Escursioni Indimenticabili da Porta Vescovo alla Marmolada
Già in un altro nostro articolo avevamo parlato di questo magnifico gigante della natura, che con le sue dimensioni e importanza a livello naturalistico, è sempre al centro dell’attenzione. In questo nostro post vogliamo proporvi un’escursione che ogni buon escursionista dovrebbe fare, perché offre una vista notevole sul ghiacciaio, del Lago Fedaia e della Val de Ciampié. Ci stiamo riferendo al tracciato che collega il Resort Porta Vescovo al Rifugio Viel dal Pan.
Dove si Trova il Rifugio Porta Vescovo?
Tanto per cominciare bisogna orientarsi e capire bene dove si trova il rifugio Porta Vescovo, da dove è possibile ammirare la cima più alta delle Dolomiti, quali sono le città più vicine, in primis Arabba e Canazei. Arabba è quella che conduce a Porta Vescovo. A Porta Vescovo è molto semplice: in funivia!!
È bene sapere che la funivia del Porta Vescovo parte ad orari prestabiliti, ogni mezz’ora circa. All’arrivo troverete l’omonimo resort, dove potrete mangiare nel moderno ristorante. Sia all’interno che al di fuori del complesso trovate delle sdraio per potervi godere il paesaggio naturale che avrete di fronte. Infatti all’arrivo troverete a sud la Marmolada e a nord est il Piz Boé.
Escursione al Rifugio Viel dal Pan
La camminata per il Rifugio Viel dal Pan, che si trova a 2432 metri d’altitudine, lungo uno dei sentieri panoramici più belli del paesaggio dolomitico, è di difficoltà facile con brevi passaggi delicati. Il tempo di percorrenza, partendo dalla funivia di Porta Vescovo, è di circa 1 ora e mezza. Alternativamente si può raggiungere il Rifugio Viel dal Pan dal Lago Fedaia in circa 1 ora. Il paesaggio è superbo e la vista spazia per tutta la valle.
Per arrivare alla Baita Fregadora, a 2370 metri, che si trova dopo il Rifugio Viel dal Pan, ci vogliono altri 30 minuti circa.
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Consigli Utili per l'Escursione
Sebbene l'itinerario non presenti grandi difficoltà tecniche, è consigliabile avere un passo sicuro e non soffrire di vertigini. Dall'inizio alla fine, si è circondati da un bellissimo panorama che abbraccia la Marmolada, il Lago di Fedaia, e il Gruppo del Sella. Ma queste non sono le uniche montagne visibili; il percorso offre anche splendide viste su altre vette dolomitiche, amplificando la bellezza del paesaggio.
Durante il ritorno, ci si abbassa leggermente di quota, mantenendo sempre una vista spettacolare sulla Marmolada e sul Lago di Fedaia. Si cammina sul vecchio tracciato della “Viel dal Pan”, così chiamato perché in passato era percorso dalle carovane di mercanti che rifornivano di merci la Val di Fassa. Nonostante fosse in quota, era considerato più sicuro del fondovalle. Questo sentiero, abbandonato per molti anni, fu recuperato nei primi anni del '900 dall'alpinista tedesco Karl Bindel, e con il nome Bindelweg è ancora oggi ricordato e apprezzato dagli escursionisti.
Percorso Dettagliato: Bindelweg
Da Passo Pordoi (2230 m) si segue il segnavia 601. Superato il Rifugio Baita Fredarola (2370 m) si imbocca il sentiero 636 - Sentiero Alto delle Creste - e si sale verso Col de Cuc (2563 m). Ora c’è un tratto di saliscendi: si passano il Sas da Ciapel (2521 m), il Col de Pausa (2414 m), La Forfesc (2556 m) e infine Cima Belvedere (2646 m). Ora si scende rapidamente a Porta Vescovo (2472 m) e al Rifugio Gorza (2490 m). Si scende ancora verso il Lago di Fedaia e si prende il sentiero 601 che porta prima al Rifugio Viel Dal Pan (2432 m), poi alla Rifugio Baita Fredarola (2370 m) e infine al Passo Pordoi: sentiero Bindelweg.
Dettagli dell'Escursione:
- Data Escursione: 30 giugno 2024
- Punto di Partenza: Passo Pordoi
- Punto Ristoro: Rifugio Viel dal Pan (2030 m), Rifugio Gorza (2490 m) e Rifugio Baita Fredarola (2370 m)
Suggerimenti e Consigli per la Sicurezza:
- Suggerimenti dell’Autore: Itinerario da fare solo se si ha passo fermo e assenza di vertigini.
- Consigli per la Sicurezza: La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento. Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi. Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
Sentiero Geologico di Arabba
Oggi li scopriremo camminando da Porta Vescovo al Rifugio Padon lungo il Sentiero Geologico di Arabba, un facile itinerario poco noto ma assolutamente super panoramico. Con la vista più bella sulla Regina delle Dolomiti! Pronti a venire con noi?
Informazioni Utili:
- Località di partenza: Rifugio Gorza - Porta Vescovo
- Parcheggio: Arabba, alla partenza della funivia per Porta Vescovo (grande, gratuito)
- Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non possibile)
- Tempo medio: un’ora e trenta minuti circa
- Difficoltà: facile - medio
- Dislivello: 50 metri - Rifugio Gorza m. 2478 - Rifugio Padon m. 2407
- Tipologia di percorso: sentiero tendenzialmente in discesa con però alcune brevi erte anche moderatamente pendenti (attenzione: il ritorno sarà in salita)
Percorri un viaggio lungo centinaia di milioni di anni, alla scoperta della geologia delle Dolomiti lungo il Sentiero Geologico di Arabba. Grazie al lavoro svolto congiuntamente dai collaboratori di Funivie Arabba e dalla sezione C.A.I. di Livinallongo, il Sentiero Geologico di Arabba è andato incontro ad un’opera di manutenzione generale, oltre che all’installazione di un’ampia serie di bacheche informative ricche di testi semplificati, infografiche e materiale fotografico, che permettono di osservare le catene montuose circostanti in maniera guidata, scoprendo le tappe principali della complessa storia geologica delle Dolomiti.
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Se nella sua versione completa il percorso verrà sicuramente apprezzato dagli escursionisti più allenati ed intrepidi, bisogna però ammettere che si tratta di un’escursione abbastanza impegnativa. Per questo motivo, l’idea stessa del sentiero è stata rielaborata, arrivando alla formulazione di alcune versioni ridotte, che vanno a percorrere solamente alcune sezioni dell’anello completo.
Varianti del Sentiero Geologico:
- Sentiero Geologico Completo: percorso ad anello di 12,2 km con partenza e arrivo a Porta Vescovo.
- Sentiero Geologico Breve: partenza da Porta Vescovo e visita alla prima parte del sentiero fino allo stop 13 in cima al monte Pizac, uno dei punti più panoramici del sentiero. Da qui è possibile scendere ad Arabba lungo il sentiero CAI n°699, oppure utilizzando la cabinovia in località Pescoi, a 15/20 minuti dal monte Pizac.
- Sentiero Geologico Storico: dalla stazione intermedia in località Pescoi si raggiunge lo stop 13 in cima al Monte Pizac in circa 15/20 minuti, dove si imbocca il Sentiero Geologico, seguendolo fino allo Stop 16 presso il Passo Padon (2369 m), dov’è possibile rifocillarsi al Rifugio Padon.
- Sentiero Geologico Storico-Panoramico: si raggiunge il Passo Padon come descritto nel punto precedente, e si prosegue poi lungo un sentiero che rimane in quota, caratterizzato da un costante panorama sul massiccio della Marmolada e sul Lago di Fedaia, che vi condurrà fino a Porta Vescovo.
- Sentiero Geologico Completo: versione alternativa del classico anello di 12 km con partenza e arrivo a Porta Vescovo, in questa variante con partenza e arrivo a Pescoi.
Rifugio Luigi Gorza: Un'Esperienza Unica
Per una pausa veloce o un pranzo elaborato, il Rifugio Luigi Gorza vi propone stuzzichini prelibati e piatti della tradizione, preparati con ingredienti freschi e di qualità. Il tutto da gustare insieme alla magnifica vista sulle Dolomiti.
Attività a Porta Vescovo:
- Sci
- Mountain bike
- Trekking
- Via ferrata
Il Rifugio Luigi Gorza si trova proprio lungo il Viel dal Pan, il sentiero che collegava in antichità il Bellunese e le terre ladine per trasportare e vendere la farina per fare il pane (da qui il nome, che significa Via del Pane). Lungo il percorso sarete accompagnati dalla vista immacolata della Regina delle Dolomiti e l'inconfondibile colore del lago Fedaia ai suoi piedi.
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