Albergo Atene Riccione

 

Escursione a Punta La Marmora: Alla Scoperta della Vetta più Alta della Sardegna

Punta La Marmora, con i suoi 1834 metri, è la cima più alta della Sardegna, situata nel cuore del massiccio del Gennargentu. L'escursione a questa vetta offre un'esperienza indimenticabile, immersi in un paesaggio unico e ricco di storia. Questo articolo fornisce una guida dettagliata per affrontare al meglio questa avventura.

Informazioni Utili

  • Difficoltà: E - Escursione di montagna
  • Tempo A/R: 5:30 h (Soste escluse)
  • Percorso: Su sentiero

Percorso Stradale

Per raggiungere il punto di partenza dell'escursione, segui queste indicazioni:

  1. Da Sassari, prendi la S.S.389 in direzione Lanusei.
  2. Supera la deviazione per Villagrande e al Km.174+200 prendi il bivio a destra (Stazione Villagrande) su un ponte con indicazioni per Tonneri, Gennargentu, Lago alto del Flumendosa, Monte Arbu.
  3. Procedi per circa 1,5 Km e prendi a destra su un ponticello, dopo un passaggio a livello.
  4. Dopo altri 8,5 km circa, giungi ad un bivio con due rocce scolpite con una mappa del Gennargentu di Arzana e con la scritta “Gennargentu”.
  5. Prendi a destra e dopo circa 4,5 km incontra un grosso ponte e un cartello con l’indicazione per Punta La Marmora.
  6. Prendi la strada a sinistra in salita.
  7. Dopo 4 km, al bivio continua a destra. Dopo un tratto sulla cresta, la strada diventa sterrata.

A causa del fondo stradale sconnesso, soprattutto nella parte finale, questa escursione è riservata ad auto abbastanza alte.

Descrizione dell'Itinerario a Piedi

La partenza è dal parcheggio di Bruncuspina in prossimità del rifugio dove lasceremo le auto. Si tratta di un sentiero facile che sale gradualmente sino alle creste.

  1. Si lascia il piazzale asfaltato in direzione sudest, superando un impluvio sotto alcuni ontani e prendendo a salire, guadagnando alcuni risalti rocciosi che permettono di portarsi sui ripidi costoni che scendono dalla montagna.
  2. Si sale nella vegetazione a gariga, ricca di specie endemiche, prendendo quota sempre molto gradualmente.
  3. Una sorgente recintata consente una breve sosta; oltre si prosegue in ambiente ampio, con bellissime vedute sul lago di Bau Muggeris (Villagrande Strisaili) e sull'intera Ogliastra.
  4. Si superano i resti di una recinzione che prosegue verso l’alto. Un sentiero splendido, finalmente ben segnato!

Lasciato il nuraghe Ruinas (che visiteremo al ritorno), si procede su una strada sterrata e si incontra un bivio nel quale si prosegue dritti. Al successivo incrocio, poco distante, si prende la strada al centro sempre direzione nordovest, che procede in leggera salita, mentre sulla sinistra comincia ad alzarsi gradualmente una lunga cresta che caratterizzerà il panorama di buona parte della nostra escursione. La strada sterrata termina in un grosso spiazzo, poco sopra un’area di sosta con tavoli e un ovile. Qui inizia un sentiero stretto, ma ben marcato da segnavia in vernice bianco-rossa, che all’uscita dagli alberi, inizia a costeggiare il torrente, noto come Riu e S’Accu, con alcuni saliscendi. Il vallone lungo il quale si procede, è particolarmente selvaggio, frequentato abitualmente da mufloni e aquile.

Leggi anche: Mar Morto: Consigli per l'escursione

Qui inizia la parte più impegnativa della nostra escursione, verso destra in direzione di Punta Florisa (1822 mt), con una salita ripida e faticosa, ma sempre caratterizzata da panorami unici e spettacolari. Dalla cima di Punta Florisa alla grande croce di Punta Lamarmora, obiettivo della nostra escursione, la distanza è veramente breve. Tutta questa parte di cresta era conosciuta anticamente come Perdas Crapias ( le pietre spaccate), e solo agli inizi del Novecento, la cima più alta venne dedicata al grande geografo piemontese Alberto Ferrero Dalla Marmora, a cui si deve la misurazione della cresta più alta della Sardegna (1834 mt) e tanti importanti studi geografici sulla nostra isola.

Il Percorso nel Dettaglio

Per salire a Punta La Marmora si percorre un tracciato che parte dallo spiazzo asfaltato sotto la stazione del Bruncu Spina, tagliando i costoni della montagna e raggiungendo prima l'area di sosta con l'acqua gelida della fontana, poi Arcu Gennargentu e infine il valico di Genna Orisa (dove confluisce il sentiero 761 - altro ramo del sentiero stellare Frassati, sul versante di Villagrande, in fase di manutenzione) per poi raggiungere Punta La Marmora, la cresta più alta dell'Isola, con la croce di Punta Lamarmora (con i suoi 1834 m, tetto dell'Isola) con vedute mozzafiato su gran parte della Sardegna. Il sentiero è lungo 4.900 metri, per un tempo di percorrenza di 2 ore. Il dislivello totale è di 427 metri. Quota massima: 1.805 metri. Quota minima: 1.548 metri.

Le tappe del percorso di Punta La Marmora sono cinque:

  1. Si lascia il piazzale asfaltato in direzione sudest prendendo a salire nella vegetazione a gariga. Si prosegue con bellissime vedute sul lago di Bau Muggeris (Villagrande Strisaili) e sull'intera Ogliastra. Al culmine della salita si incontra una zona di roccette, dove si perde quota leggermente in direzione di Arcu Gennargentu.
  2. Si raggiunge l’ampio valico di Arcu Gennargentu, dove ci si raccorda anche al sentiero 721 e col 716-A (che arriva dalle creste del Bruncu Spina). Si prosegue nella direzione di marcia. La salita da questo punto in poi è ripida. Si aggira la sagoma tondeggiante di Punta Su Sciuscu (1823 mslm) nota anche con il nome di "Bruncu Spina" che si tiene sempre a destra, fino a raggiungere la cresta sommitale.
  3. Si raggiunge Genna Orisa (1782 m) e si incrocerà il sentiero T-761 (percorso che necessita manutenzione) noto anche come "ramo del sentiero stellare Frassati del CAI" verso il versante di Villagrande.
  4. Dalla cresta la vista abbraccia gran parte della Sardegna e, nelle giornate più terse, arriva fino alla Corsica. Si distinguono nitidamente: i rilievi del Montiferru, dell’Arcuentu, del Linas e il Golfo di Oristano verso ovest, la Barbagia, il Supramonte a est, l’Ogliastra a sudest e la sagoma appiattita della Giara verso sud, oltre la quale è possibile scorgere la piana del Campidano fino a Cagliari.
  5. Si prosegue in direzione della grande croce metallica sotto cui la salita termina rapidamente. Da qui il percorso può riprendere in direzione Ogliastra attraverso il sentiero T-741 in direzione di Perda 'e Liana e della Foresta demaniale di Montarbu. La grande croce metallica segna, convenzionalmente, il punto più alto dell’Isola, anche se in realtà la cima "punta Lamarmora" si trova circa 200 metri più avanti.

Consigli Utili

  • Abbigliamento e attrezzatura: E’ raccomandato l’uso del cappellino e una buona scorta d’acqua (con un pò di fortuna troveremo delle sorgenti ancora attive).
  • Preparazione fisica: L’escursione non è difficile, ciò non toglie che essendoci un certo dislivello bisogna comunque essere in buone condizioni fisiche.

Questo bel sentiero fa parte della 18ma tappa del Sentiero Italia ed è una delle tratte del “Sentiero stellare Frassati”, studiato dal CAI sulla più alta montagna dell'isola, il Gennargentu. Questo sentiero è la parte fonnese dell'itinerario a stella. Incrocia gli altri tratti: il 721 (che converge dal comune di Desulo ad Arcu Gennargentu) ed il 761 (che converge da Villagrande a Genna Orisa).

Punti di Interesse

  • Paesaggistico e Naturalistico: Fioritura primaverile, possibilità di vedere mufloni e aquile.
  • S’Arcu Artilái: Un passo glabro, strategico, che divide due porzioni del Gennargentu desulese, dominate a nord dall’altissimo Bruncu Spina.

Si tratta di un sentiero facile che sale gradualmente sino alle creste. Verdi pascoli e fioriture ci accoglieranno lungo il percorso. Lungo il percorso a poche centinaia di metri dalla vetta sotto Punta su Sciusciu potremo rinfrescarci con l’acqua della fontana più alta dell’isola. *La croce di Punta La Marmora, Punta della Croce, non è in realtà il punto più alto, come invece erroneamente si crede. Esso infatti si trova in realtà poco più spostato sulla cresta verso sud. La vetta prende il nome dal Generale Alberto Della Marmora ma il nome originale è Punta Perdas Crapias.

Leggi anche: Trekking alle Grotte di San Ponzo

Leggi anche: Pale di San Martino: Escursione indimenticabile al Ghiacciaio Fradusta

TAG: #Escursione

Più utile per te: