Albergo Atene Riccione

 

Consigli per Escursioni ad Anello in Veneto e Friuli Venezia Giulia

Lo ammettiamo: abbiamo un vero e proprio debole per i giri ad anello. E’ più forte di noi. Ne escono solitamente giri strepitosi.

Davanti avevamo un’estate di incertezze: cosa avremmo potuto fare? Di sicuro molti di noi amanti della vita all’aria aperta e del piacere di camminare, non vedevamo l’ora di sfuggire alla claustrofobia delle limitazioni di movimento per farci una sana camminata su un sentiero e respirare a pieni polmoni quel distanziamento dagli assembramenti urbani che eviteremmo volentieri da sempre.

Da qui l’idea di fare la nostra piccola parte proponendo l’anello escursionistico come strumento valido per conoscere un territorio. Così è nato Fatti ad Anello - anelli d’autrice e d’autore per una sana scoperta delle terre alte, che quasi subito, visto il favorevole riscontro, abbiamo trasformato in un’autonoma rubrica di Fatti di Montagna.

Siamo partiti con Paolo Paci che ci spiegava che “hanno sempre qualcosa di magico, gli anelli. Che siano mitici come quelli di re Salomone e della saga dei Nibelunghi, o reali come quelli che ci legano indissolubilmente (o quasi) a un’altra persona, gli anelli rappresentano la circolarità della vita, l’eterno ritorno, la perfezione geometrica di un destino che si compie. Forse è per questo che amiamo tanto gli anelli escursionistici.

Inizia l’autunno, una stagione stupenda per camminare in montagna e sempre più sfruttata per il trekking. Le giornate sono più corte, è vero, ma le valli si vestono di colori regali: rossi, gialli, oro… Il silenzio si riallunga dolce anche nei luoghi che sono stati più affollati. Ecco allora che ci piace l’idea di ripartire, o meglio continuare, con altri trekking ad anello d’autrice e d’autore: per una sana scoperta delle terre alte anche d’autunno.

Leggi anche: Dolomiti: Trekking al Sass Putia

Escursioni ad Anello nelle Dolomiti Orientali

Dopo cinque anni dalla pubblicazione della prima edizione, Escursioni ad anello nelle Dolomiti Occidentali ritorna nelle librerie con itinerari rivisti, rinnovato apparato fotografico e dati aggiornati sugli accessi e lo stato di manutenzione dei sentieri. Non si tratta però solo di un’operazione compiuta davanti a uno schermo oppure avendo di fronte soltanto una cartina, perché gli autori quei sentieri e quegli itinerari, in questi anni hanno continuato a percorrerli e a raccontarli, con un’attenzione e un entusiasmo che traspaiono anche nelle righe del volume. 66 escursioni in 8 diversi gruppi: Dolomiti di Brenta, Latemar, Catinaccio, Sassolungo, Odle-Puez-Putia, Sella, Marmolada, Pale di San Martino.

Escursioni ad Anello in Friuli Venezia Giulia

In questo articolo voglio portarvi con me fra le Alpi Carniche e le Alpi Giulie con una selezione di escursioni ad anello in Friuli Venezia Giulia. Dieci percorsi circolari di difficoltà diverse, così che ognuno possa trovare quello più adatto al proprio livello di allenamento. Gli itinerari circolari sono i miei preferiti in montagna: iniziano e si concludono nello stesso punto ma spesso attraversano zone molto diverse fra loro. Mi danno l’idea di poter esplorare dei piccoli universi cambiando paesaggio, ambiente e panorama in poche ore.

I sentieri naturalistici di Subît (Attimis, UD)

Una strada tutta curve di nove chilometri da Attimis porta al piccolo paese di Subît, fra le Prealpi Giulie, un posto dove difficilmente si passa per caso. A Subît ci sono ben tre sentieri ad anello, facilissimi e particolarmente belli in primavera o autunno: il Sentiero delle Agane, il Sentiero dei Folletti e il Sentiero della Strega. Sono tre percorsi naturalistici interessanti sia per i bambini che per gli adulti, intervallati da cartelli che invitano a osservare le piante alimentari, le erbe medicinali e le piante tossiche del bosco.

Vi suggerisco di fare queste tre camminate in periodi dell’anno diversi, in modo da apprezzare il passaggio delle stagioni. Il dislivello è minimo e i sentieri di una facilità che non lascia spazio a scuse.

  • Difficoltà: tutti e tre sono di livello facile
  • Punto di partenza: Subît (Attimis, UD). Vicino alla chiesa del paese c’è un piccolo parcheggio

Vicino al bar del paese c’è una cassetta con la mappa dei sentieri, comunque ben segnalati dai cartelli colorati.

Leggi anche: Rifugio Nuvolau: come arrivarci

  • Sentiero delle Agane, dedicato alle piante alimentari (cartelli colore verde):
    • Lunghezza: 3,9 km
    • Dislivello: 178 m D+; 168 m D-
    • Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 min
  • Sentiero della Strega, dedicato alle piante tossiche (cartelli colore blu):
    • Lunghezza: 2,6 km
    • Dislivello: 118 m D+; 123 m D-
    • Tempo di percorrenza: 1 ora e 15 min
  • Sentiero dei Folletti, dedicato alle piante medicinali (cartelli colore rosso):
    • Lunghezza: 4 km
    • Dislivello: 250 m D+; 246 m D-
    • Tempo di percorrenza: 1 ora e 40 min
  • Mappa Tabacco 026 - Prealpi Giulie e Valli del Torre
  • Periodo consigliato: primavera, estate, autunno
  • Consigli utili: i sentieri sono molto semplici e adatti anche ai bambini. Consigliate scarpe da ginnastica o da escursione, repellente per le zanzare.

L’anello di Pinzano al Tagliamento (PN)

Una delle camminate più belle che ho fatto in primavera, ma che vi consiglio senz’altro anche in altri periodi. Percorrendo l’anello di Pinzano al Tagliamento, vicino a Spilimbergo, sembra di trovarsi a molti chilometri dal primo centro abitato: il sentiero è in buona parte nel sottobosco che circonda la cittadina, sale e scende, costeggia il bacino d’acqua della cascata Sflunc, attraversa il bosco fino al borgo Cja Ronc e prosegue fino all’Ossario Militare di Col Pion, dove ci si affaccia sul letto del fiume Tagliamento. La vista da qui è impareggiabile. Il percorso è di nove chilometri, ma perfettamente godibile per tutta la famiglia: un’escursione ad anello perfetta soprattutto per una giornata di primavera, quando l’aria si fa tiepida e il cielo dà l’addio all’inverno.

  • Difficoltà: facile
  • Punto di partenza: centro di Pinzano al Tagliamento
  • Mappa Tabacco 028 - Val Tramontina, Val Cosa, Val d’Arzino
  • Sentiero CAI 822
  • Lunghezza: 9,4 km
  • Dislivello: 449 m D+, 456 D-, alcuni saliscendi
  • Tempo di percorrenza: 3 ore 15 minuti
  • Periodo consigliato: tutto l’anno
  • Consigli utili: chi vuole fare questa camminata per rimettersi in forma potrebbe trovare utili dei bastoncini da escursione per aiutarsi sui saliscendi.

Itinerario ad anello della Valle dei Musi (Lusevera, UD)

Un’escursione ad anello ai piedi del Monte Musi, a sud del Parco Naturale delle Prealpi Giulie. Il sentiero naturale della Valle dei Musi è ampio, erboso, in falsopiano. L’ideale probabilmente sarebbe farlo in primavera o estate, con i prati e le fronde degli alberi al massimo del verde, ma anche in inverno ha un suo fascino. Silenzioso, poco frequentato, perfetto per chi vuole mettere in pace i pensieri. Si parte da Simaz e si cammina sempre dritti nella vallata.

A tre quarti del percorso c’è un posto che fa venir facilmente la voglia di fermarsi o tornare da queste parti per più di un’escursione di qualche ora: l’Agriturismo La Alegra. Una locanda per pranzare con prodotti del territorio e dove fermarsi a dormire per guardar le stelle: sul terreno nei dintorni dell’agriturismo ci sono quattro casette con tetto trasparente. (Per pernottare è necessario il sacco a pelo, sappiatelo). Una sosta per un caffè e per coccolare i mici dell’agriturismo e poi si riparte, via dritti fino al Pian dei Ciclamini dove c’è un rifugio escursionistico. Arrivati lì si torna indietro sul percorso 710 e si torna al punto di partenza.

  • Difficoltà: facile
  • Punto di partenza: frazione di Simaz, Lusevera (UD)
  • Mappa Tabacco 026 - Prealpi Giulie Val del Torre oppure Tabacco 027 - Canìn, Val Resia, Parco Naturale delle Prealpi Giulie
  • Sentieri CAI 719 e 710
  • Lunghezza: 12,9 km
  • Dislivello: 515 m D+ / D-
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Periodo consigliato: primavera e inizio estate.

Escursione ad anello sul Monte Matajur (Cividale del Friuli, UD)

Uno dei percorsi ad anello più conosciuti della mia regione, che si potrebbe inserire in una lista dei “classici” insieme al giro dei Laghi di Fusine e all’anello del Monte Cuarnan, di cui parleremo fra poco. Il monte maggiore di Cividale (Mont Major, da cui il nome Matajur) è un punto panoramico d’eccezione sui colli cividalesi e le Alpi Giulie. Nelle giornate più terse dicono si riesca a vedere l’orizzonte fino a Caporetto. A me non è ancora capitato, ma magari voi sarete più fortunati. La camminata intorno al monte erboso conduce in vetta alla Chiesetta del Redentore, dove nel weekend può capitare di assistere alla messa. Il contesto è molto suggestivo e anche per i laici più convinti credo faccia un certo effetto assistere alla celebrazione in tre lingue (italiano, sloveno e tedesco) sbirciando gli scarponi da montagna del parroco che sbucano da sotto la tunica.

Per arrivare in cima ci sono vari percorsi, potete scegliere sulla cartina quello più adatto a voi. Io ho deciso di partire dal Rifugio Pelizzo e fare un’escursione ad anello seguendo il sentiero naturalistico a sinistra (CAI 750 e 725). L’ultima parte della salita è un po’ ripida da questa parte, ma fattibile. Per la discesa invece ho deciso di seguire il sentiero 736 che taglia l’anello a metà, anziché fare il percorso completo. Qui di seguito vi propongo la mia versione, ma procurandovi una cartina potete scegliere molte altre varianti.

Leggi anche: Mar Morto: Consigli per l'escursione

  • Difficoltà: facile
  • Punto di partenza: Rifugio Pelizzo, località Montemaggiore, Savogna (UD)
  • Mappa Tabacco 041 - Valli del Natisone, Cividale del Friuli, Monte Nero
  • Sentieri CAI 750, 725, 736
  • Lunghezza: 6,4 km
  • Dislivello: 332 m D+ / D-
  • Tempo di percorrenza: 2 ore 20 minuti
  • Periodo consigliato: da aprile a novembre
  • Consigli utili: io non l’ho mai fatto perché sono sempre stata sul Matajur in estate, ma so che questa escursione si può fare anche nel periodo invernale, con le ciaspole.

Giro del Monte Cuarnan (Montenars, UD)

Il Monte Cuarnan (1372 m) è il simbolo della zona di Gemona del Friuli e dintorni, la sua forma è famigliare ancor prima di raggiungere la vetta. È infatti la prima altura che si avvista chiaramente dall’autostrada Udine-Tarvisio, fa quasi da bussola alle uscite in montagna perché segna il passaggio dalla pianura friulana alle Prealpi Giulie. Uno degli aspetti interessanti del percorso ad anello sul Monte Cuarnan secondo me è che dà molto il senso del traguardo, anche per chi non cammina in montagna molto spesso. La chiesa del Redentore che si vede da sotto è proprio in cima al monte; raggiungerla partendo da Montenars è una bella soddisfazione perché nonostante l’altitudine modesta si percorre un bel dislivello. E poi la vista dalla cima è davvero notevole: guardando verso valle si vede tutta la zona di Tarcento, Magnano in Riviera, Artegna e ben oltre, se la giornata è tersa; sul lato nord invece si erge il Monte Chiampon (1709 m). Il sentiero è piacevole e ben segnalato; in generale non è una camminata particolarmente difficile, salvo per il dislivello che richiede un po’ di allenamento.

  • Difficoltà: intermedio
  • Punto di partenza: frazione Jouf di Montenars (UD)
  • Sentieri CAI 715, 714
  • Mappa Tabacco 026 - Prealpi Giulie Val del Torre
  • Lunghezza: 7,5 km
  • Dislivello: 810 m D+ / D-
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Periodo consigliato: la guida escursionistica che uso di solito consiglia l’escursione soprattutto a inizio estate, quando fioriscono le orchidee e i gigli selvatici. Anche in autunno però è molto godibile, quando le mattinate iniziano ad essere più fresche. Meglio evitare invece le giornate estive molto calde, perché il percorso è molto soleggiato.
  • Consigli utili: se fate il giro ad anello in senso orario, è utile avere i bastoncini da trekking. Quando dalla chiesetta del Redentore si imbocca il sentiero 714 per la discesa, c’è un tratto in cresta che può dare un po’ fastidio se soffrite di vertigini. Ad ogni modo è solo una questione di visuale, non è assolutamente pericoloso.

Puanina Tour: trekking ad anello sull’Alpe di Ugovizza (UD)

Il Puanina Tour è un percorso ad anello fra le malghe e i rifugi della magnifica Alpe di Ugovizza, un’area circondata dalla Foresta millenaria di Tarvisio e vicina al confine con l’Austria. È un trekking per chi ama la natura e i sapori locali, un connubio che qui trova una delle sue espressioni migliori. In totale il Puanina Tour è di 18,5 km, ma ognuno può trovare il compromesso più adatto per sé sulla distanza da percorrere.

Anello delle malghe di Ugovizza in estate

Per fare questo percorso si può partire dal centro di Ugovizza a piedi per fare il giro lungo delle malghe, oppure raggiungere in auto i parcheggi in quota seguendo Via Uque. Il Puanina Tour unisce le malghe con diversi sentieri, per cui potete scegliere quello che preferite: all’imbocco di Via Uque c’è una cartina che indica le distanze e se decidete di salire con l’auto il parcheggiatore probabilmente vi darà anche una piccola mappa con le informazioni turistiche. Se è la prima volta che venite da queste parti, potreste fare il giro Malga Priu-Rifugio Gortani-Agriturismo Gaccerman: sono le tre malghe più verso valle e la camminata non è particolarmente difficile, pur essendo lunga. A chi invece preferisce un giro a quota più alta o più sfidante consiglio invece di proseguire la lettura nel prossimo paragrafo.

  • Difficoltà: intermedia (per la lunghezza)
  • Punto di partenza: Parcheggio P2 su Via Uque, Ugovizza (UD)
  • Mappa Tabacco 019 - Alpi Giulie occidentali e Tarvisano
  • Tappe del percorso: parcheggio P2 - Malga Priu - Rifugio Gortani - Agriturismo Gaccerman - P2
  • Lunghezza: 13 km
  • Dislivello: 668 m D+ / D-
  • Tempo di percorrenza: 4 ore 35 minuti
  • Periodo consigliato: estate
  • Consigli utili: il percorso è facile ma suggerisco di avere comunque un minimo di equipaggiamento da escursione: scarpe adatte, bastoncini da trekking, giacca a vento o gilet, borraccia. In estate consiglio vivamente di portare un repellente per le zecche. Io uso il Jungle Formula 4 che è molto efficace.

Anello delle malghe di Ugovizza in inverno

In inverno l’Alpe di Ugovizza è un incanto di silenzio. Per questo percorso con i ramponcini o le ciaspole si arriva in auto all’ultimo parcheggio di Via Uque, il P6 (parcheggio di servizio del Rifugio Nordio Deffar). Si seguono le indicazioni del sentiero 507 verso la Sella Pleccia e la chiesa della Madonna della Neve. All’inizio si attraversano tratti di bosco, nell’aria si sprigiona l’odore del legno umido. Man mano che si sale e in prossimità della Sella la neve diventa meno battuta, ma i cartelli aiutano a orientarsi. Il bosco si dirada e lascia spazio a prati ampli e candidi, il riverbero è forte in una giornata soleggiata. Alla sella ci si trova con un piede in Italia e uno in Austria, si prosegue verso sinistra in direzione della chiesa; il sentiero continua a salire. Madonna della Neve è in cima a un’altura spazzata dal vento, il tavolino e le panche lì vicino sono quasi sotterrate nel bianco. Quel giorno c’era troppa aria per cui dopo qualche foto scendo di corsa verso Sella Bistrizza per cercare riparo vicino ai casolari chiusi, in balia delle intemperie. Dopo una sosta inizia l’ultima parte del percorso ad anello sul sentiero 403-507 fino al Rifugio Nordio Deffar e infine al parcheggio.

  • Difficoltà: escursionistico (con la neve)
  • Punto di partenza: Parcheggio di servizio Rifugio Nordio Deffar (P6), Ugovizza (UD)
  • Sentiero CAI: 597, 403
  • Mappa Tabacco 019 - Alpi Giulie occidentali e Tarvisano
  • Lunghezza: 7,4 km
  • Dislivello: 549 m D+ / D-
  • Tempo di percorrenza: le mappe indicano 3 ore 5 minuti ma con la neve alta e poco battuta ci vuole più tempo
  • Consigli utili: per fare questo giro in inverno è necessario portare ramponcini o ciaspole e bastoncini da trekking. Se la giornata è molto soleggiata non dimenticate anche crema solare e occhiali da sole.

Anello della Val Dolce da Casera Cason di Lanza (Paularo, UD)

Passo Cason di Lanza, tra Pontebba e Paularo, è un punto interessante da cui iniziano un sacco di escursioni fra le Alpi Carniche orientali. Si parte da Casera Cason di Lanza imboccando il Sentiero del formaggio (CAI 458) che si arrampica sui prati alle spalle della malga e si dirige verso Sella di Val Dolce. La prima parte della camminata è panoramica, gli alpeggi rigogliosi suggeriscono il perché del nome del percorso. Sullo sfondo troneggia la Creta d’Aip con la sua torre di 2191 m. Arrivati alla Sella, si prosegue a sinistra sulla Traversata Carnica (Karnischen Höhenweg, troverete cartelli in tedesco perché a questo punto gli scarponi sono già in territorio austriaco). Il sentiero cambia completamente, si fa duro e roccioso, a mezza costa sul fianco della montagna. A destra si ergono il Monte Zermula (2143 m) e il Zuc della Guardia (1914 m), di cui si scorgono le croci di vetta. Sul cammino si incontrano due segnali che indicano i sentieri in salita verso la cima della Creta d’Aip: se non avete intenzione di raggiungere la vetta, poco dopo il secondo c’è un bivio per iniziare la discesa sul Sentiero dell’Amicizia (CAI 439).

Il Classico Giro ad Anello delle Tre Cime di Lavaredo

Il classico giro ad anello delle Tre Cime ha come base di partenza il famoso Rifugio Auronzo, qui è presente un’enorme parcheggio dalla quale partono numerosi sentieri (vedi il nostro articolo “Cadini di Misurina”).

Per raggiungere questo parcheggio con la vostra auto dovete mettere in conto il pagamento di un pedaggio (circa 30 euro/auto) obbligatorio che sarà da effettuare presso un casello con sbarra posto all’imboccatura della strada panoramica appena dopo il Lago d’Antorno.

Purtroppo a causa dell’enorme afflusso di turisti durante i periodi di alta stagione ha reso obbligatoria questa scelta, vi consigliamo anche di arrivare di prima mattina in quanto una volta raggiunte il numero massimo di “entrate” il casello viene chiuso rendendo impossibile raggiungere in auto il parcheggio del Rifugio Auronzo. Il sentiero da percorrere parte proprio nei pressi del Rifugio Auronzo ed è il CAI 101, questo è relativamente semplice e possono percorrerlo anche le persone meno allenate.

Seguendo questo percorso raggiungerete in poco tempo il Rifugio Lavaredo, posto proprio sotto la Cima Piccola.

Da qui il sentiero prosegue e una volta superato un piccolo dislivello raggiungerete la Forcella Lavaredo, da questo rialzo naturale potrete ammirare le Tre Cime alla vostra sinistra e il distante Rifugio Locatelli alla vostra destra.

Questa sarà la nostra destinazione principale e già da ora, proseguendo sempre per il sentiero CAI 101, avrete modo di osservare una delle viste più iconiche delle Dolomiti.

Una volta raggiunto il rifugio Locatelli, posto a 2.450 m.t.

Guide e Autori di Escursioni

Diverse guide escursionistiche sono state scritte da esperti e appassionati della montagna. Tra questi:

  • Naturalista padovano amante della montagna sin da bambino: Appassionato di natura a tutto tondo e di fotografia. Scrittore di guide escursionistiche, ha all’attivo anche introduzioni naturalistiche e alcuni articoli e reportage su riviste di settore. Membro del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Operatore Regionale Tutela Ambiente Montano del CAI, si occupa anche della comunicazione social per il CAI Veneto.
  • Nato nel 1968 a Foligno (PG), vive in provincia di Brescia: Dopo aver conseguito la laurea in Astrofisica presso l’Università di Padova si è trasferito a Brescia dove svolge l’attività professionale di Guida Ambientale Escursionistica (AIGAE). La frequentazione dei corsi di roccia e di arrampicata sportiva con la Scuola di Alpinismo F. Piovan del CAI di Padova e la permanenza come ufficiale istruttore presso la Scuola Militare Alpina di Aosta, dove ha frequentato il 159° Corso AUC, hanno rappresentato l’inizio dell’attività alpinistica. La passione per la storia dell’alpinismo e i percorsi poco frequentati lo hanno portato a interessarsi alle vie normali delle cime, salendo fino a oggi centinaia di vette dell’arco alpino, dal Monte Bianco alle Dolomiti Friulane. Dal 2005 gestisce il sito web vienormali.it dedicato alle vie normali alle cime dell’arco alpino e dal 2012 il sito 3000dolomiti.it dedicato alle cime dolomitiche di oltre i 3000 m di altezza. Nel 2007 ha pubblicato con Nordpress Edizioni la sua prima guida Vie Normali delle Dolomiti - Marmolada su 102 cime nel gruppo della Marmolada e nel 2012 i primi libri 3000 delle Dolomiti e 111 Cime attorno a Cortina con Idea Montagna Editoria e Alpinismo, seguiti da altre guide delle collane “Via normali” e “Sentieri d’autore”. Dal 2014 è Socio Accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna).

Alcuni titoli di guide escursionistiche:

Titolo Collana Anno
La montagna spiegata ai bambini Cultura & Benessere 2022
Escursioni a Cortina e Misurina 2a ed. Sentieri d’autore 2021
Walks in Cortina and Misurina Sentieri d’autore 2021
Wanderungen in Cortina und Misurina Sentieri d’autore 2021
Escursioni in Lagorai e Cima d’Asta 2a ed. Sentieri d’autore 2021
Sentiero Italia CAI vol. 12 Sentiero Italia Cai 2021
3000 delle Dolomiti 4a ed. Vie normali 2022
Sentiero Italia CAI vol.

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