Escursione a Panarea: Cosa Vedere nell'Isola più Chic delle Eolie
Unica ed esclusiva, l’isola di Panarea può essere considerata il gioiello dell’arcipelago delle Eolie. Famosa in tutto il mondo grazie al turismo internazionale perlopiù di lusso, attira il jet-set americano ed europeo grazie alla sua invidiabile posizione. Bagnata da acque cristalline, Panarea è una delle perle delle Eolie, frequentata d’estate da personaggi di spicco del mondo dello spettacolo italiani e internazionali che ne hanno fatto la destinazione più chic ed esclusiva dell’intero arcipelago.
A Panarea ci si gode la vacanza perlopiù in relax, in terrazza, gustando un aperitivo o una granita, oppure a bordo di uno dei tanti yacht che riempie il porticciolo. Panarea è una meta prettamente estiva, ma si fa piacere anche in primavera e nella tarda estate. Il clima mediterraneo, mite, secco nella bella stagione, favorisce l’allungamento della stagione turistica fino a 6-7 mesi, ideale per chi vuole prenotare un giro in barca intorno all’isola e fare un bagno nel suo mare. Al di fuori dei picchi stagionali quindi l’isola di Panarea è assolutamente godibile, fresca, da vivere in pace. L’isola è l’ideale per una fuga romantica oppure per godersi il relax durante le ore del giorno, facendo il bagno in un mare pulito e dal fondale cristallino. Anche come destinazione per un viaggio di nozze, soprattutto se si proviene dalla Sicilia.
Come Arrivare e Muoversi a Panarea
Gemma tra le più preziose del Mar Tirreno a nord della Sicilia, Panarea è la più antica isola delle Eolie, un vulcano inattivo di circa 420 metri e con una superficie di appena 3,4 chilometri quadrati che, insieme agli isolotti di Spinazzola, Basiluzzo e Lisca Bianca, crea un piccolissimo arcipelago incastonato tra Lipari e Stromboli. Proprio in virtù delle sue origini vulcaniche, peraltro, la località regala agli ospiti diffuse sorgenti termali e fumarole che ne fanno un angolo di paradiso da visitare almeno una volta nella vita.
Per raggiungerla è necessario compiere un viaggio a più tappe con prima fermata a Catania, aeroporto di riferimento per tutti gli itinerari con destinazione Eolie. Da qui, una navetta o un taxi privato collegano lo scalo al porto di Milazzo con un trasferimento di poco più di due ore, ma in alternativa è possibile sbarcare anche a Palermo e allungare il tragitto di circa mezz’ora. Il porto, infine, è il punto di partenza per tanti traghetti e aliscafi che, con una navigazione di novanta minuti, permettono di attraccare alla riva opposta. Il modo più veloce per arrivare a Panarea è con l’aliscafo da Milazzo.
Una volta messo piede sull’isola, il territorio colpisce immediatamente per l’assenza di vere e proprie strade asfaltate, sostituite invece da mulattiere e minuscoli vicoli che percorrono Panarea creando affascinanti scorci ovunque si diriga l’occhio. Ci si dovrà quindi muovere a piedi, oppure approfittando dei golf cart che fungono da taxi. Le modeste dimensioni dell’isola permettono di girarla completamente a piedi ma ciò non toglie la possibilità di prendere il classico e pittoresco taxi eoliano, un’apetta sapientemente adibita al trasporto di persone o le classiche macchine elettriche. L’esplorazione non può però non prevedere anche piccole escursioni al largo delle coste, da effettuare in barca.
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Cosa Fare e Cosa Vedere a Panarea
Frequentata tutta l’estate da personaggi pubblici, celebrità ed esponenti del mondo dello spettacolo, l’isola di Panarea è indubbiamente la più chic dell’intero arcipelago delle Eolie. Boutique e locali alla moda, tuttavia, non sono l’unica attrazione che è possibile inserire nel proprio itinerario alla scoperta di questo affascinante territorio. Eppure l’abitato risplende ed è diverso dal colore quasi uniforme delle altre isole dell’arcipelago delle Eolie. Semplici edifici bianchi circondati da fiori e giardini. La vita notturna ovviamente propone diverse opportunità di divertimento. L’isola non è deturpata da alberghi eccessivi e tutto sembra immerso all’interno dell’ambiente naturale.
L’esplorazione può ad esempio partire da San Pietro, il centro della vita mondana contraddistinto da piccole case bianche e azzurre che incorniciano ogni vicolo, dove si trovano anche una piccola chiesa e un museo. San Pietro è il centro dell'Isola, in cui si trova il molo adibito allo sbarco di navi e aliscafi. Quando si arriva in barca, si attracca al porto di San Pietro, centro logistico principale per tutte le attività legate al turismo. È proprio la Contrada San Pietro con il suo labirinto di viuzze e vicoli a rappresentare il cuore dell’isola: i giardini e le terrazze sono immersi all’interno di una vegetazione fatta di olivi, palmeti e bouganville. Il nome della contrada prende nome da San Pietro che è naturalmente il patrono, nella chiesetta di San Pietro, anch’essa bianca, risalendo sulla strada di montagna che conduce alla vetta di Panarea, si tiene la processione per il santo patrono durante il 29 giugno, che prevede uno spettacolo di fuochi artificiali sul mare.
Percorrendo la stradina che conduce verso la montagna si entra nel centro del paese. L’abitato si sviluppa lungo un dolce pendio sormontato da terrazzamenti che venivano utilizzati a scopo agrario. Le case mantengono un’architettura dal tipico colore bianco e percorrendo la strada a monte si incontra la chiesetta di San Pietro. Tra le vie che compongono l’abitato di San Pietro, trova spazio il piccolo museo di Panarea, sede distaccata del museo Barnabò Brea di Lipari. Al museo sono esposti rinvenimenti che raccontano sia la storia geologica che quella umana con reperti risalenti al Neolitico e alla media età del Bronzo, quasi tutti rinvenuti nel villaggio preistorico di Capo Milazzaese.
Chi ricerca una passeggiata nella natura, inoltre, può prendere la Contrada Drautto, una stradina che parte dal centro abitato e si immerge nella rigogliosa macchia mediterranea. Risalendo su per la strada si può ammirare uno spettacolare panorama sulle altre isole, c’è una riserva naturale adatta per bird watching, ma anche per percorsi di trekking. La Contrada di Drautto: un suggestivo manipolo di case sparse che si allunga nel perimetro costiero dell’isola. Il nome della contrada testimonia il suo passato, luogo di ancoraggio per pirati e corsari saraceni.
Un’altra località da visitare è indubbiamente il villaggio preistorico di Capo Milazzese, un’area abitata fin dall’età del bronzo quando, su questa lingua di terra, dovevano sorgere una ventina di capanne protette da una cinta muraria, ancora oggi visibile nei suoi resti. Procedendo ancora in avanti si trovano i resti del villaggio dell’età del bronzo, costruito interamente di capanne, una testimonianza dell’importanza costante avuta dalle Eolie nel passato. L’area ha permesso di rinvenire diversi reperti archeologici, soprattutto cocci di vasi e utensili che ora sono esposti presso il museo di Lipari.
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Non mancano poi numerosi indirizzi per degustare le ricette tipiche del posto a pranzo e a cena, insieme agli indirizzi da frequentare dopo il calar del sole per un buon drink a conclusione della giornata. Parliamo ad esempio della Trattoria da Paolino, del Ristorante Cusiritati, del Ristorante da Pina o dell’Eoliano, insieme a bar come il Rhum e Pera, ospitato su una vera barca a vela, oppure il Raya, dove la musica suona fino all’alba su una terrazza che regala un panorama mozzafiato.
Gli Isolotti di Panarea
L'apparato vulcanico complessivo si deve ritenere il più antico rispetto agli altri delle Eolie e del vulcano originale rimane solo la parte orientale perché quella occidentale ha subìto diversi sprofondamenti che hanno ridotto di molto la primitiva superficie dell' isola. Una spaventosa eruzione nella notte dei tempi frantumò l'isola e originò Panarea e gli scogli che le stanno intorno, come un piccolo "arcipelago nell'arcipelago": Basiluzzo, il più grande; Dattilo, con la sua minuscola spiaggia; Lisca Bianca, con l'acqua scaldata da fumarole subacquee; Lisca Nera e le Formiche.
- Basiluzzo: è situato a circa 2 miglia a nord-est di Panarea e si estende su una superficie di 300 mq, rappresentando l’isolotto disabitato più grande delle Isole Eolie. A 20 minuti dalla costa di Panarea, è uno scoglio di roccia eruttiva, talmente grande che in passato era addirittura abitato. Oggi, fra le sue coste a strapiombo, ci sono soltanto piccole coltivazioni di capperi.
- Lisca Bianca: deve il suo nome al caratteristico colore chiaro delle rocce, risultato delle alterazioni chimiche prodotte dalle fumarole acide. L’intera isola, infatti, è probabilmente ciò che resta delle antiche bocche vulcaniche di Panarea, formatesi circa 130 mila anni fa. Proprio non lontano da Lisca Bianca è possibile, infatti, osservare milioni di bollicine che risalgono in superficie. Ciò che tuttavia rende Lisca Bianca un isolotto eccezionale è la grotta che si trova al suo interno, conosciuta come Grotta degli Innamorati, meta ambita dai visitatori più romantici che tengono in vita la leggenda che ha dato il nome a questo luogo affascinante.
Le Spiagge di Panarea: Un Paradiso di Acque Cristalline
Una vacanza a Panarea è anche (e soprattutto) mare. L’isola offre infatti spiagge paradisiache bagnate da acque cristalline, dove concedersi lunghe ore di sole e relax con rinfrescanti bagni nel Tirreno. Le calette e le spiagge di Panarea possiamo definirle come un cabaret di pasticcini tra i quali è difficilissimo scegliere: sarà accontentato sì chi è in cerca di relax, ma anche chi ama vivere con la testa non tra le nuvole ma sott’acqua come la sottoscritta.
- Spiaggia di Punta Milazzese: vicino al villaggio preistorico precedentemente menzionato e formata da un arenile di ciottoli e sassolini.
- Cala Junco: è unanimemente considerata uno dei posti più incantevoli dell’isola: una baia protetta da alte scogliere e pareti rocciose che creano uno scenografico anfiteatro affacciato su un paesaggio indimenticabile. La suggestiva Cala Junco non è troppo distante, con la sua forma a mezzaluna, confinata da scogli molto suggestivi che creano una specie di piscina dove fare il bagno in tutta tranquillità. Probabilmente questa spiaggia è tra le più belle dell’intero arcipelago delle Eolie proprio grazie alla colorazione dei fondali.
- Cala degli Zimmari: chi preferisce la sabbia può scegliere Cala degli Zimmari, l’unica a presentare un fondale che degrada lentamente verso l’orizzonte e, proprio per questo, adatta anche alle famiglie con bambini piccoli. Non lontano si trova una caletta sabbiosa, molto amata dai turisti, caletta degli Zimmari dove si può fare il bagno nel mare.
- Cala Bianca e Calcara: al contrario, se si preferiscono trekking e contesti più selvaggi, la destinazione perfetta è senza dubbio Cala Bianca, dove ancora oggi sono visibili i resti dell’attività vulcanica esattamente come a Calcara, nata su un cratere spento e luogo ideale per assistere allo spettacolo delle fumarole.
Tabella Riepilogativa delle Principali Attrazioni di Panarea
Attrazione | Descrizione | Caratteristiche |
---|---|---|
San Pietro | Centro principale dell'isola | Porto, negozi, ristoranti, movida |
Drautto | Contrada pittoresca | Case sparse, atmosfera tranquilla |
Villaggio Preistorico di Capo Milazzese | Sito archeologico | Resti di capanne dell'Età del Bronzo |
Cala Junco | Spiaggia iconica | Baia a forma di anfiteatro, acque cristalline |
Cala degli Zimmari | Spiaggia di sabbia | Ideale per famiglie con bambini |
Basiluzzo | Isolotto vulcanico | Grotte, formazioni rocciose, resti romani |
Lisca Bianca | Isolotto con fumarole | Acque termali, Grotta degli Innamorati |
Una tipica giornata a Panarea potrebbe iniziare con la colazione su una terrazza affacciata sul mare, prima di una passeggiata lungo la spiaggia e un’ora o due passate a rilassarvi o a divertirvi tra le onde. Dopo un pranzo al sacco in spiaggia o sulla terrazza privata, un pomeriggio in piscina o la lettura di un libro potrebbe essere seguita da un’altra passeggiata, quando lo sciame dei turisti si fa meno insistente. Poi un aperitivo in riva al porto e la cena sulla terrazza del ristorante sono il modo perfetto per concludere la giornata.
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