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Allevamento e tecniche dei piccioni viaggiatori

La corsa dei piccioni è l’arte di allevare piccioni viaggiatori per la competizione ed è diventata uno sport in Belgio nel 1820. L’attuale piccione viaggiatore è il risultato di incroci di alcune razze belghe e inglesi, effettuati nella seconda metà del XIX secolo. Il compito degli allevatori di piccioni é quello di migliorare le capacità fisiche e di orientamento per partecipare ai campionati. Ogni “allenatore” ha circa 100 piccioni o più.

Allevare i colombi è stato per moltissimo tempo un hobby molto diffuso. Sono animali meravigliosi che in passato popolavano le voliere nelle nostre campagne e giravano liberi in città. Per tanti motivi, come l’inquinamento e l’ascesa dei piccioni e dei ratti, i colombi, come le tortore hanno subito un brutto declino come animali che fanno parte del nostro paesaggio urbano. Sono a tutt’ora in molti coloro i quali scelgono di dedicare tempo e risorse all’allevamento di questo animali nobile e romantici. Si allevano sia per le gare, che come animali da carne. Il colombo ha una carne ottima e saporita, specie se allevato con un criterio mirato. Naturalmente l’allevamento dei colombi da gara segue principi diversi rispetto a quello mirato agli animali da carne.

La passione per i piccioni viaggiatori

Ed é qui che incontriamo Antonio, trascinato in questa passione da un amico. Il club Mem Martins é abbastanza antico, risale al 1976, ma ci spiega Antonio che ce ne sono di più antichi. Attraverso questa squadra abbiamo potuto osservare più da vicino come funziona il lavoro di addestramento e preparazione dei piccioni.

Antonio ci spiega che dedicarsi all’allevamento e allenamento dei piccioni é molto complicato, oltre ad essere estremamente caro perché i prodotti necessari, l’alimentazione e le cure mediche possono essere molto costose.

Stiamo quasi per lasciare i nostri nuovi amici quando arriva Carlos Barbosa, che ormai di piccioni non ne ha più ma continua a venire al club. Ha cominciato a dedicarsi ai piccioni per passione. Originario di Ponte de Lima, allevava i piccioni da bambino e creava con essi un tale legame che, quando i piccioni venivano venduti al mercato, se l’acquirente non faceva attenzione a tenerli in casa nei giorni a seguire, i piccioni scappavano e tornavano da lui. Ci lascia con una storia davvero incredibile e divertente. Carlos era uscito di casa, calcolando che i piccioni avrebbero cominciato a tornare di li a un paio d’ore. Poco dopo, una chiamata di sua moglie lo aveva avvisato che un piccione era già nella piccionaia. Visto che mancava ancora molto tempo, aveva pensato ad un piccione perduto che aveva trovato rifugio nella sua piccionaia.

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Tecniche di Allevamento

Innanzitutto ci spiegano che bisogna avere i piccioni per la riproduzione e i piccioni per le gare (i figli). Le uova vengono fecondate per 18 giorni prima della nascita dei piccoli piccioni.

I colombi sono animali tipicamente monogami, questo significa che per allevarli si devono prevedere stalli per coppie. In una grossa colombaia, ci devono essere piccoli spazi perché le coppie possano vivere insieme. Si tratta di piccole casette in cui le coppie preparano il loro nido e dove allevano i piccoli. Questo principio vale sia per piccole che grandi colombaie. Ogni colombaia deve essere dotata di un abbeveratoio privato, perché i colombi sono anche molto territoriali, anche se in natura vivono in grosse colonie. La profondità degli abbeveratoi deve essere di almeno tre centimetri perché il colombo, a differenza degli altri volatili, ingerisce i liquidi per aspirazione e non per gravità. Dentro ognuna delle casette deve essere presente un nido, oppure nella voliera devono essere presenti i materiali per la preparazione. Si tratta di trucioli di legno, fili d’erba e poco più. In ogni caso la colombaia deve avere una grossa voliera, cioè uno spazio chiuso in cui il colombo possa volare liberamente perché è indispensabile per la sua salute. In ciascun box andrà disposto un grigliato con fossa biologica pulite periodicamente e una lettiera di sabbia grossolana.

I colombi devono essere lasciati liberi di corteggiarsi, quindi, o si acquistano già a coppie da un allevatore, oppure si introduce un maschio in u gruppo di femmine nella speranza che una di esse risponda alle sue avance. Una volta che la femmina avrà deposto le uova, saranno necessari circa diciotto giorni prima della loro schiusa. Sia la femmina che il maschio provvedono alle cure parentali come la cova ed lo svezzamento. Quando i piccoli avranno raggiunto circa undici giorni di vita, dovrà essere loro applicato un anellino matricolare che rappresenta la carta di identità dell’animale. Esso permette di conoscere tutte le informazioni essenziali come data di nascita, paese ed allevamento di provenienza. Quando i colombi si troveranno nella condizione di giovani adulti, che in gergo si chiamano “novelli” a causa delle loro esigenze singolari sarà necessario tenerli separati dagli altri; l’ideale sarebbe di collocarli in voliere singole.

In campagna, lontano dai pericoli delle città, è possibile allevare i colombi all’aperto. Si deve preparare una colombaia che dia sull’esterno, perché questi animali tendono a spostarsi poco dal nido. In sostanza anche se durante il giorno voleranno liberi, alla sera tenderanno a fare ritorno a casa. Badate bene che si tratta di animali, quindi il loro comportamento potrebbe anche differire da quanto sperato, ed i colombi potrebbero scegliere una dimora differente rispetto a quella che abbiamo preparato.

Addestramento

Il colombofilo deve realizzare un vero e proprio piano di allenamento. I piccioni devono allenarsi due volte al giorno. Quando sono pronti si comincia con l’abituarli ad allontanarsi, lasciarli liberi e farli tornare a casa da soli.

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Visto che in queste competizioni non basta lasciare i piccioni viaggiatori in un determinato luogo e farli tornare a casa. Per esempio durante la settimana i maschi vengono separati dalle femmine e preparati per la prova e quando tornano sanno automaticamente che quando arrivano in soffitta le femmine sono lì ad aspettarli e viceversa.

Ragazzi ho un altra domanda per voi una volta che liberate i colombi fanno quello che devono fare ma poi per fargli capire da dove devono rientrare in colombaia come fate ? Lo so che bisogna abituarli al rumore del mangime oppure fischiando. Ma la mia domanda è come fate a far capire da dove devono rientrare? Ovviamente fanno squadra se sono trattati da squadra. Tutti devono uscire insieme e tutti devono rientrare insieme. Chi non rientra salta il pasto. Questa regola si insegna da novelli.

La competizione

I piccioni viaggiatori volano chilometri in un solo giorno con l’istinto di tornare a casa e hanno un “GPS biologico” allineato con il campo elettromagnetico del pianeta, che dà loro un senso di orientamento unico. Ci sono varie teorie, ma non c’é ancora una spiegazione concreta, su come riescano ad orientarsi e partire, sapendo che arrivano al punto di partenza in un camion completamente chiuso. Ma fatto sta che ritrovano la strada di casa.

In Portogallo, le corse dei piccioni si svolgono tra febbraio e giugno di ogni anno e nei mesi rimanenti ci sono altre gare di piccioni, vale a dire i derby. Il club organizza la consegna. Ogni piccione ha un anello alla zampa. Prima era un anello di gomma con un numero che l’allenatore registrava e quando il piccione rientrava, annotava il numero e ritirava l’anello. Ma questo poteva creare imbrogli. Oggi il sistema é molto più complesso. Ogni allenatore e ogni club di riferimento hanno una macchina che registra i singoli piccioni con il numero di riferimento di un anello di latta alla zampa che corrisponde a una vera e propria scheda di identità. Arrivati al punto di partenza i piccioni sono liberati e iniziano il volo verso casa.

E se a livello di preparazione fisica dei colombi, gli allevatori devono prestare attenzione all’alimentazione e allo stato di salute degli animali, in relazione alle strategie per farli tornare più velocemente, il discorso è diverso, in quanto il rapporto tra addestratore e animale può essere decisivo.

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Alimentazione e cura

È importante prestare sempre attenzione durante la stagione, poiché un piccione non vola solo con le ali, se le sue vie nasali e/o i suoi polmoni sono ostruiti gli costa correre.

Il colombo è un animale che ha bisogno di una dieta bilanciata, specie in cattività, per un buono sviluppo dei tessuti e del piumaggio. L’animale va nutrito con granaglie specifiche ricche di oligominerali e vitamine, gusci di lumache, erbe tenere e germogli. Il colombo adulto effettua la muta, cioè il ricambio delle penne, una volta all’anno e in questo periodo deve restare in un ambiente né troppo umido né troppo secco, altrimenti potrebbe avere grosse difficoltà e ammalarsi. In questo periodo si consiglia di dargli del mangime rinforzato, cioè con sali minerali e vitamine che favoriscono il processi di muta.

Il Colombo Viaggiatore è robusto, elegante, di posizione medio alta; spesso con la testa allungata, il contorno degli occhi molto marcato ed il portamento quasi orizzontale.

Caratteristiche del Colombo Viaggiatore:

  • Testa: Liscia, allungata.
  • Occhi: Iride di color rosso arancio, più scura nei soggetti a mantello chiaro.
  • Becco: Di lunghezza media, a volte lievemente arcuato. E’ di colore chiaro ma nei mantelli scuri può essere di un colore più intenso.
  • Mantello: Vi sono infinite varietà di colorazioni.

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