Escursione al Monte Thabor: Informazioni Utili
Il Monte Thabor, con i suoi 3178 metri di quota, è la cima più alta della Valle Stretta, una valle laterale della Val di Susa, un territorio unico tra montagne dolomitiche e paesaggi incontaminati. La montagna si trova in territorio francese dal 1947, situata tra il comune di Valmeinier a sud-ovest di Modane, nel dipartimento della Savoia, e il comune di Névache nel dipartimento delle Alte Alpi. In questo articolo, ti spiegherò come raggiungere la cima partendo da Grange della Valle Stretta.
Informazioni Utili per l'Escursione
Questa escursione, anche se non presenta punti particolarmente difficili e tecnici, richiede comunque una preparazione fisica adeguata e un buon allenamento escursionistico, in quanto il dislivello da coprire è di circa 1400 m. Per partecipare, dovrai essere in buona forma fisica e aver letto la scheda tecnica di escursione.
Per ragioni di sicurezza, sono ammessi massimo 3 cani che andranno condotti obbligatoriamente al guinzaglio. Si prega di comunicarne la presenza al momento dell’iscrizione. Sarà discrezione della guida - per ogni singola attività di escursione - confermare o meno la presenza contemporanea di più cani in base alla taglia e tipologia dell’escursione.
Difficoltà dell'Escursione
Per valutare la difficoltà dell'escursione, ecco una classificazione a bollini:
- 1 Bollino - FAGNAN: Ti piace stare in montagna all’aria aperta ma possibilmente la vuoi raggiungere in auto. Hai poca confidenza con le salite e preferisci i sentieri in piano, soprattutto se portano ad un rifugio. Dislivelli oltre i 200-300 metri non fanno per te!
- 2 Bollini - TRAPIAS: Ti piace l’escursionismo ma sei alle prime armi, il tuo passo non è particolarmente sicuro e le tue gambe non sono molto allenate. Ma ci provi ugualmente e alle volte ti stupisci di te stesso! Riesci ad affrontare senza troppe difficoltà dislivelli di 400-500 metri!
- 3 Bollini - BARBIS: Pratichi abbastanza regolarmente l’escursionismo ma le sgambate più impegnative le lasci fare a qualcun altro. Oppure sei uno sportivo con un buon allenamento ma hai poca confidenza con la montagna. Sei ben allenato e il tuo passo è sicuro come quello di uno stambecco. Le salite non ti spaventano, neppure quando il dislivello raggiunge i 1000 metri!
- 5 Bollini - SENSA CUGNISIUN: In montagna niente ti può fermare e sei disposto a raggiungere la tua meta a qualsiasi costo e in ogni condizione. Ti piace l’avventura e le sfide sono per te il motore di ogni escursione.
Descrizione dell'Itinerario
Lasciate l'auto al parcheggio, prima di Grange della Valle Stretta, inizieremo la nostra escursione attraversando la piccola borgata che ospita i famosi due rifugi: Terzo Alpini e Re Magi. Usciti dalle grange, la sterrata effettua una brevissima discesa, poi taglia in dolce salita sul fianco destro idrografico della Valle Stretta, tra prati e boschetti, con bella vista sulle imponenti pareti dei Re Magi e sul massiccio dei Séru.
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Si passa accanto alle Granges Serre d’Aval (1790 m) e alla vicina cappelletta di San Bartolomeo; poco dopo si guada un torrentello, dove lo stradello si trasforma in largo sentiero. Con una ripida salita, si giunge su un dosso dove sorge una grangia isolata; qui si confluisce in un’altra strada sterrata, proveniente dal Rifugio Terzo Alpini. Seguendola verso destra, si giunge in breve ad un bivio (quota 1835), dove si lascia a destra la diramazione per il Lac Vert e si sale a sinistra.
Camminando poi tra magnifici boschi e poi distese prative sovrastate dall’imponente catena dei Re Magi, giungeremo a Maison de Chamois e poi al Col des Méandes in vista del magnifico Lac de Peyron. Ritornati su strada giungiamo presto nei pressi della Maison des Chamois a 2090 m di altitudine (circa 1:15 h dalla partenza) e da qui seguiamo le indicazioni per il Col du Vallon proseguendo lungo in tratto in falsopiano che attraversa verdi praterie e pascoli. Il paesaggio intono a noi è da sogno.
Da qui proseguiamo su sentiero in salita (incontreremo una brevissima pietraia) immettendoci così nel Vallon du Diner fino a Col des Meandes a quota 2727 m. Da qui proseguiamo verso sinistra e iniziamo una lunga salita lungo il ripido pendio su sentiero pietroso incontrando via via alcune croci (le stazioni della via crucis). Sempre seguendo la traccia giungiamo all’ampia sella terrosa ai piedi della cupola sommitale del Monte Thabor.
Da qui proseguiremo per un ultimo ripido tratto dove la vegetazione lascerà il posto a terra e pietre, in un paesaggio quasi lunare. Lungo il sentiero si incontreremo numerose stazioni di una via crucis, che si fanno più frequenti nell’ultima parte della salita. Un’ultima salita su terreno ghiaioso (non è raro incontrare piccoli nevai anche in estate) ci conduce alla cappella posta sotto la cima e poi, un ultimissimo tratto, ci conduce sulla vetta del Monte Thabor a 3178 m.
Dettagli Aggiuntivi
- Parcheggio: Lasciamo la nostra auto nel parcheggio poco prima di entrare in Grange della Valle Stretta (5 km da Pian del Colle). Il parcheggio in estate è a pagamento (€ 3,00 al giorno).
- Via Normale al Mont Thabor: La via normale al Mont Thabor è un percorso molto suggestivo e frequentatissimo, sostanzialmente privo di difficoltà se si eccettua il notevole dislivello.
- Deviazione: Deviamo poi verso sinistra per prendere il sentiero che si stacca dalla strada che proseguirebbe più dolcemente ma allungando il nostro percorso.
- Sentiero: Si lascia a destra la breve diramazione che conduce alla casa, e si contorna a monte l’edificio. Lo stradello prosegue poi in piano, fino ad un bivio presso l’imbocco di un vallone sospeso; si gira a sinistra e si rimonta il valloncello sul lato destro idrografico, tra prati e radi larici.
Consigli Utili
La montagna sa essere veramente dura, e a questo punto cominciamo a capire cosa voglia dire andarsene in giro con tutte le comodità nello zaino: tanti, tanti chili in più che diventano ad ogni passo più pesanti. Il pensiero di accendere un bel falò con tutto il superfluo -due fornelletti?!? Il caricabatterie?!?-.
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E' importante amarla quando si affronta la montagna. Uno spettacolo mozzafiato, ma dobbiamo tornare giù. Ci godiamo gli ultimi momenti da soli in cima, noi, qualche corvo ed il silenzio più totale, e poi via, zaino in spalla e si comincia a tornar giù.
Al bivio dove stamattina abbiamo lasciato il nostro amico, svoltiamo sul sentiero che ci porterà prima al lago Peyron e solo dopo al rifugio del Thabor, che è ora la nostra nuova meta. E poi dopo ancora prati, pascoli e verde. Ci godiamo il sentiero pianeggiante che ci riporta verso il colle, sapendo che ci aspetta un’ultima fatica prima di arrivare e, finalmente, riposarci.
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