Escursioni in Montagna in Basilicata: Sentieri e Meraviglie Naturali
La montagna trova in Basilicata uno dei suoi elementi d’elezione, in cui la natura rannoda lacci di sublime incanto tra osservatori, viandanti e paesaggi. In molti, non conoscendo questa regione, si limitano a descriverla attraverso la lucentezza lunare dei calanchi o con l’asperità scoscesa e accecante della Murgia materana. Invece, la Basilicata offre scenari di montagna talvolta inediti e sempre bellissimi, lussureggianti e pieni, in grado di toccare il cuore e l’animo anche degli escursionisti più esperti. I nostri itinerari non hanno obiettivi sportivi/agonistici.
Dolomiti Lucane
Trek lungo l'antica mulattiera (oggi "percorso delle Sette Pietre") che collega i borghi di Pietrapertosa (m 1088) e Castelmezzano (m 750), nel cuore delle Dolomiti Lucane. Da Pietrapertosa, salendo lungo Costa Cervitale si raggiunge per un percorso panoramico il Monte dell'Impiso e il Bosco di Monte Piano. Visita di Castelmezzano e passeggiata fra le guglie di arenaria che circondano il borgo e ne caratterizzano il paesaggio.
Parco Nazionale del Pollino
Per gli amanti della montagna, però, la destinazione d’elezione è decisamente più a sud, al confine con la Calabria: il Parco Nazionale del Pollino, il più esteso d’Italia, è una cornucopia di ambienti naturali, villaggi incantati, tradizioni secolari e succulenti prodotti gastronomici. L'intera zona, sottoposta a speciale tutela, ai sensi della Legge quadro n.394/1991 sulle aree protette, è costituita dai Massicci del Pollino e dell'Orsomarso. E' una catena montuosa dell'Appennino meridionale, a confine tra la Basilicata e la Calabria, immersa nel cuore del Mediterraneo. Ha vette tra le più alte del Mezzogiorno d'Italia, coperte di neve per ampi periodi dell'anno, da novembre a maggio. Dalle sue cime, oltre i 2200 metri di altitudine sul livello del mare, si colgono, ad occhio nudo, ad ovest le coste tirreniche di Maratea, di Praia a Mare, di Belvedere Marittimo e ad est il litorale ionico da Sibari a Metaponto. Vi si accede dalle strade litoranee e dalle linee ferroviarie tirreniche e ioniche, dall'autostrada Salerno - Reggio Calabria, tra gli svincoli di Lauria e di Frascineto, dalle fondovalli del Sinni e del Sarmento e dalle strade lungo il Raganello, il Coscile, l'Esaro, il Lao, il Mercure, il Frido.
Ecco alcune escursioni nel Parco del Pollino:
- Giardino degli Dei: Una delle escursioni più belle del Parco del Pollino alla scoperta del regno dei Pini loricati giganti a oltre 2000 metri di quota. Si tratta di un percorso quasi ad anello che ha come meta il Giardino degli Dei nei pressi di Serra di Crispo. Una località di inestimabile valore naturalistico, storico e antropologico.
- Ciaspolata nel Parco del Pollino: Escursione invernale nel Parco del Pollino: il paradiso delle ciaspole. L’ìtinerario parte dal rifugio Fasanelli e prosegue verso piano Ruggio fino a raggiungere il Belvedere del Malvento per ammirare i pini loricati. La distanza è di circa di 10 chilometri con un dislivello in salita minimo.
Appennino Lucano
Il sentiero che si sviluppa interamente nella Valle del Melandro e per buona parte del tragitto dentro il Parco Nazionale Appennino Lucano.
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Murgia Materana
Il percorso nel paesaggio tipico della Murgia Materana attraversa paesaggi con vegetazione mediterranea calda e xerofila. Splendidi affacci panoramici, vista sulla città da angolazioni diverse, visite a chiese rupestri, grotte, cisterne, siti archeologici. I Sassi di Matera fronteggiano la gravina e Murgia Timone come fossero davanti ad uno specchio.
Ecco un'escursione nella Murgia Materana
- Sentiero del Belvedere di Muriga Timone a Matera: Immaginate uno specchio che ha il potere di mostrare il vostro volto di qualche decennio fa; o ancora di rivelare la vostra intima sostanza, scevra dalle apparenze. E’ esperienza quotidiana per i Sassi di Matera, rioni scavati e costruiti lungo il fianco di un burrone, che fronteggiano la gravina e Murgia Timone come fossero davanti ad uno specchio.
Vulture
Si parte dai due laghetti vulcanici posti sulle pendici del vulcano spento del Vulture. Inizio del trek che, per strada sterrata e facile sentiero, conduce in vetta (m 1300) attraversando un ambiente forestale caratterizzato da abeti, faggi e cerri. Dalla cima splendidi panorami su Melfi e sull’ondulato paesaggio che si estende sino alla Puglia.
Maratea
A fare la parte del leone è l’area di Maratea: la salita dal borgo al Monte San Biagio, dove si trova la celebre statua del Redentore, o il Sentiero della Madonna della Pietà possono rivaleggiare per magnificenza con i più gloriosi sentieri tirrenici. E anche allontanandosi qualche chilometro verso l’interno è sempre il mare a soggiogare lo sguardo, con i suoi riflessi scintillanti e la linea frastagliata del litorale a disegnarne l’inafferrabile profilo.
Ecco alcuni sentieri a Maratea:
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- Apprezzami l’asino a Maratea: Dal Porto di Sapri parte questo bellissimo sentiero che conduce alla torre di Mezzanotte. Camminando abbiamo sulla destra il mar Tirreno e il golfo di Policastro.
- Salendo per stretti vicoli si raggiunge il centro storico di Maratea. Da qui dopo una breve pausa ristoro ci si inerpica per lo stretto sentiero immerso nella macchia mediterranea fino alla Madonna degli Ulivi e infine attraversando il vertiginoso antico centro di Maratea si raggiunge la statua del Redentore. Da questo punto si può ammirare l’intero Golfo di Policastro e nelle giornate più limpide si vede anche lo Stromboli.
- Bellissima escursione panoramica sulla lunga cresta del Monte Crivo. Questa montagna ha i fianchi che cadono a picco sul centro storico di Maratea. Possibile partire da Trecchina e raggiungere Maratea o viceversa.
Altre Escursioni
- Sentiero Frassati di Basilicata: Il sentiero Frassati di Basilicata è un bellissimo percorso ad anello che si sviluppa nel territorio di Sasso di Castalda all’interno del Parco Nazionale Appennino Lucano. L’itinerario parte nel centro storico del paese e dopo 4 chilometri raggiungere la località San Michele dove inizia l’anello che conduce fino alla vetta di Monte Arioso (1710 metri) attraversando faggete vetuste e corsi d’acqua perenni.
- Escursione alle Cascate di Savoia e Vallone del Tuorno: Escursione nella gole del Vallone del Tuorno per ammirare bellissime cascate di Savoia. Il Vallone del Tuorno è tra i luoghi più selvaggi e meno conosciuti della Basilicata. Il torrente Tuorno scorre in basso alla gola profonda oltre 100 metri. L’acqua ha disegnato il letto del fiume addolcendo la roccia e creando 6 cascate alcune alte più di 20 metri e di cui solo due visibili in escursione.
- Escursione per esplorare un paesaggio unico che circonda la misteriosa Timpa Petrolla: aguzzo spuntone di roccia, che si eleva tra Craco, Pisticci e Montalbano Jonico. Camminando tra le bianche colline argillose erose dalle piogge e spaccate dal sole si scoprono specie erbacee con particolari adattamenti a questi ambienti difficili come Atriplex halimus e Lygeum spartum. Le macchie fitte di lentisco e fillirea offrono nascondiglio e refrigerio ai cinghiali, al lupo, all'istrice mentre non è raro vedere il maestoso nibbio reale che volteggia nel cielo. Craco è un antico paese, abbandonato a causa di problemi di stabilità del terreno, diventato un luogo turistico e un set cinematografico molto popolare.
- Solstizio d’Inverno: Escursione al Monte Croccia: Un’escursione per vivere il cambio di stagione dall’antico osservatorio astronomico di pietra a Monte Croccia.
- Salendo per stretti vicoli si raggiunge il centro storico di Maratea: Da qui dopo una breve pausa ristoro ci si inerpica per lo stretto sentiero immerso nella macchia mediterranea fino alla Madonna degli Ulivi e infine attraversando il vertiginoso antico centro di Maratea si raggiunge la statua del Redentore. Da questo punto si può ammirare l’intero Golfo di Policastro e nelle giornate più limpide si vede anche lo Stromboli.
- Partendo dalla piazza centrale dell’antico centro di Tursi, si raggiunge la Rabatana: borgo semiabbandonato che fu un insediamento arabo.
- Il Torrente Candela è un affluente del Fiume Sinni: che per parte del suo corso scorre in un profondo solco roccioso con fantastici salti di acqua e pozze cristalline. Il percorso comincia dove un tempo a causa di una frana si era formato un laghetto, oggi coperto interamente da un bosco di salici e con qualche splendido esemplare di vite selvatica. La vegetazione presenta leccio, pino d'aleppo, lentisco ed altre specie tipiche della macchia mediterranea. Proprio per questa sua posizione strategica nel IV sec. fu utlizzato come insediamento da una tribù lucana. Al termine dell'escursione ci fermiamo ad osservare poco lontano alcuni bellissimi alberi secolari.
- Dal centro storico di Trecchina, passando per il castello medioevale, si sale percorrendo un sentiero utilizzato dai devoti della Madonna del Soccorso per la processione al Santuario: Il sentiero attraversa boschi di caducifoglie e in particolare castagni della varietà trecchinese, dal pregiato frutto.
- Grumento Nova, ex Saponara, è un importante centro della Val d’Agri: tornata alle cronache per lo sfruttamento di imponenti giacimenti petroliferi. Ma è soprattutto una importante area a vocazione agricola con prodotti di eccellenza come il Canestrato di Moliterno, i Fagioli di Sarconi. Interessanti sono i ritrovamenti archeologici, essendo via di comunicazione (Via Herculea) tra la Campania e lo Jonio, fu teatro delle guerre sannitiche e annibaliche.
Tabella delle Difficoltà dei Sentieri
Percorribilità | Difficoltà |
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A piedi | E - Escursionistico |
A piedi | Escursionistico difficile |
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