allo 0,1%.

Offerta Ricettiva in Italia (2019)

Dal lato dell’offerta ricettiva, nel 2019 l’Istat rileva 32.730 esercizi alberghieri (- 0,5 per cento rispetto al 2018) e 185.597 esercizi extra-alberghieri (+1,3 per cento). Il flusso dei clienti nel 2019 è di circa 436,7 milioni di presenze, in aumento dell’1,8 per cento rispetto al 2018, con una permanenza media di 3,32 notti. Nello stesso anno l’indice del fatturato nel settore dell’alloggio segna un aumento dello 0,8 per cento.

L’andamento dei flussi turistici negli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri è stato positivo, sia per la componente residente che per quella non residente della domanda turistica. La meta preferita sia dai clienti residenti sia da quelli non residenti resta il Nord Est (35,9 per cento i primi e 43,1 per cento i secondi). Differente risulta, invece, la concentrazione dei flussi per le due componenti della domanda durante l’anno: i flussi dei clienti residenti si concentrano prevalentemente nei mesi estivi, 52,3 per cento in termini di quote percentuali, contro il 45,6 dei clienti non residenti.

Il 41,1 per cento delle presenze totali si concentra nei primi cinquanta comuni per numero di presenze. Roma è la principale destinazione con circa 31,0 milioni di presenze seguita da Venezia e Milano.

Domanda Turistica Italiana (2019)

La domanda turistica italiana è costituita, nel 2019, da circa 71,2 milioni di viaggi e oltre 409 milioni di pernottamenti, dentro e fuori il territorio nazionale. Rispetto al 2018, i viaggi registrano una flessione (-9,6 per cento) interrompendo la ripresa iniziata nel 2016. Il numero di viaggi e di notti rimane comunque sopra i livelli registrati nel 2017. La durata media dei viaggi, invece, aumenta lievemente attestandosi a 5,7 notti.

Le vacanze brevi (1-3 notti), dopo la rilevante crescita dell’anno precedente, diminuiscono sensibilmente (-15,3 per cento). Il decremento è meno consistente per le vacanze lunghe (-4,0 per cento) che si mantengono oltre i 35 milioni. I viaggi di lavoro, che nel 2018 avevamo mostrato una crescita dopo dieci anni di andamento negativo, tornano a ridursi. Nel 2019, i viaggi di vacanza sono oltre 8 volte più numerosi dei viaggi di lavoro, con quote più elevate nel caso delle vacanze lunghe, che sono concentrate nel trimestre estivo (57,4 per cento).

Complessivamente i residenti in Italia, rispetto ai concittadini europei, viaggiano molto meno (in media poco più di una vacanza all’anno ciascuno rispetto alle 2,7 degli europei).

Dati sui Transiti Passeggeri nei Porti di Ischia (2023)

La Guardia Costiera di Ischia agli ordini del tenente di vascello Antonio Maggi ha diffuso i dati relativi ai transiti passeggeri nei tre porti dell’isola d’ischia riguardanti quasi tutto l’intero arco temporale della stagione turistica ed in particolare quelli relativi ai mesi che vanno da aprile a settembre 2023. In questo periodo sono giunti ad Ischia 1.436.662 passeggeri con 130.151 veicoli a fronte di 1.373.452 passeggeri e 122.722 veicoli partiti.

Indugiando nei dati si evidenzia come dal solo porto di Ischia siano stati 1.147.490 i passeggeri in arrivo e 103.681 i veicoli giunti dal continente. Questo a fronte di 1.077.529 passeggeri e 94.966 veicoli in partenza. Il primo scalo di Ischia si conferma, dunque, leader nei traffici, atteso per altro che lo scalo di Casamicciola Terme è rimasto quasi del tutto inoperativo alle navi traghetto fino allo scorso luglio per questioni legate alla alluvione del 26 novembre 2022. Qui nel secondo scalo sono state 200.204 persone in arrivo e 26.470 veicoli in arrivo rispetto a 198.727 passeggeri e 27.756 auto in partenza. Forio si è attestato sui 888 .968 passeggeri in arrivo e e 97.196 passeggeri in partenza.

Nel 2022 invece, in totale, erano giunti sull’isola verde da aprile a settembre 1.622.397 passeggeri e 14.3251 veicoli, mentre I passeggeri che hanno lasciato il territorio insulare nello stesso periodo di un anno fa sono stati 1.443.440 a fronte di 139.935 veicoli imbarcatisi dall’isola d’ischia verso la terraferma. Nel porto d’Ischia erano arrivati 1.211.103 passeggeri e ne erano partiti 1.026.716 con 91.272 auto arrivate e 85.993 partite. Da Casamicciola erano stati registrati 323.693 passeggeri in arrivo e 321.325 in partenza con 51.979 auto in arrivo e 53.942 in partenza.Da Forio sono stati 87.601 in passeggeri sbarcati e 95.399 quelli imbarcatisi per partire verso il continente.

Nel solo settembre 2023 i passeggeri in arrivo son stati 243.098 e quelli partiti 237.297. Le auto in arrivo sono state 20.352, mentre il totale di quelle partite è stato pari a 22.568.Nel porto di Ischia nello specifico sono stata stati 180.723 in passeggeri in arrivo e 169.398 quelli in partenza. 12.379 i veicoli in arrivo e 13.477 quelli in partenza. A Casamicciola si parla di 49.492 passeggeri giunti in porto e 51.079 in partenza.

Provenienze dei Turisti e Obiettivi Futuri

Quanto alle provenienze, il 17% delle presenze sull’isola tra gennaio e giugno ’25 è arrivato da Napoli. Seguono Roma, con l’8%, e poi una triade tutta lombarda (Milano 5%, Brescia 3,4% e Bergamo, 2,8%). Sempre da inizio anno, Ischia ha poi accolto il 70% di italiani, il 9% di tedeschi, e il 3,16% di statunitensi, nazionalità estera in seconda piazza. Seguono francesi, al 3%, e turisti dall’Uk 2,51%. Subito dopo, nella classifica spiccano finlandesi all’1,47%, e danesi, all’1,1%.

L’isola è matura per implementare l’accoglienza: il nostro obiettivo è sfruttare meglio il rinascimento di visite napoletano per ottenere così il prolungamento stabile della stagione turistica con l’arrivo di nuovi flussi. L’obiettivo del nostro gruppo è far crescere Ischia, portando sull’isola un flusso di visitatori internazionale anche nell’ottica dell’America’s Cup. Va intensificata la promozione della Dmo ischitana e bisogna aprirsi a mercati emergenti come quello americano, brasiliano, argentino e asiatico. Servono poi più controlli nell’extralberghiero, che portino all’emersione di maggiori fitti regolari.

Tabella: Dati sui Transiti Passeggeri nei Porti di Ischia (Aprile-Settembre 2023)

Porto Passeggeri in Arrivo Passeggeri in Partenza Veicoli in Arrivo Veicoli in Partenza
Ischia 1.147.490 1.077.529 103.681 94.966
Casamicciola Terme 200.204 198.727 26.470 27.756
Forio 888.968 97.196 N.D. N.D.

TAG: #Turismo

Più utile per te: