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Escursione al Monte Ida (Psiloritis), la vetta più alta di Creta

Creta, un'isola ricca di storia, mitologia e paesaggi mozzafiato, offre agli amanti della natura e dell'escursionismo un'esperienza unica. Tra i suoi tesori naturali, il Monte Ida, noto anche come Psiloritis, si erge maestoso come la vetta più alta dell'isola, raggiungendo i 2.456 metri. Quest'articolo fornisce informazioni dettagliate su un'escursione ad anello che permette di esplorare le cime del gruppo dello Psiloritis, immergendosi nella sua bellezza selvaggia e nella sua ricca storia.

Informazioni generali sull'escursione

L'itinerario proposto è un anello di circa 22 km. che permette di salire tutte e cinque le cime che superano i 2000 m. del gruppo dello Psiloritis, fra cui la vetta più alta di Creta, il Monte Ida.

La conformazione del territorio nel quale si svolge questa gita fa sì che non sia possibile dare molti punti di riferimento nella descrizione dell’itinerario: anche nel gruppo dello Psiloritis, come nei Lefkà Ori, si susseguono cime dalle forme arrotondate che si somigliano fra loro, il terreno è formato da pietre taglienti e arbusti spinosi (detti genericamente “frygana”) e non ci sono alberi.

Come raggiungere il punto di partenza

Il Nidha Plateau si raggiunge da Anoghia (24 km.) su buona strada asfaltata e nell'ultimo tratto sterrata. Anoghia dista circa 60 km.

Si parcheggia l’auto al termine della strada asfaltata che da Anoghia sale al pianoro di Nida, in prossimità della taverna omonima dove, volendo, è possibile pernottare (poche camere e molto spartane).

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Descrizione dettagliata del percorso

Si imbocca il sentiero che sale a dx seguendo l’indicazione per l’Antro Ideo (Idean Cave), la grande grotta in cui, secondo la mitologia, sarebbe stato allevato Zeus, luogo sacro e meta di pellegrinaggi da tutta la Grecia antica.

Ci si immette sulla sterrata che permette di salire in macchina all’Antro Ideo e al primo tornante la si abbandona per proseguire sul sentiero E4 (palina), che si alza gradualmente sul pianoro di Nidha fra sassi aguzzi e cespugli e volge poi in direzione NO risalendo, ora più ripidamente, una valletta sul letto di un corso d’acqua in secca sino ad arrivare all’altopiano di Kolita (q.

Qui si trascura il sentiero che scende a sx (da cui poi si tornerà, entrambi i rami sono varianti del percorso paneuropeo E4) e si gira a dx ricominciando subito a salire, per poi continuare a mezza costa e passare accanto ad una gigantesca dolina.

Il sentiero sale per un po’, poi pianeggia e infine comincia a scendere verso un colletto sul bordo di un’altra dolina.

Ascesa alle cime

Per raggiungere la vetta del Kousakas (q.2212), occorre qui abbandonare l’E4 prima che inizi la discesa e risalire i 60 m.

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Ritornati sui propri passi, si prosegue scendendo al colletto sul bordo della dolina e poi si ricomincia a salire il ripido pendio verso il Vouloumenou per circa 150 m di dsl sino a giungere in prossimità di un ‘mitato’, sorta di bivacco in pietra a cupola utilizzato dai pastori.

A questo punto si riabbandona il sentiero per salire in direzione N-NE e toccare in breve la vetta del Vouloumenou (q.

Si ridiscende al ‘mitato’, si passa alla dx di questo e si continua a scendere sino a congiungersi con il ramo dell’E4 che si era lasciato a Kolita.

Si riprende la salita sino a raggiungere un colletto: qui il sentiero si sposta sull’arido versante N dell’Agathias, dove si possono dover attraversare nevai fino ad inizio estate e, con un lungo traverso arriva alla depressione che precede l’anticima del Timios Stavros o Monte Ida (q.

Oltrepassata la chiesetta si scende in direzione NNO perdendo circa 150 m di dsl senza percorso obbligato fra sassi e arbusti e da q. 2300 circa si risale per una quarantina di m. sino a toccare la cima dello Stolistra (q.

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Si ritorna poi sul Monte Ida per il percorso appena compiuto e si ridiscende per il sentiero di salita fino a q. 2320 circa, poco prima del lungo traverso sul versante N dell’Agathias.

Si risale l’ampio pendio per circa 100 m. di dsl e si tocca la cima dell’Agathias(q.

A questo punto (ma sconsigliato in caso di scarsa visibilità) si può accorciare la discesa seguendo la valletta che si incunea in direzione ESE, fino all’E4 nei pressi della ricongiunzione dei due suoi rami.

Si volta a dx seguendo il sentiero ben marcato che si tiene sui bordi di un piccolo corso d’acqua (in secca nella bella stagione) e che riporta con una breve risalita finale a richiudere il lungo anello a Kolita.

Il Monte Ida nella mitologia greca

Un'altra curva, sullo sfondo il Monte Ida, con la grotta dove Rea nascose il figlioletto Zeus, per salvarlo dalle giustificate gelosie del padre Cronos, che per non correre rischi di detronizzazione usava mangiare le proprie creature. Qui Zeus crebbe curato dalla naiade Amaltea e nutrito dall’omonima capra. Sulla localizzazione della grotta esistono forti dubbi (alcuni la vorrebbero sui fianchi del Monte Dikti), ma tutto il resto è certo.

Tabella riassuntiva delle cime

Cima Altezza (m)
Kousakas 2212
Vouloumenou N/A
Timios Stavros (Monte Ida) N/A
Stolistra N/A
Agathias N/A

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