Albergo Atene Riccione

 

Escursione sulla Marmolada: alla scoperta delle Dolomiti

La Marmolada, conosciuta come la regina delle Dolomiti, è un gruppo montuoso ampio e affascinante, con la sua cima più alta, Punta Penia, che raggiunge i 3343 metri s.l.m. Contesa tra Veneto e Trentino, tra la val di Fassa e l'Agordino, offre numerose opportunità per escursioni trekking e passeggiate lungo sentieri immersi nelle Dolomiti.

Escursioni attorno alla Marmolada

Ecco alcune delle camminate da fare attorno alla Marmolada per ammirarne ogni angolo:

  1. Rifugio Contrin da Alba di Canazei: Un'escursione trekking relativamente facile che percorre la bellissima vallata del Contrin.
  2. Rifugio Passo San Nicolò: Un itinerario molto appagante, sia a livello panoramico, sia per la bellezza del sentiero.
  3. Rifugio Falier: Una bella escursione, non troppo impegnativa, che si può fare nelle Dolomiti della Marmolada, nell'alto agordino. Il rifugio è situato sotto l'immensa e verticale parete sud della Marmolada, nella valle dell’Ombretta.
  4. Rifugio Fuciade: Una facile camminata da fare in val di Fassa, perfetta per una giornata di relax e per godersi il panorama.
  5. Viel del Pan: Uno spettacolare sentiero in cresta di montagna dove la protagonista principale è la Marmolada. Il percorso unisce il passo Pordoi con il passo Fedaia e volendo con porta Vescovo ad Arabba.
  6. Altavia Bepi Zac rifugio Passo Le Selle: Un'escursione imperdibile per gli amanti della montagna.
  7. Rifugio Ghiacciaio Marmolada: Un'escursione da fare in val di Fassa che offre panorami mozzafiato.

Trekking di 4 giorni: un'esperienza indimenticabile

Un breve trekking di 4 giorni nelle Dolomiti, con un saluto finale alla maestosa Marmolada, toccando tre rifugi diversi: il rifugio Fuciade, il rifugio Contrin e Malga Ciapela.

Diario di viaggio

  • 1° giorno - Malga Ciapela e Fuciade: Partenza da Malga Ciapela e arrivo al rifugio Fuciade attraverso un facile percorso.
  • 2° giorno - Passo Cirelle e Val Contrin: Percorso più impegnativo verso il rifugio Contrin, con la possibilità di ammirare residuati bellici della Grande Guerra.
  • 3° giorno - Verso Malga Ciapela: Lunga camminata dal rifugio Contrin a Malga Ciapela, passando per il rifugio Falier.
  • 4° giorno - Salita alla Marmolada: Salita in funivia alla Marmolada, con visita al Museo della Grande Guerra e possibilità di ammirare un panorama unico.

Il Lago di Fedaia e le sue escursioni

Il Lago di Fedaia, situato nel cuore delle Dolomiti, è una meta ambita da escursionisti e amanti della montagna. Il trekking al Lago di Fedaia inizia dal suggestivo Passo Fedaia, un punto panoramico situato a 2053 metri di altitudine.

Da qui, il sentiero 698 si snoda in direzione della Porta Vescovo, un punto panoramico situato a 2478 metri, che offre una vista mozzafiato sul Sassolungo, il Gruppo del Sella e le Odle. Proseguendo, il sentiero 680 si inerpica lungo la parete nord della Marmolada, offrendo scorci unici sul Lago di Fedaia e sulle vette dolomitiche circostanti. Questo tratto, sebbene sia caratterizzato da alcuni saliscendi, è ben segnalato e non presenta particolari difficoltà tecniche.

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Dopo aver attraversato la parete nord, si giunge al Rifugio Padon, situato a 2407 metri di altitudine. La fase finale del trekking prevede il ritorno al punto di partenza attraverso il sentiero 699, costeggiando la riva del Lago di Fedaia.

Marmolada: storia e natura

Durante la Prima Guerra Mondiale, la zona circostante il Lago di Fedaia fu teatro di scontri tra truppe italiane e austro-ungariche. Inoltre, per gli appassionati di geologia, il Lago di Fedaia offre uno spaccato unico sulla formazione delle Dolomiti. Il lago, con le sue acque cristalline e le montagne circostanti, è uno dei luoghi più fotografati delle Dolomiti.

Informazioni utili

Ad oggi, con la chiusura dell’impianto che dal lago Fedaia sale al Pian dei Fiacconi, è preferibile gestirla in due giorni, con pernotto al Rifugio Pian dei Fiacconi o alla vicina Capanna del Ghiacciaio. Il percorso, nel giorno della vetta prevede il superamento di un dislivello in salita di circa 600 metri, che, date le difficoltà del terreno non sempre banali, di solito impegna circa tre ore. Si consiglia di salire al rifugio nel tardo pomeriggio del primo giorno.

Punta Rocca: Raggiungere la cima di Punta Rocca in funivia (3247m) offre una vista panoramica mozzafiato. Si può visitare il museo più alto della Grande Guerra in Europa a Punta Serauta e esplorare le posizioni di guerra scolpite nella roccia.

Note: L'attività può essere organizzata su richiesta con un minimo di partecipanti. È consigliabile portare uno zaino con giacca a vento/pioggia, acqua e snack/pranzo.

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Punti strategici e residui che testimoniano la Grande Guerra: grotte, anfratti, postazioni, osservatori. Sull’ammasso roccioso di Punta Serauta i soldati italiani scavarono grotte e camminamenti, recentemente riattivate e visitabili nei mesi estivi seguendo l’itinerario consigliato nella planimetria. Si ammirano i resti della Ferrata del Btg. Valcordevole, 206^ Compagnia, tracciata in verticale dalla Forcella a quota 3153, primi novembre 1917 per l’attacco e la conquista di tale quota (poi abbandonata subito per l’ordine di ritirarsi dopo la “Caporetto”).

A Sottoguda, nella casa a fianco del Garni-Albergo “Ai Serrai” (negozio di generi vari) era ubicato il comando del settore Costabella-Marmolada, affidato al Col. Nell’omonimo albergo (oggi ristrutturato), installato un Ospedale. Nella Grande Guerra era il Rifugio Ombretta (costruito nel 1911) occupato dall 206^ Comp. Btg. Va Cordevole comandata dal Cap. Le gallerie che ospitavano le truppe italiane son numerose, rivolte verso il Col di Lana.

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