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Escursioni in Barca nel Delta del Po: Alla Scoperta di un Tesoro Naturale

Il Delta del Po, un territorio unico e affascinante, offre un'esperienza indimenticabile a chiunque desideri immergersi nella sua natura incontaminata e nelle sue tradizioni secolari. Le escursioni in barca rappresentano il modo ideale per esplorare questo labirinto di canali, lagune e valli da pesca, scoprendo angoli nascosti e ammirando una biodiversità sorprendente.

Imbarco e Itinerario: Un Viaggio Emozionante

L'imbarco avviene a Santa Giulia (Gorino Veneto o Porto Tolle), in prossimità di uno dei pochi ponti rimasti in chiatte galleggianti, un passaggio che evoca antiche emozioni e ricordi di tempi passati. Arrivati presso località Bacucco si attraversa una diga a porte vinciane, costruita per fermare la risalita del cuneo salino, da qua navigando un canale interno ci tuffiamo nella Sacca degli Scardovari: la più grande laguna del Delta e regno della pesca alle vongole, cozze, ostriche.

Dalla Sacca, attraversati gli scanni, lingue di sabbia naturali che dividono la laguna dal mare, si arriva alle foci del Po di Gnocca proprio là dove il Po si sposa con il mare: dove si mescola l'acqua dolce con l'acqua salata dando origine ad una linea continua come un confine naturale che corre lungo tutta la foce. Dalla foce ci si inoltra nel cuore della valle, il bonello del Bacucco, un dedalo di canali (i paradei), laghetti ed ex posti di cacciagione, habitat ideale per l'avifauna con specie visibili quasi esclusivamente solo in questi siti.

Non passa in secondo piano il tipo di vegetazione alofila tipica di queste zone umide e salmastre: come la salicornia, la ruchetta di mare, i giunchi, lo sparto pungente, l'iris d'acqua, il mughetto selvatico e l'eringio di mare. Dalla valle ci si sposta verso l'isola dei gabbiani e l'isola dell'amore alle foci del Po di Goro, il ramo attivo più antico situato più a sud, che funge da confine naturale dividendo il Veneto dall'Emilia.

Comacchio: Un Gioiello Lagunare da Scoprire

Comacchio è una bellissima cittadina lagunare che si trova nel cuore del Parco del Delta del Po: essa sorge su tredici isole e visitandola ti accorgerai che il suo centro storico è un intreccio di tanti piccoli vicoli e canali che la rendono molto caratteristica. La sua origine risale a circa duemila anni fa e fino al 1821 si poteva raggiungere soltanto via acqua. Bisogna cominciare dal simbolo di Comacchio, il Ponte Pallotta, meglio conosciuto come Trepponti.

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Questo ponte, risalente al 1638, era la porta della città in quanto il canale sottostante conduceva al mare Adriatico. Il monumento è stato progettato dall’architetto ravennate Luca Danese per volere del Cardinale Giovan Battista Pallotta. Scendendo dalla scalinata centrale del ponte ti ritroverai in Via della Pescheria; alla tua destra, che fa angolo, troverai la Vecchia Pescheria. In questo edificio, dalla primavera all’autunno, vengono organizzate mostre temporanee d’arte in tutte le sue forme.

Proseguendo su questa strada fino alla fine, alla tua sinistra vedrai il Ponte degli Sbirri (o Ponte della Ca’), formato da tre arcate per unire il principale snodo d’acqua della città. Attraversalo per arrivare in Via Agatopisto, ma prima fermati ad osservare i Trepponti dalla sua cima, potrai scattare una bellissima foto ricordo. Una volta sceso dal ponte, troverai uno splendido edificio che fa angolo: è Palazzo Bellini, costruito nella seconda metà dell’Ottocento, oggi sede della biblioteca civica L.A. Muratori, dell’Archivio Storico Comunale e di numerose mostre che periodicamente vengono organizzate.

Dalla parte opposta della strada, guardando alla tua destra, vedrai il Settecentesco Ospedale degli Infermi, una splendida struttura in stile neoclassico progettata dall’architetto ferrarese Antonio Foschini a partire dal 1771, oggi sede del nuovissimo Museo Delta Antico: puoi raggiungerlo attraversando il Ponte degli Sbirri. Il museo è disposto su due piani. Il percorso inizia dall’età romana con una sezione denominata “Un territorio senza città“ e una parte dedicata al “Carico della Nave Romana“ in sale costruite per far percepire al visitatore di essere salito sull’imbarcazione: il pavimento di legno scuro e il rumore del fruscio delle onde del mare che esce dalle casse rendono la visita ancora più suggestiva.

Nel 1981, durante alcuni lavori di manutenzione dei canali di bonifica, è stata ritrovata casualmente una nave romana lunga 21 metri, probabilmente naufragata, completa di tutto il suo carico ben conservato. La nave aveva una portata di 90 tonnellate e trasportava merci di ogni tipo, da coppe e bicchieri, a tempietti in piombo raffiguranti edifici di culto del tempo, ad anfore contenenti olio, aceto, vino e miele a lingotti di piombo molto utilizzati all’epoca. Grazie alla numerosa quantità di oggetti caricati sulla nave e giunti fino a noi è stato possibile risalire a numerosi aspetti della vita quotidiana dell’età romana e di quella di bordo.

Successivamente, salendo al primo piano, sulla sinistra si trova la sezione più antica, ovvero “Spina, crocevia del mondo antico“, dove sono collocati i reperti relativi alla città etrusca, dalla nascita alla scomparsa. L’allestimento è davvero ben fatto, con dettagli di sabbia e neon blu posti lungo le stanze, proprio per ricordare il mare. Nella parte destra del primo piano, invece, si trova la sezione “Comacchio, emporio sulla sabbia“, di età medievale.

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Terminata la visita al museo puoi attraversare di nuovo il Ponte degli Sbirri e proseguire per la strada che trovi davanti a te, Via Fogli, fino ad arrivare alla Torre Civica e alla Loggia del Grano. Svoltando a sinistra su Via Ugo Bassi, troverai alla tua destra la Cattedrale di San Cassiano, che sorge imponente in tutta la sua bellezza. Si pensa che la prima cattedrale dedicata al santo patrono della città sia stata fondata nel 708; l’attuale Duomo, invece, è stato consacrato nel 1740 e progettato dall’architetto romano Angelo Cerruti.

Ti consiglio di entrare a visitare questo gioiello perché è davvero meraviglioso. Sul lato destro della Cattedrale è stata eretta la maestosa Torre Campanaria, opera del veneziano Giorgio Fossati. Una volta uscito dalla Cattedrale, prosegui dritto su Via Mazzini e dopo avere camminato per circa 600 metri potrai ammirare il Loggiato dei Cappuccini in tutto il suo splendore: 143 archi sostenuti da altrettante colonne creano un ambiente davvero suggestivo. Il loggiato conduce al Santuario di Santa Maria in Aula Regia, ma se ti fermi un po’ prima puoi visitare la Manifattura dei Marinati, che è accessibile tramite un arco posto proprio sotto il porticato che ne indica la presenza.

Per terminare la conoscenza di questo speciale angolo della Romagna l’escursione in barca nelle Valli di Comacchio è un’esperienza suggestiva, emozionante, meravigliosa. Esistono diverse tipologie di escursione, ma quella che ti suggerisco per la tua prima volta è “In barca nelle Valli di Comacchio” perché è un perfetto connubio tra storia e natura.

Porto Garibaldi: Un Borgo di Pescatori Ricco di Tradizioni

Sulla costa comacchiese Porto Garibaldi è nato come antico villaggio di pescatori; oggi rappresenta un pittoresco centro turistico balneare, meta di vacanzieri e rinomato per il gran numero di ristoranti dove gustare il pesce ed i crostacei cucinati secondo la tradizione locale. Il nome originale del paese, Porto di Magnavacca, fu cambiato intitolandolo a Giuseppe Garibaldi, che qui sbarcò nel lontano 1849. Sull’ampio porto canale ogni giorno approdano i pescherecci per scaricare pesce fresco.

Il porto canale è anche luogo in cui si svolgono le principali manifestazioni tra cui mercati, eventi di rilievo, come l'annuale Festa della Madonna del Mare, antica, suggestiva processione di barche in omaggio alla Madonna del Mare e la Festa dell'Ospitalità, evento di maggior rilievo nella tradizione dei Lidi di Comacchio. Il porto canale è luogo di partenza per escursioni in motonave nel Parco del Delta del Po o per pesca sportiva.

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Delta del Po: Un Paradiso da Esplorare in Bici e in Barca

Il Delta del Po è vastissimo: magnifico per chi ama la bicicletta. Basterebbe circumnavigare a pedali la Sacca di Scardovari per trovare tutto: la bici da noleggiare si può trovare a Porto Tolle oppure affidandosi agli operatori del territorio (> RCVB). 0426-388334) di Santa Giulia, il Polesine arriva nel piatto grazie alla maestria della signora Arcadia e della figlia Pamela. Gli uomini di casa sono sempre stati pescatori e i mitili che si assaggiano nel piccolo locale - a prenotazione obbligatoria - sono freschissimi. Qui dunque si può fare una sosta durante il giro in bici o partire da questo punto per arrivare e trovare una meritata frittura mista.

Ovviamente la bicicletta serve tanto quanto una barca, esperienza che vi consigliamo di fare contattando Alberto Barini "Escursioni nel Delta" (cell. 338-9730072).

Alberto Barini: Un Ambasciatore del Delta del Po

Alberto Barini è pescatore da trent’anni. I colori, i silenzi, i battiti d’ali e i canti degli aironi e delle oltre 370 specie di uccelli che oggi volano fra la Sacca di Scardovari e la Sacca di Goro sono la colonna sonora dei giri turistici che Alberto propone ai visitatori. Sono giri di tre ore ciascuno che fotografi naturalistici, ornitologi e appassionati del Delta del Po ormai conoscono a memoria. Si naviga il Po di Gnocca tra scanni, lagune, barene, orti di molluschi e valli da pesca che portano nel fitto dedalo del bonello Bacucco fino alla foce, dove il fiume si sposa con il mare. Alberto è un’ “enciclopedia” del Delta del Po, ne conosce ogni angolo e non c’è domanda alla quale non sappia rispondere.

Santa Giulia (Rovigo) - Nel Delta del Po, si pesca anche oggi: venti chili di vongole al massimo, come ordina il mercato, oltre quattro ore di lavoro con metà del corpo immerso nell’acqua gelida per un guadagno che, al netto, difficilmente arriverà ai 40 euro. Alle 5.30 del mattino, il cielo si schiarisce e illumina il manto piatto dell’acqua, le geometrie dei canneti, i colori delle barche vicine che da generazioni calano le ancore nella Sacca degli Scardovari . Ci sono donne, uomini, ragazzi, ragazze, intere famiglie al lavoro per pescare le vongole. Prima che il sole si alzi bisogna pulirle, chiuderle in sacchi e consegnarle in velocità al consorzio per non sprecare la giornata.

È facile chiudere gli occhi e tornare indietro nel tempo, all’atmosfera di un territorio rurale che anche oggi, pur nella solitudine di qualche casolare e relitto industriale abbandonato al proprio passato, è orgoglioso della sua anima. Casa intesa come un sentimento infinito che lega le persone ai luoghi, che lega Alberto al territorio in cui è nato e da cui non si separa. Devo tutto a mio padre: i racconti che mi faceva da bambino mi hanno tormentato parecchio negli anni del liceo.

La signora Fabrizia, della Locanda Antichi Sospiri di Santa Giulia, dice con serenità che Alberto parla con gli uccelli.

Tabella: Punti di Interesse e Attività nel Delta del Po

Località Attività/Punti di Interesse Descrizione
Santa Giulia Imbarco per escursioni in barca Punto di partenza per esplorare il Delta del Po
Sacca degli Scardovari Pesca di vongole, cozze, ostriche La più grande laguna del Delta
Foce del Po di Gnocca Incontro tra acqua dolce e salata Confine naturale tra fiume e mare
Bonello del Bacucco Osservazione avifauna Habitat ideale per numerose specie di uccelli
Comacchio Visita al centro storico, musei, monumenti Cittadina lagunare ricca di storia e cultura
Porto Garibaldi Ristoranti di pesce, escursioni in motonave Borgo di pescatori con tradizioni locali

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