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Escursione nella Valle dei Mulini a Longiarù: Un Percorso Incantato tra le Dolomiti

Tra l'Alta Badia e la Val Pusteria si trova una verde valle incantata dove, spesso, il tempo sembra essersi fermato. E' solo un'impressione, ovviamente, perchè gli scenari bucolici e l'attività agricola tradizionale nascondono una modernità invidiabile che dona straordinaria efficienza a meccanismi consolidati da secoli.

Un'escursione adatta a tutti

Il sentiero dei mulini di Longiarù è una facile passeggiata tra le Dolomiti della val Badia. Questi percorsi combinano bellezza naturale e semplicità, rendendo le Dolomiti accessibili a tutti. Ideale per una passeggiata facile, anche con bambini ai quali non piace particolarmente camminare. Si ha solo mezza giornata a disposizione, quindi questo è un percorso molto breve.

Come arrivare e dove parcheggiare

Per intraprendere il sentiero dei Mulini di Longiarù bisogna raggiungere la val Badia, precisamente il paese di Longiarù. Ci si arriva comodamente in auto senza problemi anche in inverno. Qui le strade sono pulite, larghe e in questo caso anche senza grandi pendenze. Percorrendo la Val Badia, all’altezza di San Martino si svolta per Antermoia, Longiarù e Passo delle Erbe. Da qui sono circa 6 chilometri. Appena oltrepassato l’abitato di San Martino troverete sulla sinistra un bivio dove viene segnalata anche la Val di Morins (o Valle dei Mulini). Ci sono diverse opzioni di parcheggio (specie fuori stagione non avrete particolari difficoltà a trovare) per raggiungere il parcheggio, punto iniziale dell’escursione.

Il percorso nella Valle dei Mulini

Inizia proprio sul ponte il percorso ad anello della Valle dei Mulini, Val di Morins in ladino. In inverno la passeggiata è ideale da fare dopo pranzo, quando il sole è alto nel cielo e non più nascosto dalle montagne. Si costeggia il torrente fino ad arrivare ad un ponte. Sulla sinistra vedrete un arco in legno che ne segnala “l’ingresso”.

I mulini ad acqua

Lungo il sentiero, che sale prima verso il nucleo di case di Miscì, sulla sinistra e poi ridiscende verso l’abitato di Seres, compiendo un anello, si trovano otto mulini ad acqua, restaurati e funzionanti (non in inverno ovviamente), una teleferica e un sistema di canalizzazioni che prende l’acqua dal rio Seres per portarla alle ruote. La cosiddetta "valle dei Mulini" è la valle solcata dal rio Seres. Tra Seres e Miscì, due viles davvero caratteristiche a breve distanza da Longiarù, i mulini sono otto, due dei quali dotati di doppia ruota ed una teleferica ad acqua: la stessa acqua, ovviamente, metteva in moto la struttura del mulino garantendo energia "rinnovabile" praticamente senza soluzione di continuità. I mulini non svolgevano attività "conto terzi" - come si direbbe oggi - ma erano parte integrante del maso o talvolta di più masi cui garantivano le attività di molitura. Non potevano mai mancare sementi da macinare altrimenti le strutture si sarebbero usurate.

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I mulini sono tutti diversi tra loro: l'ultimo, il più alto, ha un brillatoio, utilizzato per decorticare l'orzo. Il sesto, invece, è l'unico quasi interamente in pietra. I mulini sono realizzati interamente in legno. Soltanto uno dei due mulini a doppia ruota, nella parte alta del percorso, è stato costruito parzialmente in muratura. Qui un tempo si macinavano orzo e cereali.

Passiamo per una delle attrazioni più belle della zona, gli antichi mulini, situati in un incantevole paesaggio naturale. Risalendo il torrente Seres si visitano tutti i mulini di Longiarù. Lungo il percorso si trovano otto mulini storici: il primo è accessibile al pubblico, mentre gli altri possono essere osservati dall’esterno. Da qui si costeggia il torrente Seres passando per vari tipi di mulini: mulini singoli, mulini doppi e un mulino a corda (la cosiddetta "Tambra"). Di fianco alla piccola cappella, si trova il forno per la calce, che un tempo veniva utilizzato per produrre la calce. In ogni casa si può notare un bel mulino ad acqua.

Consigli utili

Lungo il sentiero non è consigliato ai bimbi troppo piccoli in inverno, perché potrebbero esserci tratti ghiacciati ed altri scivolosi. Non si può venire nemmeno in passeggino perché il fondo è sconnesso e pietroso.

I dintorni della Valle dei Mulini

Oltrepassati gli antichi edifici contadini detti Viles seguiamo il sentiero n. 4 verso la Valle dei Mulini (Mühlental - Val di Morins). Dopo il ristoro Speckstube Tlisöra, si raggiunge un piccolo ponte che è il punto di partenza della Valle dei Mulini. In fondo alla valle, proseguite a sinistra lungo il sentiero n. 4 fino al Rifugio Genova (3,5 ore), che si trova al passaggio dalla Val di Funes alle valli dolomitiche ladine a 2306 metri di altitudine. Rimanendo sul sentiero n. 4 arrivate alla Forcella del Sasso Putia da dove, sul sentiero 4B, si raggiunge la vetta ( 2875 m s.l.m.).

Procedete per un tratto verso l’interno, attraversiamo il rio su un ponte e, verso l’esterno della vallata, raggiungiete il borgo di Miscì e l’Agriturismo Tlisöra, dove durante una piacevole pausa ammirerete il magnifico panorama sull’antistante borgo di Seres. Proseguite (marcatura n. 5B) e presso Pares prendete il sentiero sinistra n. 5. Al bivio successivo vi dovrete tenere nuovamente sulla sinistra sul n.

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Si parte dal parcheggio “Val Morins”, in fondo alla Valle di Longiarù, il giro si può fare in entrambi i sensi, in questa descrizione viene usato il senso orario. Seguire la strada forestale 5, che risale la vallata sotto le cime dell’Antersasc, la lunga montagna a Sud-Ovest rispetto alla nostra strada. Entrambe le strade sono quasi interamente immerse nel bosco, eccetto qualche bellissimo prato panoramico, una volta arrivati al Ciampcios si esce dalla linea degli alberi e la vista si apre completamente su tutte le montagne circostanti. Dalla baita Ciampcios la strada forestale continua la sua dolce salita tra bellissimi prati fino a quasi la Forcella Medalges (Forcella S. Poco prima della forcella la strada gira a DX per raggiungere la bellissima Malga Medalges, posta proprio di fianco alla forcella (2 ore dal parcheggio). Alla malga si intercetta il sentiero 3 che ci porterà alla prossima tappa, Il Rifugio Genova.

Il sentiero parte in salita, ma dopo pochi minuti la pendenza cala fino a diventare pianeggiante, il sentiero taglia a mezzacosta tutto il pendio fino ad arrivare ad un pulpito panoramico. Da questo punto il sentiero cambia versante e da sentiero pianeggiante su prato diventa una discesa abbastanza esposta su materiale molto franoso, prestare attenzione. Finito il tratto in discesa si arriva al Passo Bronsoi, la sella a cavallo tra Longiarù e la Val di Funes, continuare in direzione Nord aggirando sulla DX il colle di fronte a noi. Il Rifugio Genova è un balcone che guarda verso la Val di Funes e verso la parte centrale dell’Alto Adige, se è limpido è possibile vedere anche tutte le montagne verso la Val Venosta! Il nostro tour ora inizia la discesa verso Longiarù, prima però ultima salitina per arrivare al Passo Poma, il passo che dal Genova riporta verso la Val Badia.

Arrivati quasi sotto la montagna, il sentiero diventa forestale, superati un paio di torrenti compare il bivio con il sentiero 4B che ci permette il ritorno verso Longiarù. Il sentiero 4B scende prima su prati e poi nel bosco arrivando ad intercettare il sentiero 4 (la via diretta dal passo). Arrivati al bivio seguire in discesa il sentiero 4 fino a quando diventa strada forestale.

Informazioni utili

Rientrati al punto di partenza sul ponticello sapete chi ci aspettava? Proprio lui, il micio!

  • App utile: usa Mountain Maps per programmare il percorso e avviare la navigazione quando se sul posto.
  • Il primo mulino è proprio quello dove è entrato il “nostro” gatto: un edificio in legno perfettamente restaurato, con la sua bella ruota.
  • Dopo questo tratto nel bosco si riprende un ripido tracciato forestale: si perviene a Pian de Locia (1915 mslm) dove si ammira un primo, indimenticabile, quadretto dolomitico.
  • L’autunno, con i larici che cambiano colore, e l'inizio dell'estate, con un trionfo di fioriture, sono senz'altro i periodi più indicati per godere di questo spettacolo. Ma anche l'estate non è da meno!
  • Piccolo borgo tra le dolomiti, incontaminato e tranquillo.
  • Unicamente con la forza dell’acqua ed alcuni tutt’ora funzionanti.
  • Poi passare nel paesino incontaminato di Seres.
  • All’ultimo si svolta a destra giungendo all’abitato di Seres.
  • Al punto di partenza per strada asfaltata.

Dettagli dell'escursione ad anello dalla Valle dei Mulini al Rifugio Genova

  • Autore: AT
  • Difficoltà: difficile
  • Punto di partenza: parcheggio Valle dei Mulini a Seres (S. Martino in Badia)
  • Tempo totale di percorrenza: 05:00 h
  • Lunghezza totale: 12,7 km
  • Altitudine: tra 1.522 e 2.427 m s.l.m.
  • Dislivello: +937 m | -937 m
  • Itinerario: Seres - Valle dei Mulini - Passo Poma - Rifugio Genova - Giogo Bronsoi - Kreuzjoch - Malga Medalges
  • Segnaletica: 4A, 4, 3, 5
  • Punti di ristoro: Rifugio Genova, Malga Medalges, Ütia Ciampcios
  • Periodo consigliato: Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Punto di Interesse Descrizione
Valle dei Mulini Valle solcata dal rio Seres con otto mulini storici restaurati e funzionanti.
Seres e Miscì Due viles caratteristiche a breve distanza da Longiarù.
Rifugio Genova Rifugio situato al passaggio dalla Val di Funes alle valli dolomitiche ladine a 2306 metri di altitudine.
Passo Poma Passo che dal Rifugio Genova riporta verso la Val Badia.
Malga Medalges Malga situata vicino alla Forcella Medalges, raggiungibile con il sentiero 3.

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