Escursione al Rifugio Albani: Difficoltà e Percorso
Raggiungere il Rifugio Luigi Albani, a quota 1939 m, significa assaporare da vicino il fascino che le pareti della Presolana sono in grado di trasmettere. Il bianco e verticale calcare che la costituisce, varia di tonalità al variare del colore del cielo: abbagliante di giorno, infuocato al tramonto, oscuro e suggestivo prima di un temporale.
Il Rifugio Albani si trova ad una quota di 1939 metri, nel comune di Colere, in Val di Scalve. Di proprietà del CAI di Bergamo, l’edificio è stato inaugurato nel 1967, ed ha preso il posto della precedente capanna Trieste, i cui resti sono ancora visibili presso l’antico sito minerario ora abbandonato. Il rifugio è dedicato a Luigi Albani, primo alpinista a salire sulla parete Nord della Presolana.
Il rifugio è posto ai piedi della Parete Nord della Presolana, regina delle Orobie ed una delle cime più rappresentative delle stesse. In questo articolo andiamo a vedere l’itinerario estivo per raggiungerlo da Colere, località Carbonera.
Diversi modi per raggiungere il Rifugio Albani
Ci sono diversi modi per raggiungere il Rifugio Albani in estate. Il sentiero che parte da Carbonera prevede di raggiungere il Rifugio senza impianti di risalita. Il dislivello è davvero impegnativo: 900 metri spalmati in circa 3 km.
In estate, nei mesi di luglio e agosto questo posto da favola non è precluso alle famiglie con bambini perché si può salire con la seggiovia e scontare buona parte della fatica.
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- Acquistare il biglietto per due tronconi di seggiovia, arrivare a Cima Bianca e percorrere il tratto che porta al rifugio Albani.
- Scendere in località Polzone da dove parte un sentiero abbastanza pianeggiante che tra sali e scendi porta alla salita che è l’ultimo tratto per arrivare al rifugio.
In entrambi i casi lo stupore sarà davvero grande: la Presolana con i suoi tratti dolomitici, le bandierine tibetane appese al rifugio, la bandiera che sventola dal terrazzino panoramico e l’ottima cucina non potranno che regalarvi emozioni forti.
Percorso dettagliato da Colere
Partendo dalla frazione Carbonera di Colere, si sale lungo la strada forestale che porta alla Malga Polzone per circa 1 km fino a quota 1239 m. Si prende il sentiero sulla sinistra e si prosegue il cammino nel bosco fino a quota 1680 m dove si incrocia il sentiero 406. A questo punto si prosegue sulla sinistra a sud e si guadagna la zona delle ex baite che un tempo costituivano il villaggio delle miniere di fluorite, da qui a pochi minuti il Rifugio Albani.
La partenza è dal piazzale della funivia in località Carbonera. Per un primo tratto seguiamo una strada cementata che presenta fin da subito un dislivello piuttosto sostenuto.
Dopo alcuni tornanti abbandoniamo la strada per immergerci nel bosco, superando poco dopo un bellissimo ponte in legno che ci permette di attraversare il torrente Rino. Lungo il percorso troviamo sia i classici segnali bianchi e rossi sia dei cartelli gialli con il simbolo di uno scialpinista che ci permettono di orientarci senza molti problemi.
Superata la deviazione per il sentiero 403A (che non percorriamo in quanto più ripido) proseguiamo la salita, sempre sostenuta e a tratti un po' stretta, fino al limite del bosco. Da qui il panorama si apre e ci troviamo davanti l'imponente profilo della Presolana.
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Proseguiamo attraverso numerosi tornanti fino ad alcune costruzioni, luogo di una vecchia miniera abbandonata. Salendo ancora per alcuni minuti giungiamo infine al Rifugio Albani.
Dati Percorso
Itinerario:
Partenza da Colere (a circa 200 metri dalla piazza del paese) imboccando via Larga. Arrivati a 1200 metri di altitudine inizia un tratto di circa 250 mt di dislivello con pendenza sostenuta in un bosco. In seguito il sentiero continua a salire attraversando una pietraia davanti alle pareti della Presolana. A quota 1600 un cartello indica il Belvedere alpino, con una brevissima deviazione si può raggiungere un piccolo belvedere panoramico protetto sulla valle. Tra le cime della Presolana sono sempre più nitide e visibili le “Quattro matte”. A 1800 mt aggiriamo una conca ghiaiosa, poco dopo incontriamo il bivio con sentiero 401. Arriviamo al Colle della Guaita (1890 mt) e intravediamo il Rifugio possiamo osservare davanti a noi lo spigolo e la parete nord della Presolana; in leggera discesa aggiriamo una conca, vediamo in fondo ad un’altra conca il Laghetto del Polzone e poco dopo giungiamo al Rifugio.
- Colere (1.017 m)
- Piani di Vione (1.152 m)
- Colle della Guaita (1.890 m)
- Rifugio Albani (1.948 m)
Sviluppo: 3,9 km (solo salita)
Ascesa totale: 950 m D+
Tempo di percorrenza: 2 h e 30 min. (tempo di sola salita totale pause escluse)
Difficoltà: 2 API (medio).
Storia del rifugio
Nel 1912 alcuni soci rilevarono dalla società mineraria “Vieille Montagne”, nella zona del laghetto del Polzone, due baite per minatori. Dopo averle sistemate e arredate le misero a disposizione degli alpinisti, battezzandole con i nomi “Trento” e “Trieste”.
Dopo 12 anni quest’ultima venne donata al CAI di Bergamo che la inaugurò il 7 settembre 1924 ribattezzandola con il nome di Luigi Albani, illustre alpinista e primo salitore della parete Nord della Presolana.
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Nel 1927 la capanna fu distrutta da un’esplosione di dinamite e successivamente ricostruita. Con il tempo fu dotata di cassetta del pronto soccorso, corde, chiodi e materiali necessari per l’ascesa alla Regina delle Orobie.
Col passare degli anni, senza una custodia stabile subì un lento degrado che portò nel settembre del 1965 alla costruzione del nuovo Rifugio Luigi Albani, posto a 1939 m, distante circa 200 m dalla vecchia capanna. L’inaugurazione avvenne il 3 settembre 1967 alla presenza di oltre 500 invitati tra cui scalatori e pionieri delle ascensioni sulla Presolana a testimonianza della continuità e vitalità dell’alpinismo orobico.
Consigli utili per l'escursione
L’itinerario è tecnicamente facile ma richiede un minimo di allenamento. Organizza sempre con attenzione le tue gite, scegliendo il materiale e l’equipaggiamento adatto e verificando l’itinerario prima di percorrerlo.
Escursione non banale per via del dislivello e per la presenza di neve e/o ghiaccio. A seconda delle condizioni possono essere utili ramponcini, ramponi, sci o ciaspole. Contattare il rifugio per informazioni più aggiornate.
N.B. La descrizione si riferisce alle condizioni riscontrate alla data dell'escursione. Prima di intraprendere l'itinerario, informarsi sulle sue attuali condizioni e sull'eventuale presenza di neve e/o ghiaccio, per valutare la fattibilità dell'escursione e dotarsi dell'attrezzatura adeguata.
INVERNALE: l'itinerario è stato percorso in periodo invernale e presentava neve e/o ghiaccio, richiedendo quindi l'utilizzo di attrezzatura specifica. Si declina ogni responsabilità per l’uso improprio delle informazioni e dei materiali contenuti sul sito.
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Il Rifugio Albani per ospitalità, gentilezza e grande simpatia dei gestori è uno degli splendidi Rifugi Amici dei Bambini da non perdere per nessuna ragione!
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