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Val San Nicolò: Guida alle Escursioni e Sentieri

La Val San Nicolò, situata nel comune di San Giovanni di Fassa, precisamente nella frazione di Pozza di Fassa, è un incantevole angolo di paradiso circondato dalle cime del gruppo dolomitico della Marmolada. Tra queste spiccano il Col Ombert (2670 m), la Cima dell’Uomo (3010 m) e la Cima Costabella. Percorsa dal torrente Rio San Nicolò, che nasce dalle suggestive cascate di Jonta, la Val San Nicolò offre una varietà di escursioni adatte a tutti i livelli di difficoltà.

Accesso e Trasporti

Per preservare questo angolo di paradiso dal turismo di massa e soprattutto dallo smog delle automobili, l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere al traffico tutta la strada che da Pozza porta alla Val San Nicolò. Ora per accedere a questo incantevole angolo di paradiso è necessario acquistare il biglietto per i bus navetta che puntualmente portano i turisti dal parcheggio a Pozza fino all’inizio della Val San Nicolò. A differenza di qualche anno fa, la strada che porta all’imbocco della valle non è più transitabile in automobile, ma è possibile arrivare solo fino alla località Vidor, nei pressi dell’omonimo campeggio, dove è disponibile un ampio parcheggio.

Da qui, durante il periodo estivo è disponibile un comodo bus navetta che porta fino alla località Saùch, il resto della valle è poi percorribile esclusivamente a piedi. Il prezzo ordinario della navetta per un biglietto andata e ritorno si aggira sui € 10, è ridotto per i bambini sotto i 10 anni ed è gratuito per gli under 8. Sul bus sono ammessi anche i cani, per un costo andata e ritorno di circa € 3,50. È possibile acquistare corse semplici a prezzi leggermente più elevati. Chi possiede la Val di Fassa Guest Card ha diritto a biglietti scontati.

Sempre per il periodo estivo - e per la gioia dei bambini - è disponibile anche il trasporto con un trenino su gomma che parte dal centro di Pozza di Fassa e arriva fino alla Baita Ciampiè, poco oltre l’imbocco della valle, a prezzi leggermente più alti rispetto alla navetta.

L’escursione a piedi fin dal paese ha comunque un suo fascino in quanto anche la strada di accesso alla val san nicolò offre paesaggi magnifici fatti di boschi verdeggianti e torrenti che li attraversano tra ponti di legno e qualche prato verde.

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Sentieri e Percorsi Escursionistici

Le escursioni in Val San Nicolò sono varie e con diversi gradi di difficoltà. I percorsi più frequentati sono quelli a fondo valle, che da Vidor arrivano fino alle suggestive cascate.

Sentiero 615: Da Vidor alle Cascate di Jonta

Stiamo parlando del sentiero 615 che si prende sulla destra, prima del ponte, nei pressi del ristorante Soldanella. Poco oltre la malga, la strada si biforca: per immettersi nella Val San Nicolò bisogna seguire la via a sinistra. La passeggiata prosegue tranquillamente, camminando circondati da conifere e con piacevoli scorci sul torrente. Ancora qualche passo e si arriva in località Saùch, presso la Baita Ta Ciajaa (1725 m), un delizioso agriturismo con ristorante e B&B. Questo piacevole itinerario non presenta alcuna difficoltà ed è davvero adatto a tutti, sia a piedi che in bicicletta.

Questo percorso nel cuore della Val San Nicolò, svela il suo territorio più suggestivo e si snoda in parte ancora su strada asfaltata, dopodiché la stessa si trasforma in una sterrata, comunque facilmente praticabile. Qui la valle si apre in tutta la sua magnificenza, rivelando boschi di conifere, dolci pendii che accolgono casette in legno perfettamente tenute e le meravigliose cime della Marmolada, che spiccano nel cielo con la loro maestosità.

Per i più piccoli, una parte del tragitto è accompagnato da alcune bacheche in legno che raccontano l’avventura di Similuce, una leggendaria fanciulla allevata da un Re che, dovendo raggiungere la Marmolada attraverso questa valle, incontra e affronta diverse creature maligne.

Dopo circa 1 km di cammino da Saùch, è possibile fare una piccola deviazione sulla sinistra per raggiungere la Malga Mezza Selva e la piccola e suggestiva grotta della Madonna della Luce, per poi ritornare sulla strada principale. Passeggiando in tutta tranquillità e soffermandosi ad ammirare la bellezza del paesaggio, si raggiunge Baita Ciampiè (1826 m) in massimo 30 minuti. Questa graziosa baita è adibita a bar e ristorante, quindi è possibile fermarsi per rifocillarsi con le delizie locali qui offerte, godendo dello spettacolo naturale che si può ammirare dai tavoli esterni.

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Subito dopo Baita Ciampiè, la strada diventa sterrata ma comunque in buone condizioni e la pendenza resta abbastanza contenuta, anche se si cammina in costante salita. A qualche centinaia di metri dalla Baita Ciampiè è possibile soffermarsi presso un monumento che elenca i nomi dei comandanti di stanza in questa zona durante la prima guerra mondiale. Ricordiamo infatti che durante tale conflitto, l’area della Marmolada fu teatro di cruenti combattimenti e che in questi luoghi erano presenti trincee, truppe e appostamenti militari, le cui testimonianze sono tuttora visibili.

Proseguendo oltre, è possibile imboccare verso destra un sentiero che si addentra nei boschi di larici, così da non dover camminare troppo esposti al sole. Dopo aver incontrato un altro monumento, dedicato alla guida alpina Josef Premstaller morto nel 1916 sul Costabella, la vista si apre su ampi prati che terminano al cospetto di maestose cime - tra cui Col Ombert - e sulle belle cascate di Jonta, che scendono da una pendenza lieve in tante ramificazioni di acqua, molto piacevoli da ammirare.

Lì si trova anche la Baita alle Cascate (2011 m), una tipica costruzione in legno che ospita un ristoro molto gettonato sia per la bontà delle pietanze offerte che per l’incomparabile location, davvero suggestiva. Al rientro, è possibile ripercorrere la stessa strada o prendere il vicino sentiero 641, noto come Strada dei Russi. L’escursione da Saùch a Baita alle Cascate dura circa 1 ora e 10 in sola andata, per una distanza di 3 km e mezzo e un dislivello di 290 m.

Sentiero 608: Verso il Passo San Nicolò e il Rifugio

Poco prima della Baita delle Cascate, in zona Ciamp, si può notare un sentiero, segnavia 608, che si sviluppa verso sinistra. Se si imbocca questa via, si raggiunge il Passo San Nicolò e, poco più oltre, l’omonimo Rifugio (2339 m). Questo percorso, detto Pociace, ha un dislivello di 340 metri e dura circa 1 ora. Il sentiero è in salita ma essendo stato da poco ricostruito e realizzato a tornanti, risulta meno ripido di quello precedente. Nonostante questo, si tratta pur sempre di un sentiero impegnativo, con una pendenza notevole ed esposto, quindi adatto a escursionisti esperti. Arrivati in cima, lo spettacolo è davvero da lasciare senza fiato, con lo sguardo che vaga sul gruppo del Catinaccio, sul Sella, sul Sassolungo e sulla Marmolada.

Trekking ad Anello: Saùch, Lago Lagusel, Passo Sella Palacia

Questa escursione ad anello ha un grado di difficoltà medio, un dislivello di 640 m e una durata di 4 ore circa. Si parte dalla località Saùch e si prende il sentiero 640 fino all’indicazione verso il Lago Lagusel. Da qui il sentiero forestale inizia ad arrampicarsi rapidamente, fino ad arrivare ai campi di Lagusel e all’omonimo laghetto alpino: il paesaggio è davvero idilliaco. Si segue ora il segnavia 641 per andare in direzione Passo Sella Palacia (2302 m), da dove è possibile ammirare il gruppo del Catinaccio. Si tratta di un percorso molto impegnativo e lungo, adatto a escursionisti preparati.

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Col de Valvacin e Sentiero Attrezzato Lino Pederiva

Da Pozza di Fassa si sale in cabinovia fino a raggiungere la conca del Buffaure (2020 m). Da qui si può scegliere se raggiungere il Col de Valvacin (2354 m) a piedi - con 1 ora di cammino e circa 330 m di dislivello - oppure in seggiovia. Da Col de Valvacin, restando in quota e seguendo il segnavia 613, si raggiunge Sella Brunech (2428 m) in circa 50 minuti. Qui si può godere di una vista privilegiata sul Sella e sulla Marmolada. Da Sella Brunech si segue il segnavia per immettersi nel sentiero attrezzato Lino Pederiva, un sentiero impegnativo sia per i saliscendi che per il fatto di essere molto esposto. Nei punti più impegnativi, si può contare su una corda metallica per procedere in sicurezza. Dopo circa 1 ora e mezza su questo sentiero, si raggiunge finalmente il Passo San Nicolò. Da lì si può decidere se ritornare dalla stessa strada o se scendere nella Val San Nicolò e rientrare dal fondo valle.

Val Monzoni: Un'Alternativa Meno Conosciuta

Questo percorso permette di esplorare una valletta laterale alla Val San Nicolò, la Val Monzoni, un posto meno conosciuto ma dalla bellezza selvaggia. Il percorso parte sempre dalla località Vidor. Da tale località si prende la strada che porta a Malga Crocifisso. Proseguendo ancora un po’, si trova il bivio che divide le due valli. Per entrare nella Val Monzoni, si prende la destra e si prosegue sulla strada che diventa sempre più ripida.

Un punto molto interessante che si incontra durante la camminata è la forra dei Monzoni, un suggestivo canyon visibile dal ponte, profondamente scavato dalla forza del torrente. Proseguendo, a quota 1850 m si incontra la bella Malga Monzoni. Continuando a camminare sul sentiero 603 fino a 2046 m di altezza, si raggiunge infine il Rifugio Taramelli. Questo rifugio è uno dei più antichi del Trentino e lo si capisce anche dalla sua struttura architettonica molto rigorosa. L’edificio è posizionato a sbalzo su un belvedere che regala una vista memorabile su tutta la valle e sulle cime che la circondano. Offre la possibilità di mangiare e le sue portate sono semplici ma gustose. Il tempo totale della salita è di circa 4 ore.

Val San Nicolò con Bambini

La Valle San Nicolò, laterale della Val di Fassa, nelle Dolomiti del Trentino, si adatta decisamente bene ad una bella escursione con i bambini, anche con passeggino. Noi l’abbiamo percorsa fino al suo termine, arrivando da Sauch alla Baita alle Cascate, immersi in un panorama irripetibile e magnifico. Dislivello: 280 metri - Sauch m. 1726 - Baita alle Cascate m. Tipologia di percorso: costante salita alternata a tratti di falsopiano.

A partire dall’estate 2019 non si può più arrivare in Valle San Nicolò con la macchina. Sia per i camminatori che per i più “comodi“, l’area sosta è ora a Pozza di Fassa e s’incontra oltrepassando il paese, poco prima del Camping Vidor. Il bus navetta ferma sia a Sauch (dove prima c’era il parcheggio) che a Baita Ciampiè, mentre il caratteristico trenino aperto permette di scendere solo a Baita Ciampiè (che è dopo Sauch). Arrivati in località Sauch (m. 1726) si inizierà a camminare lungo la meravigliosa strada asfaltata che conduce sino a Baità Ciampiè. Nessuna fatica, il dislivello è minimo e il fondo asfaltato: una vera bellezza a portata di qualunque gamba e qualsiasi età. Passeggiando in mezzo ad un panorama che pare disegnato, da Sauch in poco più di mezz’oretta si perverrà a Baita Ciampiè (m. Sono presenti numerosi tavoli anche all’aperto e i bimbi potranno correre anche qua e là, dal momento che ci sono anche dei deliziosi prati tutt’intorno, ideali anche per un bucolico picnic. Ma l’intento è arrivare alla Baita alle Cascate: la via che da qui s’innesta, è decisamente più ardua della precedente, dal momento che il fondo diventa sterrato e sassoso e la pendenza si fa più importante.

Oltrepassatolo, ci si parerà dinanzi l’ultima parte della Valle San Nicolò, con l’appuntito Col Ombert a farla da padrone. Alla Baita alle Cascate si può mangiare. Con un ultimo sforzo, Baita alle Cascate (m. 2000) sarà infine conquistata. E che spettacolo! Essendo un posto veramente bucolico e dotato di prati a perdita d’occhio, è un luogo ideale per famiglie e potrete contare decine di passeggini. Se poi siete amanti della fotografia, indugiate sino al tardo pomeriggio prima di rientrare (compatibilmente con gli orari della navetta, se l’avete prenotata per il ritorno).

Il punto di partenza per la Valle San Nicolò, sia a piedi che in navetta, è il Camping Vidor o Vidor Resort. Perché non è naturalmente solo campeggio: oltre alle aree riservate agli amanti dell’en plein air, vi sono camere e appartamenti, ideali per chi ha bimbi e cerca una sistemazione ampia. Il fiore all’occhiello è lo stupendo parco acquatico dove i bimbi si divertiranno a più non posso… E ve lo diciamo per nostra pluriennale esperienza! E, finito di sguazzare in acqua, al Mondo di Otta si continuerà a giocare: una nuova area specializzata anche per l’accoglienza dei pi piccini.

Informazioni Utili

Accesso in Auto

L’accesso in auto alla Val San Nicolò è limitato e potrai arrivare solo al parcheggio in località Vidor, a circa due chilometri dall’inizio della parte più suggestiva del trekking. Serve infatti un’autorizzazione per procedere oltre, al fine di non intasare la strada durante i mesi più caldi quando giungono migliaia di escursionisti.

Parcheggio

Puoi parcheggiare l’auto in località Vidor, dove trovi un grande spazio con numerosi posteggi. Durante i weekend e nel mese di agosto, però, ti conviene arrivare in prima mattinata, perché nonostante l’ampio spazio, i posti terminano in fretta. Il posteggio qui è gratuito. Questo il link che puoi utilizzare per impostare il navigatore. Una volta parcheggiata l’auto puoi prendere la navetta (o il trenino) che ti porta all’inizio della camminata, in corrispondenza della Baita Ta Cajaa, e che è attiva dalla fine di maggio agli inizi di ottobre. Oppure puoi procedere a piedi lungo il sentiero rialzato.

Difficoltà del Trekking

Questo trekking in Val San Nicolò è piuttosto semplice ed è adatto a tutti. Prevede un dislivello positivo di 600 metri e uno negativo di 280 metri. Entrambi sono comunque diluiti lungo il tragitto e facilmente affrontabili anche con bambini piccoli.

Lunghezza e Durata

Il trekking in Val San Nicolò qui proposto ha una lunghezza di 10,9 chilometri. Parte dal parcheggio in località Vidor e risale tutta la valle fino alle cascate, per poi ritornare sullo stesso sentiero fino alla località Sauch. Da qui si rientra in navetta al parcheggio. Questo trekking in Val San Nicolò può essere percorso in un tempo che varia dalle 3 ore alle 3 ore e mezza. Il tempo è riferito al trekking così come descritto, ovvero utilizzando la navetta solo per il rientro al parcheggio.

Tabella Riepilogativa Percorsi

Percorso Difficoltà Dislivello Durata
Vidor - Cascate di Jonta (Sentiero 615) Facile 290 m 1 ora e 10 (solo andata)
Baita Ciampiè - Baita alle Cascate Media Dislivello minimo Poco più di mezz'ora
Ciamp - Rifugio San Nicolò (Sentiero 608) Impegnativo 340 m 1 ora
Trekking ad Anello: Saùch, Lago Lagusel, Passo Sella Palacia Medio 640 m 4 ore
Pozza di Fassa - Passo San Nicolò (Sentiero Lino Pederiva) Impegnativo 330 m (fino al Col de Valvacin) 1 ora e mezza (solo il sentiero attrezzato)
Vidor - Rifugio Taramelli (Val Monzoni) Media Variabile 4 ore (salita)

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