Escursione al Passo Rolle: Un Paradiso nelle Dolomiti
Passo Rolle è un passo delle Dolomiti situato a 1980 metri sopra il livello del mare, questo valico collega San Martino di Castrozza con la Val di Fiemme. Nonostante sia conosciuto principalmente per le sue piste da sci invernali, la sua bellezza estiva non è da meno. Passo Rolle è un vero e proprio paradiso per gli amanti delle passeggiate ed escursioni infatti è il punto di partenza per numerose escursioni verso le Pale di San martino ed il Lagorai.
Passo Rolle è un panorama mozzafiato, dominato dal maestoso profilo del Cimon della Pala, che svetta a 3186 metri. In estate, le montagne circostanti si trasformano in un arcobaleno di colori, mentre le valli sottostanti fioriscono di vita. E’ un luogo di bellezza naturale, ricco di flora e fauna, e offre numerosi sentieri per escursioni a piedi e in mountain bike.
Escursioni Imperdibili al Passo Rolle
Baita Segantini: Un'Esperienza Rilassante
Una escursione tra le più gettonate a Passo Rolle è quella che conduce alla Baita Segantini (adatta anche alle famiglie con bambini). L’escursione alla Baita Segantini da Passo Rolle è un’esperienza rilassante e piacevole che offre panorami mozzafiato delle Dolomiti. Il punto di partenza per questa escursione può essere il piccolo parcheggio di Passo Rolle, da dove si trovano facilmente le indicazioni per la Capanna Cervino e la Baita Segantini.
L’itinerario si sviluppa su un percorso ben segnalato e non troppo impegnativo, con un dislivello di 200 metri. Si tratta di un trekking di circa 40 minuti che passa accanto alla suggestiva Capanna Cervino, offrendo viste splendide lungo il cammino. Una volta arrivati alla Baita Segantini, a un’altitudine di circa 2170 metri, sarete premiati con una vista spettacolare sulle Pale di San Martino. Qui arrivano fotografi da tutto il mondo per fotografare le Pale di San Martino che si riflettono sul piccolo laghetto adiacente alla Baita.
Ammirare le Pale di San Martino da Baita Segantini è un’esperienza bellissima, a tratti mistica, che consiglio di fare a tutti almeno una volta nella vita. Io e Chiara abbiamo iniziato l’escursione da Passo Rolle: da qui, restando sempre sul percorso principale, siamo arrivati a Baita Segantini dopo circa un’ora. È un trekking alla portata di tutti, nonostante si sviluppi sopra i 2.000 metri di quota, inoltre regala una vista magnifica, specialmente alla fine, quando le Pale si mostrano in tutta la loro magnificenza.
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Il percorso inizia a Passo Rolle, nei pressi della biglietteria per lo Ski Pass (d’inverno sono infatti attive sia la sciovia Rolle sia la seggiovia tripla Castellazzo). A circa metà percorso trovi il rifugio Capanna Cervino, dove puoi fermarti a pranzo o soltanto per una veloce sosta rigenerante. La forestale sterrata prosegue sempre in leggera ma costante ascesa.
Da sabato 14 giugno a domenica 21 settembre 2025 sarà attivo un comodo servizio navetta da Passo Rolle a Baita Segantini dalle 8:00 alle 18:00, al costo di 5 euro per l’andata e 5 euro per il ritorno. Il rifugio Baita Segantini sarà aperto in estate tutti i giorni dalla seconda settimana di giugno a fine settembre. Se arrivi da San Martino di Castrozza, parcheggia l’auto nell’area di sosta situata di fronte alla biglietteria per lo Ski Pass. Nell’eventualità dovessi trovare tutti i posti occupati, sali ancora per 300-400 metri, fino al parcheggio gratuito di fronte all’hotel Venezia.
Cristo Pensante: Un'Esperienza che Non Delude
Per chi cerca un’escursione un po’ più impegnativa, la salita al Cristo Pensante è un’esperienza che non delude. Situato in cima al Monte Castellazzo, il Cristo Pensante è una statua di marmo bianco che offre una vista panoramica sulla vallata circostante.
Una escursione, questa del Cristo Pensante al Passo Rolle, molto facile anche per famiglie con bambini purché un po’ avezzi alla montagna. Il dislivello è minimo (ca. Il sentiero prosegue poi velocemente in salita fino ai 2.333 mt. Dalla cima il panorama è mozzafiato con le Pale di San Martino, il Mulaz, la Marmolada in lontananza, il Colbricon e le valli di Fiemme e Primiero. Con la neve ancora sui pendii e le nuvole a spezzare un cielo blu intenso la vista regala emozioni veramente straordinarie. La roccia assume molte sfumature di colore a seconda del momento di luce o ombra.
Il Trekking al Cristo Pensante è una delle escursioni più spettacolari che si possano fare all’interno del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Il punto di partenza per il Trekking al Cristo Pensante è Passo Rolle, situato a 1.980 metri s.l.m. Passo Rolle è situato a 10 km di distanza da San Martino di Castrozza. Arrivati al passo proseguite per un centinaio di metri e troverete un grande parcheggio gratuito dove poter lasciare l’auto. Se venite in alta stagione (luglio-agosto) o nei fine settimana vi consiglio di arrivare prima delle 9:00 altrimenti farete fatica a trovare posti liberi!
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La nostra escursione inizia dal parcheggio di Passo Rolle (1.980 m.) e qui già si trovano le segnaletiche per il Trekking al Cristo Pensante che, lungo il tragitto, troverete scritto per esteso oppure con il segnavia CAI R01. Il sentiero è semplice e si sviluppa su strada bianca, larga e ben battuta, che si snoda tra i Prati Castellazzo con una leggera ma costante salita. L’unico difetto di questo percorso è l’essere completamente esposto al sole e, se avete con voi dei cani, questo è un fattore da tenere bene a mente! Davanti a voi il costante spettacolo delle Pale di San Martino che come guglie di una cattedrale si stagliano sul cielo che oggi è di un azzurro intenso.
Superata Capanna Cervino si comincia a scorgere, sulla sinistra, il profilo del Monte Castellazzo sulla cima del quale si trova la statua del Cristo Pensante. Alla famosa e fotogenica Baita Segantini (2.200 m.) si arriva dopo circa 50 minuti di cammino. Da qui si prosegue dritto, pochi passi e si arriva ad un bivio dove si deve svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il Trekking al Cristo Pensante. Davanti a voi una parete montuosa dalla bellezza disarmante! Abbandonata la strada bianca il percorso diventa un sentiero di montagna: più stretto e sterrato che si insinua in un verde prato disseminato di piccoli fiorellini gialli e blu.
Giunti ai piedi del Monte Castellazzo si trova un bivio. La cartellonistica per il Cristo Pensante indica di proseguire a destra noi, invece, prendiamo il sentiero a sinistra, privo di segnaletica ma che permette di compiere l’anello attorno al monte. Attenzione: se seguite la cartellonistica andando a destra il sentiero è più lungo ma la salita è più “dolce” di conseguenza raggiungerete la vetta facendo meno fatica! E’ anche un sentiero meno faticoso per i cani quindi da preferire. Se come noi fate l’anello preparatevi ad una salita abbastanza impegnativa e ripida! Dopo un primo tratto su sterrato comincia la ripida salita su ghiaione e pietrisco calcareo.
Da Baita Segantini alla vetta del Monte Castellazzo ci vogliono circa 1 ora e 15 minuti. La vetta del Monte Castellazzo si trova a 2.333 m. s.l.m. A fianco alla Croce di Vetta c’è la famosa statua del Cristo Pensante e attorno a noi si apre un panorama a 360° sulle Dolomiti: le Pale di San Martino, le Dolomiti di Fassa, il Catinaccio e la Marmolada. La statua del Cristo Pensante è recente, è nata da un masso di marmo estratto dalla Cava di Canzocoli di Predazzo ed è stata scolpita da Paolo Lauton. E’ stata collocata qui il 16 giugno 2009, il suo peso è di 20 quintali mentre la sua altezza è di 1,8 metri. Alla base della statua una lastra di ferro riporta incisa una frase di Maria Teresa di Calcutta: “Trova il tempo di pensare, trova il tempo di pregare, trova il tempo di sorridere”.
Dopo una doverosa sosta relax riprendiamo il nostro trekking andando a chiudere il giro attorno al Monte Castellazzo. Scendiamo dal versante opposto, quello più semplice che vi consigliavo di fare anche in salita. Il percorso si snoda a serpentina sul versante del Monte Castellazzo e questo rende la discesa molto piacevole e per nulla faticosa. Il sentiero è in gran parte in ombra ed immerso nella vegetazione: pino mugo, ginepri e arbusti di alta montagna.
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Il Trekking del Cristo Pensante è un itinerario che, da Passo Rolle (tra Primiero e Val di Fiemme) consente di salire sulla cima del Castellaz, isolata montagna di fronte alle Pale di San Martino. Proprio sulla sua sommità, la statua del Cristo che riflette induce alla meditazione e alla preghiera: ci troviamo anche su un luogo ove si combatté molto duramente durante la Grande Guerra.
Val Venegia: Un'oasi di Tranquillità
La Val Venegia è una delle destinazioni più apprezzate per una passeggiata in mezzo alla natura (adatta anche alle famiglie con bambini). Questa valle incantevole, circondata dalle vette delle Pale di San Martino, offre sentieri che serpeggiano tra prati rigogliosi, boschi ombrosi e accanto a ruscelli cristallini. La Val Venegia, una delle mete più note nei dintorni, offre una vista splendida sul Cimon della Pala.
L’anello della Val Venegia è uno dei percorsi di trekking più rinomati e suggestivi delle Pale di San Martino. Inoltre, questa escursione, data la sua relativa semplicità e la propria difficoltà tecnica parecchio contenuta, essa la possiamo svolgere, sostanzialmente, in qualsiasi periodo dell’anno, anche durante la stagione invernale, con l’occasione, quindi, di ammirare ogni qualvolta degli scenari completamente differenti, ma sempre sbalorditivi. Con la presenza, per di più, di un consistente manto innevato, come descritto e, soprattutto, fotografato in questo articolo, il giro della Val Venegia è uno spettacolo veramente sensazionale ed ammaliante.
Dal Passo Rolle, ci dirigiamo verso le piste sciistiche, dalle quali intraprendiamo il percorso battuto (sentiero 934) che ci porta al Rifugio Capanna Cervino; da qui, restiamo sul facile tracciato o tagliamo per un breve tratto per raggiungere la Baita Segantini. Iniziamo, quindi, una facile, ma lunga e costante, discesa lungo la Val Venegia che ci porta, prima alla Malga Venegiota, poi alla Malga Venegia; proseguiamo, successivamente, sino al parcheggio del Pian dei Casoni, dal quale iniziamo la salita alla Malga Juribello.
La camminata ad anello sulla neve della Val Venegia inizia sostanzialmente da rispettivi due punti, entrambi facilmente accessibili in auto, sia d’estate che, generalmente, d’inverno. Noi, dato che giungiamo da San Martino, decidiamo di partire dal noto Passo Rolle, dove possiamo lasciare la nostra auto presso il comodo spiazzo che si trova proprio all’altezza del Passo. Da qui, iniziamo la camminata sulla neve della Val Venegia seguendo le prime indicazioni della “strada di servizio”, imboccando, quindi, la larga traccia battuta che porta l’indicazione del percorso ciclo-pedonale verso la plurifotografata Baita Segantini.
Proseguiamo, quindi, ancora in direzione delle Pale, dove possiamo, se lo desideriamo, uscire dalla “Strada” principale per tagliare un breve tratto che percorre una traccia ancora facile e parecchio riconoscibile. Ritorniamo, di conseguenza, sul percorso “dominante” e, affrontando ancora una semplice e moderata pendenza, atterriamo sull’affascinante e rinomata Baita Segantini. Fatte, ovviamente, le “obbligatorie” foto di rito, proseguiamo ancora per la facile “Strada della Val Venegia”, iniziando una moderata, ma costante e lunga, discesa che ci conduce proprio sull’omonima ed affascinante valle.
Proseguiamo, quindi, ancora per la facile sterrata (o traccia battuta) 934, che costeggia il grazioso bosco e che ci porta, scendendo ulteriormente, ma con una pendenza assai minore di prima, alla nota Malga Venegia. Superiamo, di conseguenza, anche quest’ultima malga per scendere ulteriormente per la facile strada battuta che porta, come dice l’opportuna indicazione, al parcheggio del Pian dei Casoni.
Giunti, quindi, facilmente al parcheggio, iniziamo, per forza di cosa, la doverosa salita che ci porterà nuovamente al nostro punto di partenza, ovvero al Passo Rolle. Giungiamo, di conseguenza, presso l’ultima malga di questa uscita, dove ritorna ai nostri occhi, sostanzialmente, lo scenario panoramico che abbiamo ammirato sin dall’inizio della camminata. Incontriamo, inoltre, le indicazioni per il Passo Rolle, nonché per le precedenti malghe della Val Venegia.
Noi, ovviamente, manteniamo la direzione sud, nonché verso il “passo Dolomitico”, proseguendo lungo un tracciato meno “pronunciato” rispetto a quello affrontato sin d’ora, ma, comunque, ancora facilmente riconoscibile. Saliamo, perciò, di nuovo con moderata pendenza, le pendici occidentali del Monte Castellaz e giungiamo, nuovamente, presso le piste sciistiche.
Giro dei Laghi di Colbricon
Un’altra escursione da non perdere è il giro dei Laghi di Colbricon (adatta anche alle famiglie con bambini). Questi due piccoli laghi alpini, incastonati tra le montagne, offrono un paesaggio di rara bellezza.
Rifugio Mulaz
Cristo Pensante: lungo la salita che da Passo Rolle conduce a Baita Segantini segui le indicazioni per Castellazzo, segnavia R01, che trovi una volta superato il rifugio Capanna Cervino.
Val Venegia: dopo Baita Segantini prosegui avanti, lungo il sentiero che porta a Malga Venegiota e Malga Venegia.
Rifugio Mulaz: raggiunta la Baita, imbocca il percorso che conduce al rifugio alpino Volpi al Mulaz, situato nel territorio di Piè Falcade (provincia di Belluno).
Altre Attività al Passo Rolle
Ciclismo
La zona è famosa per le sue strade di montagna, i suoi tornanti presentano sfide eccitanti sia per i ciclisti da strada che per gli amanti della mountain bike. Per i ciclisti da strada, la salita al Passo Rolle rappresenta una sfida classica di montagna. Partendo da San Martino di Castrozza, si affrontano circa 20 chilometri con pendenze che oscillano tra il 5% e l’8%.
Gli appassionati di mountain bike possono invece godere di numerosi percorsi off-road, che attraversano fitti boschi e prati d’alta quota, permettendo di scoprire angoli nascosti ai piedi delle Pale di San Martino e Lagorai. Infine, non mancano opzioni per i ciclisti meno esperti o per le famiglie.
Parco Naturale di Paneveggio
Passo Rolle si trova nel Parco Naturale di Paneveggio, un area protetta che offre una serie di sentieri escursionistici che permettono di esplorare la flora e la fauna delle Dolomiti. Osservare da vicino cervi e caprioli, scoprire varietà di piante ed antichi boschi di abeti rossi è un’esperienza che arricchisce non solo fisicamente ma anche spiritualmente.
Consigli Utili per le Escursioni
Ogni escursione in montagna può presentare caratteristiche e difficoltà diverse, determinate dalla natura del terreno, dal tipo di percorso, dall'esposizione del sentiero, dal dislivello in salita, dalla quota massima da raggiungere, dalla stagione, ecc. Per consentire di poter scegliere le escursioni che più aggradano ed evitare di ritrovarsi ad affrontare difficoltà superiori a quelle desiderate, esiste un'apposita scala, che come di seguito riportata é da intendersi indicativa. Si utilizzano le sigle C.A.I. per classificare l'impegno richiesto dagli itinerari.
- T: Sentiero Turistico. Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.
- E: Sentiero Escursionistico. Itinerari che si svolgono su sentieri di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti o pietraie) con segnalazioni. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati(cavi), possono averesingoli passaggi o brevi tratti su roccia, non esposti, non faticosi néimpegnativi grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, esperienza e conoscenza dell'ambiente alpino, allenamento alla camminata oltre a equipaggiamento e calzature adeguati.
- EE: Sentiero per Escursionisti Esperti. Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio (pendii ripidi e/o scivolosi di erba o misti di roccia ed erba, o roccia e detriti). Terreno vario, anche a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche. Necessitano di esperienza di montagna in generale e preparazione fisica adeguata.
- EEA: Sentiero per Escursionisti Esperti con Attrezzature. Questa sigla indica percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di informarel'escursionista che l'itinerario richiede obbligatoriamente l'uso dei dispositivi di autoassicurazione (casco, imbragatura, cordini, moschettoni, dissipatore). Questi itinerari necessitano di esperienza di montagna, buona conoscenza dell’ambiente alpino, passo sicuro, assenza di vertigini, equipaggiamento, attrezzatura e adeguata preparazione fisica. È indispensabile conoscere l’appropriato utilizzo dei dispositivi di autoassicurazione.
Suggerimenti Aggiuntivi
- Avvertenze: Potrebbero esserci delle vipere! Le vipere sono pericolose sia per i cani che per gli umani. Solitamente si annidano sotto i cespugli o nelle zone rocciose, fate quindi in modo di camminare al centro del sentiero e fate in modo che il vostro cane non infili il muso ovunque se prima non avete controllato.
- Avvertenza per chi soffre di vertigini: Nei punti più stretti del sentiero potreste avere, com’è successo a me, un senso di instabilità. Purtroppo siete obbligati a guardare verso il basso per non scivolare sul ghiaione e allo stesso tempo vedete lo strapiombo alla vostra sinistra. Se pensate di non farcela salite dall’altro versante!
- Avvertenza per i cani: Per i cani questo sentiero è impegnativo, valutate se il vostro cane è in grado di affrontare un sentiero con questa pendenza e con questa morfologia. Se pensate che non possa farcela o che si affatichi troppo salite dall’altro versante!
- Alloggio: Diciamo che l’ideale sarebbe trovare alloggio a San Martino di Castrozza ma i prezzi sono lontano dall’essere economici anche in bassa stagione 😪. Di conseguenza conviene spostarsi di qualche chilometro e le alternative possono essere Fiera di Primiero oppure la vicina Val di Fiemme.
- Rifornimenti: Il mio consiglio è quello di portarvi degli snack energetici da prendere durante l’escursione e poi un buon panino farcito a piacere. Mi raccomando… la spazzatura portatela a valle!! Non inquinate gli ambienti naturali! In alternativa, se è aperta, potete pranzare a Baita Segantini oppure a Passo Rolle c’è un bar che generalmente è frequentato dai motociclisti. Se, invece, volete portarvi a casa le prelibatezze casearie della zona vi consiglio di fermarmi a fare scorta al Caseificio Sociale Primiero situato a Mezzano. Qui troverete dell’ottimo formaggio di malga ma anche salumi e miele di montagna 😋.
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