Esplorando i Denti della Vecchia: Un'Avventura tra le Vette del Ticino e le Prealpi Luganesi
I Denti della Vecchia, situati nel Canton Ticino, rappresentano una meta ambita per gli amanti della montagna e dell'arrampicata. Queste caratteristiche torri calcaree segnano il confine tra Italia e Svizzera e offrono percorsi escursionistici di diversa difficoltà, adatti sia agli esperti che ai principianti.
Percorso da Creda all'Alpe Bolla e Bocchetta di Brumea
L'escursione inizia dalla località Creda, nel comune di Villa Luganese, a circa 640 metri di altitudine. Dopo aver lasciato l'auto, si retrocede leggermente fino a trovare le paline segnaletiche gialle che indicano l'Alpe Bolla. Un sentiero ben tracciato e segnalato conduce attraverso il bosco, con numerosi zig-zag che facilitano la salita. Giunti all'Alpe Bolla (1128 m), si prosegue verso nord attraverso i pascoli del Pian de' Scagn fino alla Bocchetta di Brumea (1262 m), dove si trovano i cippi di confine.
Ascesa al Monte Croce e Passo Streccione
Dal confine, il sentiero continua verso nord. Si può fare una breve deviazione per salire sulla cima del Monte Croce (1310 m), che offre una vista panoramica sulla Val Colla e sul Lago di Lugano. Ritornati sul sentiero principale, si prosegue a mezza costa in direzione nord-est, sempre sul confine, fino al Passo Streccione (1399 m), un'ampia sella in un bosco di faggi.
Salita al Sasso Grande
Dal Passo Streccione, si imbocca il sentiero segnato con cerchi gialli che conducono alla vetta del Sasso Grande attraverso la "nuova" via normale. Questo percorso evita il canalino con un passaggio di III° grado presente nella "vecchia" via di salita. La traccia sale nel bosco di faggi fino a un intaglio, da cui si scende in un canale di detriti sul versante svizzero. La salita si fa via via più ripida, con tratti di arrampicata (mai superiori al II° grado) tra paretine, diedri e pini mughi. Un passaggio particolarmente suggestivo è un intaglio tra due torrioni, che si supera con un passo esposto. Dopo pochi passi di I° grado, si raggiunge la vetta del Sasso Grande (1490 m), la cima più alta dei Denti della Vecchia.
Ritorno via Capanna Pairolo
Dopo una sosta in vetta, si ridiscende con attenzione al Passo Streccione. Da qui, si prende il sentiero che, in direzione nord-est lungo la cresta, conduce alla Capanna Pairolo (1349 m). Dalla Capanna, si ritorna verso sud-ovest verso Creda, seguendo un sentiero che attraversa vari alpeggi e boschi di faggi.
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Il Ticino offre numerose opportunità per escursioni e attività all'aria aperta. Oltre ai Denti della Vecchia, si possono esplorare il Monte Bar, il Bosco Sacro di Mergugno, e molti altri sentieri panoramici.
Il Bosco Sacro di Mergugno
A oltre 1'000 metri di altitudine, sopra Brissago, si trova la riserva forestale del Bosco Sacro di Mergugno, uno dei dieci boschi in Svizzera che si devono visitare almeno una volta nella vita. In questo luogo incantevole, cresce una pianta rara e affascinante: il maggiociondolo alpino. Il bosco, con i suoi esemplari secolari protetti sin dal Medioevo, è tra i più suggestivi dell’ambiente subalpino svizzero. Il periodo migliore per visitarlo è tra maggio e giugno, quando il maggiociondolo sboccia tingendo l’intero paesaggio di gialle con i suoi profumati fiori. Il percorso per raggiungere il Bosco Sacro parte dal paese di Mergugno e segue i cartelli in direzione della Capanna al Legn. Un sentiero ben tenuto conduce tra gli alberi fino a 1'600 metri. Dopo aver attraverso l’Alpe Arolgia si raggiunge finalmente la capanna, ideale per una sosta. Da qui chi è ben allenato potrà proseguire fino al Ghiridone (2'188 metri), la vetta più alta sulle rive del Lago Maggiore.
Alternative e Consigli Utili
Per chi non se la sentisse di affrontare la salita al Sasso Grande, è possibile evitarla seguendo altri sentieri. Il percorso descritto è un anello di grande soddisfazione, adatto a tutti. È importante prestare attenzione alla segnaletica e alle condizioni del sentiero, soprattutto in presenza di neve o ghiaccio.
Per coloro che cercano un'esperienza più impegnativa, la cresta dei Denti della Vecchia offre tratti esposti e passaggi di I grado. In questi casi, è consigliabile utilizzare cordino e moschettone per maggiore sicurezza.
Arrampicata ai Denti della Vecchia
I Denti della Vecchia sono rinomati anche come palestra di roccia. Originariamente, agli inizi del secolo, una sola via di arrampicata percorreva le pareti del piccolo gruppo di guglie: quella che saliva al Sasso Grande. Solo a partire dagli anni '30 iniziò la "scoperta" di queste rocce come terreno d'azione ideale per la scalata.
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Scalatori come Aldo Magistri, Ugo Bernasconi, Tita Calvi e molti altri si cimentarono sui primi problemi di queste rocce. La fama dei "Denti" uscì ben presto dai confini del luganese per raggiungere molti dei sodalizi di arrampicatori delle vicine città italiane fra le quali Milano, Como e Lecco. Nel 1935 giunse fra queste guglie anche il formidabile Emilio Comici, il più famoso scalatore del tempo. Durante il secondo conflitto mondiale l'area dei Denti della Vecchia, trovandosi sul confine, vene ufficialmente interdetta.
L'attività riprese assai intensa al termine delle ostilità col ritorno in massa degli scalatori fra i quali si distinsero i lecchesi. Altre difficili vie furono aperte, sia in arrampicata libera che con tecnica artificiale, allora di moda, e cioè mediante l'uso di chiodi e staffe. Le prime scalate libere portano il nome di Ivan Guerini e del ticinese Marco Pedrini a cui si deve una nuova fase nella storia dei "Denti".
Escursione ai Denti della Vecchia: Percorso alternativo da Cimadera
Per salire ai Denti della Vecchia da Cimadera, si prosegue lungo la Val Colla fino a Piandera, poco oltre il quale a destra si sale a Cimadera. Si parcheggia nei pressi del comune. Dall´abitato si prende un´ ampia mulattiera che in poco più di un´ora conduce alla capanna del Pairolo (1347), aperta da fine marzo a tutto ottobre. Dal Rifugio si segue un evidente sentiero in direzione S che conduce alla boscosa cresta di confine tra Svizzera ed Italia, quindi per traccia segnalata in blu, stando sul lato meridionale, si traversa sotto a varie guglie e pareti. Subito dopo la Scalinatella, il sentiero si congiunge con quello contrassegnato in rosso del versante settentrionale proprio alla base del Sasso Palazzo (1483), seconda sommità per altezza, raggiungibile con breve deviazione (ore 0.15, F).
Escursione Crinale dei Denti della Vecchia e Alpe Tre Potenze
Questo è un esempio di escursione nel territorio dell’Abetone riservata agli escursionisti esperti sui sentieri che seguono il breve ma impegnativo ed esposto crinale dei Denti della Vecchia e la risalita diretta all’Alpe della Fariola (Monte Gomito), oltre a raggiungere la sommità dell’Alpe Tre Potenze.
- Punto di partenza: Faidello, incrocio fra la Strada Statale dell’Abetone e Via Val di Luce (q. 1185 m. circa).
- Dislivello: +900 m. / -900 m. circa (riducibili a +/- 650 m.
- Difficoltà: EE - Escursionisti Esperti.
Il percorso è estremamente panoramico, soprattutto nel tratto di crinale dove la vista spazia sia sul versante padano che su quello toscano. Il tratto lungo la cresta dei Denti della Vecchia è impegnativo (passaggi di I grado) e molto esposto su entrambi i lati.
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Di seguito una tabella riassuntiva dei punti di interesse e delle relative altitudini:
| Punto di Interesse | Altitudine (m) |
|---|---|
| Creda | 640 |
| Alpe Bolla | 1128 |
| Bocchetta di Brumea | 1262 |
| Monte Croce | 1310 |
| Passo Streccione | 1399 |
| Sasso Grande | 1490 |
| Capanna Pairolo | 1349 |
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