Escursione Tre Cime di Lavaredo da Sesto: Difficoltà e Percorsi
Il Giro delle Tre Cime di Lavaredo è una delle escursioni più belle, più panoramiche e più conosciute delle Dolomiti. Le Tre Cime di Lavaredo, tra le architetture di roccia più celebri delle Dolomiti, sono la meta dell’escursione che ti proponiamo, uno degli itinerari più classici e gratificanti delle Dolomiti. Per qualsiasi tipologia di escursionista delle Dolomiti, dal semplice camminatore al trekker più esperto, una camminata al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo è un’escursione che assolutamente non può mancare nel proprio bagaglio escursionistico.
Punti di Partenza e Accesso
Esistono diversi punti di partenza per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo, ognuno con le sue peculiarità in termini di difficoltà e panorama.
Rifugio Auronzo
Il Rifugio Auronzo è il punto di partenza più comodo per il classico giro delle Tre Cime di Lavaredo. Il Giro delle Tre Cime di Lavaredo è un’escursione ad anello: l’itinerario circolare inizia e finisce proprio nello stesso punto, cioè al Rifugio Auronzo. Il Rifugio Auronzo, situato a ridosso delle Tre Cime, è raggiungibile direttamente in auto o moto (lungo una strada a pagamento lunga 7 km) o con i mezzi pubblici. Infatti, è possibile arrivare con la propria auto usufruendo della strada a pedaggio oppure con gli autobus di linea che salgono da Auronzo - Misurina oppure da Dobbiaco.
Per raggiungere il Rifugio Auronzo con i mezzi propri si deve percorrere la strada SS 48bis che sale da Misurina e passa per il Lago di Antorno. Per utilizzare la strada che sale alle Tre Cime di Lavaredo da Auronzo e che consente di raggiungere il Rifugio Auronzo, usufruendo del parcheggio a pagamento, è richiesto il pagamento di un pedaggio da pagare al casello. Chi vuole risparmiare il costo della strada a pedaggio può considerare di salire a piedi fino al rifugio Auronzo: bisogna tenere presente però che in questo modo il percorso si allunga notevolmente.
Val Fiscalina (Sesto Pusteria)
Le Tre Cime di Lavaredo dalla Val Fiscalina: punto di partenza. Siamo a Sesto, in Val Pusteria. E il punto di partenza è il parcheggio che si trova alla fine della strada che conduce a Moso, località poco distante dal centro, dove inizia appunto la Val Fiscalina. Troverai un ampio parcheggio dove lasciare l’auto al costo giornaliero di 15 euro, pagabile anche con bancomat. L’altra alternativa è prendere il bus di linea 440 Sesto-Val Fiscalina che dal centro ti porta al parcheggio. Puoi verificare gli orari online.
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Percorsi e Difficoltà
Giro Classico delle Tre Cime dal Rifugio Auronzo
Dal Rifugio Auronzo percorriamo il facile sentiero 101 che raggiunge il Rifugio Lavaredo e sale, successivamente, all’omonima Forcella. Il primo tratto del percorso si svolge lungo una comoda mulattiera, senza alcuna difficoltà. Si costeggiano le Tre Cime camminando proprio a ridosso delle loro pareti rivolte a sud e a breve distanza dal Rifugio Auronzo si incontra una piccola chiesetta. Sul versante di Auronzo, i Cadini di Misurina con le loro spettacolari guglie frastagliate conquistano lo sguardo e catturano la scena. Proseguendo lungo il sentiero 101, si passa vicino al Rifugio Lavaredo e, dopo una breve salita, si raggiunge Forcella Lavaredo.
Per ammirarle dal punto di vista più famoso, nella loro classica prospettiva, bisogna arrivare fino al Rifugio Locatelli, seguendo le indicazioni del sentiero 101 che si muove ai piedi del monte Paterno. Il Locatelli è il punto ideale per concedersi una sosta, con un pranzo al sacco o in rifugio (durante il periodo di apertura). Siamo infatti a metà del Giro delle Tre Cime di Lavaredo. Con qualche tratto in saliscendi, si continua la traversata ai piedi delle Tre Cime e si arriva nei pressi di Lang Alm, una bella malga adagiata in una radura, vicino al torrente Rienza e ai laghetti delle Tre Cime.
Da qui, si prosegue infine verso il rifugio Auronzo, ritornando al punto di partenza e chiudendo così il giro. Il dislivello complessivo del Giro delle Tre Cime di Lavaredo è di 400 metri. Il percorso si sviluppa tra alcuni tratti pianeggianti e saliscendi: in alcuni tratti si cammina su una facile strada sterrata, in altri si alternano salite e discese che fanno perdere o guadagnare un po’ di quota. In generale, comunque, il sentiero da fare per completare il Giro delle Tre Cime è agevole e ben mantenuto.
Il giro completo delle Tre Cime di Lavaredo richiede circa 4 ore di cammino, escluse le soste. La lunghezza è data non tanto dal dislivello o dalla difficoltà tecnica, quanto dallo sviluppo in chilometri. Sappiate che ha il giro delle 3 cime una lunghezza di circa 10 km. Questa infatti è la lunghezza del sentiero ad anello che consente di fare il giro completo attorno alle Tre Cime, con partenza e arrivo al Rifugio Auronzo (passando per Lavaredo, Locatelli e Lang Alm).
Il Giro delle Tre Cime di Lavaredo è un’escursione adatta anche alle famiglie con bambini, con due precisazioni. Per i bimbi piccoli, serve uno zaino portabimbo (il sentiero non è adatto a passeggini). Per i bimbi più grandi, bisogna tenere conto che si tratta di un‘escursione piuttosto lunga, che con le meritate soste può richiedere anche tutta la giornata.
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Escursione dalla Val Fiscalina al Rifugio Locatelli
Allaccia bene le scarpe, perché il trekking di oggi sarà abbastanza lungo. Ti consigliamo infatti di partire di primo mattino, sia per le ore di percorrenza sia per il calore del sole. Si inizia entrando subito nella Val Fiscalina seguendo il sentiero 103. Una larga forestale in piano che conduce fino al rifugio Fondovalle (1.548 metri), e che si trova ai piedi delle Dolomiti di Sesto. Passato il rifugio si incontra il primo bivio. Ti consigliamo di andare a sinistra e percorrere così l’anello in senso orario.
E questo per due motivi: la vista del panorama è migliore da questo lato; scendere dal sentiero 102 è molto più semplice e meno insidioso. Si prosegue quindi per il sentiero 103, che fin da subito diventa più ripido. Non tecnicamente difficile, ma ammettiamo che ci vuole una buona gamba e un buon fiato. Diciamo pure che non è da sottovalutare. La prima parte è soprattutto nel bosco, con scorci meravigliosi a fondovalle, ma poi man mano che si sale, la vegetazione comincia ad essere meno ricca e si aprono dei panorami che ti lasciano davvero senza fiato.
Si entra ufficialmente nel cuore delle Dolomiti di Sesto e le sue infinite cime a partire dalla Croda dei Toni, uno spettacolo che difficilmente si dimentica e che tuttora resta ben impresso nel cuore e nella testa. La sua vista ci fa capire anche che siamo giunti al primo rifugio di oggi il Zsigmondy-Comici. Posizionato a 2.224 metri di altitudine in un luogo che ha dell’incredibile, circondato da Cima Undici, Monte Popera, Croda de Toni ma non solo e che non vorresti più andare via. Ci immaginiamo che bello dev’essere svegliarsi qui al mattino con queste viste.
Visto che la giornata è lunga, diamo un ultimo sguardo al rifugio e al suo paesaggio e proseguiamo per il sentiero 101. La bellezza persiste per tutto questo itinerario, con un panorama che si fa sempre più lunare e spettacolare. Saliamo in quota a 2.519 al Passo Fiscalino, e le viste si aprono maggiormente fino a notare il Monte Cristallo, Croda Rossa d’Ampezzo, Monte Cengia e il Monte Paterno. Non abbiamo più parole per esprimere la magnificenza che si presenta di fronte ai nostri occhi. Proseguiamo poi fino al rifugio Pian di Cengia a 2.528 metri, incastonato tra le rocce di Cima Dodici e Cima Uno. Una vera chicca.
Si tratta infatti del rifugio più alto ma allo stesso tempo più piccolo del Parco Naturale Tre Cime. E anche se vorremmo fermarci anche qui, continuiamo lungo il sentiero e avvistiamo dall’alto un laghetto alpino smeraldino e il tetto rosso del rifugio Locatelli. Poco dopo infatti si trova un bivio dove svolteremo a destra e costeggeremo il laghetto che scrutavamo dall’alto. La discesa qui è molto ripida e mista sassi e terra, bisogna avere un piede fermo per non scivolare. Correndo abbiamo notato che era più semplice percorrerla.
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Finita questa discesa, il sentiero si presenta poi piuttosto in piano, con qualche sali e scendi e con panorami sempre più suggestivi. Ormai siamo quasi alla meta, si vede sempre più da vicino il rifugio Locatelli, siamo a 2.450 metri di altitudine e poi eccole, le Tre Cime di Lavaredo in tutta la sua bellezza. Da qui in effetti si ha la migliore vista su queste cime. Erano anni che non tornavamo qui e non ricordavamo più quanto fossero imponenti e incantevoli. Siamo a metà percorso, il dislivello è stato molto ma la vista è pura magia che dimentichi tutta la stanchezza.
Ci prendiamo una pausa proprio davanti alle Tre Cime di Lavaredo per il nostro pranzo con vista, e che vista! Qui ovviamente troverai molta gente, ma lo spazio è ampio e riusciamo a gustarci in tranquillità il nostro pranzetto, godendoci questo meraviglioso spettacolo della natura. Scattiamo le ultime foto e ahimè rientriamo, anche se l’idea di rimanere qui ci sarebbe piaciuta tantissimo. Riempiamo le borracce presso il rifugio, l’acqua è potabile e, imbocchiamo il sentiero n. 102 lungo la Val Sassovecchio e anche scendendo le viste restano stupefacenti.
Costeggiamo i laghi dei Piani e diversi punti panoramici sulle Crode Fiscaline. Avevamo il terrore che la discesa fosse spacca-gambe e invece si tratta di un sentiero tutto sommato agevole e non troppo ripido. Approfittiamo anche per un ulteriore sosta per bagnarci i piedi nel torrente. La giornata era così calda che ci stava proprio una rinfrescata e un po’ di crioterapia. Scendiamo quindi fino a fondovalle, e ritorniamo al bivio del mattino fino ad arrivare al parcheggio, con un sorriso incredibile al volto e con sensazioni nuove in corpo meravigliose.
Paesaggi e panorami che non ci stancheranno mai e, arrivare alla Tre Cime di Lavaredo dalla Val Fiscalina è stata la scelta più azzeccata che potevamo prendere. Sembrava veramente di essere ad un passo dal cielo.
Tabella Riassuntiva Percorso Val Fiscalina - Rifugio Locatelli
Dettaglio | Informazione |
---|---|
Dislivello | 1.280 m |
Lunghezza percorso | 18,00 km |
Tempo di percorrenza | 5.00 ore |
Consigli Utili
- Come sempre, raccomandiamo di studiare con attenzione la mappa escursionistica della zona, informarsi sulle condizioni del sentiero, equipaggiarsi con l’abbigliamento adeguato ed essere consapevoli della propria preparazione.
- La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento.
- Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
- Se desideri intraprendere questa escursione, ti suggeriamo di informarti in anticipo e in loco circa le condizioni meteo e dell’itinerario!
- Inutile dire che il periodo migliore per fare questo trekking è fuori stagione, per godere al meglio della pace di queste montagne. Oppure scegliere un giorno infrasettimanale se puoi andarci solo nel periodo di maggior affluenza.
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