Escursioni in Valmalenco: Sentieri e Rifugi tra le Alpi Retiche
La Valmalenco, situata nel cuore delle Alpi Retiche, è una delle zone più affascinanti della Valtellina, offrendo un'ampia varietà di rifugi e innumerevoli opportunità per gli amanti del trekking. La Valmalenco è percorsa da tantissimi sentieri, che ti permetteranno di raggiungere rifugi in quota, alpeggi, laghetti alpini, ghiacciai e cime.
L'Alta Via della Valmalenco
Uno dei percorsi imperdibili è l'Alta Via della Valmalenco, un itinerario di oltre 100 km suddivisibile in otto tappe che si snoda quasi totalmente oltre i 2000 m di altitudine e offre scorci panoramici unici. Questo affascinante percorso in alta quota attraversa i gruppi del Disgrazia, del Bernina e del Pizzo Scalino, toccando 11 rifugi. È contrassegnato da un triangolo giallo, a volte segnato con il numero della tappa all'interno. Partenza e arrivo sono a Torre S. Maria, che è anche punto di arrivo di un'altra celebre Alta Via: il Sentiero Roma.
L’Alta Via della Valmalenco è un itinerario per escursionisti esperti, percorribile nei mesi estivi, con oltre 7.000 metri complessivi di dislivello. Per percorrere l'Alta Via della Valmalenco è necessaria preparazione e allenamento fisico, ma la fatica è ripagata dal fascino dei luoghi attraversati. Il percorso richiede anche l'equipaggiamento adatto: sono utili anche piccozza e ramponi per l'attraversamento della vedretta di Caspoggio, nel tratto fra il rifugio Marinelli-Bombardieri e il rifugio Bignami.
Gli itinerari sono di varia difficoltà, si va dalle escursioni facili, su belle mulattiere ben segnalate (adatte anche ai bambini) fino ad arrivare ad escursioni impegnative, indicate per i camminatori esperti ed allenati. In ogni caso, il denominatore comune che accompagna ogni escursionista, è il panorama mozzafiato dei monti del gruppo del Bernina, del Pizzo Scalino e del Monte Disgrazia.
Il Rifugio Zoia è un crocevia da cui si diramano numerosi sentieri e mulattiere che conducono agli altri rifugi della Valmalenco, agli alpeggi, ai laghetti alpini e alle vicina Svizzera attraverso bellissime escursioni. Il Rifugio Zoia è anche tappa dell'itinerario internazionale 'Via Alpina' che attraversa tutto l'arco alpino, dalla Slovenia fino alla Francia.
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Escursioni e Sentieri Principali
Di seguito è riportato un elenco delle principali escursioni, suddivise per livello di difficoltà:
Escursione al Lago Palù e Rifugi Mitta e Musella
Il lago Palù è situato nel cuore della Valmalenco a circa 2000 metri di altitudine. E’ un posto incantato situato a circa 1.950 m. dove vi è uno dei più grandi laghi della Valtellina, il lago Palù. La natura qui la fa da padrone, con grandi boschi di conifere, pascoli e le cime della Valmalenco a fare da contorno, in particolare il Sasso Nero, posto poco sopra al lago. Il lago, tra i più grandi della Valtellina è circondato da boschi di conifere e dalle cime delle Alpi della Valmalenco ed è una meta frequentata sia nella stagione estiva che invernale. E’ una conca naturale dove d’estate sono possibili numerose escursioni e passeggiate e d’inverno si può camminare con le ciaspole, fare scialpinismo o usufruire delle vicine piste da sci del comprensorio Palù.
Località di partenza: rifugio Barchi, poco sopra il paese di San Giuseppe in Valmalenco. Poco sopra il paese di San Giuseppe in Valmalenco un angolo di paradiso attende solo la nostra visita. Prendiamo quindi a destra fino alla località Barchi dove sorge anche il ristoro. Parcheggiamo lungo la pista da sci, e a piedi risaliamo per un tratto proprio questa pista fino ad incontrare i cartelli per il lago Palù e la stradina che si inoltra nel bosco. Vi è anche la funivia che da Chiesa sale all’Alpe Palù, ma per una camminata così breve sconsiglio di prenderla.
Rifugio Palù 1.965 m. - Rifugio Mitta 2.021 m.- Rifugio Musella 2.021 m. - Rifugio Motta 2.236 m.Dislivello: 215 m. (fino al Rifugio Palù), 404 m. (solo in salita dal rif. Palù ai rifugi Mitta e Musella), 480 m. (solo in salita da quota 1855 m. poco sotto all’alpe Musella al Monte Motta). Posizione: il Rifugio Palù si trova all’Alpe Palù sulle sponde del medesimo lago. I rifugi Mitta e Musella sono situati all’Alpe Musella, mentre il rifugio Motta è ubicato sotto la cima del Monte Motta a poca distanza dalle piste da sci dell’Alpe Palù. Difficoltà: E. Ore: 6h - 6h 30’ (anello completo). 0h 45’ (dal rif. Barchi al rif. Palù) 2h 50’ (dal rif. Palù all’Alpe Musella) 2h (dall’Alpe Musella al rif. Motta) 0h 30’ (dal rif. Motta al rif. Monte dell’Oro visto dal sentiero per il rif.
Il nostro giro prosegue invece in direzione dell’Alpe Musella dove si trovano, affiancati, i due rifugi, Mitta e Musella. Il sentiero parte alle spalle del rifugio Palù e inizia a salire gradualmente fino ai verdi prati dell’Alpe Roggione dai quali si ha una bellissima vista sul lago e sulla Punta Rosalba. Da questo alpeggio, a 2.007 m. prendiamo in direzione Bocchel del Torno, una forcella che si trova circa 200 m. più in alto sulla via di salita normale alle rocce del vicino Sasso Nero. Questo tratto di salita è un po’ disagiato e coperto in alcuni punti dalla vegetazione, sicuramente la zona più selvaggia e un po’ impervia. Basta comunque seguire i bolli bianco-rossi sulle rocce per non perdersi. Prerdiamo quota all’inizio su bel sentiero nel bosco, con davanti agli occhi l’enorme mole del Pizzo Scalino, poi su pista da sci. Dopo circa 20 minuti arriviamo ad incrociare un’altra pista da sci che porta all’Alpe Campolungo e che per ora trascuriamo. La risaliremo al ritorno. Scendiamo quindi sempre in direzione dell’Alpe Musella fino ad incontrare la deviazione a circa quota 1.855 m. che sulla sinistra rientra nel bosco su bel sentiero.
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panorama nei pressi del rif. Noi proseguiamo costeggiando il torrente in un tratto pianeggiante senza alberi fino ad arrivare ad una baita isolata. Siamo all’Alpe Campascio, a 1.844 m. I prossimi 200 metri li percorriamo nel bosco con pendenza più sostenuta. In una bella radura immersa nel verde ecco i due rifugi praticamente appaiati. Sulla destra il rifugio Mitta, sulla sinistra il rifugio Musella.Alle loro spalle i pascoli dell’Alpe Musella sotto le rocce del Monte delle Forbici.
Note: escursione facile e tranquilla tra i laghi e gli alpeggi della Valmalenco. Sentieri facili e sempre segnalati. L’anello completo che tocca un lago, 4 rifugi e la cima di un monte è molto lungo e stancante, riservato a chi ha un buon allenamento e preparazione fisica. E’ possibile spezzare la salita ai vari rifugi in più giorni o tappe, nonché salire alle rispettive mete per altri sentieri più diretti.
Ghiacciaio del Ventina
Partiti da Chiareggio (1600 msl), si segue il sentiero che porta al Rifugio Ventina (2000 msl) per poi proseguire lungo il sentiero che conduce all'ampio Ghiacciaio del Ventina. Il percorso può essere completato senza fatica e si snoda ad anello lungo il torrente Ventina, consentendo di arrivare al ghiacciao seguendo la sponda sinistra del torrente, per poiritornare al rifugio seguendo la sponda opposta. Dal centro dell'alpeggio, in prossimita' della cappelletta dell'Alpe Ventina, si prende a destra una ripida traccia di sentiero tra i bassi mughi e si sale rapidamente fino ad un primo ripiano di massi più grossi, che si attraversa per poi risalire verso sinistra in un’area di massi e rado bosco di larici. Terminata la vegetazione, il sentiero raggiunge un’ampia sella da cui è già visibile il lago.
Alpe Zocca e Alpe Sentieri
Dal rifugio si attraversa il torrente Ventina, e dopo il ponte, sulla destra, si seguono le indicazioni per l’Alpe Zocca e l’Alpe Sentieri. Il sentiero sale ripidamente a zig-zag in mezzo al bosco fino ad un tratto pianeggiante e da li si supera un dosso, dietro al quale è posta l’Alpe Zocca, utilizzata ancora come alpeggio.
Passo Ventina e Rifugio Bosio
Dal Rifugio si sale fino al Passo Ventina (2675m), per poi scendere in direzione del Rifugio Bosio attraversando i tre laghetti di Sassersa (2425m),l’Alpe Pradaccio (1725m), l’Alpe Pirlo (1600 m), l’Alpe Giumellino (1775m) l’Alpe Mastabbia (2100m).
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Larice Millenario
Distante mezz'ora dal rifugio, questa area presenta un gruppo di alberi (principalmente larici) molto vecchi, quattro/cinquecento anni e più, capitanati da un larice millenario ancora vivo. Questo larice è l’albero più vecchio, con età certa, presente in Italia e tra i più vecchi di tutto il continente. Il sentiero si trova lungo il percorso che porta al Lago Pirola.
Via Ferrata del Torrione Porro
Inaugurata nel luglio del 2016, la via ferrata del Torrione Porro è l'unica ferrata presente in Valmalenco; è una via ideale per chi voglia iniziare ad affrontare le vie ferrate, visto che non presenta alcun punto impegnativo grazie agli innumerevoli pioli che la costituiscono. Per raggiungere l'attacco della ferrata bisogna camminare dal nostro rifugio per 40 minuti in direzione del Lago Pirola. Dalla vetta si puo' osservare un bellissimo panorama verso il ghiacciaio del Ventina che si staglia proprio di fronte. Discesa: Per la via normale, la discesa lungo la ferrata è vietata.
Punta Kennedy
L'ascensione alla Punta Kennedy presenta un notevole interesse paesaggistico. Dal ghiacciaio, salire fin a quota 2700 e volgere a N passando tra due seraccate fino a portarsi a poca distanza dai pendii rocciosi che scendono a S della cresta E della Punta Kennedy. Dirigersi verso O, costeggiando tutta la cresta E. Superare il ripido pendio e raggiungere la conca superiore. Raggiunto il ghiacciaio ci si tiene sullasinistra e si prosegue in direzione SW. Tenendosi al centro, dopo 2 ore di salita sempre più ripida ci si porta allacrepaccia terminale che si supera a volte con qualche difficoltà. Passato ilPasso Cassandra si prende la cresta SW su roccette e neve procedendo con attenzione.
Punta Kennedy dal Ghiacciaio del Ventina
Dal rifugio si risale il ghiacciaio delVentina fino al bivacco Taveggia, dal quale, proseguendo sul ghiacciaio delcanalone della Vergine, si raggiunge la vetta, punto panoramico sul versanteNord del Monte Disgrazia.
Altre Attività in Valmalenco
La Valmalenco offre anche numerose opportunità per altre attività:
- Sci di fondo: A pochi kilometri di distanza dal nostro rifugio trovi il Centro di Fondo l'Isola che offre agli appassionati degli sci di fondo numerosi tracciati di difficoltà diversa ideali sia per i principianti che per i più esperti. Con la piasta da fondo è possibile anche raggiungere Chiareggio. Inoltre trovi alcuni itinerari per lo sci di fondo al Lago Palù e l’anello di Lanzada, illuminato artificialmente.
- Mountain bike: La Valmalenco presenta numerosi percorsi studiati appositamente per le mountain bike. Troverai sentieri più impegnativi adatti ai più sportivi e giri più semplici per principianti e famiglie.
- Ciaspole: Le ciaspole sono l'attività perfetta per coloro che vogliono immergersi nella natura percorrendo boschi o vallate innevate.
Consigli Utili
Pur essendo sentieri semplici e adatti alle famiglie, vi consigliamo sempre un abbigliamento adatto. In primo luogo scarpe da trekking/scarponcini da montagna, meglio se impermeabili. Portate sempre con voi un po’ di acqua, anche se generalmente nelle varie destinazioni (o anche lungo il tragitto) è possibile trovare fontanelle di acqua fresca.
Riferimenti Utili
- Sondrio e Valmalenco
- Valtellina - Sezione dedicata alla Valmalenco
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