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Escursioni Facili al Passo Pordoi nelle Dolomiti

Il Passo Pordoi è un valico delle Dolomiti che collega la val di Fassa con Arabba, dividendo il Veneto con il Trentino. Valico alpino inconfondibile, collega Canazei con Arabba e offre molte escursioni trekking da fare, oltre che semplici passeggiate. Da qui partono le più classiche escursioni della val di Fassa. Per gli amanti delle escursioni sono presenti molti sentieri da fare a piedi.

Come Arrivare al Passo Pordoi

Il passo Pordoi si trova a confine tra il Trentino e il Veneto e collega Canazei, in val di Fassa con Arabba. É situato ad un'altitudine di 2239 mt e la via principale d'accesso è in macchina o in autobus. Volendo è possibile salire anche con la funivia Col dei Rossi che parte da Canazei e da qui intraprendere le escursioni che conducono al Sass Pordoi a la via del pan.

Cosa Fare al Passo Pordoi

La Terrazza delle Dolomiti al Sass Pordoi

Se si vuole godere di un panorama strepitoso senza fare molta fatica è possibile accedere alla terrazza delle Dolomiti con la funivia Sass Pordoi. Così facendo dal passo Pordoi si sale al rifugio Maria a quasi 3000 mt in pochissimo tempo.

Rifugio Capanna Fassa in Cima al Piz Boè

Raggiungere il rifugio Capanna Fassa, in cima al Piz Boè, da passo Pordoi, è senz'altro l’escursione più famosa da fare nel gruppo del Sella , Dolomiti in val di Fassa. Il Piz Boè, è la cima delle Dolomiti più alta del Sella: ben 3152 metri.

Viel del Pan

La via del Pan o Viel del Pan è un interessante escursione che si può fare nelle Dolomiti, in Val di Fassa. Il Viel del Pan, un spettacolare sentiero in cresta di montagna dove la protagonista principale è la regina delle Dolomiti: la Marmolada! Si trova al confine fra le province di Bolzano e Trento e Belluno: il Piz Boè con i suoi 3152 m di altezza è la vetta più alta del Gruppo Sella, mastodontico gruppo di Dolomiti che troneggia sulla Val di Fassa e la Val Gardena, le vallate che si incontrano sul Passo Pordoi, punto di partenza di questo percorso.

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Escursione al Piz Boè: Dettagli e Consigli

In molti chiamano l’escursione sul Piz Boè da Sass Pordoi “il tremila più facile delle Dolomiti” e per certi aspetti lo è, senz’altro, il che rende questo percorso di trekking molto popolare fra chi trascorre le vacanze o anche solo un weekend in Trentino-Alto Adige.

Difficoltà del Percorso

Di per sé l’escursione è abbastanza semplice, ma non andrebbe sottovalutata. Il dislivello totale è di circa cinquecento metri, la parte di salita più impegnativa è alla fine, poco prima di arrivare in vetta. Ci sono solo due tratti più difficili, con dei passaggi su rocce scivolose ma su cui ci si riesce ad arrampicare in sicurezza grazie a cavi e gradini in ferro. Non è necessaria attrezzatura per vie ferrate in ogni caso. Il percorso si snoda quasi tutto oltre i 3000 metri di altitudine, elemento importante da valutare perché il meteo può cambiare velocemente e la cima del Piz Boè è spesso avvolta da vento e nuvole. Ogni tanto cade qualche fiocco di neve, anche in piena estate. E senz’altro è un percorso da evitare se è in arrivo un temporale.

Dunque, per rispondere alla domanda di poco fa: se siete già abituati a camminare in montagna e fare fatica per voi non è un problema, allora sì, l’escursione è fattibile e abbastanza facile. Se invece frequentate raramente i sentieri e non avete un minimo di equipaggiamento (scarpe da trekking e abbigliamento adatto per ripararvi dal vento e dal freddo come minimo), forse questa escursione non fa per voi. In tal caso meglio scegliere altri percorsi da fare in Val di Fassa, ce ne sono di bellissimi e più rilassanti.

Come Arrivare al Piz Boè da Passo Pordoi

Al Passo Pordoi ci sono due aree parcheggio: una di fronte alla funivia, l’altra sul versante della Val Gardena. In questo secondo parcheggio la sosta giornaliera costa 8 € (è necessario arrivare presto, perché questo costa meno e si riempie velocemente; prezzo aggiornato ad agosto 2022). Per il momento l’area è aperta al traffico senza limitazioni, ma a partire dal 2024 la zona potrebbe diventare ZTL. L’idea infatti è di incentivare l’uso dei trasporti pubblici, un’alternativa molto efficiente in Trentino-Alto Adige per raggiungere anche Passo Pordoi: se alloggiate in Val di Fassa potete sfruttare la tessera dei trasporti Fassa Card e prendere il bus da Canazei a Passo Pordoi.

Funivia Sass Pordoi

Con la funivia Sass Pordoi si raggiunge il Rifugio Maria in meno di 5 minuti. Il costo della funivia è 15,50 € a corsa, 28 € per il biglietto A/R. Acquistando i biglietti online c’è un piccolo sconto. Se trascorrete più giorni in Val di Fassa e pensate di usare anche altri impianti, può essere conveniente acquistare la tessera Panorama Pass, con cui si possono usare liberamente gli impianti di risalita per più giorni anche non consecutivi. Se acquistate online la tessera, la si può ritirare alle casse automatiche prima dei tornelli di accesso alla funivia, non si fa nemmeno la fila.

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Prezzi aggiornati il 29 giugno 2024.

Dati Tecnici sul Sentiero da Sass Pordoi al Piz Boè

  • Percorso: Rifugio Maria (2950 m) - Rifugio Forcella Pordoi (2829 m) - Rifugio Capanna Fassa (3152 m). Stesso percorso per il rientro.
  • Sentieri: 627, 638
  • Mappa Tabacco: 06, Val di Fassa e Dolomiti fassane
  • Dislivello e lunghezza (andata e ritorno, soste escluse): 478 m D+, 478 m D-; 5,2 km; 2 ore 15 min.
  • Difficoltà: E (escursionistico)
  • Periodo consigliato per l’escursione: da luglio a settembre.
  • Percorso alternativo: se avete buone gambe, anziché salire fino al Sass Pordoi con la funivia potete raggiungere la forcella del Pordoi a piedi; il sentiero inizia a Passo Pordoi vicino all’impianto di risalita. In questo caso al percorso precedente si aggiungono altri 602 m D+ e una salita di 1 ora 15 min (sentiero 627).

Descrizione dell'Escursione

L’escursione sul Piz Boè è bella, faticosa, emozionante. Il panorama del Gruppo Sella è grandioso, infinito. Viste da valle, si percepisce l’imponenza di queste montagne, ma l’impressione che se ne ha salendo cambia di molto. I boschi alle pendici del gruppo Sella si diradano gradualmente man mano che si sale di altitudine, per diventare roccia pura in vetta. Sembrano un’immensa radura, le cime sembrano innalzarsi per bucare il cielo. Il vento e il freddo schiaffeggiano il viso appena si scende dalla funivia del Passo Pordoi, durante le giornate di cielo coperto anche in pieno agosto a volte si stenta ad arrivare a tre gradi, il freddo è ancor più pungente. Se poi le nuvole scompaiono la luce diventa abbagliante, il riverbero fa stringere le pieghe intorno agli occhi. Le montagne splendono.

L’escursione sul Piz Boè inizia dunque dal Sass Pordoi e dal Rifugio Maria, “la terrazza delle Dolomiti”: è un punto panoramico spettacolare da cui si vedono tutte le vette più conosciute della zona. La prima tappa comincia con un centinaio di metri in discesa fra le rocce, perfetto per prendere confidenza con il fondo del sentiero, e conduce alla forcella Pordoi.

Il Rifugio Forcella Pordoi

Oltrepassato il rifugio sulla forcella, il trekking va avanti in falsopiano ancora per un pezzo, dando quasi l’illusione che sia solo un’altra passeggiata… invece la salita è là in fondo che attende. Al primo bivio si tiene la destra, sul sentiero 638, e ci si può fermare a rendere omaggio alla regina delle Dolomiti, la Marmolada; da questo punto si scorgono gli effetti del crollo dell’estate 2022. Si va avanti ancora sul gentile falsopiano fino a raggiungere il secondo bivio. La vetta e il rifugio sono ormai vicini, e inizia il tratto più faticoso. Ci si tiene sul sentiero 638 che prosegue proprio davanti, diretto e verticale. Da qui la salita sul Piz Boè è di 226 m senza mezzi termini, ma il ritmo lo decidete voi. Si fa fatica, in certi punti ci si aggrappa ai cavi e bisogna fare attenzione, ma quel punto l’orgoglio e l’adrenalina spingono in alto.

Tutto è presto ripagato dalla soddisfazione di raggiungere la croce di vetta, il Rifugio Capanna Fassa (se non avete con voi il pranzo al sacco, potete mangiare lì), l’orrendo ripetitore radio che interrompe la vista sulle Dolomiti. Da lassù il panorama è spettacolare: il Sassolungo, la Marmolada, le Pale di San Martino, il Pelmo… la grandiosità delle montagne viste da oltre tremila metri fa passare in secondo piano pure il viavai di persone, che in agosto è rumoroso, incessante. Da una pietra appartata poco lontano dal rifugio però il brusio si attutisce e ci si può riposare con calma prima di tornare sui propri passi per riprendere la funivia.

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Il Panorama sulle Dolomiti e il Sassolungo

Chi invece ancora energia per continuare, può deviare il proprio cammino verso il Rifugio Boè e fare l’anello completo del sentiero prima di rientrare al Rifugio Maria. Noi abbiamo lasciato stare, raggiungere il picco lasciato in sospeso l’anno scorso è stato così emozionante che abbiamo preferito non strafare a tutti i costi, per questa volta.

Altre Escursioni da Passo Pordoi

Passo Pordoi è un luogo quasi mitico per gli escursionisti e non solo. Al confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige, è un posto da cui si possono intraprendere altri trekking, alcuni dei quali secondo me sono fra i più belli della Val di Fassa e dintorni. Uno di questi inizia a poca distanza dal passo: costeggiando il Sas Bece si raggiunge il Viel del Pan, uno dei sentieri panoramici migliori che posso consigliare anche a chi è alle prime uscite.

Domande Frequenti sul Piz Boè e Passo Pordoi

Come Si Sale sul Piz Boè e al Rifugio Capanna Fassa

Il modo più semplice per salire in cima al Piz Boè è raggiungere Passo Pordoi (in funivia o a piedi), prendere il sentiero 627 per il Rifugio Forcella Pordoi e poi proseguire in direzione della vetta sul sentiero 638 che porta in cima al Piz Boè.

Cosa Si Vede Dal Piz Boè

In senso antiorario, dalla cima del Piz Boè si vedono queste fra le principali vette delle Dolomiti: il gruppo del Sassolungo e Sassopiatto a ovest, il gruppo del Catinaccio, le Pale di San Martino, la Marmolada, le Tofane e il gruppo delle Odle.

Come Arrivare alla Funivia Sass Pordoi

  • Dalla Val di Fassa, versante Trentino-Alto Adige: da Canazei si prende la strada regionale 48 e si seguono i tornanti che conducono in cima al passo. La funivia è a sinistra. Si lascia l’auto in uno dei parcheggi a pagamento.
  • Da Arabba (Valle di Fodom), versante Veneto: si segue sempre la strada regionale 48. Passo Pordoi e la funivia Sass Pordoi si trovano in cima al passo.
  • Da Corvara, Trentino-Alto Adige: si prende la strada statale 244 fino ad Arabba e poi la strada regionale 48 che segue lo stesso percorso precedente per arrivare alla Funivia Sass Pordoi. In auto ci vogliono circa 30 minuti, sono 19,4 km.

Come Arrivare a Passo Pordoi a Piedi

Il modo più semplice per raggiungere Passo Pordoi a piedi è andare ad Alba di Canazei in auto e prendere la funivia Col dei Rossi. Arrivati in cima, si prende la strada sterrata e poi il sentiero 601 che porta a Passo Pordoi. A piedi ci vogliono 50 minuti di camminata; 2,5 km; 87 m D+ e 228 m D-.

Come Raggiungere il Rifugio Forcella Pordoi

Se volete arrivare in cima al Piz Boè partendo dal Rifugio Forcella Pordoi avete due opzioni:

  • Prendere la funivia Sass Pordoi e poi proseguire a piedi sul sentiero 627 (ci vogliono 10 minuti, 98 m D-)
  • Salire a piedi da Passo Pordoi seguendo il sentiero 627/2. È una bella sfacchinata, ma se avete buone gambe si può fare. Indicazioni: 1 ora 50 minuti, 2,5 km; 614 m D+.

Escursioni e Curiosità Storiche al Passo Pordoi e Sass Pordoi

Esplora i sentieri che attraversano il cuore delle Dolomiti e a scopri le storie che hanno segnato questo luogo unico al mondo. Tra vedute mozzafiato e memorie del passato, ogni passo e ogni scoperta ti avvicineranno alla vera essenza di queste celebri montagne.

Esperienze Immersive

Lasciati guidare lungo i sentieri più suggestivi del Sass Pordoi, dove ogni itinerario racconta una storia diversa e offre viste spettacolari sulle vette circostanti. Il viaggio in funivia è assolutamente spettacolare e unico: in soli 4 minuti, partendo comodamente dal Passo Pordoi, si raggiungono i 2.950 metri della vetta del Sass Pordoi. Questo è il luogo ideale per intraprendere numerose e svariate escursioni, immersi in un paesaggio mozzafiato.

Il Lunar Tour è un affascinante percorso ad anello che si sviluppa sul plateau della Terrazza delle Dolomiti, dietro al Ristorante Rifugio Maria. Con una lunghezza di circa 1000 metri, questo itinerario facile e accessibile offre spettacolari vedute sui gruppi montuosi della Marmolada, del Catinaccio, del Sassolungo e del Sella. Camminando tra le rocce chiare del Sass Pordoi, ti sembrerà di esplorare un paesaggio lunare. Respira il silenzio e ricarica il corpo di energia, godendo di un'esperienza unica in uno scenario senza tempo.

Sulle pareti del Sass Pordoi, alcuni tra i più famosi alpinisti, come la leggendaria guida alpina Tita Piaz, conosciuto anche come il "diavolo delle Dolomiti", hanno aperto vie che sono entrate nella storia dell'alpinismo. Tra queste, la celebre Via Maria, visibile durante la salita in funivia dal Passo Pordoi, rappresenta una delle testimonianze più affascinanti di questo glorioso passato. È sempre affascinante vedere gli scalatori alle prese con queste storiche vie, mentre sfidano la montagna in un contesto mozzafiato.

Curiosità e Storia

Le Dolomiti non sono solo natura, ma anche storia e geologia. Qui potrai carpire i segreti che si celano tra queste montagne, tra musei che raccontano il passato e curiosità geologiche che svelano l’antichità del territorio. Alla stazione di partenza della funivia del Sass Pordoi, il museo racconta i duri combattimenti della Prima Guerra Mondiale sul Col di Lana e sulla Marmolada. Sviluppata su 450 metri quadri, con oltre 3.000 reperti, l’esposizione ricostruisce baraccamenti e trincee attrezzate con mitragliatrici, offrendo uno spaccato della vita dei soldati. Tocca il cuore la collezione di oggetti di recupero, creati a mano dai soldati con materiali di guerra, incisi con pensieri e preghiere, testimonianze di umanità in tempi di conflitto.

La funivia del Sass Pordoi, una delle prime realizzate nelle Dolomiti, rappresenta un'opera pionieristica che ha rivoluzionato il turismo di montagna. Inaugurata nel 1963, la funivia fu costruita su iniziativa di Maria Piaz, conosciuta come la "Mare del Pordoi", insieme a suo figlio Francesco Dezulian. Questo impianto, all'avanguardia per l'epoca, ha reso accessibile a migliaia di visitatori la spettacolare "Terrazza delle Dolomiti", offrendo panorami eccezionali.

Escursioni Facili nelle Dolomiti: Una Selezione

Se siete alla ricerca di escursioni facili sulle Dolomiti, scoprirete di avere l’imbarazzo della scelta. Le montagne più belle del mondo, infatti, offrono innumerevoli possibilità di itinerari, per ogni livello di difficoltà: dai più semplici ai più impegnativi. In questo articolo abbiamo raccolto un lungo elenco di consigli per chi desidera ammirare le Dolomiti camminando su sentieri facili, in tutta tranquillità.

Ecco alcune proposte di escursioni facili nelle Dolomiti, adatte a tutti:

  1. Rifugio Fuciade - Passo San Pellegrino (Val di Fassa, Trentino)
  2. Valfredda (Falcade, Veneto)
  3. Val Fiscalina (Sesto di Pusteria, Alto Adige)
  4. Val Venegia - Malga Venegiota (Trentino)
  5. Prato Piazza - Rifugio Vallandro (Alto Adige)
  6. Rifugio Viel dal Pan (Passo Pordoi, Trentino)
  7. Rifugio Città di Fiume (Passo Staulanza, Veneto)
  8. Prati dell'Armentara (Alta Badia, Alto Adige)
  9. Rifugio Città di Carpi (Misurina, Veneto)
  10. Val di San Nicolò (Val di Fassa, Trentino)
  11. Rifugio Carestiato (Passo Duran, Veneto)
  12. Val di Gares e Cascata delle Comelle (Canale d'Agordo, Veneto)
  13. Dal Passo Gardena a Colfosco (Alta Badia, Alto Adige)
  14. Cadini del Brenton (Valle del Mis, Veneto)
  15. Lago di Braies e Malga Foresta (Val Pusteria, Alto Adige)
  16. Alpe di Siusi (Alto Adige)
  17. Malga Nemes dal Passo Montecroce (Sesto Pusteria - Comelico)
  18. Rifugio Laresei da Passo Valles (Falcade - Veneto)
  19. Rifugio Friedrich August dal Passo Sella (Trentino Alto Adige)
  20. Rifugio Talamini da Zoppè di Cadore (Dolomiti Bellunesi, Veneto)
  21. Laghetto Wuhnleger in cui si specchia il Catinaccio (Alto Adige)

Spesso, sulle Dolomiti un’escursione facile non vuol dire che dia poca soddisfazione, anzi! Il paesaggio è talmente bello che non serve per forza fare fatica per passeggiare in montagna su sentieri semplici e tranquilli, immersi in panorami da sogno.

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