Escursione al Rifugio Maria e Franco: Un'Esperienza Panoramica
Il Rifugio Maria e Franco è situato a 2.574 m s.l.m. presso il passo Dernal, in posizione dominante sulla Val Dois. Sorge in prossimità del Passo Dernal, strategico collegamento fra la Val di Dois, la Val d'Arno e la Val Daone. È il vecchio rifugio Brescia.
Ideale per chi è alla ricerca di tranquillità, quiete e silenzio, il Rifugio Maria e Franco è inserito in un ambiente naturale integro dove è possibile incontrare animali selvatici come stambecchi, camosci, ermellini, marmotte o ammirare il volo di aquile, pernici, gracchi alpini, corvi imperiali. La vista si apre sugli straordinari panorami dell’Adamello, del Carè Alto, del Tredemus, del Re di Castello, della Val di Dois fino a intravedere il Lago di Iseo.
Il rifugio fu ricostruito ed intitolato ai coniugi Maria e Franco Lomini alla fine degli anni settanta, dopo essere stato distrutto durante la seconda guerra mondiale.
Percorsi di Ascensione al Rifugio Maria e Franco
Esistono diversi itinerari per raggiungere il rifugio, ognuno con le sue peculiarità e livello di difficoltà. Ecco alcuni esempi:
- Da Ceto (Val Paghera): Si segue il sentiero n.637 (ex 37) attraverso la Val di Dois (4.30 ore). All'ingresso meridionale del paese di Ceto inizia la strada che entra in Val Paghera (indicazione) e che dopo 9 km termina alle Case di Val Paghera. Lasciata l'auto si prosegue ancora su strada sterrata e poco dopo si abbandona la deviazione a destra che porta verso Malga Listino in alta Val Paghera. Tenendo a sinistra lungo il fondovalle si entra in Val di Dois. Poco dopo si traversa il torrente e si sale raggiungendo Malga Dois 1731 m. Sempre lungo il fondovalle si lambiscono le rovine di Malga Pile 2109 m raggiungendo le rive del Lago delle Pile da dove è già visibile il rifugio.
- Da Valle di Saviore: Si segue il sentiero n 620 (ex 20) e a quota 1863 si devia sul sentiero n.625 (ex 20a) che attraversando delle pittoresche gallerie porta al Lago D'Arnò. Dalla diga parte il sentiero n.689 (ex 89) che passando dalla pozza d’Arnò porta al Rifugio.
- Dal bivacco Macherio: Seguendo il sentiero n.666 (ex16) fino al bivacco Macherio posto alla base del Tredenus, si prosegue fino al Forcellino di Tredenus sul sentiero n.666 (ex16): proseguendo si passa alla base del Monte Frisozzo e risalendo fino al Maria e Franco sempre per il medesimo sentiero.
Descrizione Dettagliata di un Percorso: Da Malga Bissina al Rifugio Maria e Franco
Questo itinerario, partendo dal lago di Malga Bissina, offre panorami mozzafiato e un'esperienza escursionistica completa. La lunghezza totale del percorso è stata di 16,35 Km.
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Dati Percorso: dal lago di Malga Bissina a quota (m 1790) al Rifugio Maria e Franco (m 2580) passando per il lago di Campo e Passo Dernal.
- Sviluppo: 13 km
- Ascesa totale: 860 m D+
- Tempo di percorrenza: 6 h (tempo totale pause escluse)
- Difficoltà: 2 APE (media). Itinerario non difficile, ma con alcuni tratti dove porre attenzione; è richiesto un buon allenamento.
Percorso In Auto:
Partendo dal parcheggio al Prealpino, seguire per la SP237 in direzione Nave coste di S. Eusebio in direzione del lago d’Idro superato il lago d’Idro, entriamo in Trentino, continuiamo fino a Pieve di Bono dove, al ponte dopo l’abitato, descrivendo un cerchio verso destra entriamo in Val di Daone e imbocchiamo la provinciale 27 con la quale risaliamo tutta la valle. Oltrepassato il lago di Malga Boazzo (m. 1225) continuiamo su strada sempre asfaltata fino al termine della strada (m. 1400 mt.
Itinerario a Piedi:
- In fondo al parcheggio a sinistra parte una stradina sterrata segnalata solo con dei bolli rossi.
- In leggera salita, superati alcuni alberi, raggiungiamo uno spiazzo dove troviamo alcuni segnavia (m. 1850). A sinistra il sentiero 242 conduce al Lago di Campo in ore 0.50, al Passo di Campo in ore 1.45, al Rifugio Maria e Franco e alla Cima Re Castello 3 ore circa. A destra invece con il sentiero 245 possiamo andare alla Malga Ervina, al Forcel Rosso e alla Malga Val Fumo.
- Scendiamo a sinistra tra prati e radi alberi fino a quota 1815 e con una bella mulattiera cominciamo poi a salire superando alcuni tornantini abbastanza ripidi. Dopo alcuni metri in discesa riprendiamo a salire e poi continuiamo quasi in piano costeggiando un precipizio alla sinistra (porre attenzione in quanto le protezioni sono rovinate).
- Proseguiamo alternando alcuni tratti in piano e in lieve salita e cominciamo a vedere a sinistra sotto di noi il Lago di Campo. Con una breve discesa raggiungiamo i ruderi della Malga di Campo (m. 1950) posta sulla destra poco più alta del lago (m. 1944): il lago e la conca sono incantevoli.
- Dopo aver costeggiato il lago, riprendiamo a salire dapprima tra l’erba e poi tra pietre e rododendri; troviamo un bivio bagnato da un rivolo d’acqua e andiamo a sinistra. Quando siamo già in vista del Passo di Campo il sentiero si sposta verso sinistra per aggirare un dosso, poi ritorna verso il centro della valle.
- Ora saliamo ripidamente e raggiungiamo il Passo di Campo (m. 2296) punto di confine tra il Trentino e la Lombardia: di fronte a noi c’è la Val Ghilarda e in basso il lago d’Arno. Al passo incrociamo il sentiero n. I segnavia indicano a sinistra il Passo Dernal a ore 1.30; a destra il Passo Ignaga e il Rifugio Lissone; alle nostre spalle viene indicata la Malga Bissina, mentre su un dosso a sinistra del passo ci sono delle fortificazioni militari.
- Andiamo a sinistra in piano con bella vista sul lago d’Arno costeggiando il precipizio (cautela!); alla nostra sinistra c’è la catena della Sega d’Arno.
- Ora scendiamo con ripidi tornanti (m. 2325-2300) e poi proseguiamo quasi in piano e superiamo un breve passaggio esposto aiutandoci con una catena; continuiamo in salita sempre contornando il precipizio.
- Dopo alcune roccette franate raggiungiamo un bivio (m. 2350): ignorato il sentiero che a sinistra sale al Re di Castello (m. 2298). Si sono già percorsi circa 8,5 km e oltre 1200 m di dislivello.
- Alterniamo alcuni tratti ripidi tra pietre e roccette ad altri in piano, passiamo accanto a una pozza d’acqua circondata da una bella fioritura di eriofori (m. 2405) e in breve raggiungiamo una scritta su un masso indica il rifugio a 15 minuti; poco dopo incontriamo il bivio con il sentiero 89 che scende a destra verso il lago d’Arno, mentre una pietra ci viene indicato il Rifugio Maria e Franco, ormai davanti a noi.
- Salendo tra massi e pietre vediamo sotto di noi a sinistra il laghetto Dernal (m. 2478). Ci dirigiamo ora al Passo Dernal e ignoriamo il sentiero n. 16, che sulla destra si dirige verso il Bivacco Macherio, il Rifugio De Marie al Volano e la Forcella del Tredenus.
Consigli Utili
- Necessari abbigliamento adeguato, giacca anti-pioggia o mantella, scarponcini o scarpe solide; utili bastoncini.
Un percorso lungo ma che ripaga ogni sforzo e fatica. Il rifugio è situato in una posizione davvero incredile, ti fà sentire in cima al mondo e la vista spazia a 360 gradi. Il silenzio che qui si "respira" e la pochissima gente che si incontra riesce a trasfomare l'escursione in un ritorno all'essenzialità della camminata.
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Altre Cime Raggiungibili dal Rifugio
Il Rifugio Maria e Franco è un ottimo punto di partenza per diverse ascensioni:
- Al M. Re Di Castello 2889 m per la cresta W (F; 1,30 ore). Percorso Dal rifugio, si sale verso SE per sfasciumi alla Cima Dernàl da dove si prosegue in cresta verso E, fino a superare l'anticima ed arrivare in vetta .
- Alle Cime di Val Ghilarda 2713 m (F; 0,30 ore).
- Alla Cima Gellino 2772 m (F; 1 ora).
- Al Monte Frisozzo 2897 m per la cresta NE (EE/F; 2,30 ore). Percorso Dal rifugio si segue, in discesa, il tracciato che sul versante destro idrografico della valle porta al Forcellino di Tredenùs. Superata una evidente conca si risale verso destra il vallone detritico che sovrasta il Lago delle Pile puntando alla bocchetta posta tra la Cima Frisozzo e le Cime di Val Ghilarda. Da qui, per cresta, si volge a sinsitra e si guadagna la vetta.
Possibilità di Arrampicata
Dal rifugio si segue l’itinerario n.666(ex 16) peril Forcellino di Tredenùs in prossimità di un ometto evidente si seguono isegni blu in direzione della Cima Frisozzo qui si trova una scritta su unaroccia con indicato Palestra di Roccia. Si seguono i segni blu fino al primosettore. La falesia al momento è divisa in tre settori ed è in via diespansione. Attualmente ci sono 12 itinerari attrezzati con fix da 10 mm esoste con catene e maglia rapida. La lunghezza dei tiri varia dai 40 ai 60 mt, ènecessario fare la manovrina in sosta.
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