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Escursione ai Corni di Canzo: Un Percorso Dettagliato

I Corni di Canzo, situati nel cuore del triangolo lariano, offrono un'ampia gamma di itinerari adatti a tutti i livelli di esperienza. Questo articolo descrive un percorso dettagliato, analizzando le difficoltà, le tappe principali e fornendo consigli utili per affrontare al meglio questa escursione.

Punto di Partenza: Fonti del Gajum

Il percorso inizia dalle Fonti del Gajum (485 m), una località di Canzo (CO). Qui è possibile lasciare l'auto nei parcheggi vicini, anche se è consigliabile arrivare presto, soprattutto nei fine settimana.

Prima Tappa: Prim'Alpe

Dal parcheggio presso le Fonti Gajum, si imbocca la strada acciottolata che attraversa il torrente Ravella e piega a sinistra salendo a lambire una grande casa. Si continua lungo la strada e, dopo alcuni pendii prativi, si rientra nel bosco seguendo la destra orografica della Val Ravella, fino alla grande ed antica cascina di Prim’Alpe. Di fronte alla cascina si trova una bellissima fontana con vasca monolitica di granito ove rinfrescarsi e far provvista d’acqua. Nella cascina ristrutturata, l’ERSAF (Ente Regionale Servizi Agricoltura e Foreste) ha ricavato un punto informativo che merita senz’altro una visita.

  • Parcheggio alle Fonti di Gajum
  • Agriturismo In Valentina (possibile spuntino e acquisto di formaggio)
  • Prim'Alpe (720 m) con fontana, prato e ristoro

Verso il Rifugio S.E.V.

Lasciata Prim’Alpe, proseguiamo sulla strada acciottolata e, dopo un breve tratto pianeggiante, riprendiamo la salita arrivando presso la cappelletta votiva dedicata a San Gerolamo. Dopo una curva pronunciata presso un cartello indicatore che segnala la diramazione di un sentiero sulla sinistra (indicazione Sentiero n°5 CORNI). abbandoniamo la strada. Si prosegue sempre sulla Via per le Alpi fino a un bivio dove si trovano le prime indicazioni per il sentiero n°5 verso il rifugio S.E.V. Questo tratto è prevalentemente riparato sotto gli alberi. Ancora pochi minuti e si giunge al rifugio S.E.V.

Salita ai Corni

Alle spalle dell’edificio il sentiero taglia in obliquo verso destra, raggiungendo in breve la Forcella dei Corni 1300 m, che separa il Corno di Canzo centrale, a sinistra, da quello occidentale a destra. Dal valico possiamo raggiungere abbastanza facilmente la cima del Corno centrale: seguiamo la buona traccia che, verso sinistra, si attiene al crinale di boscaglia e roccette affioranti. Aggirato con prudenza un piccolo spuntone calcareo, proseguiamo facilmente tenendo infine il versante destro (Sud) della cresta fino al ripido pendio erboso che porta sotto le rocce terminali. Seguendo la traccia si toccano le roccette e lungo un sistema di cenge a zig zag (segnalazioni con vernice rossa) si giunge in breve alla croce sommitale.

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La discesa si compie per la stessa via tornando alla Forcella dei Corni. Questo pur breve tratto è da consigliare ad escursionisti esperti e da affrontarsi con rocce asciutte.

Discesa e Rientro

Dalla Forcella dei Corni iniziamo la discesa rientrando nell’alta Val Ravella. Un comodissimo sentiero scende a tornanti nel bosco e raggiunge l’ampia sella della Colma di Val Ravella, nei cui pressi si trova un monumentale faggio (cartello indicatore). Sempre comodamente proseguiamo a scendere piegando verso destra fra faggi, noccioli, maggiociondoli e sorbi montani. Con piacevolissimo cammino, sorvegliati dalle rupi dei Corni di Canzo, giungiamo al grande complesso di Terz’Alpe, dove si trova un rifugio agrituristico e dove termina la strada proveniente da Gajum. Prendiamo a destra la larga carrareccia che in piano entra nel grandioso bosco e, poco dopo, eccoci a passare presso quel che resta delle costruzioni di Second’Alpe.

Tappe Durante la Discesa

  • Colma di Val Ravella: Ampia sella con un monumentale faggio.
  • Terz'Alpe: Rifugio agrituristico dove termina la strada da Gajum.
  • Second'Alpe: Cappelletta e caselli per la conservazione dei latticini, con un monumentale tiglio e una fontana.

Val Ravella: Un Percorso Alternativo

La Val Ravella è un importante solco che confluisce da Est nella Vallassina, all’altezza di Canzo. La valle è nota per le Fonti Gajum, sorgenti di acqua minerale pregiata che la tradizione vuole siano state scoperte da San Miro, pio eremita del luogo che era celebre per le sue doti nel trovare e far sgorgare sorgenti. Parte del percorso si svolge lungo la larga strada acciottolata detta Via dei Monti perché collega i tre principali alpeggi della valle, Prim’Alpe, Second’Alpe e Terz’Alpe.

La seconda parte dell’escursione si svolge lungo il Torrente Ravella ed è denominata “Sentiero Spaccasassi” o “Sentiero geologico”. È un tratto molto suggestivo: il torrente in questa stagione è al suo massimo ed è davvero bello lasciarsi accompagnare dal rumore delle sue acque. Lungo il sentiero numerosi pannelli didattici illustrano i fenomeni che incontrerete: rocce, marmitte dei giganti, massi erratici, sorgenti pietrificanti oltre alla presenza del gambero di fiume che vive in queste acque. Sempre al riparo degli alberi superate più volte il torrente lungo suggestivi ponticelli, fate tappa alla fontana per riempire le borracce, stupitevi del color smeraldo dell’acqua di una marmitta dei giganti.

Tabella Riepilogativa Percorso

Tappa Altitudine (m) Descrizione
Fonti del Gajum 485 Punto di partenza
Prim'Alpe 720 Cascina con fontana e punto informativo
Rifugio S.E.V. 1250 Rifugio ai piedi dei Corni di Canzo
Forcella dei Corni 1300 Punto di accesso ai Corni centrale e occidentale
Terz'Alpe - Rifugio agrituristico

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