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Le Più Belle Escursioni in Valmalenco

La Valmalenco, una laterale della Valtellina in provincia di Sondrio, offre un'ampia gamma di escursioni adatte a tutti i livelli, dalle semplici passeggiate ai percorsi più impegnativi. Nel cuore delle Alpi Retiche, la Valmalenco conta il maggior numero di rifugi e offre innumerevoli opportunità per gli amanti del trekking.

Tra le tante opzioni, spiccano l'Alta Via della Valmalenco e le escursioni ai rifugi e ai laghi alpini. L’ho scoperta la scorsa estate per la prima volta e me ne sono fin da subito innamorata.

Escursione all'Alpe Pirlo e alle Antiche Cave di Pietra Ollare

La salita all'Alpe Pirlo e la visita alle antiche cave di pietra ollare della Val Malenco è una piacevolissima e panoramica passeggiata che attraverso un magnifico bosco di pini ci porta nella conca nascosta dove si trovano le baite dell'alpeggio e un verdissimo laghetto alpino.

A distanza di tanto tempo non posso che riconfermare il giudizio, anzi, dopo aver concluso la passeggiata, mi sono convinto che per i contrasti paesaggistici offerti, per le valenze naturalistiche ed etnografiche questa sia la più bella escursione che si possa fare in Val Malenco.

Questa gita è dedicata a chi vuole entrare in contatto con tutte le bellezze della natura alpina senza far troppa fatica. E fra le bellezze mettiamo anche il silenzio e la vertigine dei grandi spazi che di solito si possono apprezzare più facilmente sulle alte vette.

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Il percorso si svolge dapprima in un bel bosco dove la traccia è ricoperta da aghi di larice e, a volte, spezzata dall'affiorare delle nodose, nere e tenaci radici delle conifere. Successivamente si inizia a tagliare un ripido costone esposto a Sud-est che, per quanto solcato da alcuni corsi d'acqua, mostra caratteristiche tipiche dei luoghi e dei climi asciutti.

Dominano in questo tratto, gruppi di alti pini silvestri che, con i loro tronchi sfumati d'ocra e le cortecce spesse sembrano sorvegliare gentilmente il cammino. L'arrivo nella conca dell'Alpe Pirlo offre un inaspettato cambio di ambiente: riguadagnata la dimensione orizzontale l'occhio riposa distendendosi nella verde prateria solcata da alcuni ruscelli, ultima oasi prima che le pendici riprendano a salire con ghiaioni e rocce rossastre che inquadrano, lassù, la soglia superiore della Val Sassersa.

Nei pressi brillano le acque di un minuscolo laghetto protetto alle spalle da alcuni roccioni e, quasi celato allo sguardo, da una cortina di alti larici. Il Lago del Pirlo è poco più di una pozza, ma il contesto ambientale in cui si trova lo nobilita di molto, sopratutto se si pensa anche che questo bacino è uno dei pochi non di origine glaciale della Val Malenco.

Il piccolo lago è infatti creato da una risorgiva di acque che provengono da quote superiori, nell'alto bacino della Val Sassersa. La passeggiata prosegue poi incontrando una grande cava di Pietra ollare tutt'oggi funzionante a differenza di molte altre cave simili in Val Malenco ed in Val Chiavenna.

La morbida "ollare" viene estratta per farne pietre ornamentali, statuette e recipienti, detti "laveggi", molto ricercati per la loro caratteristica che consente di cuocere i cibi senza aggiungere grassi. Tali recipienti, dalle forme e dalle dimensioni più svariate sono ricavati partendo da un blocco grezzo che viene pazientemente scavato usando un tornio, oggi elettrico, un tempo ad acque, e delle punte taglienti che man mano affondano nel tenero materiale.

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Da un unico blocco, un abile artigiano è in grado di ricavare numerosi recipienti sempre più piccoli, scavando una serie di solchi concentrici. La Pietra ollare o Steatite è una roccia di colore grigio o grigio-verde generata dalle immense forze che si sono sviluppate nei processi geologici e orogenetici.

Per semplificare potremmo dire che è il risultato dello schiacciamento e rimescolamento ad altissima temperatura, di una mistura di talco, magnesite e clorite. Il prodotto che ne venne fuori fu una roccia dalle caratteristiche uniche che, in tutti i continenti, l'uomo ha imparato ad utilizzare per diversi usi.

La straordinaria malleabilità della Steatite ne consente una facile lavorazione, ma cosa assai più importante conferisce al materiale una notevole elasticità che lo rende in grado di sopportare notevoli sbalzi termici. Inoltre la pietra è in grado di immagazzinare e conservare il calore, per questo motivo, oltre che come recipiente di cottura, in Scandinavia è usato anche per la costruzione di stufe.

Dettagli del Percorso

  • Partenza: Primolo 1274 m (raggiungibile da Chiesa Val Malenco)

Descrizione del Percorso Dettagliata

  1. Partenza dal piazzale dei bus a Primolo (indicazione "Bosio").
  2. Sentiero con tornanti nel bosco fino a un bivio.
  3. Deviazione a sinistra su traccia ombreggiata verso il Rovinadone.
  4. Si prosegue fino alla Val Sassersa.
  5. Si lascia la deviazione per il Passo Ventina e si raggiunge il torrente Secchione.
  6. Deviazione a destra per l'Alpe Pirlo.
  7. Si raggiunge il laghetto del Pirlo.
  8. Si prosegue per le cave di pietra ollare.
  9. Discesa verso le case dei minatori e ritorno al ponte di legno.

Altre Escursioni Consigliate

Alta Via della Valmalenco

Uno dei must da provare, anche solo parzialmente, è l'Alta Via della Valmalenco, un itinerario di oltre 100 km suddivisibile in otto tappe che si snoda quasi totalmente oltre i 2000 m di altitudine e offre scorci panoramici unici.

I ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino sono tra i più suggestivi delle Alpi. L’Alta Via della Valmalenco è un itinerario per escursionisti esperti, percorribile nei mesi estivi, che tocca 11 rifugi lungo oltre 100 km, con oltre 7.000 metri complessivi di dislivello.

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Escursione al Lago Palù e Rifugio Motta

Partendo da San Giuseppe, è possibile raggiungere il bellissimo lago Palù quasi tutto su strada larga, in parte sterrata e in parte asfaltata. In alcuni punti è possibile tagliare per i boschi su sentiero di montagna.

Partendo sempre da San Giuseppe è possibile raggiungere anche il Rifugio Motta in circa 1 ora e mezza. Il primo tratto di strada è lo stesso di quello che porta al Palù, ma la strada si divide un centinaio di metri dopo il Rifugio ai Barchi.

Un’idea per poter abbinare il trekking al Palù e il trekking al Rifugio Motta è quello di percorrere un anello. Si può partire come sempre da San Giuseppe o dai Barchi e raggiungere prima il Rifugio Motta. Una volta raggiunto il lago, si può tornare al punto di partenza percorrendo il sentiero già descritto per il trekking N.

Rifugio Tartaglione

Questo rifugio, recentemente ristrutturato, è immerso in un bellissimo bosco posto all’inizio della Val Sissone, di fronte al Monte Disgrazia. Seguendo le indicazioni e percorrendo un semplicissimo sentiero in gran parte pianeggiante, si arriva al Rifugio Tartaglione in circa 45 minuti.

Ghiacciaio Fellaria

Quella al Ghiacciaio Fellaria infatti è diventata un delle Escursioni in Valmalenco che sono un MUST! Il trekking parte dalla diga di Gera dove si parcheggia (costo parcheggio 6€). Da qui si risale la diga ed iniziano 2 sentieri che ti portano nello stesso punto; il Rifugio Bignami!

Vallone dello Scerscen

Una delle escursioni in Valmalenco più sottovalutate è quella che ti porta fino al Vallone dello Scerscen che si apre maestoso pochi metri dopo il Rifugio Carate Brianza. Si parte sempre da Campo Moro dove si lascia la macchina ma a sto giro si scende fino alla diga invece di andare al Rifugio Zoia.

Una volta sotto la diga inizia il sentiero che si inerpica sul fianco della montagna.

Consigli Utili

Pur essendo sentieri semplici e adatti alle famiglie, vi consigliamo sempre un abbigliamento adatto. In primo luogo scarpe da trekking/scarponcini da montagna, meglio se impermeabili. Portate sempre con voi un po’ di acqua, anche se generalmente nelle varie destinazioni (o anche lungo il tragitto) è possibile trovare fontanelle di acqua fresca.

Dove Mangiare

Se vi fermate in valle per il weekend vi suggerisco di cenare in uno di questi ristoranti:

  • Il Vassallo - Chiesa in Valmalenco: qui potrete degustare sia i piatti tipici della valle, sia quelli più classici della cucina italiana.
  • Ristorante Braciasco - Località San Giuseppe, Chiesa in Valmalenco: è un mix tra un ristorante e un rifugio di montagna. Il servizio è più “alla buona” rispetto a “Il Vassallo”, ma i pizzocheri che si mangiano qui sono più buoni.

Dove Dormire

In Valmalenco ci sono diverse soluzioni adatte a tutti. Dagli hotel ai B&B, senza dimenticare gli appartamenti.

Noi consigliamo di cuore una Locanda di Montagna che si chiama Fior di Roccia; ha tante opzioni e camere, la colazione è buona ed è anche bar e ristorante (pizzoccheri super!) con prezzi molto alla mano. Si trova nella frazione di Franscia a soli 10 minuti di macchina da Campo Moro e la Diga di Gera, i punti di partenza dei trekking che abbiamo descritto sopra.

Se vuoi dormire a Sondrio invece ti consigliamo l’agriturismo Terre del Sole. Si trova fuori Sondrio e con un ora di macchina si arriva agli inizi dei sentieri descritti sopra. Il posto è molto bello, moderno e pulito.

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