Escursioni a Branzi: alla scoperta di sentieri e paesaggi incantevoli
Branzi, situata a 844 metri sul livello del mare, è un centro turistico molto frequentato sia in estate che in inverno. È un ottimo punto di partenza per escursioni in montagna, tra il verde e la bellezza della sua natura. Oltre al turismo, le attività principali sono l'escavazione dell'ardesia, la produzione e il commercio del formaggio tipico di Branzi, l'agricoltura e l'allevamento di bovini da latte.
Sentieri consigliati nei dintorni di Branzi
- Da Branzi a Carona per via Piana: Da via Monaci o da via Follo si attraversa il Brembo e, prendendo la strada per i Laghi Gemelli appena sotto la cascata "Borleggia", si sale in 30 minuti alla strada piana che direttamente in 40 minuti porta a Carona. Il percorso inverso da Carona a Branzi risulta molto più comodo e percorribile da tutti. La passeggiata si svolge tutta in pineta.
- Da Branzi a Valleve per la mulattiera dei Prati e Monte del Colle: Dal ponte Redorta verso la Montanina si raggiunge Valleve in 60 minuti dopo aver attraversato la località Prati, Vandullo, Valrobà. L’itinerario si svolge in parte nei boschi e pinete, in parte nei prati adatti per pic nic. Il percorso inverso è molto più facile.
- Da Branzi a Belfiore: Si percorre l’itinerario precedente (mulattiera dei prati) per circa 20 minuti poi si scende in 10 minuti nella Valle e, attraversato su di un ponticello il Brembo di Valleve si giunge alla chiesetta di Belfiore; qui in 10 minuti si raggiunge la frazione Ripe e il centro. Bella per gruppi con bambini e persone anziane.
- Da Branzi al Cornello: Dal ponte Redorta per la strada comunale o per sentieri si raggiunge la frazione Ripe; da qui, attraversata la frazione e la strada provinciale si sale in 15 minuti ai prati della località Cornello. Bella gita per gruppi con bambini.
- Dalla frazione Rivioni a ponte Redorta: Per comoda mulattiera che parte dalla frazione Rivioni si raggiungono i prati alti a Ovest del paese (15 minuti) e si scende a ponte Redorta. Identico il percorso inverso. Passeggiata idonea per gruppi con bambini; si consiglia di effettuarla al mattino per la maggiore esposizione al sole.
Altri sentieri degni di nota includono:
- Branzi - Ronco - Valleve
- Branzi - Prati - Monte del Colle
- Branzi - Valle Scura
Escursione ai Laghi Gemelli da Branzi
I Laghi Gemelli si trovano in alta Val Brembana, chiusi nella conca delimitata dal Pizzo Farno, dal Monte Corte, dal Passo dei Laghi Gemelli, dal Passo di Mezzeno, dal Monte Spondone, dal Monte del Tonale, dal Pizzo dell'Orto e dal Pizzo del Becco. Nella stessa conca è racchiuso inoltre il Lago Becco, situato ai piedi del pizzo omonimo.
Nonostante il nome, i Laghi Gemelli sono formati da un corpo unico, che si divide solo quando la diga che ne contiene l'acqua viene quasi interamente svuotata, come accaduto nel 2005 in occasione dei lavori per il rafforzamento della diga. Il nome infatti è stato loro attribuito precedentemente alla costruzione della diga, avvenuta nel 1932, quando i due laghetti, di dimensioni molto più contenute, erano due specchi d'acqua che, visti dall'alto, sembravano specchiarsi.
Itinerari consigliati:
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- Da Branzi tramite l’itinerario nr. È necessario accettare i cookie di terze parti per visualizzare la mappa.
- Sentiero nr. 250: Dal rifugio si scende verso il lago Casere, a metà lago si costeggia sulla sinistra il lago Marcio e si scende sotto la diga e a metà canale di scarico della diga si sale per il lago del Becco, si costeggia tutto il lago e si prosegue in una piccola valletta fino al sentiero che sale al lago Colombo, si attraversa la diga e si va a destra. Percorso lungo ma non impegnativo.
- Dal rifugio si sale al passo. Dal Passo dei Laghi Gemelli si raggiunge il rifugio Alpe Corte, prima del rifugio si sale a destra per il lago Branchino e il Passo Branchino, dal passo si scende a destra circa 5 minuti.
La Via Piana: un sentiero storico tra Carona e Branzi
I tracciati più famosi della zona sono probabilmente il sentiero CAI 211 che da Carona sale al lago Marcio e poi scende verso Branzi seguendo il 212. Il sentiero viene denominato Via Piana o Strada Piana. Ed era anticamente nato come tratto di servizio dell'Enel, per seguire il canale sotterraneo che dal lago di Carona portava acqua alla centrale di Lenna.
La via Piana ha ufficialmente inizio proprio a lato della piccola diga di Carona, che chiude il versante occidentale del lago, ed è segnalata da un solo cartello. Non si può dire che la segnaletica non sia buona: i cartelli a inizio e fine percorso ci sono e il tracciato molto evidente non fa sentire la necessità di piazzarne altri. Dalla nostra valutazione personale il percorso ha una durata massima di 1 ora.
Come già anticipato, si tratta di una strada che si sviluppa a mezza costa, lungo le pendici boscose di questo tratto di vallata. Vista la presenza di moltissimi alberi, gli scorci visibili dal sentiero non sono molti. Non potendo quindi alzare lo sguardo verso le montagne, cerco di concentrarmi maggiormente sul bel bosco di abeti. Continuando a salire, ci troviamo a dover attraversare diversi colatoi di scarico che riversano sulla via molto materiale spostato dalla forza dell’acqua.
Rimane ora un ultimissimo tratto praticamente in piano fino a raggiungere un cartello con indicazione per Branzi (svoltando a destra). Quest'ultima parte non nasconde tratti particolarmente interessanti dal punto di vista fotografico, se non per uno spiazzo, accanto ad un tavolo per il picnic, dove è possibile ammirare l’intero paese di Branzi e la parte successiva di Val Brembana dall'alto.
Il punto migliore per cogliere questa bellezza per intero è un antico ponticello romano che supera proprio il tratto di torrente che si genera alla base della cascata. C’è da dire che il paese di Branzi è anche famoso per le sue peculiarità gastronomiche.
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Informazioni utili:
- Difficoltà: Seppure a tratti esposto e con sezioni abbastanza scoscese, nel corso del tempo il sentiero è stato quasi completamente messo in sicurezza, grazie a delle barriere laterali e a cavi metallici fissati lungo la roccia. I pochi tratti molto esposti e senza protezioni invece necessitano di classificarlo come EE.
- Acqua potabile: Sono presenti diverse fontanelle nei paesi di Carona e di Branzi. Lungo la Via Piana invece non ci sono fonti di acqua potabile.
- Parcheggio a Carona: No, tutti i parcheggi di Carona sono a pagamento.
- Percorrere il sentiero al contrario: Sì, è possibile. Percorrere il tratto proposto al contrario vi costringerà però a salire i 300 m di dislivello che da Branzi portano alla via Piana.
Altre escursioni e punti di interesse
- Pizzo del Becco: Salita per sentiero attrezzato.
- Monte Corte: Partenza dal Rifugio Laghi Gemelli, salita al Passo di Mezzeno, Monte Spondone, Monte Tonale, Passo del Tonale, Cima Orobie, Passo Val Vegia, Lago.
Il bel pascolo erboso che va dai 1.700 ai 2.000 m di quota che sovrasta Branzi, la Valle di Carona e Valleve. Spettacolari i larici colorati del Pizzo Badile, la cui croce di vetta e' posta a 2.044 m sl.m.
Rifugio Laghi Gemelli: Aperto nei fine settimana e festività dal 25 aprile al 8 giugno e dal 20 settembre al 2 novembre. Il rifugio offre agli escursionisti un servizio di bar, ristorante e pernottamento in un ambiente giovanile, dove troverete un’ottima accoglienza e una cucina curata e attenta ai piatti tipici della tradizione locale accompagnati da una selezione di vini della zona.
Il Sentiero del Partigiano
Questo percorso poco frequentato, rappresenta un'interessante alternativa alle classiche vie di accesso ai Laghi Gemelli. Da qualche anno è stato definito 'Il sentiero del partigiano'. Risalendo il fianco orografico sinistro del fiume Brembo, sulle pendici del P.zo dell'Orto, il sentiero sale nel bosco fino alla diga di Pian Casere e, presso la casa dei guardiani Enel, si congiunge al sentiero 211 in direzione rif. Laghi Gemelli.
Il sentiero parte da via Cagnoli a Branzi (825 m), nei pressi del campo sportivo dove è presente un parcheggio pubblico; l'accesso al sentiero può avvenire in alternativa dalla cascata Borlèggia (840 m) nei pressi del parcheggio in via Monaci. Le vie si congiungono a circa 15 minuti di cammino dalla partenza, ad una quota di 1040 m, per poi proseguire fino ad incontrare la 'strada piana' a quota 1110 m; effetti di una valanga e malattie arboree hanno portato al taglio completo della vegetazione nel tratto successivo, da cui si può godere un'ampia visuale in attesa che le piantumazioni effettuate tornino a dare al bosco il suo aspetto d'origine. A quota 1400 m si giunge ai Grassi, dove sono presenti alcune baite comunali e dove pastori e mandriani sostano nel periodo di transumanza verso gli alpeggi; proseguendo si giunge alla diga di Pian Casere (1815 m): qui il bosco termina ed inizia il paesaggio tipico orobico.
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