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Escursione sul Monte Fuji: Informazioni Utili per la Tua Avventura

Con i suoi 3776 metri di altezza, il Monte Fuji è la vetta più alta del Giappone, nonché simbolo indiscusso del paese. Il monte ha una figura molto imponente: la sua circonferenza è infatti di ben 125 chilometri e nelle giornate particolarmente limpide risulta visibile anche dalla capitale Tokyo, da cui dista circa un centinaio di chilometri.

Probabilmente il miglior modo per apprezzarlo in tutta la sua bellezza è proprio osservandolo da distante, ma le viste che si godono dalla sua cima e l’esperienza di camminare lungo i suoi pendii scoscesi sono un richiamo irresistibile per tantissimi appassionati di trekking provenienti da ogni parte del mondo.

Il Monte Fuji con i suoi 3.776 metri di altezza, è il simbolo del Giappone, non solo per i turisti, ma anche per i giapponesi stessi: è il luogo sacro dove risiede il Kami della principessa Konohanasakuya, e scalare il Monte Fuji è una delle esperienze che andrebbero fatte nella vita. E’ una scalata tutto sommato semplice per chi ha un minimo di familiarità con la montagna. Può essere affrontata da tutti con naturalmente un minimo di preparazione e di attenzione.

Nonostante il traffico e la relativa facilità, scalare il Monte Fuji è un qualcosa di magico, un’esperienza indimenticabile che vi rimarrà certamente nel cuore. Una volta in cima proverete un’emozione unica, la sensazione di avercela fatta e di aver in qualche modo raggiunto un qualcosa di straordinario.

Quando Scalare il Fuji

Scalare il Monte Fuji è una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita. Purtroppo le condizioni atmosferiche non permettono di scalarlo durante tutto l’anno: il periodo in cui è ufficialmente possibile scalarlo va dagli inizi di luglio ai primi di settembre.

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Nei mesi estivi la neve è quasi totalmente sciolta, le temperature sono più miti, la quasi totalità dei rifugi sono aperti e i collegamenti da/per le principali città vengono intensificati. Tutti fattori che permettono anche agli scalatori con meno esperienza di completare la scalata.

Per scalarlo durante la stagione ufficiale ai visitatori viene richiesto un contributo di 1.000¥, raccolto presso le stazioni poste all’inizio di ogni percorso escursionistico. Il denaro viene poi investito in progetti di tutela ambientale del monte e per adottare tutte quelle misure necessarie a garantire la sicurezza dei turisti.

Tramite i sentieri più facili e in condizioni climatiche favorevoli la scalata non è assolutamente proibitiva, anzi. C’è però un altro fattore da tenere in considerazione prima di partire, ossia l’affluenza di persone.

Nel weekend e in generale nelle giornate di bel tempo possono formarsi lunghe code di persone lungo i sentieri e il fatto di dover tenere un passo che non sia il proprio può compromettere in parte l’esperienza.

L’affluenza massima di persone si ha verso la metà agosto in occasione dell’Obon week, e in quel frangente è ovviamente sconsigliato scalare. L’ideale è affrontare la scalata durante la settimana, in modo da godersi l’escursione con più tranquillità.

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Scalare Fuori Stagione

Scalare il Fuji fuori stagione è molto pericoloso, soprattutto perché per buona parte dell’anno la cima è coperta di neve, ma anche perché le particolari condizioni climatiche possono portare a repentini cambi di meteo.

Nessuno vi vieterà di intraprendere la scalata in off-season, ma aspettatevi un clima sfavorevole con neve e venti gelati, poca luce diurna e tutti i rifugi chiusi. A meno che non siate alpinisti esperti, evitate.

Inoltre in off-season i rifugi sono tutti chiusi e a differenza dei rifugi alpini che per lo meno hanno solitamente una tettoia od un punto anche all’aperto dove ripararsi, questi non hanno assolutamente niente….io ho tentato la scalata del Monte Fuji anche a fine settembre, una decina di giorni dopo la chiusura della stagione quindi quando ancora non c’era rischio neve, ma poco dopo la settima stazione sono dovuta tornare indietro per il vento e la pioggia forte che rendevano molto pericoloso continuare, oltre al fatto che una volta in cima avrei dovuto passare la notte all’addiaccio in attesa dell’alba, essendo naturalmente tutto chiuso.

Attrezzatura per la Scalata

La scalata è tutto sommato semplice: lungo il percorso si incontrano spesso e volentieri anche persone di una certa età e bambini piccoli, ma è comunque bene prepararsi a dovere e disporre dell’attrezzatura adeguata per godersi l’escursione in totale sicurezza.

Il clima sul Fuji è piuttosto instabile e le temperature sono basse anche nella bella stagione: tra la stazione di partenza e la sommità ci possono essere anche 15-20 gradi di escursione termica e perciò è fondamentale vestirsi a strati, togliendo/aggiungendo in base alla necessità.

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Portatevi quindi vestiti pesanti, una giacca a vento ed eventualmente anche un giubbotto impermeabile, estremamente utile nel caso inizi a piovere. Non dimenticatevi i guanti, indispensabili per proteggersi dal freddo in alta quota e preziosi anche per evitare di tagliarsi in quei punti più impervi e rocciosi in cui bisogna aiutarsi con le mani.

Ovviamente consiglio di indossare scarpe comode, un qualsiasi scarponcino da montagna va più che bene. Se affrontate la scalata in notturna è utile portare con sé una torcia per illuminare il sentiero ed evitare di cadere rovinosamente. Meglio ancora se avete una luce da testa in modo da avere le mani sempre libere per ogni evenienza.

Infine ricordatevi di portare cibo e acqua e sufficienza per il percorso: ovviamente nei rifugi si possano acquistare snack e acqua, ma è superfluo dire che i prezzi sono da capogiro. A tal proposito partite con una somma di denaro sufficiente a coprire i costi di un eventuale pernottamento non previsto (nella maggior parte dei rifugi le carte non vengono accettate). Come si dice in questi casi, è meglio prevenire che curare.

E’ anche possibile acquistare un bastone commemorativo (1.000yen) dove far incidere i vari timbri delle stazioni e alla vetta (costo tra i 300 e i 500 yen per ogni timbro), ma considerate che ve lo dovrete scarrozzare tutto il tragitto, incluso i punti dove sarebbe utile usare le mani. E vista appunto la necessità di avere le mani libere, personalmente sconsiglio l’uso dei bastonicini da trekking, che in alcuni punti della salita potrebbero addirittura ostacolarvi.

Tempi e Modalità di Percorrenza

Generalmente è consigliato iniziare la scalata dalla quinta stazione nel primo pomeriggio, raggiungere uno dei rifugi posti in prossimità della vetta entro sera, riposare qualche ora e rimettersi in marcia la mattina presto, organizzandosi in modo da concludere la salita prima dell’alba, così da riuscire ad assistere, intorno alle quattro e mezza del mattino, allo spettacolo del sole che sorge.

Salire e scendere la montagna nella stessa giornata è comunque possibile, ma occorre essere adeguatamente allenati per scongiurare un tracollo psicofisico. Inoltre la salita e la discesa richiedono un tempo di percorrenza piuttosto lungo e se non si cammina spediti si rischia di ritrovarsi lungo il percorso quando cala la notte, il che è molto pericoloso.

Tra l’altro tenete presente che in Giappone persiste il divieto di campeggiare su tutto il territorio nazionale, quindi se non trovate un rifugio lungo la via del ritorno non potete piantare una tenda per passare la notte. Per vivere al meglio questa esperienza il consiglio è quello di ritagliarsi due giornate.

Non essendo una scalata particolarmente impegnativa, solitamente non si ha necessità di una guida, ma chi non ha molta confidenza con i trekking e la montagna o si sente più al sicuro con una guida esperta può prenotare un tour organizzato presso una delle tante compagnie della zona che offrono questo servizio.

I Rifugi

Lungo il percorso verso la cima del Monte Fuji ci sono diversi rifugi dove è possibile rifornirsi di cibo o anche fermarsi a pernottare. In corrispondenza dei rifugi si trovano anche i bagni, dove solitamente c’è una cassetta dove inserire l’offerta di 100 yen a persona. Nei rifugi è possibile acquistare snack e bevande, anche se personalmente consiglio di partire con una scorta da casa, essendo i prezzi naturalmente maggiorati.

Il percorso Yoshida è quello che presenta il maggior numero di rifugi: se ne contano una dozzina tra la settima e l’ottava stazione. In corrispondenza dei rifugi si trovano anche i servizi igienici, che sono ad accesso libero.

I rifugi offrono la possibilità di pernottare, per un costo che si aggira intorno ai 7.000 yen a persona. Spesso vanno prenotati in anticipo, soprattutto nei weekend di Agosto e soprattutto quelli più vicini alla cima. Non aspettatevi lusso: avrete un sacco a pelo probabilmente in spazi condivisi e con continuo via-vai di scalatori che si fermano a pernottare o decidono di ripartire prima.

Per trascorrere la notte in un rifugio si spendono in media 7.000¥ a persona con cena inclusa. Nel periodo di alta stagione aspettatevi di trovare i rifugi piuttosto affollati: per evitare di incappare in spiacevoli sorprese è consigliabile prenotare in anticipo, specialmente in quelli più vicini alla cima. Alcuni di questi rifugi permettono anche a chi non alloggia presso la struttura di fermarsi per una sosta temporanea, in modo da recuperare le energie. In questo caso la tariffa si aggira sui 1-2.000¥ per una sosta di un’ora.

Problematiche Comuni

Sebbene la scalata non presenti grosse difficoltà tecniche, è pur sempre una un’escursione in quota e quindi, specialmente se non siete abituati, è meglio salire con calma in modo da abituare il corpo alla minore quantità di ossigeno presente nell’aria a mano a mano che si sale.

Il mancato adattamento dell’organismo all’altitudine può causare il fatidico mal di montagna, che può manifestarsi sotto forma di vertigini, senso di nausea e giramenti di testa. Se avete questo timore vi consiglio di acquistare una bomboletta di ossigeno alla quinta stazione o ad uno dei rifugi dove vengono vendute.

Inalare ossigeno dalla bomboletta di tanto in tanto, insieme al rimanere idratati e fare pause frequenti, è un metodo efficace per prevenire e contrastare questo problema.

Percorsi Escursionistici

La scalata del Monte Fuji passa attraverso dieci stazioni, dove la prima si trova alla base della montagna e la decima vicino alla vetta. Le strade asfaltate arrivano fino alla quinta stazione, a metà della montagna.

Sebbene si parli in generale di quinta stazione, in realtà ci si riferisce a quattro stazioni, c’è infatti una quinta stazione per ogni lato della montagna e quindi esistono quattro diversi percorsi per arrivare in cima:

Percorso Yoshida

È il percorso più popolare e il più facilmente accessibile da Tokyo e dalla regione dei Cinque Laghi. Ha inizio nei pressi della Quinta Stazione Fuji Subaru Line, ad un’altitudine di 2300 metri, ed è l’unico che rimane accessibile durante tutto l’anno, neve permettendo.

È composto da due sentieri separati, uno per chi sale e uno per chi scende, un aspetto che rende sicuramente più piacevole la passeggiata evitando di incrociare le persone che provengono dalla direzione opposta. La salita lungo questo percorso richiede tra le cinque e le sette ore, mentre la discesa tra le tre e le cinque ore a seconda del passo. Il percorso Yoshida è anche quello che presenta il maggior numero di rifugi: se ne contano una dozzina tra la settima e l’ottava stazione.

Percorso Subashiri

Il percorso Subashiri ha inizio dalla Quinta Stazione Subashiri, a 2000 metri di altitudine. Si sviluppa sul versante orientale della montagna e si incontra con il percorso Yoshida nei pressi dell’ottava stazione, quindi l’ultimo tratto è in comune con il tracciato più popolare. La salita richiede tra le cinque e le otto ore, mentre la discesa tra le tre e le cinque ore.

Percorso Gotemba

È il percorso più lungo, meno battuto e con meno servizi, quindi non adatto ai meno esperti. Parte dalla Quinta Stazione Gotemba, ad un’altitudine di 1400 metri. Una delle particolarità di questo tracciato è il fatto che passa attraverso campi di lava solidificata di colore scuro e quindi il paesaggio è molto caratteristico.

La salita richiede tra le sette e le dieci ore, mentre la discesa tra le cinque e le sette ore, quindi è bene organizzarsi con le tempistiche se si vuole intraprendere questo percorso.

Percorso Fujinomiya

Ha inizio presso la Quinta Stazione Fujinomiya a 2400 metri di altezza, e questo lo rende il secondo sentiero più frequentato, ma la salita è particolarmente impegnativa. Purtroppo presenta un tracciato unico per la salita e la discesa e quindi è necessario prestare maggiore attenzione.

Essendo comunque l’accesso più comodo dalla zona occidentale del Giappone, è piuttosto frequentato e ci sono molti rifugi. In questo caso la salita richiede tra le quattro e le sette ore, mentre per la discesa considerate un tempo di 2-4 ore.

Sulla Cima del Monte Fuji

Una volta arrivati in cima, dopo il lungo momento di commozione per l’impresa appena compiuta, se avete ancora abbastanza energie non potete perdervi una visita al cratere del vulcano, profondo circa 200 metri e con un diametro di 600 metri. L’escursione attorno al cratere dura circa un’ora e mezza.

Sulla cima del Monte Fuji troverete anche un ufficio postale dove potrete spedire una cartolina per autenticare il vostro traguardo in vetta!

Come Arrivare da Tokyo

Se volete intraprendere il percorso Yoshida potete usufruire di un collegamento diretto in autobus tra lo Shinjuku Bus Terminal (Busta Shinjuku) e la Quinta Stazione Yoshida. Il servizio è attivo dalla primavera all’autunno, con un incremento di corse durante la stagione ufficiale delle scalate. Il viaggio dura due ore e mezza e costa 2.950¥/tratta.

In alternativa se vi trovate già nella regione dei Cinque Laghi potete partire da Kawaguchiko Station: da qui il viaggio in bus dura 50 minuti e costa 1.570¥/tratta.

Per raggiungere i percorsi Subashiri e Gotemba, il punto di partenza migliore è Gotemba Station. Da Tokyo Station prendete la linea ad alta velocità JR Tokaido Shinkansen fino a Kozu, quindi trasferitevi sulla JR Gotemba Line fino a Gotemba Station.

L’intero tragitto due circa due ore ed è incluso nel JRP. Nel caso non ne foste in possesso il costo totale della tratta di sola andata è di 1.940¥. Da Gotemba Station partono corse in autobus dirette alla Quinta Stazione Gotemba (40 min, 1.130¥/tratta) e alla Quinta Stazione Subashiri (60 min, 1.570¥/tratta).

Per il percorso Fujinomiya prendete la linea ad alta velocità JR Tokaido Shinkansen (treno Kodama) da Tokyo Station e scendete a Shin-Fuji Station. Il tragitto dura un’ora ed è incluso nel JRP. Nel caso non ne foste in possesso il costo è di 5.790¥/tratta.

Domande Frequenti

  1. Qual è il miglior periodo dell’anno per scalare il Monte Fuji?

    Il miglior periodo per scalare il Monte Fuji è durante la stagione ufficiale di scalata, che va dall’inizio di luglio fino al 10 settembre. Durante questo periodo, le condizioni meteorologiche sono più favorevoli e le strutture di supporto, come capanne di montagna e bagni, sono operative.

  2. È necessario un permesso per scalare il Monte Fuji?

    Sì, dal 2024 è necessario un permesso per scalare il Sentiero Yoshida. La tariffa per il permesso è di 2.000 yen, con un’ulteriore tariffa di conservazione volontaria di 1.000 yen. Gli altri tre sentieri non richiedono un permesso, ma è consigliato pagare la tariffa di conservazione volontaria.

  3. Come posso ottenere un permesso per scalare il Sentiero Yoshida?

    I permessi per il Sentiero Yoshida possono essere acquistati online fino al giorno prima della scalata. Sono disponibili 3.000 permessi online e 1.000 permessi al cancello il giorno stesso. È possibile effettuare prenotazioni per gruppi fino a 100 persone e utilizzare pagamenti senza contanti.

  4. Quali sono i rischi della scalata “bullet”?

    La scalata “bullet” comporta rischi significativi, tra cui il mal di montagna e l’esposizione al freddo intenso. Scalare rapidamente senza fermarsi in una capanna di montagna aumenta il rischio di contrarre il mal di montagna e di soffrire di ipotermia, soprattutto durante la notte.

  5. Quali sono i quattro sentieri principali per scalare il Monte Fuji?

    I quattro sentieri principali sono:

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