Escursioni Facili nel Catinaccio: Alla Scoperta delle Dolomiti
Un trekking sul Catinaccio è un’escursione perfetta per gli amanti della natura che vogliono esplorare uno dei paesaggi più affascinanti delle Dolomiti, senza affrontare un percorso eccessivamente difficile. Il Catinaccio è famoso per la sua imponente bellezza e per le meravigliose viste panoramiche che offre a chi lo attraversa.
Itinerario Semplice da San Cipriano al Passo Costalunga
Il percorso parte dalla località di San Cipriano, facilmente raggiungibile, e si sviluppa lungo il sentiero n. 1 A, che ti condurrà al Passo Nigra. Durante questo tratto, potrai immergerti in paesaggi da cartolina, circondato dalla quiete dei boschi e dai panorami che si aprono sui monti circostanti. Da qui, prosegui lungo lo stesso sentiero fino al Passo Costalunga, un altro punto panoramico di grande bellezza. Questo passo ti regalerà una vista mozzafiato sulle vette circostanti e sulle vallate sottostanti, con la possibilità di scattare fotografie incredibili.
Per tornare al punto di partenza, puoi prendere un autobus da Passo Costalunga fino a Nova Levante e successivamente un altro autobus che ti riporterà a San Cipriano.
Consigli Utili per l'Escursione
Anche se il percorso non è particolarmente impegnativo, è sempre importante essere preparati. Indossa scarpe da trekking impermeabili e comode, adatte ai sentieri montani. Porta con te una giacca a vento per proteggerti dal vento che può essere piuttosto forte in quota.
Il periodo migliore per affrontare un trekking sul Catinaccio è durante la tarda primavera, l’estate e l’inizio dell’autunno. In questi mesi, le temperature sono miti e i sentieri sono facilmente percorribili.
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Escursione ad Anello Attorno al Catinaccio
Quindi ci avviamo per la nostra escursione attorno al Catinaccio (Rosengarten). Partiamo dalla stazione a valle della Seggiovia Laurin, la quale ci porta fino al Rifugio Fronza (Kölner Hütte) a 2.337 m s.l.m. Lungo il sentiero n. 550 ci avviamo per il "Pas de le Coronele" (2.630 m s.l.m.). Già questa prima salita richiede una buona condizione ed un passo sicuro! Alcuni tratti rappresentano una corda di acciaio dove ci si può tenere.
Ma arrivati in cima al passo, tutte le nostre fatiche vengono ricompensate da uno stupendo panorama sul Roda di Vael, il Catinaccio e la Val di Fassa nel Trentino. Dopo una piccola sosta e dopo aver goduto questa vista mozzafiato proseguiamo il nostro cammino. La nostra prossima meta è il Rifugio Vajolet (Vajolet-Hütte), il quale si raggiunge per il sentiero n. 541. Il segnavia ci mostra 30 minuti di cammino, ma ne impieghiamo ben 45 minuti.
Arrivati al Rifugio Vajolet a 2.254 m di quota ci avviamo verso la nostra prossima meta. Il sentiero porta in salita su rocce e per corde d'acciaio fino al Rifugio Re Alberto (Gartl-Hütte) sotto le famose Torri del Vajolet e la parte settentrionale del Catinaccio. Qui, su 2.627 m s.l.m. e abbracciati da uno stupendo panorama sulle cime delle montagne, decidiamo di fermarci per una pausa pranzo. Abbiamo portato una tipica merenda con speck. Ma il nostro punto più alto per questo giorno non è ancora raggiunto! Ci avviamo verso il Passo Santner (2.734 m s.l.m.). Notiamo subito lo stupendo panorama sullo Sciliar, le Alpe Venoste, il Gruppo Ortles-Cevedale e il Gruppo del Latemar. Anche una piccola parte della città di Bolzano si riesce a vedere.
Infine ci aspetta ancora la Via Ferrata Santner di media difficoltà per raggiungere di nuovo il nostro punto di partenza, il Rifugio Fronza. Il parcheggio della Seggiovia Laurin è gratuito ed offre spazio abbastanza. Qui vuole, può anche raggiungere il Rifugio Fronza a piedi dalla seggiovia.
Dettagli dell'Itinerario
- Autore: ED
- Tipologia: itinerario ad anello
- Difficoltà: difficile con impianti di risalita via ferrata
- Punto di partenza: stazione a monte della seggiovia Laurin presso Passo Nigra
- Tempo totale di percorrenza: 03:35 h
- Lunghezza totale: 8,1 km
- Altitudine: tra 2.180 e 2.752 m s.l.m.
- Dislivello: +1041 m | -1041 m
- Itinerario: Rifugio Fronza - Pas de le Coronele - Rifugio Vajolet - Rifugio Re Alberto - Passo Santner - Via Ferrata Santner - Rifugio Fronza
- Segnaletica: 550, 541, 542, Via Ferrata Santner
- Punti di ristoro: Rifugio Fronza alle Coronella - Rifugio Vajolet
- Periodo consigliato: Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Come Arrivare al Punto di Partenza
Il punto di partenza dell‘escursione è comodamente raggiungibile con i mezzi pubblici.Con la linea autobus:
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- 180 da Bolzano, Ponte Nova
- 180 o 184 da Carezza, Passo Costalunga
- 184 da Pietralba, Monte San Pietro, Nova Ponente, Stenk (oppure 181 e cambio 180)
- 184 da Obereggen, Ega (oppure 184 e cambio 180)
- 187 da Collepietra, San Valentino (oppure 182 e cambio 180)
- 180 dalla Val di Fassa
Fermata: Nova Levante centro (Despar).
Altre Escursioni nel Catinaccio
Il Catinaccio, o Rosengarten, è un bellissimo gruppo delle Dolomiti tra la val di Fassa, val d'Ega e val di Tires. Molte sono le escursioni e passeggiate che si possono fare lungo sentieri unici.
- Rifugio Roda di Vael: Raggiungere il rifugio Roda di Val è un interessante escursione da fare nella parte orientale del gruppo del Catinaccio in val di Fassa.
- Cima Roda di Vael: Cima Roda di Vael è una cima abbastanza accessibile nelle Dolomiti, precisamente nel gruppo del Catinaccio, una splendida vetta dolomitica dal panorama mozzafiato tra le dolomiti della val di Fassa.
- Rifugio Re Alberto alle Torri del Vajolet: L'escursione al rifugio Re Alberto è senz'altro una delle più belle da fare in Val di Fassa.
- Giro del Catinaccio: ai rifugi Passo Principe e Antermoia: In quest’escursione ci si inoltra all’interno del gruppo del Catinaccio, percorrendo vallate prive di vegetazione, circondati da immense pareti verticali che fa sembrare di essere sulla luna.
- Rifugio Antermoia dalla val Duron: Il rifugio Antermoia e il lago Antermoia sono due delle mete più ambite della val di Fassa.
- Rifugio Bergamo: L’escursione che sale al rifugio Bergamo è la principale escursione a Tires da fare. L’itinerario è impegnativo.
- Malga Haniger: Salire a Malga Haniger da passo Nigra è una facile escursione a Tires che passa sotto alle Torri del Vajolet, tra le Dolomiti del Catinaccio.
Itinerari Dettagliati nel Catinaccio
Qui di seguito vi riporto 5 itinerari che ho percorso personalmente e che ritengo i più belli. Per ognuno troverete il livello di difficoltà richiesto, la descrizione dei tratti chiave (se presenti) ed una descrizione dell’itinerario. Mi raccomando però: prima di partire informatevi sempre pressi i vari rifugi del Catinaccio circa la percorrenza dei sentieri.
Salita alle Torri del Vaiolet ed al Rifugio Passo Santner
- Difficoltà: impegnativo con tratti di sentiero attrezzato.
- Dislivello: 840 m.
- Lunghezza: 12.7 km
- Tempo totale (indicativo) di percorrenza: 7h e 30 min (soste escluse).
- Periodo: da luglio a settembre.
- Accessibilità: adulti e ragazzi (per i più piccoli prevedere una sicura come kit da ferrata); da valutare se si soffre di vertigini. Necessario passo sicuro.
- Descrizione itinerario: Tramite la funivia Catinaccio che parte da Vigo di Fassa si raggiunge comodamente il Rifugio Ciampedie. Da qui si prosegue in direzione Rifugio Gardeccia e quindi per Rifugio Preuss o Vajolet (questi ultimi due sono posti a pochi metri l’uno dall’altro). Fin qui l’itinerario si snoda lungo un comodissimo sentiero sterrato, privo di difficoltà tecniche. Talvolta qualche rampa impone di rallentare un pò il passo ma il panorama è già qui grandioso.
- Lasciati alle spalle il Rifugio Vajolet e Preuss si sale in direzione del Rifugio Re Alberto. Il sentiero qui si fa più tecnico con qualche tratto attrezzato da non sottovalutare. Si sale infatti all’interno di un canalone su terreno roccioso. Per chi soffre di vertigini questo tratto è da valutare attentamente in quanto poi la discesa avviene sempre da qui.
- Il tratto impegnativo di sentiero attrezzato termina proprio in corrispondenza del Rifugio Re Alberto: a destra possiamo ammirare le svettanti Torri del Vaiolet mentre a sinistra si erge la possente molte della Cima del Catinaccio. Non ci fermiamo al Re Alberto ma proseguiamo per altri 20 minuti circa fino a raggiungere quota 2734m dove sorge il bellissimo Rifugio Passo Santner: un piccolo nido d’aquila da cui godere di un panorama mozzafiato! Una fermata qui è d’obbligo: sia per ristorarsi con un piatto caldo sia per sorseggiare, se ne avete il tempo, il buonissimo Rosengarten Spritz.
- Non rilassatevi troppo però: l’itinerario di discesa ricalca quello fatto in salita. Bisogna essere ben lucidi ed attenti a ripercorrere il tratto attrezzato che dal Rifugio Re Alberto scende fino al Rifugio Vajolet.
Il Rifugio Passo Principe: nel cuore del Catinaccio
- Difficoltà: di medio impegno.
- Dislivello: 710 m.
- Lunghezza: 13.9 km
- Tempo totale (indicativo) di percorrenza: 7h e 20 min (soste escluse).
- Periodo: da luglio a settembre.
- Accessibilità: adulti e ragazzi.
- Descrizione itinerario: Sempre tramite la funivia Catinaccio si raggiunge il Rifugio Ciampedie. Si prosegue come per il precedente itinerario in direzione Rifugio Gardeccia e quindi si sale al Rifugio Vajolet.
- Questa volta, invece di salire verso il Rifugio Re Alberto, si segue il sentiero CAI 584 che sale, con qualche rampa più impegnativa, nel Vallon di Vaiolet. Dal Rifugio Vajolet al Rifugio Passo Principe ci son circa 350 metri di dislivello: calcolate circa 1h e 15 di camminata su sentiero largo e detritico.
- Dopo circa 4 ore dalla partenza si raggiunge il bellissimo Rifugio Passo Principe: incastonato tra le rocce del Catinaccio di Antermoia, le Cime di Valbona e le Cime del Vaiolet. Un luogo incredibile in cui enormi pareti e gli ampi spazi ricchi di panorami fanno togliere il fiato.
- Da qui il rientro si sviluppa lungo lo stesso itinerario di salita. Malgrado l’itinerario non presenti tratti impegnativi od esposti prevedete di partire presto la mattina per evitare eventuali cambi di meteo (che in montagna nel pomeriggio avvengono con maggior frequenza).
Il Rifugio Sassopiatto e la Val Duron
- Difficoltà: medio/facile.
- Dislivello: 120 m.
- Lunghezza: 8 km
- Tempo totale (indicativo) di percorrenza: 4h e 20 min (soste escluse).
- Periodo: da luglio a settembre.
- Accessibilità: adulti e ragazzi.
- Descrizione itinerario: Per questo itinerario ci spostiamo nella parte più orientale della Val di Fassa, al limite est del Gruppo del Catinaccio. Parcheggiamo a Campitello di Fassa e saliamo fino al Col Rodella con l’omonima funivia.
- Di qui prendiamo il sentiero Friedrich August che ci conduce, in circa 2h e 30 min., prima al Rifugio Pertini e quindi al Rifugio Sasso Piatto. Il dislivello è minimo ed il panorama a dir poco grandioso: prati verdeggianti che si fondono con le cime dolomitiche più famose come la Marmolada, il Piz Boè, ed il Catinaccio d’Antermoia giusto per nominarne qualcuna. Le pareti del Sasso Piatto sono così vicine che sembra di toccarle e l’emozione che si prova è veramente molto forte.
- Il sentiero quasi sempre super tranquillo conduce al Rifugio Sasso Piatto, dove potete fermarvi per una pausa o per un buonissimo pranzo. Si scende poi per il segnavia CAI 533 fino al Rifugio Micheluzzi. Da qui potete rientrare a Campitello di Fassa sia a piedi (si allunga la lunghezza dell’itinerario riportata sopra di circa 4 km) o tramite una comoda navetta a pagamento.
Lago di Antermoia e Catinaccio d’Antermoia
- Difficoltà: di medio impegno.
- Dislivello: 700 m.
- Lunghezza: 10 km
- Tempo totale (indicativo) di percorrenza: 6h e 40 min (soste escluse).
- Periodo: da luglio a settembre.
- Accessibilità: adulti e ragazzi.
- Descrizione itinerario: L’itinerario che sale al Lago di Antermoia negli ultimi anni ha visto un aumento esponenziale in quanto ad escursionisti. Malgrado questo però non è da affrontare con troppa leggerezza: non tanto per passaggi pericolosi ma quanto perchè essendo alti di quota, se il tempo cambia, non ci sono punti d’appoggio in cui rigufiarsi.
- Da Campitello di Fassa si sale fino al Rifugio Micheluzzi grazie alle navette a pagamento. Da qui si prosegue lungo l’iconica Val Duron: tra ampi pascoli, malghe ed un bellissimo torrente. Dopo circa 2 km dal Rifugio Michluzzi prendere un bivio sulla sinistra con segnavia CAI 578. Con circa 400 metri di dislivello si raggiunge il Passo delle Ciaregole: porta d’ingresso al Gruppo del Catinaccio. Di qui si prosegue, prima per sentiero su prato, poi per sentiero (sempre agevole) su ghiaione in direzione Rifugio Antermoia.
- Altri 250 metri di dislivello e, dopo aver svalicato il Pas de Dona, si arriva al Rifugio Antermoia. L’omonimo famosissimo lago si trova a pochi minuti dal rifugio, in direzione Catinaccio di Antermoia. Da qui dopo una giusta pausa ristoratrice e per apprezzare il panorama si rientra a Campitello di Fassa per lo stesso itinerario fatto in salita. Un eventuale variante è scendere per il Rifugio Dona: in questo caso l’itinerario risulta più lungo ed impegnativo e bisogna avere buone doti di orientamento (saper leggere la cartina) per tornare al Rifugio Micheluzzi o scendere direttamente a Campitello di Fassa.
Rifugio Alpe di Tires: l’estremo nord del Catinaccio
- Difficoltà: di medio impegno.
- Dislivello: giorno1 670 m; giorno 2 380m.
- Lunghezza: giorno 1 10 km; giorno 2 13 km.
- Tempo totale (indicativo) di percorrenza: 2 giorni.
- Periodo: da luglio a settembre.
- Accessibilità: adulti e ragazzi.
- Descrizione itinerario: Questo è l’unico itinerario di quelli proposti in questo post della durata di 2 giorni. Nel caso si volesse ridurre a 1 il rientro va fatto sullo stesso itinerario dell’andata ma risulterebbe comunque lungo (circa 20km).
- GIORNO 1 Dal paese di Siusi salire con la cabinovia fino a Compaccio. Da qui si apre l’Alpe di Siusi con i suoi meravigliosi prati e panorami verso le Odle e verso Resciesa. La rete sentieristica qui è molto sviluppata. Seguendo l’itinerario n°7 (il più diretto) si arriva allo Chalet Punta d’Oro e quindi, proseguendo sullo stesso segnavia, fino al Rifugio Molignon. Si sale poi al Pas de Duron e, per segnavia n°4 fino al Rifugio Alpe di Tires (circa 5 ore dalla partenza). I sentieri sono sempre ben tenuti e segnalati, in alcuni casi sono delle vere e proprie strade sterrate.
- GIORNO 2 Dal Rifugio Alpe di Tires, seguendo sempre il segnavia n°4, si raggiunge il Rifugio Bolzano. In caso di tempo stabile e gambe permettendo, si può salire al facile e panoramico Monte Pez 2563 m s.l.m.. La discesa invece inizia su morbido prato seguendo il sentiero n°1. In breve ci si trova a passare da una zona di pascolo ad una zona in cui il sentiero si fa sassoso ma mai pericoloso. In caso di alte temperature però considerate che ci son pochissimi alberi e quindi poca ombra. Scesi quindi fino a quota 1900 si incrocia un bivio in cui prendere il sentiero n° 5. Si traversa per comoda strada sterrata il magnifico pascolo che ci offre una vista spettacolare verso Cima Santner, fino ad incrociare il segnavia n°10 che ci porterà in breve alla stazione a monte della cabinovia.
Programma "VIVI LA MONTAGNA"
A Vigo di Fassa e Pera di Fassa si svolgono numerose attività accompagnate. Una full-immersion nella natura del Gruppo Catinaccio Rosengarten dove si può partecipare a numerose gite in base alle proprie attitudini e alle proprie capacità. Tutti gli appuntamenti del programma “Vivi la Montagna” sono di difficoltà facile e media, in modo da soddisfare tutte le esigenze degli escursionisti.
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