Escursioni a San Bernolfo: Guida ai Percorsi e Gradi di Difficoltà
San Bernolfo, incantevole località situata nella Valle Stura, offre una varietà di opportunità per gli amanti delle escursioni, dai semplici appassionati alle persone più esperte. Questo articolo fornisce una panoramica dettagliata dei percorsi disponibili, con particolare attenzione ai livelli di difficoltà, per aiutarti a pianificare al meglio la tua avventura.
Accesso e Preparazione
Da Cuneo si sale a Borgo San Dalmazzo, da cui si seguono le indicazioni per la Valle Stura. Si superano i paesi di Demonte e Vinádio, poi si imbocca a sinistra la diramazione per Bagni di Vinádio. Qui si gira a sinistra lungo la stradina che risale il Vallone dei Bagni.
Escursione Invernale con le Racchette da Neve
Lasciamo l’auto, verso le 9:15, nel piccolo parcheggio di Strepeis, dove la strada è sbarrata da un muro di neve. Calzate le racchette da neve, risaliamo il vallone di San Bernolfo ammirando la bellezza di questo paesaggio innevato. Seguiamo la pista battuta dal gatto delle nevi e, senza quasi lasciare traccia, ci avviciniamo alla piccola borgata di Callieri. Nel nostro cammino superiamo alcune grosse valanghe che si sono riversate nel vallone e nel rio Corborant (questo tratto è da fare solo con neve ben assestata). Arrivati a Callieri ci teniamo sulla destra della borgata e un po’ più su seguiamo le tracce lasciate da alcune motoslitte che hanno battuto la strada che sale a San Bernolfo. Arriviamo presso la borgata di San Bernolfo nel momento in cui il sole comincia a far capolino tra le case. Sono le 10:50.
Da San Bernolfo scendo in direzione del ponte che sovrasta il Rio Corborant e ne seguo, perdendo un po’ di quota iniziale, la strada che si inoltra nella pineta. Al bivio tengo la destra e seguo per un po’ le tracce lasciate dalle motoslitte. Passo poi sotto un tratto più ripido e aperto dove occorre fare attenzione allo scarico di slavine; lo aggiro zigzagando sulla sinistra e finalmente arrivo in una zona più dolce e meno pericolosa. A distanza riesco a individuare il rifugio De Alexandris Foches (1910 m) solamente perché ne intravedo i pannelli solari e, quando giungo nelle immediate vicinanze, lo trovo quasi del tutto sommerso nella neve.
Itinerari di Trekking Estivi
Colletto del Laus
Lasciata l’auto nel parcheggio antistante la borgata (1663 m) e oltrepassato il ponte sul torrente Corborant, ci dirigiamo verso il Colletto del Laus. Dal tornante prende origine una strada sterrata che attraversa il Torrente Corborant su un ponticello. Procedendo in dolce discesa, si passa accanto alla Fontana di Santo Stefano, quindi si giunge ad un bivio (quota 1630 circa). Si gira a destra lungo una strada ex-militare che si innalza con alcuni tornanti in un bel bosco di conifere (possibili scorciatoie). La stradina prosegue in salita giungendo in breve al Colletto del Laus (1927 m), affacciato sulla conca del Lago di San Bernolfo; presso il colle sorgono altri edifici militari in rovina.
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Rocca di San Bernolfo
Si abbandona la stradina, che scende al lago, per piegare bruscamente a destra. Si imbocca un sentiero militare che sale in diagonale verso nord-ovest, effettuando un ampio semicerchio sopra al rifugio. Con numerosi tornanti tra radi larici, il sentiero rimonta un ripido gradino ed entra nel vallone sospeso del Chiot della Roccia, sovrastato dalla Rocca e dalla Guglia di San Bernolfo. Attraversato un ripiano, si riprende a salire con altri tornanti; il sentiero si allontana dal fondo del vallone, caratterizzato da gigantesche pietraie, per tenersi alla base dei dirupi sul versante sinistro idrografico. Salendo con pendenza regolare, si passa sotto ad alcuni notevoli denti rocciosi, quindi si costeggiano le verticali pareti della Guglia di San Bernolfo. Si abbandona la mulattiera militare, che scende nel Vallone di Seccia, e si piega a sinistra imboccando la via normale alla Rocca di San Bernolfo (segnavia rossi). Si scende brevemente per aggirare uno spuntone roccioso, quindi ci si riporta nei pressi della cresta. Il sentiero sale ripido in diagonale, tenendosi qualche metro a destra del filo sullo scosceso versante sud-ovest. Superato un elementare gradino roccioso, si guadagna una spalla detritica poco sotto alla vetta.
Anello dei Laghi: Seccia, Collalunga e San Bernolfo
Ridiscesi al Colletto di San Bernolfo, si prende a sinistra il sentiero militare che si abbassa con lunghi tornanti nel Vallone di Seccia. Dapprima il versante è erboso, poi bisogna attraversare una fascia rocciosa che lo interrompe, dove un brevissimo tratto franato è attrezzato con catena. A quota 2420 circa, la discesa termina: il sentiero taglia in orizzontale, poi riprende finalmente a salire sul fianco destro idrografico del vallone. Si raggiunge il fondovalle in corrispondenza di una selvaggia conca detritica. La mulattiera contorna il lago a destra, quindi prende quota con altri tornanti tra erba e rocce.
Sul valico si trova un bivio, dove si va a sinistra; il sentiero attraversa il valico e taglia il versante sud della Cima Tommy con brevi saliscendi, offrendo bei panorami sui Laghi di Collalunga. Raggiunto il contrafforte sud della Cima Tommy, lo si discende con alcuni tratti ripidi. Il sentiero segnalato si sposta a sinistra, evitando i Laghi di Collalunga ed affacciandosi sul sottostante Vallone di Collalunga. Si percorre tutto il piazzale davanti alla casermetta principale e ci si congiunge con la stradina sterrata ex-militare che sale dal Lago di San Bernolfo ai Laghi di Collalunga. Si piega a sinistra e si segue la sterrata in discesa, percorrendo il fondo del Vallone di Collalunga con numerosi tornanti; a tratti, i segnavia portano su scorciatoie che permettono di tagliare le curve più lunghe. Lasciato a sinistra il Lago di Mezzo, sono nuovamente possibili due alternative: si segue fedelmente la sterrata che prosegue con ampi tornanti, oppure si sfruttano le scorciatoie indicate dai segnavia bianco-rossi. Man mano che si va avanti, in direzione del ben visibile Lago di San Bernolfo, la pendenza del vallone diminuisce, e la sterrata diventa quasi rettilinea. La stradina costeggia il lago sulla sponda sinistra, poi si innalza con due tornanti per raggiungere il Colletto del Laus (1927 m).
Colle della Guercia
Una mezz’oretta di cammino ci porta al Rifugio De Alexandris (1910 m) dove facciamo il pieno d’acqua fresca alla fontana. Proseguiamo poi verso il Colletto del Laus lasciando poco prima, sulla destra, il sentiero che sale alla Rocca di San Bernolfo. Poco oltre il lago, nei pressi di un grande masso, seguiamo l’indicazione Vallone della Guercia - Sentiero P21. Superando un ponticello in legno sul torrentello passiamo sulla destra orografica del vallone. Di lì a poco il sentiero inizia la salita in direzione sud con una serie di piccoli tornanti, dapprima tra arbusti, larici e rododendri poi, più in alto, su terreno pietroso. Il sentiero ci trasferisce sulla destra orografica tagliando i fianchi occidentali, in alcuni tratti un po’ franati, della Serriera di Pignal per poi distendersi centralmente. Qualche minuto dopo, risalite le ultime asperità, posiamo i piedi sul colle della Guercia (2457 m) che comunica con l’opposto vallon de Chastillon.
Passo della Sauma
Ridiscesi alla casermetta svoltiamo sulla mulattiera che inizia la salita verso est. Alcuni punti esposti, poco prima del passo, fanno sì che questo percorso sia riservato a escursionisti esperti. Si estende ora a nord-est l’ampio e splendido vallone denominato Gorgia dei laghi, mentre alla nostra destra spicca l’ammasso roccioso della Testa Rognosa della Guercia. È situato ai piedi di uno sbarramento roccioso. Al termine riprendiamo la discesa sul sentiero che compare sulla parte sinistra del lago. Alcuni tornantini ci portano verso il basso sotto lo sbarramento. Poco prima ci imbattiamo in un gregge di duemila pecore, sorvegliato attentamente da cinque grossi cani. Nei pressi della confluenza con il rio, troviamo su un masso l’indicazione per il lago della Sauma (2132 m). Fatto tutto il periplo ritorniamo sui nostri passi fino al bivio di discesa.
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Tabella Riassuntiva dei Percorsi
Percorso | Difficoltà | Dislivello | Tempo Stimato | Note |
---|---|---|---|---|
San Bernolfo con Racchette da Neve | Facile | 400 m | 1 ora | Adatto con neve ben assestata. |
Colletto del Laus | Facile | 264 m | Breve | Strada sterrata, adatta a tutti. |
Rocca di San Bernolfo | Medio | Variabile | Variabile | Sentiero ripido con tratti esposti. |
Anello dei Laghi | Medio | Variabile | Variabile | Percorso lungo e panoramico. |
Colle della Guercia | Medio | 794 m | Variabile | Sentiero con alcuni tratti franati. |
Passo della Sauma | Difficile | Variabile | Variabile | Percorso esposto, per escursionisti esperti. |
Eventi Speciali
Per festeggiare in modo diverso la festa delle donne viene organizzata una ciaspolata notturna al Lago di San Bernolfo. L'evento include una notturna da Bagni di Vinadio alla borgata San Bernolfo con un dislivello di 400 m (MR, facile, 1 ora) e una ciaspolata al Lago di San Bernolfo con un dislivello di 212 m (MR, facile, 2 ore sola salita).
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