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Escursione alla Forra del Lupo: Un Percorso nella Storia e nella Natura

L'escursione alla Forra del Lupo (Wolfsschlucht in tedesco) è un'esperienza unica che combina storia e natura, immergendosi nelle trincee della Grande Guerra e offrendo panorami mozzafiato sull'Alpe Cimbra.

Un Viaggio nella Storia

La Forra del Lupo è una trincea riscoperta di recente, che da Serrada sale ai resti del Forte Dosso del Sommo (Werk Serrada), una fortificazione austro-ungarica a presidio della Val Terragnolo. Camminare su questi percorsi non è solo un viaggio nella storia, ma anche un'immersione in una natura ancora integra, tra scorci unici e ampi panorami.

La lunga trincea è stata riscoperta quasi casualmente nel 2014 dopo decenni di oblio da un gruppo di volontari. Il sito, di rilevante importanza storica, è stato scoperto casualmente nel 2014 quando un gruppo di volontari ha identificato la zona in alcuni dipinti di Albin Egger e nelle fotografie di un ufficiale austro-ungarico, Ludwig Fasser.

Il Forte Dosso del Sommo

Il forte, di cui restano imponenti ruderi, venne costruito tra il 1910 e il 1915 con il compito di controllare la sottostante valle di Terragnolo fino al passo della Borcola e impedire tentativi di avanzata italiana verso Rovereto. Era la fortezza più grande e moderna degli Altipiani di Folgaria e Lavarone. Chiamato dagli austriaci WERK SERRADA, fu il più moderno e imponente della linea degli altipiani. Fu inoltre classificato al 5° posto tra le fortezze dell’Impero.

Come testimoniano i numerosi crateri tuttora visibili nei pressi del forte, durante la guerra fu bombardato dalle artiglierie italiane, ma le macerie che vediamo oggi sono dovute soprattutto alle demolizioni effettuate nel 1936 per recuperare l’acciaio contenuto nella copertura. Anche se sono visibili alcuni ingressi e si intuisce la presenza di cunicoli che si addentrano nella struttura, non è possibile una visita dell’interno.

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Descrizione del Percorso

Il percorso, lungo circa 5 km, parte dalla località Cogola, all’ingresso del paese di Serrada, nei pressi del ristorante. Troviamo le indicazioni con un pannello illustrativo ben visibile lungo la strada asfaltata accanto al ristorante Cogola. Alla partenza un pannello illustra l’itinerario e offre un quadro delle principali vicende storiche che hanno interessato la zona (il pannello raccomanda l’uso del casco protettivo nel transito attraverso la Forra).

Dopo un primo tratto nel quale il sentiero sale in un bel bosco di faggi, si giunge all'inizio della Forra del Lupo. Il primo tratto è nel bosco, ma l’itinerario è sempre ben segnalato. Il percorso è scavato tra alte pareti di roccia e permette di percorrere lunghi tratti di trincea ed osservare feritoie ed osservatori posti a strapiombo sulla valle del Terragnolo.

Arriviamo rapidamente alla forra, dove ci immergiamo tra alte pareti verticali, salendo e scendendo lunghe scalinate (attenzione a non scivolare!) dove sono presenti ricoveri delle truppe. Il percorso attraversa alte e verticali pareti di roccia dove furono ricavate postazioni, trincee, ricoveri e ripari. La conformazione rocciosa lascia senza parole, così come i manufatti.

Al termine della Forra del Lupo si giunge alla località Caserme, dove troviamo un grande cartello illustrativo. Qui un tempo si trovavano gli edifici che ospitavano la guarnigione del forte. Arrivati alle "Caserme" il percorso della Forra del Lupo si può dire terminato.

Dopo il cartello al termine della forra, prendiamo il sentiero che sale ripido verso il forte. Passiamo il dosso erboso, dal quale si apre una bella vista sul forte e tutto attorno a noi. Ci abbassiamo fra la zona prativa attraverso una trincea di sassi e al bivio troviamo le indicazioni per la Galleria dei fucilieri, che vale la pena visitare con una breve deviazione. Un'ottima scelta. Il percorso prosegue all'interno di una galleria con diverse postazioni. Il difficile viene al termine della galleria, l'uscita è molto esposta al ripidissimo pendio, fate attenzione. Siamo arrivati al forte Dosso del Sommo.

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Possibilità di Rientro

Si può decidere di rientrare a Serrada tramite l’ex strada militare sterrata, sentiero 136, per poi ricongiungersi al sentiero di partenza, il nr. SAT 137. Possiamo raggiungere il vicino Rifugio Baita Tonda e, poco oltre, seguire il percorso SAT 136 che ci riporta velocemente a valle.

Dettagli Tecnici e Consigli

Il percorso della Forra non è una semplice passeggiata. Contrassegnato con i segnavia SAT 137, ha un dislivello di 460 m e corre su una ripida costa boscosa. Tuttavia non pone particolari difficoltà e può essere proposto anche a famiglie con bambini di +8 anni. Importante è affrontarlo gradualmente, con calma, e soprattutto rimanere sulla traccia. D’estate consigliamo un cappello (alcuni tratti sono esposti) e un’opportuna dotazione d’acqua. E' sconsigliato percorrere questo sentiero nei periodi invernali o in presenza di ghiaccio in quanto ci sono punti sempre in ombra e scivolosi.

Lunghezza percorso: Circa 5 km.

Tempi di percorrenza: Variabile.

Equipaggiamento e abbigliamento: adeguata alla stagione, consigliati i bastoncini; pranzo al sacco (non ci sono punti di ristoro lungo il percorso).

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Come Arrivare

Da Folgaria (TN) seguire le indicazioni per Serrada. Attraversato il paese di Serrada sulla sinistra si trova il ristorante Cogola. I parcheggi disponibili sono 2, uno è quello del ristorante, l'altro è ad un centinaio di metri imboccata la stradina che è a sinistra del primo parcheggio.

Tabella Riepilogativa del Percorso

Caratteristica Dettagli
Punto di partenza Località Cogola, Serrada
Segnavia SAT 137
Dislivello 460 m
Difficoltà Adatto a famiglie con bambini (+8 anni)
Periodo consigliato Primavera, estate, autunno (evitare in inverno)
Equipaggiamento Abbigliamento adeguato, scarponi da trekking, acqua, cappello, bastoncini (consigliati)

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