Escursioni Facili in Emilia Romagna: Sentieri Accessibili e Suggestivi
L'Emilia Romagna, rinomata per la sua eccellente gastronomia e le vivaci località balneari, cela un patrimonio di inestimabile valore: la sua natura, la sua storia e la varietà dei suoi paesaggi. Questo excursus vi guiderà alla scoperta di percorsi e sentieri che valorizzano e rendono fruibile questo ricco territorio.
Sentieri Accessibili: Natura per Tutti
Negli anni, l'impegno congiunto di istituzioni pubbliche e associazioni ha portato alla creazione di percorsi pensati per facilitare l'accesso alle aree naturali alle persone con disabilità. Il contatto con la natura è un bisogno fondamentale e una parte integrante della cultura umana. L'Emilia Romagna, dagli Appennini al Po, offre diverse opportunità per escursioni accessibili in sicurezza.
Il Sentiero di Alice: Un'Esperienza Sensoriale
Un modo diverso di vivere il rapporto con la natura è possibile lungo il Sentiero di Alice, il percorso sensoriale che si trova nel Parco Regionale dei Boschi di Carrega, in provincia di Parma. Oggetto di una recente riqualificazione, il Sentiero è uno storico camminamento adatto alle famiglie con bambini, alle scolaresche, alle persone non vedenti e ipovedenti, attrezzato anche per chi ha una ridotta mobilità.
La collaborazione ha coinvolto CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità), attraverso il suo progetto CRIBA Emilia Romagna (Centro Regionale d’Informazione sul Benessere Ambientale), e il CAI di Parma (Club Alpino Italiano) i cui volontari hanno realizzato i lavori. L’Ente Parchi del Ducato, gestore dell’area, ha inoltre fatto partecipi il Lions Club Parma Host e Langhirano Tre Valli, oltre all’UICI di Parma (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), per la co-progettazione degli accorgimenti necessari alle persone con problemi alla vista.
Il Sentiero di Alice si snoda per circa 300 metri nel Bosco della Capannella, un luogo dove si può passeggiare circondati dalle querce, nella quiete di una vegetazione rigogliosa popolata da animali che accolgono i visitatori a casa loro, facendosi sentire durante la passeggiata. Il percorso è vivo, ovvero permette di sperimentare attività senso-percettive di contatto diretto con la flora e la fauna. Si può fare questa esperienza immersiva nella natura da soli oppure facendosi condurre dalle guide che accompagnano sia i gruppi turistici che le classi.
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La prima tappa dà subito un’idea di accoglienza, conducendo i visitatori attraverso il Sentiero con un corrimano dotato di indicazioni sulla percorrenza e suggerimenti per scoprire l’ambiente. Tutti possono usufruire delle informazioni, poiché lungo il corrimano è annodato un cordino che al tatto segnala la presenza di pannelli scritti anche in Braille e dotati di QR Code.
La seconda tappa, con il corrimano su entrambi i lati, ha un protagonista inatteso: una grande quercia caduta. Pur non essendo più viva, la sua importanza nell’ecosistema è grande, dal momento che all’interno di essa trova rifugio una miriade di esseri viventi, piccoli mammiferi, funghi e insetti. Seguendo il corrimano a sinistra si può camminare fianco a fianco della quercia, toccare il vecchio tronco, sentire il muschio e le nervature del legno.
Ad un certo punto il percorso tra gli alberi si interrompe. Il Parco Regionale dei Boschi di Carrega, infatti, la prima area protetta dell’Emilia Romagna, istituita nel 1982, presenta una varietà di paesaggi in cui si alternano boschi, prati, ruscelli e piccoli specchi d’acqua artificiali, creati tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento a scopo decorativo e irriguo.
A metà del Sentiero, dove il bosco lascia spazio alle radure, ci si può fermare nell’area di sosta con tavolini e panchine. Non ci abbandona il fedele corrimano, che gira tutt’intorno all’area e i cui elementi tattili conducono alla bacheca sensoriale che raccoglie tracce di animali, nidi e cortecce di alberi.
Altri Sentieri Accessibili in Emilia Romagna
- Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano: Un territorio di qualità che tutela la natura e il benessere dei visitatori. I 400 metri del sentiero attraversano un’umida prateria ricca di specie vegetali e animali.
- Riserva Regionale del Monte Prinzera: Un sentiero accessibile alle persone con disabilità motoria attraversa per circa 100 metri una prateria vicina alle pareti rocciose della montagna. Si può raggiungere una piazzola di sosta panoramica, con tavolini adatti alle persone in sedia a rotelle.
- Parco Regionale del Delta del Po (Ravenna): Un suggestivo percorso ad anello con partenza dal Parco Naturale di Cervia, consente a tutti di trascorrere una giornata all’aria aperta in un’oasi verde di 32 ettari nella millenaria pineta di Milano Marittima.
- Riserva Naturale Gran Bosco della Mesola (Ferrara): Memoria delle antiche foreste che fino a qualche secolo fa si trovavano sul litorale adriatico.
- Riserva Naturale Salse di Nirano: Oltre al sentiero d’ingresso dell’area protetta, denominato “del Riccio”, percorribile dalle persone con disabilità in sedia a rotelle, anche il percorso più importante della riserva (Sentiero Siti Aperti) è totalmente privo di barriere architettoniche.
- Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano: Tre sentieri accessibili, a partire dall’Itinerario San Genesio, a Vernasca, nel Piacentino. Gli altri due percorsi si trovano in provincia di Parma.
Cammini Spirituali e Antiche Vie di Commercio
Da sempre luogo di incontro, transito e scambio, l’Emilia Romagna è solcata da molti cammini spirituali e antiche vie di commercio che oggi come un tempo conducono i pellegrini verso i luoghi santi della cristianità. Gli itinerari della fede in Italia si innestano sulle antiche strade utilizzate dai fedeli d’Oltralpe, da ben prima del Medioevo, per raggiungere Roma o le coste della Puglia, da cui si imbarcavano alla volta della Terra Santa.
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Per via della sua disposizione geografica, l’Emilia Romagna era una tappa obbligata per i pellegrini e viandanti dell’epoca e tuttora è una regione di passaggio per chi desidera ripercorrere i sentieri nella loro interezza, ma anche un buon campo di prova per chi preferisce cimentarsi in percorsi più brevi.
Il territorio regionale è attraversato infatti da 22 cammini e vie di pellegrinaggio, interamente mappati e in maggioranza segnalati tramite indicazioni, da percorrere a piedi o in alcuni casi anche in bicicletta.
I 22 Cammini dell'Emilia Romagna
22 itinerari, di cui 12 inseriti nell'Atlante Digitale dei Cammini Italiani del MIBACT, che raccontano la memoria storica e culturale del paese, e che includono:
- Via Francigena
- Via degli Dei
- Via Romea Germanica
- Via Romea Nonantolana
- Via Romea Strata Longobarda
- Via Vandelli
- Via degli Abati
- Cammino di Sant’Antonio
- Cammino di Assisi
- Cammino di San Vicinio
- Cammino di San Francesco
- Via Matildica del Volto Santo
- Piccola Cassia
- Via di Linari
- Viae Misercordiae
- Via della Lana e della Seta
- Via Romea Germanica Imperiale
- Cammino di Dante
- Via Mater Dei
- Cammino di San Colombano
- Sentiero dei Ducati
- Alta Via dei Parchi
Come per la loro storia, così i cammini si distinguono anche per difficoltà e lunghezza dell’itinerario all’interno dei confini regionali.
Strumenti Utili per l'Escursionista
All'interno del Database Sentieri vengono rappresentati esclusivamente gli itinerari a percorrenza pedonale, opportunamente segnalati sul territorio, per i quali sia individuato un soggetto che ne garantisce nel tempo la percorribilità. In questa sezione del Geoportale vengono elencati tutti i servizi web e mobile che consentono l'accesso ai dati, utili per gli escursionisti e gli appassionati.
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Si tratta di un'applicazione web 2D sviluppata con tecnologia GIS che permette la consultazione dei percorsi escursionistici ufficiali della Regione Emilia-Romagna e dei principali punti di interesse ad essi collegati. L'app , disponibile per Android e iOS, consente la navigazione nella cartografia regionale e la consultazione delle informazioni associate alle mappe. Si può localizzare la propria posizione, si possono consultare informazioni e calcolare percorsi.
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