Escursioni dal Col Rodella: Un'Esperienza Indimenticabile nelle Dolomiti
La Val di Fassa è una destinazione molto amata da chi ama camminare in montagna, e molto frequentata in estate. I paesi della valle (Campitello di Fassa, Canazei e Moena, solo per citarne alcuni) sono il punto di partenza per innumerevoli percorsi, sia dal fondovalle, sia in quota.
Punto di Partenza: Col Rodella
Il punto di partenza ideale per numerose escursioni è il Col Rodella a Campitello di Fassa, facilmente raggiungibile con la funivia (quando in funzione) o a piedi da Campitello. Da qui, si aprono diverse opzioni per escursioni di varia difficoltà.
È possibile partire da Campitello di Fassa e salire con la funivia.
Panorami Mozzafiato
Dal Col Rodella, si può godere di una vista spettacolare sul Sassolungo, le Torri del Sella, il Sass Pordoi, il Gran Vernel, la Marmolada, il Colac e la Crepa Neigra. L'emozione che proverete uscendo dalla funivia sarà incredibile! Alla nostra destra si può ammirare il Gruppo del Sella e, dietro, la Marmolada: ci troviamo sicuramente in uno dei più bei punti panoramici dell’intera Val di Fassa.
Le condizione climatiche ottimali per avere una limpida visuale sono in inverno: cielo terso e pochissima foschia.
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Itinerari Escursionistici
Sentiero Friedrich August Weg
Da Col Rodella si può seguire il sentiero 557 Friedrich Agust Weg fino al Rifugio Federico Augusto. Proseguire fino al Rifugio Sandro Pertini; questo tratto è adatto anche alle famiglie. Da Sandro Pertini seguire le indicazioni per il Rifugio Sasso Piatto (2h, 2.15 h totali). Da qui intraprendere il segnavia 594/4 fino a raggiungere il Passo Duron (1h, 3.15h totali). Da Passo Duron, per chi lo desidera, si può proseguire fino al Rifugio Alpe di Tires (1h).
Il sentiero è una vera bellezza: continua facile sul fianco della montagna ma non è mai pericoloso. In circa un’oretta di cammino arriveremo già al Rifugio Pertini. Ci troviamo sul Friedrich August Weg, il Sentiero Federico Augusto, inaugurato alla fine del XIX secolo: il tratto doveva collegare il Rifugio Rodella all’Alpe di Siusi. Dopo il Rifugio Pertini s’affronta l’unico tratto un po’ più impegnativo: si sale infatti per qualche decina di metri abbastanza ripidamente per guadagnare il bellissimo colpo d’occhio sul Catinaccio e sul Rifugio Sassopiatto.
Dal Passo Duron si rientra a Campitello scendendo a sinistra la carrareccia e percorrendo il sentiero 532 fino al Rifugio Micheluzzi (1.30h, 4.45h totali): Da qui si scende verso Campitello (0.45 h, 5.30h totali).
Una volta giunti alla Forcella Rodella, saremo pronti per iniziare il vero e proprio percorso.
Tappa | Tempo |
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Col Rodella - Rifugio Sandro Pertini | Variabile |
Rifugio Sandro Pertini - Rifugio Sasso Piatto | 2 ore |
Rifugio Sasso Piatto - Passo Duron | 1 ora |
Passo Duron - Rifugio Micheluzzi | 1.30 ore |
Rifugio Micheluzzi - Campitello | 0.45 ore |
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Rientro a Campitello
Abbandoneremo il panorama sull’Alpe per ammirare definitivamente quello sulla sottostante Val Duron: dovremo poi percorrerla tutta per rientrare a Campitello! In un’ora e mezza dal Rifugio Sassopiatto saremo infine giunti al Passo di Duron. Scendiamo quindi sino a toccare Malga Docoldaura, chiusa al pubblico ma dalla vista impareggiabile. La camminata in Val Duron è eccezionalmente bella e pianeggiante.
E, superata la deviazione per il lago di Antermoia, arriveremo dapprima alla Baita Lino Brach col suo delizioso parco giochi e poi al Rifugio Micheluzzi, alla testata della valle.
Infine ecco spuntare le primissime case di Campitello: noi dobbiamo camminare ancora una decina di minuti per tornare al parcheggio degli impianti e recuperare la nostra autovettura.
Escursione invernale
Dal parcheggio si prende il segnavia 655 che, salendo lungo la Val Salei, porta fino al Rifugio Valentini (2218 m). Da qui si va verso il Rifugio Salei (2225 m) e poi passando per la Baita Miara (2272 m) si sale al Rifugio Des Alpes (2389 m). Ora non ci rimane che salire al Rifugio Col Rodella (2486 m). Si ritorna per lo stesso percorso.
Il tracciato non presenta particolari difficoltà tecniche e neanche pericolosità di valanghe. Comunque chiedere sempre in zona le condizioni del manto nevoso.
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Fare attenzione in alcuni tratti, perché si affiancano piste da sci.
La stabilità del manto nevoso è soggetta a cambiamenti repentini e imprevedibili. Per la vostra sicurezza consultate sempre il bollettino valanghe, perché il manto nevoso è soggetto a veloci cambiamenti, chiedete informazioni agli uffici competenti del luogo. Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni neve e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi.
Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
Ferrata Col Rodella
La breve Ferrata al Col Rodella si sviluppa vicino al Passo Sella che collega la Val di Fassa con la Val Gardena. La ferrata presenta un breve avvicinamento e un breve rientro rendendola una valida opzione nei giorni di meteo incerto. È una ferrata di medio-bassa difficoltà.
Accesso
Il punto di partenza dell'itinerario è il Passo Sella che collega Canazei (Trento) con Selva di Val Gardena (Bolzano). Raggiunto il passo, si noterà una stradina che sale ripida sul versante della Val di Fassa in direzione del Rifugio Valentini e Salei. La si può imboccare in salita per un centinaio di metri e parcheggiare a bordo strada prima del divieto di transito.
Avvicinamento
Dal Rifugio Valentini (2213 m) si procede sulla carrareccia che coincide col sentiero CAI 557 in direzione sud ovest verso il Rifugio Salei (2222 m) prima e la stazione a monte della funivia che sale da Campitello di Fassa poi. Dalla stazione a monte della funivia, noteremo proprio sotto i cavi della funivia, che si stacca un sentiero privo di segnali per la Via Ferrata. Lo intraprendiamo e aggiriamo dalla base il Col Rodella per 5 minuti fino a notare a destra un ghiaione. Raggiungiamo in salita il non evidente attacco della ferrata (30' dal parcheggio).
Descrizione della Ferrata
Dal terrazzino terroso in cui è possibile mettersi l'imbraco, si sale su una parete ben appigliata per proseguire su una serie di roccette facilmente arrampicabili. Guadagniamo quota per poi piegare a sinistra in direzione di un grosso masso che aggiriamo in un tratto esposto. Affrontiamo ora un camino non particolarmente impegnativo che si supera in spaccata prima di arrivare a una parete su roccia levigata che ci costringerà a una certa trazione sul cavo. Superato questo tratto siamo sotto una parete attrezzata con una serie di solide staffe metalliche. Risalite queste affrontiamo un secondo tratto impegnativo che consiste in una nuova parete levigata da risalire. Il passaggio è breve e con una certa trazione si risale senza problemi. Proseguiamo ora su una parete esposta ma ottimamente appigliata che si potrà arrampicare. Giungiamo ora a un traverso esposto con cui aggiriamo uno spigolo oltre il quale si risalgono alcuni facili balzi rocciosi e terminiamo la via al Rifugio Col Rodella (2484 m - 40' dall'attacco - 1h 30' totali) con notevole panorama sul Sella e sulla Val di Fassa.
Discesa
Dal Rifugio si scende per comodo sentiero fino al bivio percorso all'andata da cui a ritroso per il sentiero di avvicinamento si può far rientro alla macchina (30' dal Col Rodella - 2h totali).
Note Importanti
La Ferrata Col Rodella è una ferrata diversa dalle altre presenti in Val di Fassa. L'itinerario è breve il che lo rende ideale in quelle giornate di meteo incerto dove non è consigliato imbattersi in uno dei lunghi itinerari che caratterizzano le ferrate dolomitiche di questa zona. Le modeste difficoltà tecniche la rendono una valida opzione anche per chi è abituato alla montagna ma non si è ancora cimentato in vie attrezzate. Una nota sulla roccia: è abbastanza levigata ed è sconsigliabile percorrerla subito dopo scrosci di pioggia.
Opportunità Aggiuntive
Dal Passo Sella dove inizia l'escursione per la Ferrata al Col Rodella è possibile intraprendere altre due stupende escursioni, sebbene esse si differenzino dalla Col Rodella sia per lunghezza che difficoltà. Parliamo della Ferrata Schuster al Sassolungo oppure la Ferrata Mesules al Gruppo Sella. Queste due ferrate sono impegnative e difficili.
Scendendo in direzione Canazei si può optare di risalire verso il Passo Pordoi e percorrere la difficile Ferrata Piazzetta al Piz Boè ,oppure verso il Padon percorrere la Ferrata delle Trincee o ancora verso il Colac la Ferrata dei Finanzieri.
In alternativa, scendendo in Val Gardena si potrebbe optare per la Ferrata Tridentina oppure la Ferrata Sass Rigais.
Flora del Col Rodella
L’ascensione presenta molte altre meraviglie. La zona è particolarmente apprezzata dagli amanti della flora. L'escursione prosegue nei vasti ghiaioni ai piedi del Sassolungo. In sua direzione cercando il più possibile di sfruttare i canali erbosi.
Il sentiero permette d’osservare ulteriori piante rare. In realtà, per chi conosce un po’ la botanica alpina, la notevolissima concentrazione di piante molto rare o endemiche. che difficilmente sono osservabili in fiore tutte contemporaneamente. sorpresa.
Consigli
Seguire la statale SS48 delle Dolomiti fino a Canazei. Qui continuare sulla SS48 direzione Passo Sella per 4,5 km.
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