Gli Eremi di Pulsano: Storia e Sentieri di un Luogo Sacro nel Gargano
Il Gargano, da millenni, è la montagna sacra della Puglia. Sulla sua cima svetta l'Abbazia di Pulsano, attorniata da eremi, ben 24, mimetizzati con le rocce, echi della presenza di monaci, anacoreti e cenobiti, orientali e latini.
Un Po' di Storia
La storia di questi luoghi inizia ai tempi di Annibale.
Secolo III a.C: Le prime tracce della località garganica di Pulsano risalgono ai tempi di Annibale; infatti è noto che questi soggiornò in Puglia occupandola dopo la vittoria di Canne e nella prosecuzione della guerra contro Roma.
Secolo V: A pochi chilometri di distanza dal colle di Pulsano, l’apparizione di S. Michele Arcangelo in un antro roccioso al vescovo di Siponto S.
Secolo VI: Costruita nel VI secolo sul colle di Pulsano per volere del papa-monaco San Gregorio Magno, inserita in uno scenario di rocce grigie su strapiombi di oltre 200 metri, l'Abbazia è stata nei secoli luogo di monaci, anacoreti e cenobiti che si sono dedicati alla contemplazione e all'ascesi. Fondazione sul colle di Pulsano, ove erano ancora gli ultimi avanzi del paganesimo sul Gargano, di un luogo destinato ad eremiti oranti ad opera di S. Gregorio Magno.
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È San Gregorio Magno a dar vita alla comunità, nel VI secolo, per poi affidarla ai monaci di Sant’Equizio, ai quali segue - attorno all'anno Mille - un periodo di dipendenza da Cluny (benedettini cluniacensi).
Anno 1000: Abate è S. Odilone di Cluny che moltiplica ed arricchisce consistentemente le costruzioni monastiche. In 55 anni di egumenato fa passare da 37 a 6 5 il numero delle case dipendenti di Cluny, tra cui appunto Pulsano.
Anno 1129: La prima Abbazia viene edificata nel 1129, quando - secondo l'agiografia - l’arcangelo Michele e la Madonna apparvero a San Giovanni Abate, giunto pellegrino al Gargano, indicano il colle di Pulsano come luogo dove edificare una chiesa. A San Giovanni Abate (detto tardivamente da Matera), pellegrino al Gargano, appaiono in visione la Madre di Dio e l’arcangelo S. Michele che gli indicano il colle di Pulsano come luogo dove costruire una chiesa. Seguito da sei discepoli, inizia la ricostruzione del monastero e della chiesa abbaziale di Pulsano adibendo la caverna ad abside e ponendo sopra l’altare un’immagine della Beata Vergine Maria di scuola bizantina: la Madre di Dio odigitria di Pulsano. Tale lavoro di ricostruzione, estremamente faticoso anche a causa della rimozione delle macerie, secondo la tradizione durò per un tempo di sette settimane. Dopo un primo insediamento di monaci di S.
Il sito ha visto incursioni saracene e il passaggio di diversi ordini monastici fino all'abbandono nel 1969, che ha portato a un progressivo degrado degli eremi e a un processo di grave depauperamento artistico dell'Abbazia, a causa di furti di ignoti e atti vandalici.
Nel 1997, la chiesa abbaziale è stata riaperta al culto pubblico e vi è stata fondata la comunità monastica di Pulsano. Oggi i monaci con costanza e passione si prendono cura degli eremi e ne garantiscono - laddove possibile data l'ubicazione non sempre di facile accesso - la fruizione; gli eremi sono però numerosi e alcuni necessitano di interventi mirati di recupero e manutenzione.
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L'Abbazia è un ottimo esempio di romanico pugliese: il portale esterno è decorato con delicati motivi vegetali ad intaglio, ma già dal successivo vestibolo si apre in celle, ambulacri, cortili, sottopassaggi e tutta una serie di altri ambienti che svelano le origini pagane e le continue stratificazioni dettate dalle diverse esigenze delle comunità monastiche che vi hanno dimorato.
La Valle degli Eremi
In Puglia, non lontano da Monte sant’Angelo, si trova l’abbazia di S. Maria di Pulsano, con i suoi eremi scavati nella roccia.
La prima Abbazia viene edificata nel 1129, quando - secondo l'agiografia - l’arcangelo Michele e la Madonna apparvero a San Giovanni Abate, giunto pellegrino al Gargano, indicano il colle di Pulsano come luogo dove edificare una chiesa.
A emozionare ancora di più è però la presenza di citati eremi nei dintorni dell’abbazia, “taluni ubicati su luoghi davvero inaccessibili”, in alcuni casi “costituiti da una semplice grotta, lungo la parete scoscesa del fianco del vallone, in altri invece da piccole costruzioni solitarie su dirupi impervi”, una concentrazione tale da fare immaginare “una sorta di villaggio decentrato che rispecchiava la comunità eremitica nata in Egitto intorno a S.
L’abbazia, perfettamente restaurata, è di austera bellezza, ma quello che oggi ci interessa descrivere è la Valle degli Eremi, un aspro e scosceso vallone di roccia calcarea, in cui domina intatta la macchia mediterranea. In questo luogo, nel corso dei secoli, santi eremiti hanno affiancato i monaci costruendo o scavando nella roccia ben 24 eremi, con celle, luoghi di culto e di lavoro - anche un mulino!
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Intorno all'edificio si trovano numerosi eremi (per ora ne sono stati censiti 24), alcuni dei quali ubicati in luoghi davvero inaccessibili. Gli eremiti che abitavano queste celle erano senz'altro in comunicazione tra di loro, dal momento che alcuni eremitaggi erano dedicati alla vita comunitaria (di culto e di abitazione) e al lavoro collettivo (un eremo è stato persino adibito a mulino); inoltre gli eremi - alcuni dei quali sono affrescati - sono collegati da una rete di sentieri e scalinate e da una vera e propria rete idrica di canali scavati nella roccia per convogliare le acque.
Con un commovente e costante lavoro da più di dieci anni monaci e volontari restaurano i fabbricati, puliscono i sentieri, accompagnano visitatori e pellegrini a scoprire questi luoghi unici e coglierne la vera essenza, seguendo le parole di S. Atanasio, che quando scrisse la sua Vita di S.
Il luogo è incredibilmente suggestivo: una valle dalla vegetazione tipicamente garganica, insieme ricca e brulla, con dirupi impervi sui quali i monaci scavarono grotte e realizzarono piccole costruzioni solitarie, alcune delle quali ancora presentano i resti della macine a pietra per produrre il grano e dei sistemi per la produzione del vino e la conservazione dell’acqua. Un luogo che sembra essere rimasto com'era secoli fa, tra culti pagani e vicende storiche che rimangono ancora oggi in gran parte oscure. Una cosa è però chiara: questo luogo è da sempre un punto d'incontro tra Occidente e Oriente.
Sentieri e Riqualificazione
La Provincia di Foggia, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, ha realizzato un intervento di riqualificazione dei tre sentieri principali che conducono agli eremi più vicini all’abbazia.
Il contributo "I Luoghi del Cuore" ha permesso di attuare, con la collaborazione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia e della Società Archeologica srl i rilievi a laser scanner di un nucleo di sette eremi, situati nei pressi dell’abbazia e individuati come particolarmente significativi.
Una rete viaria di sentieri e scalinate collega buona parte degli eremi, ma i più affascinanti sono meno visibili e, talvolta, difficilmente raggiungibili senza una buona attrezzatura e - soprattutto - senza una guida.
Cosa Vedere
Oltre il Monastero e la chiesa, ricchi di storia e d'arte, c'è una biblioteca con oltre 17 mila volumi, punto di riferimento, di ricerche e di studi.
Ma è soprattutto il paesaggio tutto intorno, nelle valli degli eremi, a sorprendere: affacciato sul Golfo di Manfredonia, consente con un solo sguardo di vedere la Foresta Umbra, l'intera piana del Tavoliere delle Puglie e il mare. Uno spettacolo infinito e suggestivo, fatto di aspre rocce e terra arsa, ideale per abbandonarsi a lunghe meditazioni proprio come i monaci dell'Anno Mille.
Chi desidera scoprire la valle degli eremi può cominciare il percorso dall’Eremo di San Gregorio, il più antico e vicino all’abbazia. Costituito da un ‘ampia cavità naturale di circa 200 metri quadrati, a forma di L, è destinato ad accogliere gruppi, ad ospitare incontri e celebrazioni liturgiche.
... capaci di accogliere “celebrazioni, conferenze e accoglienza di gruppi, oltre ad ospitare la pregevolissima mostra fotografica permanente degli eremi di Pulsano, ad opera di A.
Riconoscimenti
Grazie alla mobilitazione messa in atto dai monaci, gli Eremi hanno raggiunto il primo posto al 5° censimento I Luoghi del Cuore del 2008, grazie alla raccolta di 34.118 segnalazioni.
A seguito del censimento l’emergenza degli Eremi di Pulsano è stata portata all’attenzione nazionale e il risultato raggiunto con "I Luoghi del Cuore" ha condotto a un dialogo con gli enti territoriali per il recupero e la valorizzazione del bene.
Secolo/Anno | Evento |
---|---|
III a.C. | Annibale soggiorna in Puglia |
V Secolo | Apparizione di S. Michele Arcangelo |
VI Secolo | Fondazione del luogo per eremiti oranti ad opera di S. Gregorio Magno |
Anno 1000 | S. Odilone di Cluny arricchisce le costruzioni monastiche |
Anno 1129 | Apparizione della Madonna e S. Michele a San Giovanni Abate, ricostruzione del monastero |
1969 | Abbandono del sito e degrado degli eremi |
1997 | Riapertura della chiesa abbaziale e fondazione della comunità monastica |
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