Albergo Atene Riccione

 

Escursioni Indimenticabili al Rifugio Melezè

Il Rifugio Melezè si trova a Bellino a 1812 metri d'altitudine, vicino a Borgata Sant'Anna. L'edificio era una caserma militare ed è stato ristrutturato interamente in legno e pietra. Il piano terreno ospita il bar, la cucina e la sala ristorante, dove è possibile gustare i migliori piatti della tradizione montana e locale. È possibile inoltre pranzare all'esterno. Al piano superiore, si trovano le 7 camere in legno, per un totale di 50 posti letto.

La struttura è dotata di servizi igienici esterni ed interni al piano terra; al piano superiore, vi sono i bagni per le camere con docce ed acqua calda. Il Rifugio si presta anche al soggiorno per corsi di Guide Alpine, CAI, CAF, DAV. Aperto tutto l'anno, è comodamente raggiungibile in automobile e pullman ed è dotato di ampio parcheggio.

Presso la struttura è possibile affittare ciaspole, sci da fondo e tutta l'attrezzatura per le vie ferrate, così da poter approfittare dei numerosi percorsi attrezzati per principianti ed esperti presenti nelle vicinanze.

Escursione al Pietralunga dal Rifugio Melezè

Dal Rifugio Melezè si imbocca il sentiero U64, che si segue con andamento suborizzontale verso valle per un quarto d’ora.

Qui si incontra una strada; si volge a sinistra, si risale una cinquantina di metri, e si riprende il sentiero che si stacca sulla destra. Si risale ancora un pezzo, fino a trovare un bivio dove un cartello di legno indica a sinistra “Colle Reisassetto”; su una pietra vi sono delle frecce rosse dipinte su fondo bianco, ma senza indicazioni leggibili. Si svolta a destra; il sentiero prosegue circa orizzontale tra piante di lamponi, poi scende sensibilmente, e sbocca in una strada sterrata. S segue la strada sterrata in salita per tutta la sua lunghezza (eventualmente tagliando qualche tornante e prendendo l’unica scorciatoia che si incontra), fino all’ultima meyra. Si aggira la casa sulla sinistra, seguendo una traccia di sentiero.

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Si sale a monte dell’ultimo fabbricato, e per traccia di sentiero si traversa orizzontalmente, fino ad arrivare ad un basso muretto a secco che risale perpendicolarmente al pendio. Il sentiero segue fedelmente il muretto, addolcendo la pendenza con numerosi zig-zag, fino ad arrivare ad una zona di frana. Si traversa orizzontalmente per portarsi sulla destra della frana (sinistra orografica), e la si costeggia su questo bordo fino a reincontrare il sentiero (segni bianchi e rossi, ometti).

Si segue il sentiero, che sale a zig-zag lungo il costone, fino a trovarsi poco sotto delle barriere paramassi/paravalanghe, ben visibili da lontano. Qui il sentiero prende un andamento suborizzontale, e con un lungo traverso si porta al colle del Bondormir (2651 m). Si prosegue in cresta, per una traccia che passa poco sotto la quota 2757, che vale la pena raggiungere. Indi si prosegue sempre in cresta, poi poco sotto, passando sotto la quota 2753; la traccia riguadagna la cresta e conduce alla vetta del Pietralunga (2731 m), non indicata.

Dalla vetta splendido panorama su tutta la valle Varaita. Si segue il sentiero U64, da alcuni anni pesantemente modificato da una strada agro-silvo-pastorale che serve le meyre soprastanti Chiazale.

Escursione al Lago di Camoscera

Il Vallone di Bellino è uno scrigno pieno di tesori da scoprire, un luogo che nasconde interessanti resti etnologici di epoche passate ma anche chicche naturalistiche non trascurabili. Con questa gita vi porteremo a scoprire il Lago Camoscera, sito nel Vallone di Camoscere, all’ombra del maestoso Pelvo d’Elva, una delle più alte cime della Val Varaita…

Dettagli dell'escursione:

  • Partenza a piedi: Ponte Vallone di Camoscere (1755 m)
  • Dislivello: 790 m circa
  • Difficoltà: E, media
  • Tempo previsto di cammino: h 2,30 (sola salita)
  • Pranzo: Al sacco

Equipaggiamento consigliato:

Abbigliamento caldo ed impermeabile, guanti, berretto, occhiali da sole, calzature adeguate, bastoncini (facoltativi).

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Programma:

Dal ponte di pietra, nell’alto Vallone di Bellino, entreremo subito nel Vallone di Camoscere. Camminando quindi in mezzo a laricete e poi per pascoli e macereti giungeremo al caratteristico Lago Camoscera.

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