Escursioni a Domegge di Cadore: alla scoperta di sentieri e rifugi
Domegge di Cadore, situato nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, è un vero paradiso per le escursioni trekking. Questo borgo non è solo un punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie circostanti, ma offre anche numerose attività, tra cui passeggiate e la scoperta di borghi caratteristici.
Cosa vedere a Domegge di Cadore
Una volta arrivati a Domegge, ci sono diverse attrazioni da non perdere:
- Lago di Centro Cadore: ideale per pesca e canoa.
- Ponte sul lago: punto di partenza per diversi sentieri.
- Chiesa della Beata Vergine della Molinà: edificio sacro con architettura particolare.
- Grea di Cadore: borgo raggiungibile tramite sentieri panoramici.
- Eremo di Monte Froppa: oggi adibito a struttura alberghiera.
- Chiesa di San Giorgio: la principale chiesa del paese, riccamente decorata.
Passeggiate estive a Domegge di Cadore
La rete di sentieri che attraversa il territorio di Domegge di Cadore è un vero paradiso per gli appassionati di passeggiate e trekking. Si possono trovare ben 16 sentieri CAI per un totale di 50 chilometri. Tra questi c’è quello che conduce da Grea al Rifugio Baion e quello che da qui conduce fino a Calalzo di Cadore.
Escursione all'Eremo dei Romiti
Tra le escursioni da fare c’è quella all’Eremo dei Romiti, il cui anello dura circa due ore e mezza. L’escursione che porta all’Eremo dei Romiti, e all’omonimo rifugio collocato sulla cima del Monte Froppa, in Cadore, è una passeggiata rigenerante e ancora poco conosciuta. La zona è quella di Domegge di Cadore (Dolomiti Bellunesi), nel gruppo montuoso del Cridola. Si tratta di un posto suggestivo e molto particolare: l’eremo dei Romiti risale al ‘700 ed è stato l’unico convento mai esistito in Cadore. Vista l’elevazione modesta del monte Froppa, che raggiunge al massimo la quota di 1164 metri di altitudine, questa è una passeggiata adatta anche alle famiglie con bambini piccoli.
Percorso per l'Eremo dei Romiti
Il punto di partenza per salire all’Eremo dei Romiti si trova a Domegge, nei pressi del lago di Centro Cadore sulla sponda opposta rispetto al paese. La segnaletica in paese non è molto evidente, meglio fare attenzione. Arrivati sulla sponda del lago, si superano le indicazioni per i rifugi Padova e Cercenà che porterebbero a prendere una deviazione sulla destra e si prosegue dritti per qualche metro, seguendo il cartello Eremo dei Romiti. A bordo strada sono disponibili alcuni parcheggi, vicino alla grande tabella in legno che indica la meta. Dal parcheggio, ci si incammina lungo la strada sterrata lasciandosi il lago alle spalle: la direzione è evidente. Ben presto si attraversa il piccolo torrente Saceido con un guado e poi si prosegue in leggera salita fino ad incontrare il primo bivio.
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- Sentiero 347 (Via Crucis): Si inoltra nel bel bosco di conifere e si incontrano le 15 stazioni della via crucis, contrassegnate da piccoli quadretti in legno, decorati e appesi agli alberi.
- Strada Carrareccia: Passa per Casera Malouce e la valle “Val de Filipo”, per poi arrivare al rifugio Eremo dei Romiti. La strada sterrata è un po’ più lunga del sentiero della via crucis ma dalla pendenza un po’ più dolce.
Dal rifugio Eremo dei Romiti, si può scendere per il sentiero 347 o per la strada forestale. I due percorsi si incontrano al bivio.
In inverno, il primo tratto del percorso (dal parcheggio al bivio con il sentiero della via crucis) può essere ghiacciato: per noi sono stati essenziali i ramponcini come questi, per evitare brutte scivolate (in inverno li portiamo sempre nello zaino). Quando c’è tanta neve, si può arrivare al Rifugio Eremo dei Romiti con le ciaspole. Questo rifugio sulla cima del Monte Froppa, infatti, è la meta di una bella escursione invernale. La zona, tra l’altro, rientra nella rete di percorsi escursionistici del progetto “Cadore Regno delle Ciaspe”. In inverno si consiglia di seguire la strada forestale, evitando quindi il sentiero della via crucis. Quando è ben innevata, la strada consente di salire agevolmente e senza pericoli fino all’eremo, con le racchette da neve ai piedi.
Salita al Rifugio Padova
Per gli escursionisti esperti che cercano una sfida, la salita al Rifugio Padova regala viste panoramiche indimenticabili sulle Dolomiti e sulla valle sottostante. Il rifugio Padova si raggiunge con un'escursione che parte da Domegge, dal lago di Centro Cadore. Per il rifugio Padova bisogna arrivare a Calalzo di Cadore. Dalla località Lavesella, tra Domegge di Cadore e Calalzo di Cadore, si trovano le indicazioni per il rifugio Padova. Lavesella dove si può parcheggiare vicino agli impianti sportivi.
Dall'abitato di Domegge si attraversa il ponte che chiude il lungo Lago di Centro Cadore e, sulla sponda opposta, si imbocca la strada di destra, asfaltata. La strada rimonta lo scosceso e ripido versante orografico destro della Val Talagona, attraversando una fitta foresta di conifere. Dopo circa 4,5 chilometri si incontra sulla sinistra il bivio che porta in due minuti al Rifugio Cercena (1.050 m). Questo edificio è molto suggestivo ed è inserito con buon gusto al centro di una radura. Ottima fontana. La strada prosegue, alternando tratti asfaltati e tratti sterrati.
Il tracciato si avvicina al greto del torrente, ma se ne stacca subito dopo il bivio per Antarigole. Si mantiene la diramazione a sinistra che diviene più ripida e termina al piccolo piazzale dove una sbarra, normalmente, impedisce l'eventuale accesso delle automobili. Alta, su un dosso a sinistra, si vede una cappelletta; al cento vi sono alpeggi; diritta, un po' a destra, prosegue la strada che in 10 minuti porta al Rifugio Padova (1.300 m). L'edificio sorge al margine di una vasta radura.
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Sentiero 345: Domegge di Cadore - Biv. Montanèl
Un altro sentiero interessante è il numero 345 che parte da Domegge. Breve descrizione: da Domegge si scende all’omonimo ponte che attraversa il lago del Centro Cadore e si imbocca sulla d. la stretta rotabile asfaltata che conduce al Rif. Padova. Dopo meno di un chilometro, si stacca sulla sin. (tab.) una ripida mulattiera con segn. 345 che sale nel bosco, passando per Maràn e Dosenìgo, fino a raggiungere la bella sella prativa di Dàlego. Qui si può giungere, con minor dislivello e fatica, anche proseguendo sulla rotabile asfaltata fin nei pressi del Rif. Cercenà (parcheggio automezzi) e quindi imboccando una buona mulattiera (tab.) che, in c. mezz’ora, conduce a Dàlego. Da qui la traccia diventa ripido sentiero che si inerpica nel bosco, dapprima sulle pendici N e quindi sui versanti orientali del Col de l’Èlma. Dopo una breve traversata tra i baranci, si continua ai piedi di una parete rocciosa e si riprende la salita, lasciando poco ad O la sommità del colle. Ancora una breve salita nel bosco, passando nei pressi di una piccola sorgente, consente di raggiungere la soglia del Cadìn de Montanèl di dove, traversando nel lariceto in direzione S, si raggiunge la costruzione in legno del Biv. Casera de Montanèl, dedicato alla memoria di Natale Da Deppo e Rita Corisello (chiuso; chiavi presso la Sez. CAI di Domegge).
Altre escursioni nei dintorni
- Monte Piana: Raggiungibile lungo lo stesso sentiero dell'andata.
- Rifugio Berti: Escursione ad anello che si svolge nei dintorni di Padola.
- Rifugio Chiggiato: Raggiungibile dopo due ore circa di cammino da Calalzo.
- Rifugio Dolomites Monte Rite: Itinerario consigliato dalla Val di Zoldo in località Quattro Tabià.
- Cascata di Val Inferna: Partenza da Borca di Cadore presso la parrocchia dei Santi S. Taddeo.
- Rifugio Costapiana - Dionisio: Da Valle di Cadore si sale in macchina fino all'altezza di un tornante con fontanella.
- Rifugio San Marco: Escursione panoramica da San Vito di Cadore partendo nei pressi dell'hotel Il Cardo.
Come arrivare a Domegge di Cadore
Raggiungere Domegge di Cadore è abbastanza facile sia in auto che con i mezzi pubblici.
- In auto: La strada statale 51 di Alemagna è l'arteria principale che conduce a Domegge. Dovrai, infatti, lasciare la A27 a Belluno e continuare verso il Cadore.
- In treno: a Calalzo di Cadore c’è la stazione ferroviaria che serve la zona. Da qui partono regionali per Belluno e durante l’inverno alcuni treni per la neve.
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