Cosa Vedere a Diano Castello: Un Borgo Ricco di Storia e Fascino
Se c’è un posto capace di incantare chiunque con il suo fascino senza tempo, quello è Diano Castello, un piccolo gioiello nella Liguria di Ponente arroccato sulle colline del Golfo Dianese. Questo borgo fortificato, ricco di storia, tradizioni e stupendi panorami, è un vero tuffo nel passato, con i suoi stretti caruggi, le antiche chiese e le testimonianze della sua lunga storia medievale.
Attorno a Imperia, la provincia più a ponente della Liguria, sorgono numerosi borghi, che rappresentano vere e proprie perle di questa meravigliosa zona. Scoprite insieme a me cosa vedere a Diano Castello.
Storia di Diano Castello
Addentrarsi nella storia di Diano Castello significa scoprire un passato ricco di fascino, fatto di incursioni saracene, potenti feudatari e alleanze con la Repubblica di Genova. Sebbene le radici di Diano Castello siano incerte, quello che sappiamo è che le prime testimonianze risalgono al X secolo, un periodo segnato dalle frequenti incursioni dei pirati saraceni che minacciavano i villaggi costieri della Liguria.
Per proteggere le proprie famiglie, gli abitanti del Golfo Dianese decisero di rifugiarsi nell'entroterra, su un colle strategico da cui era possibile avvistare i pericoli in arrivo dal mare. Il paese, costituito per sfuggire ai saraceni sulle più sicure alture, è già indicato in un documento del 1033. La prima menzione documentata di Diano Castello risale al 1033, quando il borgo era sotto il controllo del Comitato di Albenga.
Nel XI secolo, il dominio passò ai potenti Marchesi di Clavesana, che governarono fino al XII secolo. Soggetto al Vescovato di Albenga e poi ai Marchesi di Clavesana, diventò libero comune nel 1172. Tuttavia, con l'espansione della Repubblica di Genova, i feudatari furono gradualmente costretti a cedere i loro diritti.
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Uno degli episodi storici più significativi per Diano Castello avvenne nel 1284, durante la famosa Battaglia della Meloria. Una galea armata inviata dalla comunità dianese combatté al fianco di Genova contro Pisa, contribuendo alla vittoria della Repubblica genovese. L'affresco seicentesco sulla facciata raffigura la battaglia della Meloria, a ricordo dello scontro tra Genova e Pisa a cui parteciparono alcuni abitanti del paese.
Durante il periodo medievale, Diano Castello si organizzò in una struttura comunale nota come Communitas Diani, pur rimanendo sotto il controllo di Genova. Il borgo era amministrato da un Podestà, eletto dalla città di Genova, che aveva responsabilità amministrative, giurisdizionali e militari.
Con il progressivo cessare delle scorrerie dei pirati, la popolazione cominciò ad abbandonare il piccolo borgo per tornare sulla costa, dove erano più fiorenti i commerci. Con l'aumento della sicurezza lungo la costa e la ripresa del commercio marittimo, il ruolo strategico di Diano Castello diminuì progressivamente. Così, Diano Castello perse il suo ruolo di punto di riferimento per l’intera vallata, che andò invece a Diano Marina, della cui podesteria entrò a far parte in età napoleonica.
Durante il XIX secolo, il borgo subì ulteriori cambiamenti: entrò a far parte del Regno di Sardegna dopo il Congresso di Vienna e, nel 1861, fu annesso al Regno d'Italia. Nel 1887, Diano Castello fu colpito da un violento terremoto che causò gravi danni strutturali e 32 vittime.
Cosa Vedere a Diano Castello
Diano Castello è un luogo dove ogni angolo racconta una storia. Il centro mantiene intatta l’atmosfera dell’antico borgo, con le stradine strette tra le case. Uno dei punti di forza di Diano Castello è la sua posizione, che unisce il verde del bosco e degli uliveti alla suggestione del suo centro storico, in cui rimane ancora oggi intatta l’atmosfera dell’antico borgo fortificato.
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Infatti, potrete vedere quello che resta della sua cinta muraria e potrete quindi intuirne il tracciato. Il borgo era dotato anche di una cinta muraria di cui, nonostante sia andata largamente perduta, si può ancora intuire il tracciato: essa era aperta da quattro porte, quella della Marina, a sud, quella del Borgo a nord, quella del Portello di San Pietro a est e quella del Mercato a ovest, ed era rinforzata da alcune torri di cui resta parzialmente riconoscibile solo quella in via delle Torri, ad oggi trasformata in abitazione. Era aperta da quattro porte ed era rinforzata da alcune torri, di cui resta parzialmente riconoscibile solo quella in via delle Torri, oggi trasformata in abitazione.
La Loggia Municipale
La Loggia Municipale è il simbolo di questo piccolo borgo. La incontrerete proprio all’entrata del paese e rappresenta un vero e proprio ingresso a Diano Castello, che da qui poi si dirama nelle varie piazza e nelle suggestive stradine. La loggia municipale accoglie all’ingresso del paese, con gli stemmi dei comuni che fecero parte della Communitas Diani. La loggia municipale che si incontra immediatamente all'ingresso del paese e decorata con gli stemmi dei comuni che costituirono la Communitas Diani, da due lapidi trecentesche e da una riproduzione della pianta di Diano Castello tratta da quella realizzata da MatteoVinzoni nel Settecento.
Parrocchiale di San Nicola di Bari
Salendo dietro la Loggia Municipale, si raggiunge Piazza Matteotti, dove potrete ammirare la bellissima Parrocchiale di San Nicola di Bari. La Chiesa Parrocchiale di San Nicola da Bari a Diano Castello è un notevole esempio di architettura barocca ligure. Questa grande chiesa, sorta come rifacimento settecentesco della pieve medievale, concilia maestranze genovesi e lombarde.
La sua costruzione, iniziata nel 1699 su progetto dell'architetto Giobatta Marvaldi e del figlio Giacomo Filippo, si protrasse fino al 1730. La facciata è caratterizzata da lesene, un elegante cornicione e un frontone curvilineo. Purtroppo, il terremoto del 1887 causò il crollo del tetto e della cuspide del campanile, che non venne più ricostruita.
L'edificio attuale, che si deve al rifacimento settecentesco ad opera di Giobatta e Giacomo Filippo Marvaldi, conserva all'interno alcuni interessanti altari marmorei, testimonianza di un forte legame artistico tra maestranze genovesi e lombarde, un Crocifisso attribuito ad Anton Maria Maragliano e un coro ligneo del XVIII secolo. L'interno, a navata unica con cappelle laterali, è arricchito da altari in marmo policromo. Di particolare rilievo sono gli affreschi del catino absidale, opera di Luigi Morgari, e quelli della volta, realizzati da Raffaele Resio.
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Palazzo Quaglia
Praticamente di fianco alla Parrocchiale di San Nicola di Bari sorge Palazzo Quaglia, al cui interno si trova gli unici comunali. Il Comune si trova nel palazzo Quaglia, struttura del XV secolo con la facciata decorata da un affresco del Seicento sulla battaglia della Meloria del 1284, lo scontro tra Genova e la flotta pisana al quale partecipò gente del paese. Molto bella è la sua facciata, sulla quale potrete ammirare un affresco seicentesco, che raffigura la battaglia delle Meloria.
Chiesa di Santa Maria Assunta
Passeggiando tra le vie del borgo, si arriva in pochi minuti alla Chiesa di Santa Maria Assunta, che guarda dall’alto l’intera valle. Pochi passi fra le case del borgo e si arriva alla bella chiesa romanica di Santa Maria Assunta, costruita nel XIII secolo: meritevole di particolare attenzione è la zona absidale, decorata da archetti pensili poggianti su peducci antropomorfi. All'interno recenti restauri hanno reso nuovamente leggibili gli affreschi quattrocenteschi di Antonio Monregalese.
Chiesa di San Giovanni Battista
Presa via Borgo si esce dal nucleo murato, passando per quel che rimane della porta di San Pietro, e si raggiunge la chiesa di San Giovanni Battista: la primitiva costruzione, risalente al Mille, fu modificata nel XII secolo, quando l’impianto ad aula unica sostituì quello tripartito originano. Di grande interesse, seppure fortemente restaurata nell’Ottocento, è la copertura a capriate lignee risalente al XV secolo, in cui sono inserite numerose tavolette dipinte con il ciclo del mesi, i lavori dell'uomo nella campagna e le rappresentazioni dei santi.
Le Lone
Pensiamo all’acqua. L’antico Castrum Diani nasce probabilmente nell’Alto Medioevo per difendere le popolazioni della costa dalle incursioni dei Longobardi e dei Saraceni. C’è però un grosso problema: non ci sono sorgenti. La soluzione è semplice quanto ingegnosa. Eh già. L’unico modo per avere acqua in un luogo senza fiumi o sorgenti è quello di trattenere quella gentilmente offerta dal cielo. E’ una roccia tenera ma impermeabile. Per aumentare l’igiene, le pareti di alcune lone vengono ricoperte di rivestimenti in pietra più dura.
Nelle vie più antiche del paese praticamente ogni casa ha la sua lona, scavata anche a diversi metri di profondità e poi sviluppata in senso orizzontale. Scendendo in cantina bastava calare un secchio e attingere acqua. Oltre alle lone private, esistevano anche quelle a uso pubblico: oggi se ne possono vedere almeno tre. La più interessante si trova in piazza Ranixe, cinquanta metri sulla sinistra della loggia sotto la parrocchiale che ci da il benvenuto a Diano Castello. Alcune di esse sono visitabili durante il giro turistico nel paese organizzato dall’associazione culturale Giroborgo. Viene effettuato dal primo di giugno al 30 di settembre, giovedi alle ore 21 e domenica alle ore 18.
Tradizioni e Sapori di Diano Castello
La tradizione agricola è parte integrante dell’identità di Diano Castello, che da secoli è terra di uliveti e vigneti. A Diano Castello, la coltivazione della vite e dell’olivo è molto più di una semplice attività economica, ma una vera e propria forma d’arte. Gli uliveti di Diano Castello producono un olio extravergine di oliva di alta qualità, frutto delle varietà locali come la Taggiasca. Gli agricoltori del borgo hanno affinato nei secoli le tecniche di raccolta e spremitura, mantenendo un forte legame con la tradizione.
Il Vermentino, simbolo dell’enologia locale, trova a Diano Castello un habitat perfetto. Questo vino bianco, fresco e aromatico, è il frutto di una lavorazione attenta e di una profonda conoscenza del territorio.
Eventi a Diano Castello
Tra i momenti più attesi dell’anno, il Premio Vermentino occupa sicuramente un posto speciale. Questa manifestazione, dedicata al celebre vino locale, richiama appassionati, produttori e visitatori curiosi da tutta Italia. Durante l’evento, è possibile degustare diverse etichette di Vermentino, conoscere i produttori e scoprire il legame profondo tra il borgo e la sua tradizione vinicola.
Oltre al Premio Vermentino, Diano Castello ospita altre manifestazioni che valorizzano la sua cultura e il suo passato. Un altro evento di grande richiamo è il Castrum Diani, una rievocazione medievale che si svolge generalmente a settembre.
Come Raggiungere Diano Castello
Per raggiungere il borgo di Diano Castello, occorrerà uscire al casello autostradale di San Bartolomeo, per poi tornare indietro, lungo l’Aurelia, verso Imperia. Se viaggi in auto, puoi prendere l'uscita autostradale di San Bartolomeo al Mare sulla A10 e seguire le indicazioni per il borgo, che dista circa 10 minuti. Una volta giunti a Diano Marina, dovrete solamente seguire le indicazioni per il borgo e, quindi, salire verso l’altura, finché non vi ritroverete in una bellissima piazza.
Da qui, entrando in un vicolo alla vostra sinistra, potete accedere a un parcheggio abbastanza grande, ideale come punto di partenza per scoprire cosa vedere a Diano Castello.
Dove Alloggiare
Se stai cercando un posto dove dormire per esplorare la zona, allora ti proponiamo il nostro agriturismo a Diano Marina. Situato a breve distanza da Diano Castello,offriamo accoglienza autentica e la comodità di trovarsi vicino alle principali attrazioni del Golfo Dianese.
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