Escursioni: Comprendere i Livelli di Difficoltà
Interpretare le difficoltà escursionistiche non è cosa semplice per chi è alle prime armi. Per questo motivo, se sei alle prime armi o ancora non conosco le tue reali capacità, quando mi contatti per una gita cerco sempre di indirizzarti su una gita facile anche se hai gambe e fiato.
Il Club Alpino Italiano (CAI) ha adottato, a livello nazionale, una scala per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari, che esprime una valutazione sul grado di difficoltà. Qui trovi la descrizione delle scale di difficoltà sia secondo il CAI - Italia (T - E - EE…) e sia secondo il CAS - Svizzera (T1 - T2 …) che a rigor di logica sono più esaustive come indicazioni ed in più troverai anche una indicazione di impegno fisico in senso specifico del termine.
Scala delle Difficoltà CAI
La scala del CAI tiene conto solo delle difficoltà tecniche di un percorso e non dell’impegno fisico/atletico. Più precisamente, del punto tecnicamente più difficile che si incontra lungo un percorso. In altre parole, un percorso molto lungo e faticoso può essere considerato nella “fascia bassa” della scala delle difficoltà se si svolge sempre su sentiero ben segnalato e senza pericoli.
LA VIOTTOLA utilizza la scala CAI per identificare la difficoltà delle escursioni proposte, e adottando l’unica scala riconosciuta a livello nazionale intendiamo facilitare la scelta dell’evento più adatto alle vostre attitudini.
T - Turistico
Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. Pendenze lievi o per brevi tratti moderate. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. L'andatura media dell'escursione è di circa 250 m di dislivello positivo (salita) per ora.
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E - Escursionistico
Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni. Itinerari che si svolgono su sentieri e/o mulattiere e su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esserci brevi tratti di neve residua di facile percorrenza. Si sviluppano in parte su terreni aperti o su tracce di sentiero sconnesso, possono esserci brevissimi tratti lievemente esposti ma di norma percorribili comodamente. Possono svolgersi su pendii ripidi ma di facile percorrenza; Possono avere occasionali, singoli e facili passaggi su roccia (I°), non esposti e dove potrebbe essere necessario appoggiare le mani. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m. Dislivelli compresi tra i 400 m ed i 1000 m. L'andatura media dell'escursione varia in maniera crescente in funzione del dislivello da circa 300 a 350 m di dislivello positivo (salita) per ora.
EE - Escursionisti Esperti
Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (II°) dove è necessario appoggiare le mani. Passaggi su brevi tratti attrezzati dove non occorre avere con se il kit da ferrata, necessario avere: piede sicuro, assenza di vertigini e allenamento fisico adeguato. Possono essere sentieri o anche labili tracce che si snodano su terreno impervio o scosceso, con pendii ripidi e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l’uso di attrezzatura alpinistica. Richiedono una discreta conoscenza dall’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. Normalmente il dislivello è superiore ai 1000m. Necessitano di una buona esperienza di montagna, fermezza di piede e una buona preparazione fisica. Dislivelli superiori a 1000 m. L'andatura media dell'escursione è di circa 400 a circa 450 m di dislivello per ora.
EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzatura alpinistica
Itinerari che richiedono l’uso di attrezzatura da ferrata (cordini, imbracatura, dissipatore, casco, etc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. Vengono indicati sentieri attrezzati o vie ferrate che conducono l’escursionista su pareti rocciose o su creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata.
Scala delle Difficoltà CAS (Svizzera)
Il CAS (Club Alpino Svizzero) utilizza una scala di difficoltà che va da T1 a T6, che fornisce una valutazione più dettagliata delle difficoltà escursionistiche.
T1 - Escursioni Facili
Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento.
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T2 - Escursioni di Montagna
Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
T3 - Escursioni di Montagna Impegnative
Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.).
T4 - Escursioni Alpine
Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione).
T5 - Escursioni Alpine Difficili
Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta.
T6 - Escursioni Alpine Molto Difficili
Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica.
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Difficoltà nelle Ciaspolate
Per le camminate invernali sulla neve vengono spesso utilizzate ulteriori sigle, dedicate all’attività della Ciaspolata.
- WT1 = Facile. Nell’insieme piatto o poco pendente. Non ci sono pendii ripidi nelle immediate vicinanze. Nessun pericolo di valanghe.
- WT2 = Medio. Nell’insieme piatto o poco pendente. Pendii ripidi nelle immediate vicinanze. Pericolo di valanghe.
- WT3 = Medio/Difficile. Nell’insieme abbastanza pendente. Brevi passaggi ripidi. Pericolo di valanghe.
Percorribilità e preparazione
Ciascun sentiero ha una o più "percorribilità" ossia "tipi di fruizione": quindi, dato un sentiero, nella sua scheda viene descritto per quale (o quali) attività è stato attrezzato. Nelle descrizioni dei sentieri online (o nelle guide) solitamente ci si imbatte in sigle che indicano e classificano la "difficoltà" e la "capacità fisica e mentale" richiesta per percorrere in sicurezza e tranquillità un dato percorso.
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Tabella Riassuntiva dei Livelli di Difficoltà Escursionistica (CAI)
Livello | Descrizione | Tipologia di Percorso | Esperienza Richiesta | Attrezzatura |
---|---|---|---|---|
T (Turistico) | Percorsi brevi e ben segnalati, senza particolari difficoltà di orientamento. | Stradine, mulattiere, sentieri comodi. | Nessuna esperienza specifica richiesta. | Calzature adeguate per camminare. |
E (Escursionistico) | Percorsi su sentieri con possibili tratti su terreni vari, generalmente segnalati. | Sentieri, tracce su pascoli, detriti, pietraie. | Un certo senso dell'orientamento e conoscenza del territorio montagnoso. | Calzature ed equipaggiamento adeguati per la montagna. |
EE (Escursionisti Esperti) | Percorsi non sempre segnalati, che richiedono capacità di muoversi su terreni impervi. | Sentieri impervi, pendii ripidi, ghiaioni, brevi nevai. | Buona esperienza di montagna, fermezza di piede e preparazione fisica. | Equipaggiamento ed attrezzatura adeguati, buon senso dell'orientamento. |
EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura) | Percorsi che richiedono l'uso di attrezzatura da ferrata. | Sentieri attrezzati, vie ferrate. | Esperienza in ferrate e conoscenza delle tecniche di assicurazione. | Attrezzatura da ferrata (imbracatura, casco, dissipatore). |
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